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Autore: eddiefrancesco    03/03/2022    0 recensioni
L'umore di Christopher Marchnet è cupo come le nuvole nere che sovrastano la sua residenza.
Eppure quando un lampo illumina una damigella in difficoltà, lui si comporta da gentiluomo.
Per Kit comincia così un eccitante avventura insieme alla misteriosa Hero Ingram, alla ricerca di un libro scomparso da oltre un secolo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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La nebbia, che confondeva il paesaggio intorno alla casa con il suo velo impalpabile, rese più disagevole la traversata della parte bruciata del giardino, dove resti di cespugli carbonizzati sbucavano dal terreno simili a braccia che cercavano di catturare chi aveva l'ardire di attraversare quella zona. Ma Kit si disse che qualsiasi ostacolo avessero incontrato loro due avrebbe intralciato ancor di più i loro nemici. Più ci pensava, più si convinceva che non poteva essere nessuno degli abitanti del luogo, che mai e poi mai si sarebbero avventurati con il buio entro i confini di Oakfield, una proprietà da tempo guardata con sospetto, se non addirittura con terrore. Si incammino' di buon passo e Miss Ingram, non intralciata dalle gonne, lo seguì senza difficoltà. Invece di tempestarlo di domande, si accodo' a lui in silenzio, fino a quando giunsero al fienile temporaneamente adattato a stalla. Jack aveva sellato due cavalli e Kit lo mandò fuori, di guardia, mentre lui aiutava Miss Ingram a salire sul cavallo di Sydony. Non avendo visto il travestimento della giovane donna, Jack non avrebbe potuto riferirlo, casomai qualcuno lo avesse interrogato riguardo alla loro partenza. Kit non perse tempo a riflettere sui perché e percome della loro situazione. In quel momento voleva soltanto mettere la maggior distanza possibile tra loro e il gruppo di uomini che Jack aveva visto avvicinarsi alla casa. Sprono' Bay e si immerse nella notte. Nonostante avesse preso con sé un lume, non voleva accenderlo finché non fossero stati abbastanza lontani dal fienile. Il mistero che avvolgeva Oakfield avrebbe tenuto alla larga i locali, ma chiunque altro non si sarebbe lasciato spaventare tanto facilmente. Quando lui e Sydony erano arrivati nella loro nuova casa, Kit non aveva sentito subito l'urgenza di esplorare la campagna circostante. Dopo l'incendio, invece, era uscito a cavallo ogni giorno finché non aveva imparato a conoscere quella terra come il palmo della sua mano; in quel momento, individuando al buio il piccolo sentiero che portava ai campi coltivati, fu grato di tale accortezza. Quando ebbero raggiunto una fattoria abbandonata, Kit decise che avevano entrambi bisogno di una sosta. Non potevano continuare a cavalcare al buio. I druidi avevano usato non molto tempo prima quell'edificio, ma nessuno era più stato là dal giorno dell'incendio. Lo sapeva perché Hob l'aveva fatto sorvegliare per un bel pezzo. Portò i cavalli nel piccolo fienile. Quando li ebbe legati, si voltò per aiutare Miss Ingram a scendere e, nel buio, le sue mani incontrarono una sagoma umana. Il cuore gli accelerò di colpo e lui si chiese se fosse meglio prendere la pistola da sotto il mantello o sbattere la figura contro la parete. «Sono io.» La voce familiare, di gola, gli strappò un sospiro di sollievo. Miss Ingram era scesa senza il suo aiuto, quindi nel fienile non c'era nessuno oltre a loro. Né druidi né bibliomani. Rendendosi conto che la stava ancora toccando, Kit lasciò ricadere la mano, poi però entrambi si irrigidirono udendo un rumore all'esterno. Rimasero immobili mentre una civetta emetteva il suo verso nel buio. Il suono svani' in lontananza e Kit si rese conto di un pericolo molto più immediato e più personale. Era solo con Miss Ingram, vicinissimo a lei, nell'oscurità più completa. La mancanza di luce acui' i suoi sensi e Kit percepi' il profumo della giovane donna, delicato e inebriante. «Possiamo trascorrere la notte qui e ripartire domattina all'alba» sussurro' aspettandosi che lei si spostasse. Miss Ingram invece rimase dov'era e, nel silenzio che seguì, Kit ebbe l'impressione che stesse trattenendo il respiro. Provava anche lei le medesime sensazioni? Proprio quando lui stava per fare il passo