Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Mr Crossover    25/02/2022    2 recensioni
Il più grande ladro del mondo e il detective più famigerato del Giappone. Due uomini che non si sono mai incontrati di persona, ma che conoscono le imprese l'uno dell'altro. Sebbene facciano mestieri diversi i due uomini e i loro amici saranno i soli a poter contrastare le ambizioni di un terribile gruppo, residuo di una storia segreta, che brama da tempo il dominio sul Giappone e sul resto del mondo.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lupin III, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Il giorno seguente al colpo al museo, Lupin stava esaminando in una modesta casetta fuori città, in un boschetto, le foto della pergamena per scoprire l'indizio che lo avrebbe condotto al misterioso tesoro dell'impero nipponico. Jigen si stava facendo una sigaretta mentre lo osservava.

<< Sei sicuro di avere ciò che serve? >>

<< Certo. Più che sicuro. Peccato che Goemon non abbia voluto partecipare. Questa è l'occasione di una vita. >>

<< Ah, lo conosci. Il suo orgoglio di samurai non gli permette di recare insulto all'imperatore. Al contrario di te, ovviamente. >>

<< Ihihih. Per fortuna che io sono un ladro, no? >>

<< Mh... Allora, cosa può dirci il kakemono? >>

<< Dunque... >> fece Lupin esaminando le foto della pergamena a fondo.

<< Fujiko mi ha detto che la pergamena venne disegnata verso la fine del 500 su richiesta dell'imperatore di quel tempo, Go-Yozei, per commemorare una vittoria su un gruppo che, si racconta, avesse cercato di rovesciare l'impero da secoli. Ho scoperto che l'artista della pergamena era amico di un uomo ingiustamente giustiziato e, non potendo vendicarsi dell'imperatore, decise di lasciare un segno in modo che il tesoro segreto venisse ritrovato per poter così reclamare vendetta verso l'impero. >> rispose Lupin davanti al portatile su cui controllava le foto della pergamena che era riuscito a scattare con ottima precisione in ogni angolo prima che venisse recuperata da Saeko. L'immagine raffigurava il giovane imperatore di quel tempo, Go-Yozei, che si ergeva vittorioso sui suoi nemici, mentre il sole emergeva alle sue spalle per segnare un nuovo inizio per l'impero.

<< E sei sicuro che ti bastino le immagini per scoprire questo indizio? Non sarebbe stato meglio esaminare il disegno a fondo, se solo non ti fossi distratto con il nuovo ispettore? >> chiese Jigen incrocciando le braccia, sempre sospettoso su cosa avesse combinato Lupin con quella donna.

Lupin sudò un attimo per l'imbarazzo. << Nah, mi bastava solo l'immagine. Non fatti ingannare dai film, tutte le opere d'arte di quel periodo nascondevano segreti in piena vista. Basta avere l'occhio buono, come il sottoscritto. >> e aguzzò la vista.

Per qualche minuto non notò niente di insolito nel disegno. Ma ad un tratto "Un momento. Cos'è quella cosa sulla cornice?" ingrandendo l'immagine, il ladro notò che in cima al foglio, nella parte intorno al ritratto, che era cosparsa da numerosi segni da decorazione, c'era qualcosa non dissimile da una lettera.

<< Hai trovato qualcosa? >> chiese Jigen accorgendosi dell'intuizione dell'amico.

<< Penso di sì: In cima alla cornice c'è qualcosa che sembra quasi una lettera, se non fosse per i segni decorativi intrecciati ad essa. Mh. Vediamo un po'. >> e fece una copia della presunta lettera, trasferendola in un software di modifica. Dopo aver cancellato i segni d'impiccio, Lupin scoprì che aveva ragione.

<< Wow. Notevole. Il nostro pittore ha nascosto il messaggio nella cornice e ha camuffato, con grande precisione, le lettere in modo da farle sembrare schizzi decorativi. Davvero astuto. Non dovrò far altro che correggere le altre lettere. Mi ci vorrà un po' di tempo perciò, Jigen, prenditela pure comoda se vuoi. >> disse Lupin sorridendo esaltato.

