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Autore: okami2717    22/02/2022    9 recensioni
Mossa Kansas City
Loro guardano a destra e tu vai a sinistra.
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kei Tsukishima, Keiji Akaashi, Koutaro Bokuto, Tetsurou Kuroo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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MOSSA KANSAS CITY 



 

L’indirizzo esatto era  30-11 Shinjuku Takano Dai 2 Building 8F.

Da Nabezo.   

Tipico di Bokuto scegliere un ristorante in uno dei quartieri piu’ incasinati di Tokyo, all’ora di punta di venerdi’ sera, vicino ad un cinema, all’ottavo piano di un centro commerciale. 

La demofobia di Tsukishima stava toccando vertici altissimi; come non fosse bastata tutta la settimana di frequenza obbligatoria all’università. 

 

Sarebbero finiti ancora  a mangiare shabu shabu.

Per l’ennesima volta. 

Sempre lo zampino di Bokuto.   

Qualche mese prima, durante una serata a base di sakè si era confidato, raccontando la commozione che lo assaliva ogni volta che intingeva una fetta di carne a cuocere nel brodo: il movimento delle bacchette , il profumo del vapore che si alzava dalla pentola, il sobbollire lento delle verdure …Tutto lo riportava all’infanzia, quando, per le ricorrenze importanti, la sua famiglia si riuniva a casa di nonna e festeggiava  mangiando quel cibo. 
Allora aveva pensato che fosse un ricordo  dolce, quasi romantico.

 

Alla trentacinquesima cena shabu shabu , era svanito anche l’ultimo, sottile strascico di tenerezza per Bokuto, sua nonna  e quella cazzo di zuppa.
Di buono per lui, c’era che quando il cibo veniva condiviso da porzioni comuni, riusciva a  mangiare il giusto, cioè il niente secondo  gli altri, senza essere sottoposto alla Santa Inquisizione Calorica. 

 

Entrato nel ristorante, sarebbe bastato seguire  l’eco della voce di Bokuto per trovare il tavolo a cui si erano seduti, ovviamente  nella solita formazione.
Dopo tutti quelli provati in campo, questo era uno schema di gioco che garantiva in attacco rudi spallate cameratesche tra i due ex-capitani, e in difesa spietate occhiate di rimprovero da parte degli altri due.
Kuroo e Bokuto fianco a fianco, di fronte a quest’ ultimo Akaashi,  alla sua destra Tsukishima.

 

Li vede, eccoli.

Kuroo si sta togliendo  la giacca, deve essere arrivato anche lui poco fa, nonostante sembri conversare con gli altri da ore. Sempre al posto giusto, nel momento giusto, come sempre bellissimo.
Lo stomaco di Tsukishima si accartoccia per l’emozione al pensiero dei prossimi giorni : dopo mesi di lavoro fuori casa e trasferte per tutto  il paese, finalmente si sarebbe fermato qualche giorno e avrebbero avuto  l’occasione di passare un’intera settimana insieme. 

Come uno come lui potesse essere cosi’ rimescolato per una cosa apparentemente cosi’  infantile, dopo quasi dieci anni di relazione, era,e continuava a rimanere, un insondato mistero. 



 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

 

La carne e’ stata servita da poco. La conversazione e’ tutta incentrata sul campionato di prima divisione, su quanto la classifica sia quest’ anno piu’ che aperta.

Mentre si accingono ad immergere funghi e fettine di wagyu  nel brodo, Bokuto, vede sfilare accanto al loro tavolo l’ennesima coppia in cosplay 

"Come mai qui cosi’ tante persone sono vestite da samurai? Eppure non è halloween, vero?" 

La risposta arriva da Akaashi

"
Al cinema qui sotto  danno Silver Swords, è la pellicola prima al box office per incassi da piu’ di tre mesi, Bokuto-San. E’ tratta dal primo volume di una trilogia che ha venduto tantissimo lo scorso anno"

"Ah si’, ne ho sentito parlare parecchio, si svolge in epoca Edo….sta andando forte questo film. Magari potremmo andarlo a vedere, eh Tsukki?" 

"Kuroo-san, “Epoca Edo” è una definizione che francamente indica  un arco temporale un po’ troppo ampio…e poi  sai che non amo molto i film in costume"

"Beh, chi pensi che ci sia dentro quei dinosauroni che vedi in Jurassic Park? Sono attori che stanno dentro un costume, no ?"

