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Autore: Spensieratezza    04/03/2022    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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“Sai, tu assomigli a un’apparizione che ho avuto una volta.”

“Amico, mi hanno chiamato in molti modi, ma apparizione? Però è fantastico, lo voglio inserire nella lista dei nomi in cui voglio essere chiamato a letto.” disse Gabriel a Castiel
“Sono serio..è successo lo scorso anno..avevo avuto una sbornia piuttosto pesante, all’improvviso vedo una specie di angelo, con i boccoli che suona un’arpa..cavolo se ti assomigliava. È stato allora che decisi di dedicarmi alla musica..e ora tu sei qua. E sì, sono cose che fanno pensare queste!”
 
"Sei sicuro di non aver mangiato troppi peperoni quella sera e magari qualcosa di più pesante?" scherzò Gabriel

 
Gabriel si passò una mano sui capelli, mentre stava seduto su un gradino.
 
Edward non si sottrasse e qualcuno applaudì a quel momento. Cedric sembrava sbalordito di sè stesso ma compiaciuto del coraggio e dell'approvazione dei suoi compagni, mentre Edward rossissimo in viso sembrava voler sprofondare dentro la terra ma non riusciva a nascondere il sorriso che aleggiava sul suo volto, infatti si mise la faccia sulle mani.

“Forse avete fatto appena nascere una nuova coppia. “ disse Lucien.
“Oh, avanti, ne dite di cavolate.” Disse Edward rosso dello stesso colore dei suoi capelli.

 
Gli occhi di Gabriel si riempirono di lacrime.
 
Elijah come in trance, non disse nulla, ma allargò le braccia e le rondini scesero in picchiata verso di lui, ma lui non si spostò.
Loro però non volevano attaccarlo, gli passarono solo vicinissimo, tanto che si trovò in mezzo a una vera e propria tempesta di rondini, poi passarono oltre, sotto lo sbigottimento di tutti i presenti.
 
Gabriel si alzò in piedi e buttò il mozzicone di sigaretta che aveva in mano, nel terreno.
Davanti a lui c’era una piccola chiesa, la fissò e poi ci entrò.
Una volta dentro si mise a pregare, mentre Dean, Sam, Castiel e i loro amici lo fissavano. Poco dopo, uscito dalla chiesa, a qualche metro distante da lui, un fulmine a ciel sereno, colpì il suolo, facendo prendere un forte spavento a tutti e a Gabriel.
 
 
"Ho capito, sì, ho capito, grazie papà!" disse Gabriel.
 

 
Qualche minuto dopo, stava scendendo dalla piccola collinetta e se li ritrovò tutti lì, ad aspettarlo.
“Ma guarda, è da tanto tempo che mi seguite?”
“Da quando il bravo chierichetto è entrato al monastero.” Disse Dean ironico.
"E che ne diresti di dirci qual è stata la richiesta che hai fatto alla divinità? Io chiedo le cose più strampalate ma mai sono stato quasi fritto sul colpo." disse Edward dal nulla.

Gabe fece una smorfia.

“Vi diverte così tanto ledere la privacy altrui? Castiel, mi meraviglio di te.”
“Loro volevano parlarti, Gabriel.”
“Non c’è niente di cui parlare..”
“Oh, invece c’è molto di cui parlare!! Credevamo che tu volessi soltanto farci un regalo con questa gita nei favolosi anni settanta!!” disse Sam.
Gabriel sorrise.

“Beh, qual è il problema? Non vi è piaciuto il regalo? Potete mettervi in fila e richiedere un risarcimento.”
“Smettila di fare il buffone, smettila! Perché non ci hai detto subito che queste persone nel nostro futuro si reincarneranno nei nostri amici del futuro??” disse Dean infervorato.

“Ma dai, allora ci siete arrivati alla fine. Certo che ci avete messo un bel po’, non potrete mai vincere la settimana enigmistica, questo è poco ma sicuro!” disse lui ironico.
“È tutto un gioco per te??? Questi poveri ragazzi quando hanno saputo la verità sul loro destino in QUESTA vita hanno pianto! Pianto! Come fai a non provare rimorso??” chiese Dean.

Gabriel lo guardò sorpreso, poi guardò Castiel.
“È stato Castiel a dirglielo? In questo caso io non ho colpe.”
“Ma sentilo! È tutta colpa sempre degli altri?? Ma ce l’hai una coscienza??” chiese Dean sempre più arrabbiato.

“Ohh, ho più di questo.” Disse Gabriel, facendo esplodere un vaso vicino di terracotta e facendoli sobbalzare.
“Ma che..” disse Dean.
“Può venire fuori, professore. Adesso ha le risposte che cercava.” Disse Gabriel guardando un punto imprecisato.