Jigen accolse la proposta << Va bene, quando hai finito chiamami. >> e se ne andò fuori a fare tiro al bersaglio mentre il suo socio continuava la decriptazione.



In città, intanto, Saeko era andata a raccontare del suo incontro con Lupin a Ryo e Kaori nel loro appartamento.

<< Stai dicendo che questo ladro sarebbe uguale a me, ma più intelligente? >> chiese Ryo offeso da un paragone appena fatto dalla poliziotta.

<< Diciamo che sa stare concentrato quando lavora. >> rispose Saeko.

<< Ehi! Anch'io so essere professionale! >>

<< Si, come no. >> lo prese in giro Kaori.

<< Dico davvero. Quante volte ho salvato la cliente nonostante fosse una donna da sballo? >> le si rivolse Ryo.

<< Oh, si, è vero, ma, se il cattivo era una altra donna da sballo, tu saresti morto da un pezzo. >> ribatté Kaori.

<< In effetti. >> si intromise Saeko in pieno accordo.

Ryo ci pensò un momento poi tiro fuori la risposta << Una donna da sballo non ha ragioni per essere cattiva. Se mi imbatessi in una criminale così, cercherei di farle capire come è giusto che si debbano fare le cose. >>

Kaori e Saeko la trovarono una scusa patetica. Magari con una criminale da poco era possibile ma, con una con l'animo nero come l'inferno, no.

<< Beh. Se non ti farai ammazzare da una del genere, ti crederò. >> disse Kaori concedendo il beneficio del dubbio. << Sappi però che in quel momento io non ti corprirò le spalle. >>

<< Oh ma dai. È impossibile uccidermi. Dovresti saperlo ormai. >> rispose Ryo sicuro di sé.

<< Ad ogni modo, Saeko. >> cambiò poi argomento. << Dato che Lupin ha fallito il colpo, pensi che ritornerà per riprendersi il kakemono? >>

<< È possibile. Ma non so se riuscirebbe a farcela. Questa mattina si è presentato al commissariato il consigliere Mishima della Dieta per prendere in custodia la pergamena. >>

La notizia fu piuttosto insolita.

<< Un membro della Dieta nazionale si è disturbato a prendere in custodia un opera d'arte ritrovata da poco? >> chiese Ryo incuriosito.

<< Non ve lo avevo detto, ma era lui ad averne reclamato la proprietà in quanto discendente diretto dell'artista del kakemono. È lui che lo aveva prestato al museo. Probabilmente per accrescere la sua reputazione. Avrebbe dovuto rimanere in mostra al museo solo per oggi e poi sarebbe stato trasferito alla sua tenuta . >> spiegò Saeko.

<< Wow. >> commentò Kaori. << Se Lupin è così audace da provocare addirittura la Dieta Nazionale, allora è davvero pazzo. >>

Ryo invece cominciò a provare interesse per Lupin. Se si fosse scontrato con lui sarebbe stato duro da gestire.

<< Beh, Saeko, se vuoi che ti diamo una mano a catturare Lupin, la prossima volta che tornerà, io sarò lieto di aiutarti. Mi piacerebbe proprio confrontarmi con lui di persona e scoprire chi di noi è il migliore. >> propose convinto di poter battere Lupin.

<< Scusa, Ryo. Ma Lupin mi ha insultato, perciò voglio avere io l'onore di sbatterlo dentro. >>

<< In che senso ti ha insultato? >> chiese Ryo assumendo un espressione sconvolta. << Ci ha provato con te?! >>

Saeko si imbarazzò un momento, ripensando a quando il ladro l'aveva baciata, ma decise di tenere questo dettaglio per sé, altrimenti Ryo le avrebbe rubato l'occasione. << Ha cercato di baciarmi. >>

Kaori e Ryo rimasero di stucco sentendo questo. Lupin era proprio uguale a Ryo in fatto di donne.

