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Autore: Farkas    26/02/2022    4 recensioni
Per salvare la vita di sua zia Peter non ha altra scelta che fare un patto col diavolo. Non deve vendere l'anima, ma il suo matrimonio con MJ che verrà cancellato dalla storia, in modo che Mefisto possa cibarsi dell'infelicità che i due proveranno per l'amore perduto. Peter accetta e ottiene anche che tutto il mondo esclusa MJ scordi la sua identità, mentre lui e la rossa dimenticheranno di aver stipulato il patto. Ma Mefisto, vuole di più. E per ottenerlo fa leva su quello che è forse il sentimento più potente in grado di provare qualunque creatura senziente: l'amore.
Il demone dunque fa un'offerta ulteriore a Mary Jane: se entro un anno riuscirà a riconquistare Peter lui renderà loro il matrimonio, in caso contrario prenderà l'anima della rossa. Ma un uomo d'affari prudente sa che conviene diversificare gli investimenti e quindi Mefisto fa la stessa proposta anche a Felicia, permettendole di ricordare la vera identità di Peter ed eliminando tutti gli impedimenti a una sua storia con lui, garantendole una chance di successo.
Spinte dall'amore entrambe accettano. Chi vincerà questa diabolica scommessa?
Genere: Azione, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Curt Connors, Felicia Hardy, J. Jonah Jameson, Mary Jane Watson, Peter Parker
Note: What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Un nuovo giorno

 

Capitolo 8: Ritorni (parte III)

 
Il mattino dopo Peter era appena entrato al Bugle, quando venne raggiunto dal nuovo direttore.
-Parker? Eccoti i duemila dollari! D’ora in poi ci penserai tu a fotografare le star! - annunciò Bennett mettendogli in mano l’assegno.
“Le foto! Ho dimenticato la macchina qui, senza neppure controllare gli scatti. Fra il trasloco e la visita di Felicia, me ne sono completamente dimenticato!” pensò Peter. “Be’… a quanto pare ho beccato la misteriosa conduttrice… peccato che per sapere chi fosse, dovrò leggere il giornale come tutti”.
Poco dopo arrivò Robbie, che lo scrutò con aria di critica: - Senti, so che siamo giornalisti, che non si trattava di niente di grave e capisco che tu voglia fare bella figura con Bennett… però non mi pare molto bello che tu abbia fatto uno scoop su MJ-.
-MJ? Che centra MJ? - chiese stupito il castano, prima che Robbie gli mettesse sotto il naso il giornale con in prima pagina la foto della rossa, e la scritta SVELATA LA NUOVA PRESENTATRICE DI CUCITO SU MISURA: È MARY JANE WATSON!” e sotto l’immagine c’era la scritta “Foto di Peter Parker”.
Peter gemette. Alla sorpresa però si aggiunse la rabbia. Non solo lo aveva lasciato, scappando via come una ladra, ma era anche tornata in città senza avvertirlo!
 
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-Certo, che è proprio un bel bocconcino quella Lily Holister- commentò Paladin sottovoce.
-Tienilo nei pantaloni, siamo qui per lavorare- borbottò Felicia.
-Da quando mangi merendine? - domandò l’uomo. L’albina, si limitò a scrollare le spalle e a dare un altro morso al dolcetto.
-Qui Misty. Nulla da segnalare- li informò la compagna di squadra, tramite radio.
-Minaccia pare essersi preso le ferie- sbuffò Paladin.- Cacchio che noia-.
La gatta non poté che concordare. Chissà che combinava Peter.
 
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Estrogen Network non aveva gradito che la notizia sull’identità della nuova presentatrice fosse trapelata, ma era subito stato chiaro che MJ non ne avesse colpa, perciò la rossa uscita dalla villa, si godeva un po’ di shopping.
 
Certo, indossava cappello e occhiali da sole, ma non si nascondeva: solo voleva evitare di dare troppo nell’occhio.
In quel momento il telefonino trillò. MJ lo prese di colpo e rimase vagamente delusa quando vide che la chiamata era di Harry.
Ma lei non voleva parlare con Peter in quel momento… o invece voleva?
 
