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Autore: Spensieratezza    06/03/2022    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Dean, Sam, Castiel, Gabriel, i ragazzi e il professor Albert stavano facendo il bagno con i delfini e si stavano divertendo un mondo.

“Dean, ma ci pensi che li abbiamo rincontrati tutti? TUTTI?” domandava Sam euforico.

“Tu riesci a identificare chi sono, uno per uno?” domandava Dean mentre nuotava con quelle braccia muscolose che Sam giudicava PERFETTE.

“Mmmm..Lucien è chiaramente Steve…anche per via di quello che disse Castiel.”
“Ricordami quello che ha detto, per favore.”

“Sei un grande uomo, Lucien, capisco sempre di più perché nel futuro, il fato ha stabilito che meritassi di essere salvato.” Ripetè Sam.

“Mmm…potrebbe voler dire tutto come nulla. Hai provato a chiedere a Castiel cosa volesse dire, ancora una volta?”

“Certo e mi ha risposto sempre picche. A quanto pare solo gli angeli sono autorizzati a divulgare informazioni potenzialmente pericolose!” brontolò Sam.

“Dai, proviamo con un altro nome, chiedimi un altro nome.”
“Te ne faccio due..Edward e Cedric..

Prima che Dean potesse riflettere bene per rispondere, alle loro spalle, spuntarono proprio i due alle loro spalle, facendoli sussultare.
“E adesso ci direte che tipi di rapporti abbiamo con voi..” disse Edward.

“Oppure vi affogheremo.” Disse Cedric in tono amabile.
“Non potete farlo. Siamo del futuro! Avreste conseguenze im..”

Ma Dean non riuscì a finire la parola che li fecero andare giù con la testa.

Quando li lasciarono andare, dopo che sputarono l’acqua, risposero pronti.

Vi odiamo!” disse Dean con enfasi troppo marcata per sembrare vera.

“Sì, vi odiamo e vorremmo non avervi mai incontrati!” disse Sam convinto.
I due si guardarono.

“Vi abbiamo detto di rispondere e di farlo sinceramente.” Disse Cedric.
“Che dici, Ced? Meritano di essere puniti, eh?”

“Certo, come no, Ed?” disse Cedric e cominciò subito una lotta a colpi d’acqua che coinvolse anche i delfini che presero Sam e Dean sui loro dorsi per schizzare meglio gli altri due.

Bravissimi, i delfini sono animali INTELLIGENTI, sanno da che parte stare!” disse Elijah guardandoli.
Sam e Dean lo fissarono. Le sue parole accesero un lume nella testa di entrambi.

“Questi due mascalzoni, sono Bruce e Matt.” Disse Dean.
“Solo perché sono una coppia?” rispose Sam divertito ma era convinto che Dean avesse ragione.

“No, anche per il modo di Alan..volevo dire, di Elijah, mi ricorda il nostro amico Alan..
“Vero, ma a questo punto mi domando una cosa..la comitiva sembra terminata ma mi chiedo ancora una cosa..” disse Sam,
“Cosa??”

“Se li abbiamo detti tutti, Fushico chi sarebbe?” chiese Sam.
In quel momento, Fushico andò dietro ad Elijah e gli frizionò velocissimo i capelli, poi si mise sulle sue spalle.
“Avanti, tu sei il mio delfino, vai.”

“Se io sono il delfino, tu con quei capelli sei un drago?
Dean restò un attimo pensieroso, poi lui e Sam si guardarono con occhi sbarrati.
 
 
 
 
 


In un altro tempo…in un altro luogo..
 
La scena era potentissima.
Alan stava precipitando dentro l’acqua, una scena che lasciava presagire un affogamento, una lenta e anche veloce corsa incontro a una morte bruttissima.

L’acqua era fonte di vita ma poteva essere anche fonte di morte.
Fino a quando..
Una mano amica non veniva a prenderti.
E a tirarti su.

Vergil aveva afferrato il suo corpo con la mano, passando la mano sotto il suo torace e legando la corda intorno a lui, poi aveva fatto pressione con la corda per tornare su e la corda li aveva riportati su.

Tutti applaudirono ai due ragazzi che tornarono su dall’acqua della piscina profonda diversi metri., mentre i due prendevano una grossa boccata d’aria.
 
“GRAZIE A QUESTI RAGAZZI ABBIAMO LA PROVA CHE L’ESSERE UMANO È DAVVERO DEBOLE SOLO QUANDO È DA SOLO E CHE LA FORZA DEL BENE VERSO IL PROSSIMO PUÓ DARE UNA FORZA IMMAGINABILE, SIGNORI E SIGNORI, I FRATELLI SCOFFIELD!”