<< Ma non ci è riuscito, vero? Tu mi devi un mucchio di sesso e se scopro che qualcun'altro è riuscito addirittura a baciarti, io lo ammazzo! >> Ryo era proprio irritato.

"Oh magari non vuoi sembrare lo sfigato che in realtà sei." pensò Kaori guardando Ryo basita.

<< Ovviamente no. Ne tu, ne nessuno, deve permettersi di farlo. O conoscerà il mio lato peggiore e ti assicuro che è inquietante. >> rispose Saeko assumendo un espressione raccapricciante.

Ryo si spaventò assai nel vederla fare quella faccia. "Se voglio che mi ripaghi, mi converrà trattarla coi guanti." pensò sudando freddo.

"Quasi, quasi, mi spiace per Lupin." pensò invece Kaori con un sorrisetto basito.

Il cellulare della poliziotta in quel momento squillò.

<< Si... Si... Ok. Arrivo. >> e riattaccò << Scusate ma devo tornare alla centrale. A presto. >> e uscì dall'appartamento.

Kaori la salutò spensierata, mentre Ryo cominciava ad essere davvero stufo dei paragoni tra lui e Lupin. Se andava avanti così, sarebbe finita che Lupin gli avrebbe rubato la faccia come latin lover e non lo avrebbe tollerato.



Più tardi, in ufficio, Saeko ricevette da suo padre la notizia che il consigliere avrebbe messo una buona parola su di lei per essersi fatta scappare Lupin come ricompensa per aver recuperato il kakemono.

<< Tuttavia, niente promozione, vero? >>

<< Beh, diciamo che hai fatto un passo avanti, ma conoscevi le condizioni. Mi spiace. >> rispose desolato il prefetto.

Saeko non sembrò tanto sorpresa, ma preferì non parlarne << Quando quel ladro si rifarà vivo, non avrà scampo. >>

<< Se può farti sentire più sicura, l'ispettore Zenigata ha deciso di rimanere in città. Nonostante la lavata di capo dei suoi superiori, gli hanno comunque lasciato carta bianca. Pare che siano molto fiduciosi delle sue capacità. >>

Saeko non ne fu così convinta, dopo l'umiliazione che gli ha fatto Lupin. << Di certo lo conosce bene Lupin, dopo tutti questi anni in cui gli da la caccia. Dato che non sappiamo, per certo, cosa farà ora Lupin, credo che andrò a fare due chiacchere con l'ispettore. >> e si apprestò a dandarsene

<< Conto su di te, tesoro. >>

<< Ehi, e poi dici a me di essere professionale al lavoro. >> disse imbarazzata uscendo.

<< Scusi, ispettore. >>



Come aveva detto il capo Nogami, Zenigata era rimasto in città e, in quel momento, era seduto su una panchina di un parco a riflettere sugli ultimi eventi. "Lupin sapeva di certo che quel kakemono era di proprietà del consigliere Mishima. So bene che gli piacciono le sfide, ma, rischiare di provocare così un membro della Dieta, è un po' troppo avventato. A meno che... Non ci sia sotto qualcos'altro. Mh. Qualunque cosa sia, ha a che fare con la pergamena, perciò è probabile che tornerà a recuperarla. Tuttavia, il consigliere l'ha fatta chiudere nella sua camera blindata e nessuno sa dove si trovi. E se per caso non gli fosse servito il kakemono? A parte gli imperiali, me, l'ispettore Nogami e il direttore del museo, nessuno lo aveva mai visto. Forse sta cercando un tesoro più prezioso. Ma cosa potrebbe essere? Mh... Ora che ci penso il disegno raffigurava il trionfo di un imperatore su dei nemici misteriosi. Che abbia a che fare con gli imperiali?"

<< Buongiorno, Zenigata. >> lo richiamò nella realtà Saeko apparendongli davanti lui, cogliendolo di sorpresa.

<< Ispettore Nogami! Non mi aspettavo di rivederla. >>

<< Ho saputo che si trovava qui e vorrei fare due chiacchiere con lei, se non le spiace. >> disse la ragazza sorridendo.

