Wakka,
Tidus e Kimahri corsero subito verso le scale. Quel tonfo non era
niente, ma
davvero niente di buono. Davanti alla porta principale era presente il
sacerdote pelato, incontrato prima all’ingresso, che si
accertava che
nessun’altro guardiano entrasse nel Chiostro, per far
rispettare la tradizione.
Senza nemmeno parlare o usare la diplomazia, il Ronso precedette tutti
e
scaraventò giù dalle scale con la forza quel
povero vecchio, che solo grazie al
pesante e spesso vestito non si fece nulla di grave. Poveretto...mi
sa che gli abbiamo fatto male…
‘INGRATI!!
Lo riferirò a Bevelle il vostro atteggiamento!!’.
Essi
continuarono
a correre verso il Naos, trovando un gelo assurdo e pungente. I Ronso
non soffrivano
per niente il freddo, abituati al clima del monte Gagazet, ma per gli
altri
due, che rimasero anche indietro, fu un problema maggiore. Il biondo
subito
recitò l’incantesimo Fire,
più potente di quello della maga,
proteggendosi in maniera sufficiente più o meno allo stesso
modo, mentre Wakka
cercò di stargli vicino, con il pallone chiodato in mano e
stringendo i denti.
Da dietro poté vedere che il sigillo che il compagno aveva
al collo e che aveva
visto [cap.22] si era illuminato di blu, appena l’incantesimo
venne lanciato.
Uno dopo l’altro, le porte furono superate, mentre il gelo si
fece sempre più ferreo…
Lulu rimase
ferma ed immobile davanti a quella nebbia, che in breve tempo scomparve
e si portò
via anche le fiamme, soffocate dal gelo e dai ghiacci presenti.
Improvvisamente, si lasciò cadere la sfera di Kilika dalle
mani, che sciolse
l’area dove cadde, ancora calda dopo il potente incantesimo.
Dopo il forte
rumore, persisteva ancora un’ombra, che subito
mostrò una sporgenza, che
assomigliava proprio a quella di una lunga e pesante spada.
‘A…Auron!!
Sei…sei
vivo??!!’.
Lui le si
avvicinò camminando, senza alcun graffio o segno,
né su di sé, né sui vestiti.
Era come se non era successo nulla. Aveva lasciato dietro di
sé una pila di
cenere e rami carbonizzati che ancora stavano fumando. Tranquillo, con
passo
lento e deciso, superò la maga senza nemmeno guardarla negli
occhi. Quando raggiunse
la porta, liberatasi dai rami occupanti, si girò a
metà verso di lei. ‘Andiamo...basta
chiacchiere! Abbiamo ancora un’invocatrice
dispersa!!!’.
Lulu lo
seguì senza fiatare, e raccolta la sfera di fuoco,
notò una strana luce verde
brillante sulla mano destra del guardiano. La sfera di
Macalania…quella che
controllava il gelo e il potere delle piante e della terra.
In poco
tempo uscirono dal tempio nella parte più bassa. Ma fu
proprio lì, davanti al
sentiero ghiacciato che portava nella prima parte del Chiostro, che
incontrarono l’ultima persona che avrebbero voluto incontrare
in quel momento.
‘Così
siete
arrivati fino a qui…ma che bravi!!!’.
Era lui, il
“Gran Maestro” Seymour, scortato da due guardie
Guado, molto più giovani di
quelli che si era portato appresso di solito [cap.14]. Teneva in mano,
lanciandola continuamente in alto ed in basso, una sfera schiacciata
azzurrina.
‘Cosa
vuoi
ancora??’ chiese il guardiano, con la mano che già
impugnava la katana. I toni
erano già duri ed il clima accesissimo.
‘Cosa?
Diciamo che avevate con voi qualcosa che NON vi
apparteneva…’ e mostrò la sfera
davanti a sé, come per scrutarla meglio, studioso.
‘La
sfera…era quella che aveva Yuna!! Noi non ne sappiamo
niente!’ fece la maga, ma
Seymour non voleva spostarsi, bloccando loro la strada.