Rimasero tutti sbalorditi nel vedere Albert fare capolino da una colonna.
“Tu..sapevi che era lì?? Hai combinato tutto???” disse Dean.

Gabriel si avvicinò al vaso in frantumi e roteando le dita con gesti eleganti, lo rimise insieme.

"Sciocco timore degli uomini è che quello che è rotto, non può essere ripristinato..tutto torna, ma non nella stessa forma che noi pensiamo..e quindi crediamo che quello che è andato perso, non tornerà più...ma il professore sa che non è tutto qui..che c'è altro oltre all'apparenza..ha capito che c'era qualcosa di strano in voi fin dal primo momento che vi ha visto. Il professore meritava di sapere, come voi.” Disse Gabriel.

“Castiel, tu eri d’accordo con lui??” chiese Dean.
Castiel girò la testa senza rispondere.

“Non posso crederci..hai idea di che traumi hai indotto a queste persone?? Oltre alle ripercussioni che tutto ciò avrà nel futuro!!” disse Dean di nuovo.
“Voi credete che abbia fatto tutto questo senza il permesso di papà?? Ingenui. Cosa credete abbia fatto in quella chiesa?? Ho CHIESTO a lui se fossi andato fuori rotta e mi ha risposto! Mi ha dato un segno!”

“Il fulmine che quasi ci ha colpiti poco fa?? Se per te rischiare di essere fulminati vivi non è un sintomo della collera di Dio, non so quale lo sia!” disse Lucien parlando finalmente per la prima volta dopo tanto.
“Ha rischiato seriamente di colpire il professore!” intervenne Sam.

“Se smetteste di parlare di me come se non fossi presente qui, sarei grato a voi. Soprattutto considerando che siete voi a non essere presenti nel tempo vostro.” Disse Albert.
Si voltarono tutti verso di lui, poi inaspettatamente scoppiarono tutti a ridere.
“Questo..questo è tutto folle. Ahahhah.” Disse Dean.

“Voi siete completamente pazzi.” Disse Sam continuando a ridere.

“Voi essere pazzì sì, o forse completamente incoscienti o incredibilmente sfortunati se preferire essere qui, piuttosto che nel vostro tempo, non mi da molta fiducia nella bellezza del futuro, ecco.” Disse il professore.

“Non è stata una fuga la nostra, ma un viaggio..” disse Castiel.

“I destini dei nostri irriconoscenti amici e quello di queste persone è legato, io e Castiel desideravamo che si conoscessero. Ci è sembrata una cosa carina, per unirvi ancora di più, ma ammetto che è stato anche l’egoismo di un..angelo. Sapete, gli angeli non dovrebbero affezionarsi agli umani..si rischiano delle cose..se lo fanno, e i pasticci con i viaggi nel tempo, è uno di questo.” Disse Gabriel.

“Abbiamo guardato nei registri akashici..” spiegò Castiel. “E abbiamo scoperto che le loro incarnazioni sono vissute negli anni settanta..e siccome Gabriel li adora, gli anni settanta, abbiamo progettato tutta questa sorpresa..per farvi conoscere di nuovo..il fatto che voi abbiate saputo che in effetti non invecchierete..è stato..uno spiacevole contrattempo, non lo avevamo previsto ed era per questo che avremmo mantenuto il segreto, lo avremmo rivelato soltanto quando saremmo tornati al futuro.”

“E io cosa c’entro in questa storia? O anche io essere stato dentro al vostro piano? Sono uno di loro?" disse Albert.
“Tu in un certo senso ne fai parte, ma non nel modo che potreste pensare..diciamo che quello che farai in questo tempo, sarà di ispirazione a qualcuno qui presente..anzi, sarai di ispirazione a più di una persona.” Rivelò Gabriel. “Ma non posso dire altro o condizionerò l’andamento delle cose.”

Dean e Sam fecero una faccia sbalordita e Castiel si voltò verso di loro.
“Credevate che vi avessimo fatti venire nel passato solo per conoscere loro? In realtà c’è altro ma lo saprete a tempo debito.”
“Sono di ispirazione..sono di ispirazione per il futuro!! Oh me gioioso, Oh quanta gioia risiede in me!! Stanotte non dormirò , oh non dormirò stanotte!” disse Albert cominciando a ballare.

“Guarda cos’hai combinato.” Disse Dean a Castiel scherzando.
“Mia teoria sui viaggi del tempo tramite energia sono esatti! Dobbiamo festeggiare! Assolutamente festeggiare con i miei amici delfini!” disse infine lui.














Note dell'autrice:  ciao ragazzi, finalmente torno ad aggiornare, scusatemi ma dovevo passare lo scoglio di sto capitolo che era difficile, ora credo la strada safrà tutta in discesa e riuscirò a finire la storia. Poi capirete cosa c'entra Abert
   
 
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