<< Davvero? Dopo l'umiliazione che ho subito, pensavo che mi avrebbe ignorato. >>

<< Cosa? Oh no, ispettore, no. Insomma ammetto che è stato buffo vederla grattarsi in quel modo, ma, considerando la sua esperienza con Lupin, non è il caso di dire che sia un buffone. >>

<< La ringrazio per la sua onestà. Se posso ricambiare, anche lei mi sembra davvero una persona in gamba dato che è riuscita a fregare la pergamena sotto il naso di Lupin. Anche se lui perde sempre la testa con le donne. >>

<< Cosa vuole insinuare? >> fece Saeko offesa.

<< No, niente, non mi fraintenda. >> reagì Zenigata, agitando in avanti le mani.

<< Ahahah. Scherzavo. >> disse Saeko cambiando subito tono.

<< Mi ero già informata su Lupin. Sapevo che sarebbe stato facile. >>

<< Wow. Ci ero quasi cascato. >> rispose Zenigata ridacchiando a sua volta. Stavano prendendo confidenza.

<< Posso sedermi? >>

<< Certo. >> e la donna gli si sedette accanto. << Voleva chiedermi qualcosa, ispettore Nogami? >>

<< Per favore, diamoci del tu e chiamami Saeko. >>

<< D'accordo. >>

Saeko cominciò il colloquio. << Sii sincero, secondo te, Lupin tornerà a riprendersi il kakemono? Ho sentito dire che non ama i conti in sospeso. Te lo sto chiedendo perché ho bisogno di sapere come devo comportarmi nei suoi confronti. >>

Zenigata comprese che anche lei aveva qualche sospetto, e che aveva anche un buon senso di iniziativa. Una qualità davvero notevole per un ispettore che si rispetti << Ci ho riflettuto bene anch'io, ma ho la sensazione che non lo farà. >>

<< Per quale motivo? >> chiese Saeko più interessata.

<< Conosco Lupin meglio di chiunque altro. È chiaro che sapeva già che la pergamena era del consigliere. E so per certo che non rischierebbe mai di provocare un membro della Dieta giapponese, se non avesse un motivo preciso. Di solito prende di mira persone con poteri minori, ma mettersi contro la Dieta potrebbe peggiorare la sua posizione di ricercato. e gli metterebbe addosso troppe attenzioni. Secondo me non voleva impadronirsi del kakemono. Credo che volesse solo vederlo. Come sai, pochissime persone sono riuscite a farlo. >>

<< Infatti. A parte noi due, il direttore, gli studiosi che lo hanno ritrovato, e la famiglia imperiale, nessuno lo aveva visto. E allora? >>

Zenigata abbassò il suo cappello ancor più verso la fronte << Credo che il suo vero obiettivo sia qualcos'altro. Forse un tesoro. >>

<< Un tesoro? >>

<< Si. In tutti questi anni, mi è capitato spesso di imbattermi in una sorta di sue ricerche, dopo che aveva portato a segno un colpo. In quelle situazioni ha sempre corso rischi tremendi. Ecco perché ho la sensazione che questo possa essere l'inizio di una sua nuova ricerca. >>

Saeko si mise a elaborare subito quest'ipotesi. << Sei sicuro di quello che dici? Potresti sbagliare. >>

<< Il mio intuito non mi tradisce mai in questi casi. >> rispose Zenigata convinto.

