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Autore: ciosa82    27/02/2022    6 recensioni
Improvvisamente arriva a Nankatsu la cugina di Tsubasa, timida ed introversa ma grande appassionata di calcio e con un'occhio da critica calcistica scoperto per caso da Misugi e Yayoi.
Una visita di pochi mesi ma sufficienti a cambiarla e farle prendere decisioni importanti per il futuro grazie a Sanae e a Misaki che la aiutano a conoscersi meglio ed essere più sicura di se stessa e pronta ad affrontare sempre sfide nuove.
Genere: Romantico, Slice of life, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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- Questa storia fa parte della serie 'Emily Ozora, tra amore a calcio'
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I mesi sono passati in fretta ed ora si avvicinano due eventi molto importanti: la nascita del piccolo o della piccola Ozora e il campionato nazionale.
Lo zio Kodai è tornato tre settimane fa per essere presente al parto e così io ho potuto godermi un po’ di vita sociale con Sanae e Yujary tra un impegno e l’altro.
Dopo il discorso di Taro dovevo assolutamente parlare con qualcuno e Sanae è la migliore ascoltatrice che conosco qui e mi fido di lei. Non è stata d’accordo proprio su tutto però ha dovuto ammettere che siamo diverse e che la mia timidezza sta diminuendo sempre di più, invece non ha assecondato la mia scelta di provare a conoscere anche altri ragazzi oltre a lui ma lo so che lei vive da sempre per Tsu-chan e le sembrerebbe di tradirlo anche bere un te con un altro.
Io, invece, una domenica pomeriggio sono uscita con Kisugi che mi ha invitata a bere qualcosa in una pasticceria appena aperta in centro e devo ammettere che sono stata bene con lui ma, quando ha provato a baciarmi accompagnandomi a casa, mi sono tirata indietro e lui ha capito. Non c’era magia però siamo rimasti buoni amici.
Morisaki non si è mai fatto avanti. Forse per timidezza, forse perché la nuova versione di me non fa più per lui.
Taro è sempre stato al mio fianco e io mi sono impegnata per prepararlo al meglio al campionato ma non abbiamo più parlato dei nostri sentimenti ne ha commentato i ragazzi che mi vedeva girare intorno della squadra e non, anche se mi sembrava un po’ infastidito soprattutto da quelli che non conosceva.

-----*-----
Ci siamo! È notte fonda e zia Natsuko sta per partorire con due settimane di anticipo! Gli zii corrono all’ospedale mentre aspetto mattina per avvisare Sanae che non andrò a scuola e poi li raggiungo.
Quando arrivo alla sala parto un’infermiera mi informa che la zia è ancora in travaglio e ci vorrà ancora qualche ora perciò mi siedo in sala d’aspetto e provo a riposare un po’.
Dopo non so quanto tempo sento una mano sulla spalla, apro gli occhi e davanti a me ci sono Sanae, Ryo e Taro. “E voi cosa ci fate qui? E la scuola?”
Sanae si siede accanto a me: “Quando sono arrivata a scuola ed ho detto ai ragazzi che stava per nascere il bimbo abbiamo deciso di venire a farti compagnia. Gli amici servono soprattutto in questi momenti.”

Sono passate due ore e nessuna novità tranne Taro che è sparito… Ma, eccolo! Compare con dei biscotti e 4 tazze di te fumanti. “Grazie, in effetti non ho fatto neanche colazione stamattina.” Gli sorrido.
Finalmente la porta si apre e compare lo zio urlando:” È un maschio, è un bel maschio!” Io corro ad abbracciarlo ed anche gli altri si congratulano.
“Emily-chan, va a casa a riposare e mangia qualcosa. Potrai vedere il piccolo oggi alle 15” mi raccomanda lo zio e poi si rivolge agli altri “La accompagnate voi a casa?”
“Certo signor Ozora!” Sanae mi prende sottobraccio e ce ne andiamo.
Arrivati a casa ci ferma tutti:” Emily, dato che siamo tutti qui e tu sembri stanca, che ne dici se cucino io qualcosa e pranziamo con te?” “Certo, entrate!” rispondo entusiasta perché non mi andava di restare da sola.
Mostro a Sanae dove trovare gli ingredienti che le servono e le pentole, Ryo e Taro apparecchiano e io vado a farmi una doccia rigenerante. Scendo in tuta e c’è un profumo buonissimo. Il pranzo è ottimo e Sanae è un’ottima casalinga, inoltre si offre di lavare i piatti costringendo Ryo ad aiutarla.
Io e Taro ci sediamo sul divano a guardare la tv e…
…mi sono addormentata! Sento la testa appoggiata su una spalla e un braccio dietro il mio collo… ora ricordo, dev’essere Taro! Lentamente apro gli occhi e lo trovo che mi osserva. “Ciao, hai dormito bene? Scusa ma rivorrei il mio braccio e mi dispiaceva svegliarti.”
“Certo, scusa…” e mi sposto da lui “Sanae e Ryo?”
“Sono andati a casa, anche loro non volevano disturbarti. Ti accompagnerò io in ospedale. Hai circa mezz’ora per prepararti, ti aspetto qui.”
Io corro in camera, frugo tra i vestiti per scegliere il più adatto. Trovato! È un abito fantasia sui toni dell’azzurro con la gonna al ginocchio ed ha una cintura abbinata in vita. Mi pettino, prendo la borsa e la macchina fotografica per immortalare il piccolo per Tsu-chan.
Scendo e Taro è già in ingresso, si volta e mi sembra incantato. “Stai benissimo! Hai un appuntamento con qualcuno?” scherza.
“Certo, devo vedere il nuovo uomo della mia vita!” indosso le mie ballerina blu preferite e usciamo.