‘Voi
no…ma
la vostra cara invocatrice sì… E pagherete per
esservi messi in mezzo a questa
storia!! Nessuno deve sapere i segreti dei Guado!!!’
urlò ancora il Maestro,
invitando i suoi scagnozzi a farsi avanti.
‘Sciocco!!...Se
ci sbarra la strada, noi lo faremo fuori ad ogni costo!!!’.
Lulu si voltò preoccupata.
‘Ma…Auron!!
E’ un Maestro!! E…’.
‘FERMO!!!’.
Seymour si
girò con regale arroganza verso Tidus, che aveva
già in mano
‘Oh!!’—disse
il Maestro, sistemandosi bene i capelli—‘Guarda chi
c’è…lo sconosciuto del
mare…’.
Così
si
avvicinò di poco verso il biondo, mentre le guardie tenevano
d’occhio ciascuno
gli altri due guardiani dall’altra parte, e
l’ex-capitano continuava a
ripetersi nella mente “Non è
possibile…non può essere…
perché il Maestro è così
ostile??” mettendosi spesso una mano sulla fronte per sapere
se quel freddo gli
avesse fatto venire la febbre. Seymour e Tidus si lanciarono occhiate
di sfida.
‘Guarda
che
ho visto il sigillo che hai dietro il collo!!!’—gli
urlò tranquillamente,
continuando a manipolare la sfera schiacciata—‘Non
puoi più nasconderti… presto
sapranno chi sei e ti daranno la caccia!! Molti temevano il tuo
ritorno…lo
sai??!!’.
Un minimo
passo falso e si finiva di sotto, nel lago freddo.
‘Non
so di
cosa tu stia parlando!’ rispose lui, mantenendo rigido il suo
sguardo sugli
occhi color lilla.
Wakka era
confuso quanto mai. Non sapeva più se credere alle parole
del suo migliore
amico o a quelle del Gran Maestro.
‘Ahahahah….come
no?? Oh!!! Forse non lo ricordi… allora te lo dico
io…tu sei solo un mostro,
nient’altro!!’.
Quelle
parole gli fecero saltare i nervi, tanto da farlo divampare nel chakra
blu che
lo avvolse come una fiamma bruciante al rallentatore.
‘Come
mi
hai chiamato???!!!’.
‘Fermati!!
Lascialo perdere!! Perdiamo solo tempo in questo modo!!’
subito gli gridò
Auron, che ebbe subito alcuni brividi sulla schiena. Doveva cercare di
mantenere la calma quel ragazzo, a tutti i costi.
‘Ti
ho
detto la verità!! Mi ha detto tutto la vista di quel
sigillo…gli anni di studio
al credo mi sono serviti!! Così la tecnica Sunshine
ti ha ridotto in questo stato, eh?! Ed ora chiedi ad
un’innocente ragazza di
farti da cavia per i tuoi scopi!!!’.
‘Cosa??
Non...non
è possibile…’ balbettò
Wakka, che si stava avvicinando al bordo del sentiero
ghiacciato, indietreggiando piano piano.
‘SMETTILA!!!
Tu non sai niente!!!!!!’ gli gridò il biondo, che
stava perdendo le staffe.
‘Come
non
so niente??!! Vuoi o no che ti ricordi chi diavolo sei??!! Che razza di
pericolo sei per chiunque?? Vergognati!!! Usare una ragazza
così debole ed
inesperta!! Quanto la stai facendo soffrire?? Eh?? Prendere la sua vita
in
prestito…!!’ gli ribatté il Maestro,
mostrando un sorriso perfido.
‘BASTAAAA!!!!’.
‘M…Maestro…lei…non…!’
e il Ronso prese subito l’ex-capitano, prima che potesse
cadere di sotto. Era
sotto shock.
Tidus si
lanciò contro Seymour, accecato dalla rabbia. Non ricordava
nulla, e di certo
non credeva ad una minima parola di quello sbruffone, come lo
considerava lui.
