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Autore: ladypink88    26/02/2022    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Da quando aveva ricominciato a fare pallanuoto Manuel si sentiva decisamente più energico:  lo stacco nel lanciare la palla, saper prendere bene la mira, riuscire a mantenere il controllo , tenere su il morale dei compagni durante una partita che non stava andando per il verso giusto.

Fino a quel momento non si era reso conto di quanto gli fossero mancate quelle cose.

E questi erano solo una parte dei pensieri in cui era immerso il ragazzo mentre usciva dalla palestra. Si era fermato un attimo davanti alle macchinette delle bibite con l’obiettivo di acquistare una lattina di coca-cola.
Si sentiva con la gola assetata e riarsa e desiderava intensamente qualcosa di fresco. Ma non appena assaggiò un primo sorso il suo momento di pausa venne interrotto da una voce alle sue spalle :

“ Hai sete campione? Se vuoi possiamo andarci a bere una birretta! Ce la meritiamo no?” esclamò Max.

Manuel si girò e gli rispose :

“ Ma sì dai! Perché no?!”

E senza perdersi troppo in chiacchere i due si avviarono al baretto accanto al centro sportivo.

“ Per me solo un giro Max,stasera voglio studiare un po’ e se ne bevo più di due poi altro che studiare!” esclama il biondino.

“ Eh già lo studio….!” Esclama l’altro in tono pensieroso.
“ Tutto ok? Ho detto qualcosa di sbagliato? “ indaga Manuel.
“ No figurati è che ho deciso di lasciare gli studi. Sto cercando lavoro. Ti ricordi che un paio di settimane fa va ne avevo parlato a te e ad Ale?” gli ricorda Max.
“ Sì sì, mi ricordo benissimo. Solo pensavo fosse solo un momento di crisi, non credevo che da lì a poco avresti preso una decisione così repentina”
“ Ci sta. In realtà sono mesi che ci penso e sinceramente ci ho pensato anche troppo! L’unica cosa che mi mancherà dell’università è la mia biondina tutto pepe che non mi ha mai filato neanche di striscio!” ammette il moro con aria abbattuta.
“ Aspe forse ho perso qualche puntata! A che bionda fai riferimento ? Sono curioso!” esclama Manuel con fare complice.
“ Bè quella che dove passa lei si nota lontano un chilometro, con quella chioma bionda, quel fisico da modella e appena la vedi pensi che non ti calcolerà mai di striscio…e in effetti è proprio così!” esclama abbattuto.

Manuel ne sa quanto prima.

Non fa in tempo a girarsi però che il suo sguardo viene attratto non da una biondina, ma da una certa mora di sua conoscenza che conosce benissimo.

“ Scusa un attimo Max!”

E senza aspettare un secondo di più la chiama.

“ Ehy Laura!”

La ragazza si gira , lo riconosce e fa per avvicinarsi.
A quel punto Max la vede ed esclama con fare abbattuto :

“ Ecco la bionda a cui faccio riferimento è un’amica di quella morettina! Però neanche lei è male sai?” esclama osservandola bene.

Manuel sorride sornione ed esclama :
“ Eh sì hai proprio buon occhio! “ .

Si alza per salutare Laura, la bacia e li presenta.

“ Max, ti presento Laura, la mia ragazza!”

Laura si presenta , ma non appena osserva meglio l’amico di Manuel  assume uno sguardo pensieroso e chiede :

“ Piacere Laura, ma a me sembra di averti già conosciuto! “

A quel punto Max esclama :
“ Sì il giorno del compleanno della tua amica, ero lì con Alessandro, forse ora ti ricordi meglio!”

A quel punto a Laura viene un colpo, ma annuisce timidamente mentre si siede.

Manuel comprende al volo che qualcosa non va come dovrebbe andare . Decide però di fare buon viso a cattivo gioco ed esclama :
“ Certo che è piccolo il mondo! Devi sapere che conosco Max da anni, da quando facevo pallanuoto ai tempi del liceo!” spiega a Laura.

La ragazza annuisce.

Dentro di sé prova un profondo senso di inquietudine.

Si era dimenticata totalmente di quella sera e aveva totalmente appartato ciò che era successo quella sera con Alessandro.
Ma il mondo è piccolo santo cielo! Troppo piccolo! E ora cosa si presume che dovrei fare?” si chiese fre sé e sè.

Oltretutto questo Max l’aveva riconosciuta al volo e non poteva neanche fingere di non ricordarsi. Non poteva neanche mostrarsi particolarmente nervosa.

“ Vado un attimo al bagno !” esclama Manuel e si alza velocemente.
Che situazione!” Laura entra nel panico più totale.

Ma il ghiaccio viene rotto da Max.
“ E quindi sei la ragazza di Manuel! Posso chiederti da quanto? “ chiede con tono indagatore.
“ Ehm da poco più di una settimana!” esclama la mora.
In fondo è da qualche giorno che Manuel me lo ha chiesto!” pensa Laura.
“ Capisco…” annuisce lui.

Max è alquanto incuriosito. La stessa ragazza che qualche settimana prima stava flirtando con il suo amico Ale oggi scopre essere la ragazza di Manuel. Vorrebbe saperne di più, ma qualcosa gli dice che è meglio farsi i fatti suoi.