Saeko era ancora un po' incerta, ma volle provare a dargli retta << Quindi non gli resta che fare il prossimo passo. Dove pensi che potrebbe colpire ora? >>

Zenigata mise insieme i tasselli delle sue deduzioni e giunse a una conclusione << Se ho ragione, potrebbe farsi vivo al Palazzo Imperiale. >>

Saeko rimase di stucco << Credi che voglia derubare la famiglia imperiale? >>

<< Penso di si. Come avrai saputo, il kakemono era stato disegnato su richiesta dell'imperatore del periodo, e raffigurava il suo trionfo su dei nemici sconosciuti, e, come hai detto tu, era stato mostrato agli imperiali prima che il consigliere lo prestasse al museo, vero? >>

<< Esatto. >>

<< Allora è plausibile che l'obiettivo sia qualcosa che ha a che fare con loro. Ho controllato i rapporti degli studiosi che hanno ritrovato la pergamena: la scena raffigurata nel disegno non rientrava in nessun evento storico ufficialmente conosciuto e, perciò, l'hanno classificato come una folklore diffusa dall'imperatore di quel tempo per intimidire i suoi nemici. Ma ci sono tanti segreti sulla storia della famiglia imperiale, e Lupin ama i segreti. >> la sua espressione era irremovibile.

Saeko non sapeva cosa pensare. Lupin le aveva dato l'impressione di essere di certo un tipo in gamba, e che ora stesse per intraprendere una caccia al tesoro le sembrava un po' ridicolo. Ma Zenigata sembrava fermamente convinto della sua ipotesi e, in un certo senso, sentiva che poteva avere ragione.

<< Ok, diciamo che hai ragione, cosa vuoi fare? Presentarti a palazzo per prestare sorveglianza? >>

<< Se potessi, lo farei. Ma non posso farlo solo in base a una sensazione. La Guardia Imperiale controlla rigidamente l'edificio, e non accetterebbero un ulteriore supporto senza un motivo valido. >>

Saeko assunse un espressione da furbastra. << Forse posso riuscire a farti entrare, ispettore. >>

<< Cosa? Tu? E come... >>

<< Fidati, so come entrare in qualunque posto. >> disse incrociando le braccia e ghigniando.

Zenigata era ora un po' confuso << D'accordo, ma... Perché vorresti aiutarmi? >>

<< Perché mi avevano promesso una promozione, se fossi riuscita a prendere Lupin. Dato che mi è sfuggito... Voglio un altra occasione. E, con il tuo aiuto, posso averla di certo. >>

Zenigata ora la guardò incerto << Beh, allora hai intuito giusto. Ma ricorda solo una cosa: soltanto io ho l'esperienza necessaria per prenderlo. >>

Saeko si alzò in piedi e guardò spavalda l'ispettore << Immaginavo che avresti detto così. Perciò ti propongo un accordo: io ti do il sostegno che ti servirà e, una volta che Lupin sarà preso, ci divideremo il merito in equal misura. Così tu realizzi il tuo sogno, e io sarò promossa. D'accordo? >>

Zenigata si alzò a sua volta, fiutando una fregatura << Altrimenti mi lasci indietro? >>

<< Oh si. Ricordati che sono riuscita quasi a prenderlo, perciò hai bisogno di me per avere più possibilità di riuscita. E se non mi vorrai tra i piedi, ti assicuro che ti renderò la "caccia" in città molto difficile. >> e nell'ultima cosa era seria e glaciale. Zenigata rimase impiettrito da quanto era spietata quella ragazza.

<< Siamo soci? >> chiese porgendogli la mano e tornando a sorridere, ma con complicità stavolta.

L'ispettore comprese che quella donna era davvero una che non molava mai, e il suo atteggiamento suscitava soggezione. Si sarebbe rivelata di certo una partner formidabile. Perciò ricambiò il sorriso e le strinse la mano << Siamo soci. >>



In quel momento, proprio al Palazzo Imperiale, all'interno di una specie di ufficio, c'era una donna molto avvenente in ogni punto, impegnata a chattare al computer con qualcuno.

"Mh. Mi sembra di ricordarmi qualcosa a riguardo." pensò dopo aver letto l'ultimo messaggio.

"Sì, mi fa pensare a quella storia di cui mi ha parlato Anika. Se le cose sono davvero collegate allora... ." e digitò la risposta.

Qualche secondo dopo, il tipo dall'altra parte digitò in riposta "Grazie, chéri. Cosa farei senza di te? A presto" con una faccina che dava un bacio. La chat venne chiusa.