La cosa che più lo faceva arrabbiare era il fatto che
dicesse che stava usando
Noemi come strumento. Non ci aveva visto più. Si era messo a
correre come un
pazzo nonostante il suolo scivoloso, quando però la sua
spada non colpì
l’obiettivo, ma squarciò di punta una guardia
Guado, che cadde a terra
all’istante, sacrificandosi per salvare Seymour. A
quell’attacco Auron si
lanciò, per fermare anche chi poteva diventare
più pericoloso del Maestro.
‘Lulu…’
disse, senza girarsi.
‘Attacchiamo!’.
‘Bene…’
e
le lanciò dietro la sfera di Macalania, mentre lei prese
subito il suo libro
magico, pronta per lanciare incantesimi. Appena il guardiano
professionista si
mosse, il Ronso partì come una molla con la sua lancia
metallica, mentre Wakka
restò a guardare inerte senza aver coraggio di agire.
Kimahri si
lanciò verso l’altra guardia, che
bloccò la sua lama con le semplici mani
appiattite, dalla parte meno affilata. Auron attaccò il
Maestro, che subito si
girò, protetto davanti da una magia respingente gli attacchi
fisici, di nome Protect, che
bloccò la lama a distanza dall’obiettivo, come
una sorta di muro invisibile. La maga cercò di trovare in
fretta la pagina
giusta, perdendo tempo a causa del leggero vento che soffiava, e che
faceva perdere
il segno tutte le volte.
Seymour
iniziò a ridere a crepapelle quando vide Tidus bloccarsi in
quel modo, rimanendo
rigido e fermo, a vedere quello che aveva combinato con la sua rabbia.
‘Ahahahah…e
ti assicuro, biondino, che questo è solo l’inizio
per questa tua storia… ma per
te ho un regalo…’—e alzò su
la sua manica sinistra, mostrando bene il grosso
anello sul medio—‘…Ti ricordi di questa?
Già…
‘Vi
pentirete amaramente di esservi messi in mezzo alla mia strada!! Vi
siete
portati il mostro? Va bene, allora userò contro di voi
un’Arte Proibita, la
tecnica Chaos!!!’.
Lui
inspirò
fortemente e poi si chinò, ponendo la mano libera verso il
suolo, e guardando
fisso verso il basso.
‘Chiamo la
sacra terra
piena di colori e deforma…’
‘dove ogni
flora ed
ogni fauna ad essa si conforma…’
‘adesso
anche il piu’ misero
anche lontano
informa…’
‘che
ottengo ora
poteri per temporanea riforma…’
‘e vendo la
mia umanita’ per
Chaos, l ’Arte della
Forma!!!’.
Detto
questo, il triangolo giallo della Gemma si ruppe in mille pezzi, dopo
che
Seymour venne rivestito totalmente di una luce del medesimo colore, che
lo
rivestì da capo a piedi. Tutto riprese a muoversi, il tempo
a scorrere, la luce
limpida e brillante. Per alcuni secondi, tutti restarono a guardare
quei raggi
sinistri.
‘Non
ho
visto mai nulla del genere…’ bisbigliò
tra sé la maga, ancora in difficoltà nel
trovare la pagina giusta, mentre Tidus era bloccato dalla vista del
cadavere
della guardia inerte. Co…cosa ho
fatto…
Kimahri,
appena si liberò della presa della guardia, si
lanciò all’attacco di punta con
la sua lancia e la sua forza fisica, ma venne preceduto dal Maestro.
‘Vendere
la
propria forma umana non è uno scherzo…ma per me
non è un prezzo da
pagare…’—fece Seymour, concentrando
nelle sue mani gran parte di quell’energia
gialla—‘…è piuttosto
l’inizio per arrivare a ciò che
desidero…e a ciò che mi
appagherà…per tutto il male che voi e i Guado mi
hanno fatto fin
dall’infanzia!!! Electroflusso!!!’.
Egli
diresse la luce verso il leone, tendendo avanti le mani. In breve tempo
essa si
trasformò in una gigantesca scarica elettrica, che lo
bloccò. In quel flusso di
corrente passò poi una grossa sfera che concentrava in
sé potente energia
elettrica, che diede il colpo finale a Kimahri, già tra le
scariche elettriche.