Potrebbe perfettamente essersi messa dopo con Manuel, e poi da che ne so io Ale è un tipo un po’ strano con le ragazze…”ma le sue teorie vennero interrotte dal biondino che era rientrato giusto in quella.
“ Scusate ma era urgente!” esclama Manuel.

A quel punto interviene Laura che decide di togliere il disturbo e di uscire da quell’imbarazzante situazione.

“ Manu io allora mi avvio verso casa che ho un sacco di cose arretrate da studiare…”

Lui la interrompe.

“ Vengo anch’ io, tanto era solo una birretta veloce!” .

Manuel si alza e saluta Max : “ Max, se ci sei ci vediamo domani allora!”
L’altro saluta e i due ragazzi si avviano verso casa.

Laura tira un sospiro di sollievo. Si sente un po’ più tranquilla, ma il senso di colpa la invade. Quando ad un certo punto una leggera carezza sulla sua testa la distrae.

“ Tutto bene puffa? Mi sei sembrata un po’ strana con Max!”

E a quel punto la ragazza inizia a farfugliare.

“ Ecco come dire… lui era molto molto appiccicoso nei confronti di Serena quella sera e non mi ha fatto proprio una bella impressione! Cioè era ubriaco penso!”
A quel punto Manuel scoppia a ridere:
“ Ah sìsì! Se ben ricordo non regge per nulla… fa tanto il gradasso ma poi si ubriaca subito! Inoltre è perso sì per Serena, ma mi sa che non se lo fila o sbaglio? “

Laura sorride di rimando, pensando al pericolo scampato :

“ No non sbagli, ha ricevuto un bel due di picche quella sera!”
“ Povero Max! Tu pensa che ha deciso di lasciare l’università! “ esclama il biondino con fare serioso.
“ Accipicchia una scelta tosta!” ne conviene Laura.
“ Sì e ritengo anche piuttosto coraggiosa…” aggiunge Manuel.

La ragazza rimane stupita da quel commento e decide di approfondire.

“ Dici che è una scelta coraggiosa. Ma perché dici così?” indaga lei.

Lui la osserva. E le sorride. In un certo qual modo è contento del fatto che lei glielo abbia chiesto. Significa che in qualche modo le interessa conoscere i suoi pensieri.

“ Ecco vedi…” sussurra lui un po’ dubbioso. Lei lo prende per mano in segno di incoraggiamento e lo ascolta attenta.
“ Il punto è che ci vuole coraggio per rendersi conto di aver fatto un errore e decidere di fare un passo indietro. Spesso è più facile lasciare le questioni in sospeso e non prendere nessuna posizione. Ciò che non avevo considerato in passato è che una non decisione, in realtà è comunque una decisione…”

Mentre parlava a ruota libera il pensiero di Manuel andò a suo padre ed un profondo senso di colpa gli si annidò in gola.
Fu grato a Laura per averlo ascoltato, ma ancora di più la ringraziò silenziosamente per non averlo obbligato ad approfondire ulteriormente.
Non aveva voglia di parlare di suo padre. Non in quel momento.
Lei le strinse ancora più forte la mano ed i due ragazzi si avviarono verso casa a passo tranquillo.

***

Il traffico delle 19 era ormai diventata quasi un’abitudine piacevole per Silvia.

“ Certo che per definire piacevole questa gabbia di metallo devo essermi proprio assuefatta all’abitudine…”

Ma forse era proprio lei che si era ormai resa prigioniera dentro quella piacevole e rassicurante gabbia composta da piccoli rassicuranti azioni che si ripetevano ormai da anni sempre uguali.
Lungo la tangenziale le macchine si muovevano ormai a passo d’uomo e la donna abbassò il finestrino e si accese l’ennesima sigaretta della giornata, convinta che avrebbe avuto tutto il tempo di fumarsela.
Il cielo si era ormai tinto di tutte le sfumature del rosso e dell’arancione e a Silvia non dispiaceva stare lì ad osservarlo.

Ad un tratto lo schermo del suo cellulare sul sedile affianco si illumina. Distrattamente lo prende in mano senza alcuna aspettativa e rendendosi conto di chi fosse il destinatario il suo cuore manca un battito.

Lorenzo…”

Una parte di lei vorrebbe lasciar perdere e mostrarsi indifferente. Ma in fondo a che serve porre tutta questa resistenza? Sono passati più di 15 anni ed è ancora lì a porsi domande.
Lorenzo non la lascerà mai indifferente.
Se non è riuscito a toglierselo dalla testa finora dubita che riuscirà a farlo adesso.

Prende il cellulare e legge per intero il messaggio.

So che forse non ne ho diritto. Ma ho voglia di te … Dove sei?”
Anche io… Vengo da te!

Non pensa neanche a quella risposta. Semplicemente la scrive e fortuna vuole che l’uscita della tangenziale si trova proprio a pochi metri.
Mette la freccia e in men che non si dica sfreccia verso la casa di Lorenzo.
Il tramonto assiste a tutto questo impassibile, o forse non del tutto.

Il rosso diventa ancora più intenso.

Rosso passione, rosso fuoco.

“ Non posso più tornare indietro. Non voglio più tornare indietro.”

Pensa implacabile Silvia.

“ Stando lontana da te ho sofferto da morire, vediamo cosa succede a starti vicina. Spero di non scottarmi troppo….”

Con questa consapevolezza la bionda si dirige verso casa di Lorenzo.
Il momento dei tentennamenti è finito. Ora vuole vivere , qualunque sia il risultato.
 
   
 
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