"Bokuto-san, Tsukishima-kun si riferiva ai film in costume storico"

"Grazie Bo, diglielo che la serie giurassica è uno strazio! Comunque Tsukki, il film è ambientato durante la battaglia di Sekigahara"

"Ah, nel 1600 quindi"

"No, nel 1610. La battaglia di Sekigahara è del 1610"

"Ti sbagli Kuroo-san. E’ del 1600"

Kuroo guarda negli occhi Tsukishima un secondo piu’ del dovuto, per poi riprendere amabilmente la cena

"Akaashi puoi passarmi le verdure per favore? Grazie…Tsukki, Se mi ricordo bene ti sei laureato da poco in preistoria e protostoria giapponese, vero? Credo  tu abbia delle lacune importanti sui secoli successivi. La battaglia di Sekigahara è datata 1610. Ne stavo parlando proprio qualche giorno fa  con Yamato-San, un collega che stava aiutando il figlio a studiare storia "

"Il figlio di Yamato-San  avrà fallito il suo test in classe, perché la battaglia è del 1600.Il fatto che il mio corso di laurea si sia concentrato  su un periodo preistorico non sta a significare che non conosca cosa è successo nel resto del tempo. Te lo assicuro, Kuroo-San,  la battaglia è del 1600."

L’atmosfera si  fa improvvisamente piu’ calda,  non solo per merito del brodo che continua a bollire.

"Hai sempre avuto grande difficoltà ad accettare i tuoi errori, Tsukki. Sei sicuramente un ottimo conoscitore della tua materia, ma credo l’onniscienza sia al di fuori della tua umana portata.E’ cosi’ difficile ammettere di non essere informato su qualcosa?.
Non mi sono fatto cinque ore di treno per venire a cenare con un centro elaborazione dati; pensavo che quello stesse nella Silicon Valley." 

Tsukishima appoggia lentamente  le bacchette sul tavolo e sposta tutto il peso del corpo sugli avambracci, avvicinandosi, anche se di poco, a Kuroo.
Il tono della voce è fermo, anche se  non quanto vorrebbe. 

"Il fatto che tu non abbia piu’ aperto un libro di storia negli ultimi dieci anni, dovrebbe farti per lo meno venire  il dubbio che quello che stai dicendo potrebbe non essere del tutto esatto, e magari fidarti di chi della storia ne sta facendo una professione, piuttosto che del figlio di otto anni di Yamato-San!" 

"Ehi, ragazzi-  Bokuto tenta di intervenire preoccupato - tranquilli. Se avete dei dubbi potete chiedere ad Akaashi, lo sapete che lui conosce tutto, vero? E poi è fortissimo in storia e"

"Bokuto-san, non ti intromettere" 
Akaashi  sa benissimo come andrà a finire questa discussione, per questo non si scompone neppure se in questo momento  i toni si sono alzati più del dovuto.

Per un attimo è ancora Karasuno Vs Nekoma:sembra che i due  non abbiano mai smesso di  graffiarsi con gli spigoli dei loro caratteri. 

"Tsukishima- kun, sei un arrogante"

"Kuroo-san, sei un presuntuoso"

 
Hanno smesso di mangiare. 

Tetsuro certi comportamenti proprio non riesce a digerirli; incredibile che Kei  possa pensare di avere sempre ragione su qualsiasi cosa, in qualsiasi ambito. Sembra non aver del tutto esaurito quella carica cultural egocentrica che lo aveva contraddistinto durante tutti gli anni della sua adolescenza, ma  che ci si aspettava fosse stata del tutto superata ormai raggiunti i 25 anni 

Dal canto suo, Kei non tollera tutti quegli atteggiamenti  saccenti basati sul nulla da parte di chi non ha la minima idea di cosa stia parlando. Un inutile diritto esercitato da chi non ha le competenze per farlo. Come se non bastasse  Tetsuro, messo di fronte al proprio torto,non ha neppure l’onestà intellettuale di riconoscerlo, fidandosi di chi certe cose  le ha studiate per interi corsi universitari.
Decisamente  non un comportamento da uomo maturo sulla soglia dei trent’anni, quale avrebbe dovuto essere.

"Scommettiamo"

Kuroo lancia una dichiarazione di guerra

"
Scommettiamo"

Tsukishima la accetta, non avrebbe potuto essere altrimenti


"Allora, che cosa mettiamo sul piatto ?"