‘Kimahri!!!
No!!!’ urlò Lulu. Il biondo si girò
quasi con paura verso il compagno Ronso
dietro, che cadde quasi sul bordo del sentiero scivoloso, a pancia in
giù a
peso morto con la lancia insieme, mentre altre scariche di corrente
ancora lo
attraversavano.
‘Tsk…
vende
la sua umanità per un orrendo
spettacolo…’ continuò Auron, che
approfittò
subito del momento di distrazione per colpire l’altra guardia
in testa, in modo
da fargli perdere i sensi. La maga non aveva mai visto un attacco
elettrico di
così elevata potenza. Era almeno dieci volte più
potente dell’attacco Thundaga, il
più potente che conosceva. E
faceva quelle magie senza l’ausilio di alcuna sfera magica.
Wakka era lì,
fermo, che continuava a fare cenni negativi con la testa. Auron lo vide
in
quello stato.
‘M…Maestro…lei...lei…non
può… le Arti Proibite…’.
‘Wakka!!!
Il dovere di un guardiano è fare ogni cosa per il suo
invocatore!!! Se qualcuno
ci ostacola la strada noi dobbiamo superarlo!!! E se dobbiamo
proteggere Yuna
da un Maestro, lotteremo anche contro di lui!!!’.
‘TACI!!!
Perché non dici anche tu la tua verità,
Auron??!!’ gli rispose Seymour,
caricando ancora energia gialla sulle mani. Wakka non fece la minima
piega.
‘Quello
che
deve spiegare la sua pazzia è lei!’ gli
ribatté l’altro, che rimise la sua
katana sulle spalle, pronto per un nuovo attacco.
‘Seymour!!
Si fermi!! Noi non sappiamo nulla di quella sfera!!!’
gridò Lulu, ma il Maestro
continuò il suo attacco. Le sue mani piene di quella luce si
avvicinarono alla
sua bocca, quando pronunciò Idrorespiro. Da
lì partì una violenta scarica
d’acqua, che investì il guardiano professionista,
scaraventandolo contro il
muro a sinistra della porta dalla quale era uscito. Il colpo fu
violento, e
tutta l’acqua allagò per alcuni secondi
l’area, fino a quando parte di essa
cadde sul fondo del lago, e un’altra parte si
solidificò a contatto con il
suolo ghiacciato. Quel getto potente sfiorò la maga di pochi
centimetri.
‘A...Auron!!
Io…io…’.
‘Ahahah…tu
COSA, biondo? Parli proprio tu!! Quello che potrebbe davvero
distruggere questo
posto!!’.
‘Sig…signor
Seymour…io…io…’
balbettò Wakka, che con gli occhi sembrava supplicarlo. Per
il
Maestro era come se non esistesse.
‘Seymour…sei
solo un pazzo!! Pagherai per quello che stai facendo ai miei unici
amici!!!’ e
Tidus recitò al volo una formula magica, ma il Maestro aveva
già le mani piene
di energia.
‘Mi
spiace…il tuo chakra sarà anche inarrestabile, ma
nulla può contro un’Arte
Proibita…’. Egli mise i due palmi di mano
l’una davanti all’atra a braccia
tese, fino a quando la luce gialla si trasformò in una magia
di gelo, Diamanpolvere. Un flusso di
ghiaccio e gelo
investì Tidus immobilizzando ogni suo muscolo. Agli estremi
delle sue sagome si
erano creati dei cristalli di ghiaccio allungati.
‘LULU!!’.
La maga si
girò. Era Auron, spossato, ma riuscì comunque ad
alzarsi, appoggiandosi sulla
sua katana, che subito prese la borraccia e ne bevette una
quantità tremenda.
‘Ti
sembra
il momento??!!’.
‘Lulu…usa
la sfera di Macalania… Rendi più duro ed efficace
il pallone di
Wakka…fallo…SUBITO!!!’.
‘Ma…Wakka
non attaccherà mai un Maestro!!’.
‘Se
non lo
attacca significa che non merita di essere un guardiano!!!’.
