A study on hands
 

Delle prime mani, ricordi il rilievo dei calli ruvidi, la lima per le unghie e l’accuratezza di quel gesto meccanico. 

Poi, sono dieci dita; quelle che danno la presa più salda per realizzare la miglior azione possibile.

Infine, gli artigli di un animale, eppure sono mani di porcellana; eleganti ed affusolate.

Mani che afferrano, sollevando i lembi del pantaloncino. Mani che scivolano, tracciando la linea del gluteo. Mani che stringono con una forza tale da imprimere segno del loro passaggio sulla pelle candida. 

Mani che esplorano, dita coperte di lubrificante, sudore alle tempie: il tuo battito sempre più accelerato.

È la tua mano che, disperata, ti porti alla bocca: vano tentativo di nascondere i gemiti spezzati che riecheggiano nello spogliatoio. 


*Nota dell'autrice: ho cercato di stringere al massimo ma la versione originale aveva 200 parole (queste sono 120). Non ho inserito i personaggi per lasciare un pò di suspance nell'attribuzione di quelle mani, viste attraverso il filtro dei ricordi di Hinata - anche se, vabbè, mi sembrano tutte assai prevedibili. Spero vi piaccia!