che avrebbe portato i loro corpi a contatto, un basso nitrito di Bay li separò. Era probabilmente un lapidario commento alla sua follia, un rimprovero per un gesto che non sarebbe stato gradito neppure nel momento più opportuno, figurarsi adesso che erano in pericolo. E Kit ripeté tra sé e sé il ritornello che avrebbe dovuto accompagnarlo in ogni istante. "Ricordati che sei un gentiluomo." Tenendo bene a mente quelle parole, guardò fuori per accertarsi che non ci fosse nessuno prima di portare Miss Ingram in casa, dove furono accolti da un odore di chiuso e di polvere. Però l'edificio era solido e le spesse pareti di pietra li avrebbero riparati dal freddo della notte. Di fianco alla porta c'era una lampada e lui l'accese, avendo cura di tenere la fiamma bassa anche se le imposte erano sigillate. «Vado a occuparmi dei cavalli» annunciò, sforzandosi di ignorare la vista della giubba di Miss Ingram che si era aperta mostrando le gambe snelle fasciate nei calzoni. »Starete bene?» Che domanda idiota! Come c'era da aspettarsi, infatti, Miss Ingram annuì. Kit si sbrigo' in fretta. Tornò in casa con i loro bagagli e un po' di legna e, mentre chiudeva la porta, si accorse che la sua compagna aveva già acceso il fuoco. Per qualche istante rimane come paralizzato a fissarla: i calzoni evidenziavano audacemente le gambe lunghe e ben modellate, eppure lei nascondeva il seno sotto un farsetto da ragazzo. Un paradosso che ebbe il potere di accendere la sua fantasia. Grazie al cielo Miss Ingram non dava segno di essere vittima delle stesse emozioni. «In un angolo c'era un po' di legna già pronta. Ho pensato che il fuoco ci avrebbe fatto comodo, stanotte» si giustifico'. «A meno che non pensiate che potrebbero vederci.» Kit depose i bagagli sul pavimento. «Io dubito che le guardie decidano di proseguire le ricerche a quest'ora, e nessuno conosce questo posto oltre a me e a Hob.» In effetti era contento di essere uscito dalle tenebre, con relative tentazioni, anche perché sospettava che il precedente momento di intimità fosse stato un parto della sua fantasia. Jack gli aveva dato una coperta, presa dal fienile, e lui la distese sul pavimento per Miss Ingram. La invitò a coricarsi lì sopra mentre lui si sedeva sul pavimento, la schiena appoggiata contro la porta. Il legno duro e il pavimento gelido contribuirono a restituirgli il dominio di sé... e dei propri sensi. E visto che almeno per il momento erano al sicuro, Kit si concesse il tempo di riflettere sugli eventi che l'avevano condotto lì. Quando guardò di nuovo la sua compagna, gli parve di vedere per la prima volta la persona che si celava dietro l'apparenza incantevole. Fino a un'ora prima, Kit aveva giudicato Miss Ingram una donna indipendente e spavalda, dello stampo di sua sorella. Poi, nel corso della serata, lei aveva dimostrato di essere molto più stravagante di Syd. Miss Ingram non era una giovane donna comune. Ma chi era esattamente? «Come mai la nipote di Augustus Raven mette in valigia degli abiti da uomo quando viaggia per conto dello zio?» Le domandò di punto in bianco. Se rimase sorpresa da quella domanda, Miss Ingram non lo diede a vedere. Si voltò verso di lui, ma il suo viso era in ombra e Kit non poté cogliere la sua espressione. «Mi piace essere pronta per affrontare qualsiasi evenienza» «E quale genere di evenienza vi aspettavate, se è lecito?» Lei alzò le spalle. «Il problema non è quello che mi aspetto... Ciò che mi preoccupa è l'imprevisto, Mr. Marchant.» «È questo giustifica anche la necessità di travestirsi da uomo?» Lei annuì senza ulteriori spiegazioni, come suo solito. Dopodiché, come se la conversazione fosse terminata allungò le mani verso il fuoco e gli voltò le spalle. Stavolta però Kit non era disposto a lasciarsi liquidare così. «Io sono un uomo semplice» cominciò a dire. «Un agricoltore che aspira soltanto a vivere una vita tranquilla nella sua tenuta. Nonostante questo, negli ultimi mesi, ho sperimentato tante minacce e tanti raggiri da parte di tutti - dagli amici a dei perfetti sconosciuti incappucciati - più che sufficienti per una vita intera.» Lei si voltò di scatto, forse colpita dal suo tono amaro, ma Kit non era esperto nell'arte della dissimulazione.
   
 
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