La donna fece un sorriso malizioso e si stiracchiò sulla sedia immaginando ciò che sarebbe successo. Era niente di meno che Fujiko Mine, vestita con un abito da impiegata, con una parrucca di un colore e di un taglio diverso dai suoi capelli naturali e con delle lenti a contatto colorate. Aveva appena chattato con Lupin, su un canale criptato, dall'ufficio in cui era riuscita a infiltrarsi come segretaria nell'ultimo periodo. All'inzio aveva intenzione di rubare qualche tesoro dal palazzo imperiale, attendendo l'occasione buona ma, dopo aver scoperto la storia del tesoro segreto dell'imperatore, aveva chiesto assistenza a Lupin per poterlo trovare e poi spartirsi il bottino tra loro. O almeno così aveva fatto credere a Lupin.

"Wow. Tutti questi mesi sotto copertura come segretaria del primo ministro sono stati estenuanti, ma tra non molto... Mi godrò una meritata vacanza con il tesoro in pugno." pensò la donna immaginando l'evento.

<< Signorina Okada. >> la chiamò ad un tratto una guardia di sicurezza, facendola tornare coi piedi per terra.

<< Ma dico. Non sa bussare? >> disse Fujiko indignata.

<< Chiedo scusa. Ma il ministro Yamamoto chiede di lei. >>

<< Oh, certo vado subito. >> rispose uscendo poi dall'ufficio insieme all'uomo.

Pochi minuti dopo, Fujiko fu davanti a un uomo elegante con capelli neri, corti, e un pizzetto intorno alla bocca. << Mi voleva, ministro? >> chiese Fujiko chinadosi rispettosamente.

Il ministro Oniji Yamamoto era un rispettato membro della famiglia, figlio dell'imperatore, venerato dalla città per campagne di beneficenza, sostegno ambientale... insomma era uno che si meritava la stima di tutti. Non per niente la Dieta Nazionale lo aveva designato alla carica di primo ministro con il pieno consenso dell'imperatore suo padre.

<< Signorina Okada, volevo chiederle se era disposta ad accompagnare Anika per il suo incontro alla Riverside School di dopodomani. L'avrei accompagnata io, ma quel giorno ho una conferenza a cui non posso mancare. >>

<< Ma certo, ministro, sarà un piacere. >>

Yamamoto si sentì sollevato << La ringrazio. Sa com'è mia figlia, ha bisogno di supporto per esprimere quello che pensa. E considerando il rapporto di reciproca fiducia che ha ottenuto con lei fin da quando è stata assunta, non avrei saputo a chi altro rivolgermi. >>

<< Grazie, ministro. Posso essere franca con lei al riguardo? >> fece Fujiko pensando ad Anika.

<< Si, certo. >>

<< Da quando la conosco, ho capito che Anika è una ragazza davvero in gamba e che ha un enorme rispetto per la vostra famiglia. Certo, è timida quando deve mettersi in mostra, ma secondo me le succede perché teme le opinioni che la gente potrebbe farsi di lei. Penso che le farebbe bene se lei, da padre, la incoraggiasse a essere solo se stessa. In questo modo la sua autostima aumenterebbe e si dimostrerebbe, in futuro, un imperiale coi fiocchi. >>

Sentendo questo discorso, Yamamoto ripensò a sua moglie, la madre di Anika, morta per un tumore qualche anno prima. Di solito glieli faceva lei discorsi simili. Erano molto uniti, avevano condiviso tanti momenti felici tra loro, ma, dopo la morte di ella, Anika cominciò a essere distante dal padre. Fino a che non ha incontrato Fujiko che era riuscita a entrarle in simpatia e a farla tornare a vivere, malgrado le pressioni che la intimidivano essendo una imperiale e la figlia di un uomo tanto rispettato.