Kuroo sfodera uno degli sguardi più maliziosi del suo intero repertorio, e con ponderati  gesti teatrali incomincia lentamente a sciogliersi il nodo della cravatta. Da consumato attore qual è, senza staccare gli occhi da chi gli sta di fronte, se la sfila in maniera  sinuosa, piegando leggermente il collo sulla destra, per togliersela.
Improvvisamente pero’ afferra in malo modo  il polso destro di Bokuto, facendogli cadere dalle dita le bacchette e il fungo che stava tentando di immergere nel brodo

"
Ehi, ma che modi, stavo mangiando, ma si puo’ sapere che"

"
Allora, se tu perdi, e l’anno della battaglia è il 1610,  Bo, dammi il polso sinistro" 

Lo sguardo piu’ che interrogativo di Kotaro si rifugia tra le iridi di Keijii nel tentativo di trovare un appiglio; basta un cenno del capo di Akaashi a far si’ che Bokuto obbedisca, anche se  riluttante.

"D
icevo, se tu perdi, e l’anno della battaglia  è il 1610 - Kuroo lega strettissimi  i  polsi di Kotaro con la sua cravatta, tanto che possa muovere solo qualche dito- domani sera  ti porto a letto  cosi’, e giuro che ti libero solo la mattina successiva. Non saro’ responsabile di quello che succederà durante la notte, naturalmente" 

Maledetto Kuroo. Stramaledetto.Conosce tutti i suoi punti deboli, uno per uno. 
Kei odia sentirsi costretto, bloccato, non libero nella vita e a letto. Ha bisogno di  mantenere il controllo,o almeno averne l’illusione. Purtroppo o per fortuna Kuroo è il suo compagno da anni e ne è perfettamente conscio; proprio per quello non riesce a levarsi dalla faccia quell’espressione tronfia e soddisfatta. 
Gliel’aveva proposto un’infinità di volte, ma  lui aveva sempre rifiutato; il risvolto sicuramente piu’ che piacevole che avrebbe avuto la situazione, non era bastato a convincerlo.
Adesso invece deve rischiare e accettare.

"Ci sto"  non arretra di mezzo millimetro né con il corpo, nè con le intenzioni. 

"Ehi ragazzi, vorrei mangiare, potreste slegarmi?" 

"Bravo Tsukishima-Kun…sei diventato un bambino coraggioso, vedo…e sentiamo…quale sarebbe invece la tua posta in gioco ?" 

Kuroo è  sicuro di vincere, di poterlo surclassare. Ha già iniziato a fantasticare sui  polsi di Kei irritati  per la frizione con il tessuto,e ha intenzione di voler vedere arrossate molte altre parti del suo corpo.   

A Tsukishima basta emettere un solo, singolo, lungo suono. Sensuale quasi, pronunciato con il sorriso sulle labbra.

"Miaaaao" 


Bastardo. 
Traditore.
Fin dal loro primo giorno di convivenza, Kuroo aveva  da subito manifestato il desiderio di adottare un cucciolo di cane, un sogno nutrito fin da bambino che  avrebbe potuto diventare realtà solo una volta raggiunta un’indipendenza economica.Tsukishima invece si era sempre detto contrario: la gestione dell’animale sarebbe sicuramente ricaduta sulle sue spalle,  e lui non aveva nè tempo, nè voglia di prendersi cura di un cane. Cosi’, tutte le volte in cui Kuroo chiedeva, supplicava, implorava per il cucciolo, Tsukishima continuava a ripetere che l’unico quattrozampe che avrebbe potuto tollerare, sarebbe stato un gatto; piu’ indipendente e meno bisognoso di attenzioni.
Logicamente, con un gatto in casa, un cane  sarebbe stato fuori discussione.
A cadenza mensile, Kuroo tirava fuori con fantasiosi stratagemmi la richiesta per il cane, l’implacabile Tsukishima riproponeva il gatto, e finivano pari e patta.

"
E in piu’,se tu perdi, e  la battaglia è datata 1600, niente musica anni ottanta per un mese"

Kuroo è sbalordito.

"
Come niente musica anni ottanta? Ma se è sempre piaciuta anche a te?"

"
Non la sopporto invece, e lo sai! Non ce la faccio piu’ ad ascoltare tutte le sere ore e ore di vecchie compilation vintage su spotify!!!"