Lulu si
girò verso l’ex-capitano. Sembrava più
bloccato di Tidus. Ella si fidò delle
sue parole, e lesse al volo la formula del libro, volgendo verso
l’alto con la
mano sinistra la sfera di color verde.
‘Il
vero
pericolo sei tu, mostro!!! E avrò ragione di difendere la
reputazione che mi
sono costruito levandoti di torno!!!’ urlò
Seymour, mentre mise le mani in
preghiera davanti a sé, per poi distanziare le mani. Nello
spazio in mezzo si
creò in breve tempo una sfera di fuoco concentrata, che era
così calda da fondere
il ghiaccio in tutta l’area circostante. Credi
che mi fai paura??!! Non riesco a
muovermi…
‘Lulu!!
Sbrigati!!’ le urlò ancora Auron. Ella in breve
tempo, guardando nel frattempo
il pallone del compagno, a bassa voce disse la formula Naturarisveglio. La sua arma
chiodata così si
riempì di spine appuntite e più diffuse, del
più duro legno possibile, che grazie
alla magia non ferivano in alcun modo il possessore, ma erano in grado
di
bucare anche l’acciaio contro il resto.
‘Wakka!!!
Colpisci Seymour…ora!!’ gli urlò lei,
che mantenne la concentrazione per
mantenere l’effetto della magia. Lui però non
sapeva proprio cosa fare. Non si
era mai messo contro un Maestro, ed aveva giurato di non farlo mai in
nessun
modo.
‘No…no…non
posso…’.
‘Addio,
Tidus…ti auguro un buon viaggio…e sappi che se
perderai la vita…tu tornerai
nella tua prigione, lei andrà
nell’Oltremondo…per colpa tua…!!! Meteorstrike!!!’.
La palla di fuoco si fece più
grande e colpì il biondo scaraventandolo oltre il bordo del
sentiero
ghiacciato, facendolo cadere negli abissi del lago. L’ultima
cosa che si sentì
di lui fu un suo grido disperato, che si fece sempre più
debole e lontano.
Wakka si avvicinò verso il bordo e guardò verso
il basso, con il braccio destro
proteso in avanti. Lui non c’era più.
‘NOOOOOOO!!!’.
Seymour si
voltò per la prima volta verso di lui, tra le lacrime.
‘Piangi
per
questi, Wakka??!! Dovevano farsi i fatti loro su quello che
è successo ed ho
fatto!!! Volevo subito diventare Maestro, subito!!!
Per farvi pagare come mi avete maltrattato
per la mia natura!!’.
Wakka si
alzò lentamente in piedi, con il viso pieno di lacrime, e la
testa bassa,
stringendo tra sé il pallone chiodato.
‘Mi
avete
deluso… un M…Maestro non farebbe mai
questo…’.
‘Che
dispiacere…’.
‘Avete
ucciso il mio migliore amico…’.
‘Il
vostro “migliore
amico” non era che un pericolo e una cosa da
eliminare…’.
‘Usare
un’Arte Proibita per i propri scopi!! Yevon non lo
permetterebbe mai!! SIETE
VOI IL TRADITORE!!!’.
‘Ah,
si?
Dammi la prova, allora!!!’.
Auron si
alzò di colpo per attaccarlo di nuovo, e quando il Maestro
se ne accorse, si
voltò pronto per scagliare un altro potente attacco
elementale. La sua
distrazione e la sua sicurezza, lo portarono a non considerare troppo
l’ex-capitano,
che lanciò il suo pallone con tutta la forza che i suoi
vent’anni e più di
Blitzball seppero insegnargli. Esso andò dritto sulla
schiena di Seymour, in
quella parte non protetta dalla magia, provocandogli delle profonde
ferite,
prima che potesse finire il suo attacco. Il dolore fu atroce, tanto che
cadde
dopo pochi secondi per poi svenire. La luce gialla della tecnica Chaos svanì piano piano.