Yamamoto sorrise << Credo che lo farò. Grazie, signorina Okada. Può andare. >>

<< Buona giornata, signore. >> e Fujiko se andò pensando nel corridoio "Certo, però, il ministro potrebbe arrivarci da solo a queste cose se si fermasse un attimo a riflettere. Anika è davvero intraprendente quando dimentica i suoi doveri da imperiale... In fondo mi dispiacera doverla salutare quando avrò ottenuto il mio bottino. Pazienza."



Lupin, nel suo nascondiglio, aveva chiamato Jigen una volta chiusa la chat con Fujiko.

<< Allora, Lupin? >>

<< Ecco qui. >> e gli porse la decriptazione del testo. Jigen lesse:" Il trionfo più fiero dell'imperatore sta nella fenice oscura. La fenice rimarrà nell'impero in attesa di rinascere per riplasmare il mondo."

<< Che significa? >> chiese una volta finito.

<< Ho appena finito una chat con Fujiko. Mi ha mandato un file riguardo una storia riservata dell'impero. Pare che l'imperatore Go-Yozei, dopo la sua vittoria sui suoi nemici sconosciuti, avesse ottenuto come trofeo un medaglione di ossidiana su cui è raffigurata una fenice che riemerge dalle sue ceneri. Sembra che nel 1868, quando l'imperatore Mutsuhito si trasferì con la famiglia a Tokyo dal palazzo di Kyoto, abbia portato quel medaglione con sé e lo abbia nascosto nel attuale palazzo imperiale, in un luogo di cui ha parlato solamente coi parenti più fidati per preservarne la custodia di generazione in generazione. >> raccontò Lupin con molta precisione.

<< Mh. Beh, questo non aiuta. La zona del Palazzo Imperiale è molto vasta, ci sono giardini ed edifici ovunque, e ben sorvegliati. Sarà come cercare un ago in un pagliaio. >> ribadì Jigen.

<< È vero, ma, per fortuna, Fujiko ha scoperto dove si trova e come possiamo prenderlo. >>

<< Davvero? >>

<< Eh già. A quanto pare, la mia adorata, è entrata nelle grazie del primo ministro, Yamamoto e della sua giovane figlia, Anika, ottenendo la piena fiducia di quest'ultima. La ragazza le ha raccontato spesso storie di una porta segreta, in cui è rinchiuso un mostro talmente temuto da secoli dagli imperatori poiché, se liberato, avrebbe scatenato la fine del mondo e il dominio del male. >>

<< Wow. Sembra una storia dell'orrore per campeggiatori. >> commentò Jigen.

<< Già. Infatti lei pensa che fosse solo una storia che suo padre le raccontava fin da piccola per aiutarla a diventare un ottimo membro della famiglia. Fujiko ha scoperto anche che questa cosidetta "porta segreta" sarebbe situata nell' edificio dei consigli privati dell'imperatore e che, la chiave per aprirla, sia in possesso del primo ministro in persona, custodita nella sua cassaforte. >>

<< Aspetta. Vuoi davvero intrufolarti nel palazzo? >> adesso Jigen era un po' incerto.

<< Ma certo. Lo sai che mi piacciono le caccie ai tesori. Per evitare che Fujiko resti compromessa, farò una bella intrusione a sorpresa. >>

<< A me sembra una follia. Già hai rischiato grosso facendo quasi incazzare quel consigliere della Dieta e ora ripeti la cosa con gli imperiali? >>

<< Oh, dai, amico. Abbiamo fatto di peggio. Inoltre io ho sempre paparino che veglia su di me. Non permetterebbe mai che venga ucciso, mi vuole troppo bene. Uhuhuh. >>

<< Bah. >> fece Jigen scettico. << E va bene, ti darò una mano. Spero davvero che ne valga la pena. Sono stufo di rischiare tanto per nulla. >>

<< Sai come si dice. Mettici te stesso e alla fine sarai ricompensato. >>

<< Si... se per "ricompensato" non intendi "finire ammazzato". >> Lupin si mise a ridere di nuovo, e chiuse il computer

<< Perfetto. Mettiamoci al lavoro. >>
  
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