"
Ma se ti ho sentito cantare sotto la doccia “Let’s dance” l’altro ieri"

"
Chi? Io?? Ma figurati! Sai che odio tutto quel pessimo pop mainstream fintamente glam. Comunque, ci stai o hai paura di perdere?" 

Paura di perdere?Figuriamoci…e poi il figlio di Yamato-San aveva preso 90 nel test di storia. 

"
Ragazzi, la cena si sta raffreddando, , qualcuno mi slegherebbe per favore? "

 “NO!” 
Tre voci all’unisono, perentorie e severe quanto basta, fanno capire a Bokuto e al suo stomaco che la situazione non sarebbe migliorata a breve .

Continuando a guardarsi in cagnesco, i due si stringono  la mano sopra la pentola che implacabile continua a lessare verdure abbandonate da tempo nell’ acqua salata .
Kuroo abbozza il suo solito  sorriso sghembo.
Tsukishima si sposta con l’indice gli occhiali  sul naso. 

Finalmente entrambi si voltano verso Akaashi.

"
Allora Keiji, qual è la data della battaglia di Sekigahara ?" 

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°



Tetsuro non avrebbe mai pensato che gli sarebbe piaciuto così tanto dormicchiare sul divano con in grembo una pallotta di pelo. Era cosi’ calda e soffice… continuava ad accarezzare quelle orecchie vellutate e quel piccolo muso solo per percepire sullo stomaco il riverbero delle sue fusa. 
Viveva con loro solo da due settimane, ma aveva già preso  possesso di tutti gli spazi della casa.
Dormiva sul loro letto, sul tappeto, nel cassetto della biancheria di Kei ( lo apriva e ci si accomodava! Come fosse possibile, dovevano ancora capirlo ). Si strusciava sul divano lasciando scie di peli dovunque,si faceva le unghie su tutti gli infissi ignorando con disdegno il tiragraffi a quattro piani che Bokuto e Akaashi le avevano donato come regalo di benvenuto…ma soprattutto amava acciambellarsi su  Kuroo tutte le volte che ne aveva l’occasione.

"KUROO-SAN!!! ZIGGY HA FATTO ANCORA LA PIPI’ VICINO AL WATER!"

"Brava la mia cucciola, continua cosi’, e andrai a farla nel posto giusto. La  sabbietta è la solita coercizione moderna che tenta di piegare l’istinto del singolo a favore di un piu’ comprensibile comportamento massivo."

"Metterla giù e pulire dove ha sporcato LA TUA gatta, questo si’  sarebbe un comportamento comprensibile!"



Quando erano andati al rifugio ad adottare il nuovo componente della famiglia, Kuroo era stato stregato da questa gattina che sembrava avere un piccolo fulmine disegnato sul muso . Gli era  sembrata una felina molto rock, e come tale si era poi rivelata essere per indole. Così aveva deciso di  chiamarla Ziggy, onorando in questo modo  l’alter ego del suo cantante preferito. 
Inutile sottolineare che tra i due era scattata un’intesa profonda  fin da subito, per l’irritazione sempre piu’ pungente di Tsukishima, il quale incominciava a domandarsi chi avesse realmente vinto quella scommessa sulla  battaglia di Sekigahara, e chi avesse perso. 
Con il passare dei giorni pero’ Tsukki aveva perso  la sua proverbiale ritrosia…Kuroo l’aveva sorpreso  piu’ di una volta ad usare una vocina stridula e nomignoli assurdi, tentando -naturalmente inutilmente nda-  di convincere Ziggy a mangiare quella costosissima  scatoletta di cibo che proprio lui le aveva comprato al supermercato biologico all’altro capo della città. 
Al solito, incominciava a mostrare i suoi sentimenti con gesti e comportamenti, non a parole. 

C’era un particolare, pero’, di cui Kei ancora  non era a conoscenza.
Tetsuro  al rifugio aveva adocchiato anche un cucciolo di Akita, un cagnolino con un occhio azzurro e uno castano…e  non aveva resistito. 
Si  era  accordato privatamente con la direttrice per andarlo a prendere il mese successivo; avrebbero adottato anche lui,  l'avrebbe chiamato Bowie.
Tsukki non avrebbe avuto problemi ad accettarlo in famiglia, e avrebbe imparato subito ad amare anche lui.




In  caso contrario…beh, a Kuroo sarebbe bastato far finta di perdere un’altra scommessa.

 
   
 
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