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“Chissà cosa vorrà Harry” pensò Peter rileggendo il messaggio con cui il giovane Osborn, gli chiedeva di andare al suo bar.
-Sacrificare MJ per farti bello col nuovo capo? - commentò Harry quando vide l’amico entrare al Coffee Bean. – O è una vendetta per essere stato mollato? Dai, Pete, non è da te-.
-È stato un caso- si giustificò il castano. - Non volevo pubblicare quelle foto, ma ho dimenticato la macchina al Bugle e la collega che doveva controllarle, le ha fatte pubblicare-.
- Te l’avevo detto o no, che doveva esserci una spiegazione? - fece in tono soddisfatto il miliardario, a qualcuno seduto in un posto non visibile dall’ingresso. Un attimo dopo la nipote di Anna raggiunse i suoi due ex.
-Ehi, Pete. Non ci vediamo da un po’- fece in tono imbarazzato.
-Bene, visto che avete di sicuro tante cose da raccontarvi, andate a fare una bella passeggiata- disse Harry spingendo i due fuori dal locale. - MJ io e Lily ti aspettiamo alle nove. Conoscere una star le farà bene, dopo aver passato tutto il giorno ad ascoltare i comizi di suo padre-.
“Harry questa me la paga” pensarono all’unisono i due.
 
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-Insomma io sto bene! - urlò J. Jonah Jameson.- Quando mi farete uscire? Ho un giornale da dirigere io! -.
-Lei uscirà quando lo diranno i medici! - ringhiò una nerboruta infermiera. – E più si agita, più è probabile che ci mettano tempo a dimetterla-.
-Come no. Tutto pur di aumentare la retta ospedaliera. Una volta negli ospedali ti curavano, ora pensano solo a salassarti. Ah, ma scriverò anche questo sul mio giornale, statene certi! -.
L’infermiera sapeva benissimo che non si doveva dire al paziente, che il giornale lui non lo aveva più, ma al momento avrebbe pagato per poterlo fare.
“Magari Spider-Man era uno dei suoi dipendenti e glielo ha procurato intenzionalmente l’infarto. Beh, certo non si può biasimarlo. Anzi, se ci riprova e lo fa secco lancerò una petizione online per farlo premiare” pensò stizzita la donna.
 
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-So che ultimamente hai lavorato parecchio. Mi fa piacere- mormorò Peter in un orribile tono cordiale.
MJ si limitò ad annuire.
-S… scusa se non ti ho avvertito- fece dopo qualche istante.
-Di cosa? Del fatto che saresti tornata o che te ne saresti andata? - fece Peter (stavolta in tono orribilmente acido).
-Non ce la facevo più- ammise MJ. Tutte le parole che aveva pensato dirgli tante volte, uscirono dalla sua bocca come un fiume in piena.
-A volte sparivi per giorni, e io non sapevo nemmeno che tu fossi vivo. Non dico che questo non lo potessi affrontare, le mogli e le ragazze dei poliziotti e dei soldati lo fanno, ma almeno loro possono sfogarsi con qualcuno! Io non potevo, perché dovevo mantenere il tuo segreto. La tua è una scelta di vita ammirevole, ma è per l’appunto una scelta… e… e stare con te, voleva dire condividerla per forza, che lo volessi o meno-.
-Sai benissimo che lo faccio perché devo! - sbottò Peter, mentre una macchina della polizia li superava a tutto gas.
-Lo so. Il mondo ha bisogno dell’Uomo Ragno. Ma certe volte si può trovare seccante che il mondo, abbia tutte le attenzioni del tuo partner. E trovarlo seccante ti fa sentire orribile-.
Altre tre macchine della polizia seguirono la strada imboccata dalla prima.
-Ti giuro che ti capisco MJ. -È averti al mio fianco per me significava tanto. Ma non cambiava quello che mi ha insegnato zio Ben: da grandi poteri, derivano grandi responsabilità-.
-Certo. Ma io non ho il tuo potere, quindi perché dovrei addossarmi tutte le tue responsabilità? -.
Quella era una frase che Peter aveva temuto di udire con tutto sé stesso per anni. Era vero, non aveva avuto il diritto di pretendere tanti sacrifici da Mary Jane, ma lei li aveva fatti. E lui in cambio le aveva dato pochissimo. Il tempo, le energie e forse anche l’amore che avrebbe dovuto dare a lei, li aveva dedicati a Spider-Man.
Altre cinque auto della polizia, sfrecciarono vicino a loro.
-Vai. So che ci stai pensando da quando abbiamo visto la prima-.
“Centro” ammise Peter mentre correva a cambiarsi d’abito in un vicolo.
Per pura abitudine quando Spider-Man fece la sua comparsa nel cielo di New York, Mary Jane corse a recuperare, vestiti, portafoglio e cellulare di Peter Parker.
“Alè. Ragno assistente di nuovo in pista”.
 