Il
guardiano professionista avanzò verso Seymour svenuto e
raccolse la sfera
schiacciata, mentre Wakka si mise ginocchioni davanti al Maestro,
guardando
ogni tanto lui e il lago in fondo ad essi.
‘Cosa…cosa
ho dovuto fare…cosa…’
balbettò lui, mentre la maga riprese le forze e si
avvicinò a lui, mettendo al suo posto il libro e
conservandosi le sfere per non
perderle. Si inginocchiò ed aiutò il compagno a
farsi coraggio.
‘Forza
Wakka…sono sicura che Tidus se la
caverà… è in
gamba…!!’ gli disse, facendogli
piccole carezze sulla schiena.
‘Ma…o...ora…il…il
Maestro… io
l’ho…sniff…’.
‘Tu
non hai
fatto nulla...solo il tuo dovere. E non chiamarlo più
Maestro… Ha usato l’Arte
Proibita Chaos…si chiama
Arte della
Forma perché il prezzo da pagare per ottenere simili poteri
è la perdita della
propria forma umana. Sarà lui un mostro, man mano che
passerà del tempo…’.
Auron si
accostò
al gruppo, dopo che si riprese perfettamente come se nulla fosse stato,
mentre
il leone si tirò su, grazie alle pozioni fornitegli. Furono necessarie tutte
quelle che si erano
portati dietro.
‘Lulu…
guardiamo cosa c’è nella sfera… Se
Seymour è arrivato a tanto ci deve essere un
motivo…’.
Ella
annuì,
e aiutò prima Wakka e poi il Ronso, barcollando
l’uno di dolore psicologico,
l’altro di quello fisico. Si chiedeva come il guardiano
professionista fosse
così a posto. Doveva esserci qualcosa dietro, ne era
pienamente certa. A meno
che il liquido della borraccia non fosse chissà quanto
rigenerante. Cosa c’era
dentro quella borraccia grigia con quegli strani simboli in rilievo
sopra?
Si misero
tutti vicini alla sfera, appoggiata a terra, con la maga al centro.
Essa si
illuminò, creando un ologramma nello spazio soprastante, che
vibrava, forse per
i colpi che l’oggetto azzurro aveva subito man mano. La
figura sembrava essere
vestita in modo solenne, ma non si capiva bene come, visto che
l’immagine era
leggermente sfocata. Ma il viso era ben riconoscibile.
‘Ma…ma
quello…è…è…’.
‘Jyscal...suo
padre…’ continuò la maga, completando
le parole rotte dell’amico di Blitz. Ad
un certo punto quella figura si mise a parlare.
‘Chiunque
stia guardando… la prego di ascoltare
attentamente…questo…mio…testamento…Ho fatto
un grosso errore…a non difenderlo dalla
crudeltà e dalla malvagità del mondo… ‘.
‘State…attenti…mio
figlio
Seymour…lui…è…pericoloso,
crudele…la sua mente è malvagia..sta usando
tutti… ‘.
‘Io…maestro
Jyscal… vi svelo che… mio figlio…sta
cercando un chakra potente… e lo vuole
usare per distruggere questo continente… per scoprire
l’Arte del Sacrificio ed usarlo…e ottenere poteri
inimmaginabili, come successe più di mille anni
fa… fermatelo…io…tra
poco…sarò
nell’Oltremondo…a causa sua…’.
L’immagine
svanì subito improvvisamente come fumo nell’aria.
‘Stupefacente…’
fece Auron, guardando Wakka e contenendosi per
non mostrargli un sorriso davanti a lui. Bel Maestro, il caro
Seymour…
‘Questo
significa che…Seymour ha assassinato suo padre per
diventare Maestro??!!’ ribatté la maga, che
squadrava il guardiano in rosso con
stupore. Wakka si era messo un’altra mano sulla fronte,
continuando a scuotere
la testa, cercando di non credere a quello che aveva sentito.
‘Già…
voleva rifare il disastro della tecnica Sunshine
di mille anni fa per ottenere
potere…e non si accorge ancora di che prezzo ci sia
sotto…’ le rispose lui,
rivedendo davanti agli occhi la tragedia che pose fine
all’avventura di Braska.