Lo zio mi sta aspettando in corridoio e ci porta alla camera dove si trovano la zia e il piccolo.
“Emily, io ti aspetto qui. È un momento di famiglia.” si ferma Taro.
“Taro che dici?” ribatte lo zio “La squadra del Nankatsu fa parte della famiglia e il piccolo un giorno sarà orgoglioso di avere una foto con te! Entra su!”
Passo allo zio la macchina fotografica e mi avvicino alla zia che tiene in braccio il piccolo. “Si chiama Daichi che significa “grande terra” perché spero che almeno lui rimanga accanto a me e non voglia partire come suo padre e suo fratello.” mi sussurra “Prendilo in braccio” e me lo passa delicatamente. E’ così piccolo ma già bellissimo e lo adoro.
Lo zio inizia a scattarci delle foto ricordo per l’album di famiglia e da spedire a Tsu-chan. “Taro avvicinati coraggio, non vuoi vedere il piccolo Ozora?” Lui mi si mette accanto per la foto e mi sussurra: “Siete bellissimi, tutti e due.”

L’orario di visita è finito e Taro mi accompagna a casa. Davanti all’ingresso lo fermo. “Taro, grazie… di tutto.”
“Per me è stato un piacere passare la giornata con te e vedere per primo il piccolo Daichi.”
“Non parlo solo di oggi. Ti devo parlare, questo è il momento giusto.”
“Ti ascolto, dimmi…”
“Non sapere il francese si è rivelato la mia fortuna perché mi ha permesso di conoscerti meglio e tu mi hai aiutata ad iniziare ad essere me stessa e a crescere libera dal confronto con le altre ragazze. Mi hai sempre sostenuta come manager, mi sei stato accanto come amico ed hai avuto la maturità di fare un passo indietro per darmi la possibilità di conoscere anche altre persone.” Gli prendo una mano tra le mie “Ma ora sono sicura di quello che provo per te e voglio sapere cosa provi tu”
Restiamo a fissarci per qualche istante poi si avvicina al mio viso e mi sussurra: “Io sono innamorato di te più di quanto immagini e voglio solo te al mio fianco.” Si avvicina ancora di più finché appoggia le labbra sulle mie ed è pura magia. Quando si stacca, lo abbraccio e sono io a baciarlo stavolta.
“Ti ho aspettata tanto ma ora sono felice, tu sei quella giusta, la ragazza dei miei sogni.”
“Anch’io sono felice e adesso non so come dirtelo che devo mandarti a casa prima che torni lo zio, è un po’ protettivo e voglio parlargli con calma.”
“Capisco, tranquilla. Ci vediamo domani a scuola, Emily-chan. E senza altri ragazzi attorno perché adesso sei la mia fidanzata!” “Scemo! Ma mi fa piacere che fossi un po’ geloso.”
Entro in casa e vorrei chiamare subito Sanae ma preferisco godermi ancora un po’ questa felicità da sola, le racconterò tutto domani con calma.

 
Giornata piena di emozioni questa per la nostra giovane Emily. È nato il piccolo Daichi Ozora, nuovo uomo della famiglia, e finalmente Taro le ha dato dei segnali chiari del suo interesse nei suoi confronti portandola a dichiararsi. Che poi è una dichiarazione doppia perché lui era stato molto vago settimane prima e ora si lascia veramente andare. Come prenderà Sanae questa storia nata in pochi mesi mentre lei è ancora lì sospesa ad aspettare da più di tre anni? E cosa accadrà fra qualche settimana quando finirà la scuola ed Emily dovrà tornare a Tokyo dai suoi genitori?

PS: vorrei ringraziare di cuore tutte le persone che mi stanno leggendo ed i vostri bellissimi commenti. Sono commossa perché, quando ho pubblicato i primi capitoli, non mi aspettavo tutto questo affetto. Grazie a tutti/e!
   
 
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