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-Bravo quel Parker. Due scoop in poco tempo. Speriamo che non sia stata solo fortuna- commentò Dexter Bennett controllando quanto gli aveva fatto guadagnare annunciare al mondo che Mary Jane Watson sarebbe stata la nuova presentatrice di “Cucito su Misura”.
-Lui e la Watson potrebbero anche essersi messi d’accordo. Sa una volta stavano insieme, fino a che non lo ha piantato- lo informò la sua segretaria.
-Meraviglioso! Preparerò un altro articolo… lo faremo passare per un fotografo spietato, sarà tutta pubblicità! Però se quella è una sua ex… la gente penserà che lo ha fatto per vendicarsi di essere stato mollato, non che sia spietato sempre… mmm… forse non è il caso- mugolò Bennett.
Per il momento avrebbe messo alla prova Parker… quel potenziale articolo, sarebbe potuto essere una buona arma di ricatto…
 
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-Tagli una testa, altre due spuntano! – urlò l’agente dell’Hydra, schivando l’attacco del demone interiore.
-Allora le bruceremo. Ercole non ha fatto così? -.
-Uh, non ti facevo così appassionato di mitologia- commentò un suo collega.
-E invece lo sono. Vado pazzo per i libri di Riordan*- annunciò l’altro mentre accoltellava il nemico.
-Rapidi! Rapidi! Dobbiamo trovare le armi che vuole Mister Negativo! – strillò un altro… un secondo prima che un raggio blu lo vaporizzasse.
-E non avete pensato che queste armi le avremmo usate contro di voi? - rise un agente di alto rango, un momento prima di essere colpito in pieno da un boomerang esplosivo.
-E voi non avete pensato che avremmo ingaggiato dei rinforzi? - rise il mafioso. Un attimo dopo Hydro-Man si lanciò contro gli agenti, seguito da Shocker.
Boomerang invece bersagliava i nemici a distanza di sicurezza.
-Ho trovato il deposito di armi- annunciò Speed Demon comparendo sulla scena.
-Perfetto. Seguite il piano-.
 
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“Mister Negativo che attacca briga con l’Hydra… se vuole sfidare anche loro dopo aver dichiarato guerra al Maggia, i casi sono due: o ha molte risorse, o è un pazzo troppo sicuro di sé” ragionò Peter arrivando sulla scena.
-Il ragno! - urlò Shocker.
-Ah, siete solo voi. E io che pensavo che ci fossero problemi…-.
Schiavare la raffica energetica di Shocker, fu un giochetto. Calcolando la traiettoria in seguito per Spidey fu un giochetto far sì che l’attacco di Herman e quello di Fred, si scontrassero a mezz’aria, causando un’esplosione che mandasse entrambi a gambe all’aria. Un attimo dopo l’eroe passò all’attacco, scaraventandosi contro il secondo per impedirgli di lanciare altri boomerang.
In breve i due supercriminali vennero ridotti all’impotenza, ma ormai era chiaro che la battaglia era stata vinta dai seguaci del boss.
In quel momento un camion sgommò a tutto gas.
-Mi sa che non ci sono giocattoli che vanno in dono a un orfanotrofio lì dentro- commentò Spider-Man gettandosi all’inseguimento.
 
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-Mister Negativo ci darà una bella promozione per questo! - esultò il conducente.
-Già. Ora che abbiamo queste armi, il Maggia se ne starà zitto e buono! Anzi, pure quel ciccione di Kingpin dovrà fare le valige! – confermò il suo collega.
-Lo conoscete il gioco del biliardo? Si colpisce una palla e ne rotolano altre- s’inserì una terza voce. Un calciò spedì il passeggero contro l’autista e in pochi secondi, entrambi vennero sopraffatti dell’Uomo Ragno.
-Bene e ora vediamo cosa c’è dentro queste scatole… niente?!-.
 
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-Ottima l’idea di usare la tua supervelocità per preparare un camion esca e la mia capacità di potenziare i motori, per squagliarcela più in fretta su quello vero- fece soddisfatto Overdrive.
-Già e hai potenziato davvero moltissimo il motore. Mi piacerebbe fare una gara- commentò Speed Demon.- Peccato per Boomerang e Shocker… be’, di certo con i soldi di Mister Negativo si pagheranno la cauzione-.
-Ci facciamo una birra per festeggiare? -.
-Volentieri-.
 
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-Posso? - chiese Spidey bussando alla finestra della casa temporanea della sua rossa preferita.
-Accomodati. I vestiti sono in bagno- rispose l’attrice.
Poco dopo Peter la raggiunse nel soggiorno del secondo piano.
-Senti, volevo chiederti scusa. So cosa ti ho fatto passare e mi dispiace-.
-Scuse accettate… a patto che tu accetti le mie per essermene andata in quel modo. Sai ti avevo scritto un biglietto, ma l’ho stracciato. Mi sembrava vigliacco quanto andarmene senza dirti nulla… e poi faceva troppo film romantico. Quello che c’era scritto te l’ho detto a voce poco fa… eccetto per una cosa. Vuoi sentirla? -.
L’altro annuì.
-Ti amo, ma non sono abbastanza forte da stare al tuo fianco. E non so se mai lo sarò-.
-Capisco- fece Peter voltandosi per andarsene.
MJ gli afferrò una mano. Voleva trattenerlo, spiegarsi meglio… ma d’istinto vedendo quegli occhi che si giravano a guardarla, si alzò sulle punte e gli diede un lungo e appassionato bacio che Peter ricambiò.
Rimasero stretti per qualche istante e quando si separarono stavano ancora cercando di capire cosa significasse, quando la rossa ricordò che uno dei muri di quella casa era stato demolito dal combattimento tra Basilisk e l’Uomo Ragno. Che aveva appena baciato l’Uomo Ragno. Di cosa volesse dire stare con l’Uomo Ragno.
-Non dovevo.  Scusami, ma non posso passarci di nuovo. Non ora-.
Peter avrebbe tanto voluto replicare, ma poi si ricordò di come fosse sparita MJ, di come sembrasse esasperata solo poche ore prima, di quanto si fosse sentito in colpa ogni volta che volteggiava fuori dalla finestra e la lasciava da sola per chissà quanto … come poteva farle affrontare di nuovo tutto questo? E siamo franchi dopo che lo aveva piantato in quel modo, ed era sparita per mesi come avrebbe potuto fidarsi ancora di lei?
-Non ti preoccupare. Ci si vede in giro-.
 
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Sophia Hathaway era arrabbiata col mondo. Lo era dalla morte di sua sorella maggiore Joanna, avvenuta durante la battaglia scatenatasi a New York tra le forze di Iron Man e quella di Capitan America. Due eroi per cui al liceo aveva avuto pure una cotta.
Di colpo si sentì afferrare per un braccio. Irata afferrò per un braccio il misterioso assalitore, lieta di potersi sfogare e di sfruttare ciò che aveva imparato al corso di autodifesa… ma un violento calcio sul mento, la fece crollare al suolo, prima che potesse fare alcunché. Poi ricevette un colpo in testa e tutto divenne buio.
 
 
 
 
 
 
 
 
  • Rick Riordan è autore di numerose saghe urban fantasy, ispirate a varie mitologie.
 
 
 
 
 
 
 

ANGOLO DELL’AUTORE

 
Avrei voluto aggiornare prima, ma non mi è stato possibile. Comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto. Mister Negativo continua a muoversi e MJ e Peter hanno la loro attesa chiacchierata.
A scanso di equivoci, Mary Jane non ha già vinto la scommessa. Un bacio o un rapporto sessuale non bastano. Peter deve proprio dire “Ti amo” a una delle due.
Ringrazio come sempre tutti coloro che leggono/recensiscono/preferiscono/seguono questa storia. A presto.
  
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