Seguì un applauso fragoroso, tra i quali c’erano anche Steve, Bruce e Matt, mentre Cedric dopo quella prova dimostrativa, portò un asciugamano a Vergil e gli coprì il corpo.
Non si sarebbe mai aspettato che il ragazzo si voltasse a dargli un bacio appassionato.
Un coro di “Ohhhhh” riempì la piscina.
“Ehm…io..” tossì Alan e prese il microfono.

“Lui è mio fratello e lo amo, tantissimo..e lui è un altro ragazzo che amo, in maniera diversa..il mio fidanzato e mentore, Cedric Mahone!

Un altro applauso fragoroso riempì la piscina, Mahone era diventato bordeaux, soprattutto perché non era abituato a simili cose plateali davanti a un pubblico, da parte di Vergil e per superare l’imbarazzo e contenere la gioia gli diede un altro bacio, stavolta partito da lui.
 
 
 
 
Negli anni 70…
 
“Sì, così..bravi..qui..così…ecco..” diceva Albert lanciando la palla ai delfini che di contro la lanciavano ai ragazzi.
“Professore, ci dica perché a volte parla al contrario e a volte..no..senza offesa, ma sono davvero curioso.” Diceva Dean.
Il professore fece un sorriso sornione e poi rispose.

“Per ricordarmi che non bisogna essere schiavi della Parola, perché essa cambia sempre nei secoli, lasciando i popoli smarriti e confusi. Vedete, cari ragazzi, per raggiungere davvero i nostri spiriti, bisogna essere aldilà del linguaggio..solo in questo mondo, il mondo invisibile concederà l’accesso a noi povere creature. Il Verbo è la salvezza, la parola è perdizione.” Disse Albert accarezzando uno dei delfini.

Dean si voltò verso Sam sussurrandogli al suo orecchio.
“Sarà pure così, ma io non mi stancherò mai di dirti che ti amo.”
“ Nemmeno io.” Disse Sam.
A quel punto Dean si avvicinò al professore.
“Professore, i delfini la adorano, qualunque linguaggio ha scelto di usare..loro lo capiscono alla grande.”

“Ohh, non è poi così difficile.  Basta lasciar perdere le parole e lasciar parlare l’anima.” Disse Albert.
“Ci riesco solo con il mio ragazzo.” Ammise Dean.
Albert sorrise.

“L’anima si riflette negli occhi, per questo per nascondere l'anima, rifuggiamo lo sguardo.. lo facciamo quando non crediamo davvero in noi stessi e pensiamo di essere rotti o peggio, guarda negli occhi gli animali e loro sapranno che non hanno nulla da temere da te e si fideranno.”

Dean e il delfino si guardarono negli occhi e qualcosa sembrò scattare tra i due, perché il delfino fece un verso come per ridere e con il dorso lo mise su di sé.

“Ehi!!”

“Ahahah sembra che tu gli piaccia, non aver paura, ragazzo!”
“Coraggio è il mio secondo nome!” disse Dean.
“Dean, guarda che il delfino non è un cavallo.” Diceva Sam ridendo, visto che Dean aveva cominciato ad agitarsi come fosse un cavallerizzo.

“la paura allontana i cuori, invece di avvicinarli. Con il coraggio possiamo fare cose straordinarie e viaggiare attraverso infiniti universi.” disse Albert.
 
 
 
****

“E ora potete andare, ci vediamo domani!” diceva Albert ai suoi alunni, cancellando i suoi numeri alla lavagna.
“Professore, aspetti..non..li cancelli. Non ancora.”
Elijah! Mi hai spaventato, ragazzo. Che cosa ci fai ancora qui?” gli chiese Albert, trovandoselo davanti.

“Volevo mirare ancora un po’ questi numeri..li trovo..strabilianti.”

“Ti piace la matematica, ragazzo?”
“La trovo..affascinante. È perfetta. “
“Ohh, anch’io la amo. Amo i numeri in particolare, se non ci fossero loro, il mondo sarebbe solo caos.”

“Crede sul serio quello che ha detto? Che esiste un’equazione per tutto? Che grazie ai numeri si potrebbe scoprire il mistero di qualunque cosa? Dell’amore? E forse anche dell’odio?

“Mmmm..e perché non anche dell’Universo? Sì, io lo credo. Credo che da qualche parte, esista un’equazione che nasconda il mistero di queste cose..ma forse sarebbe prudente non scoprirla e tantomeno non risolverla. MAI.”

“Professore..”
Albert stava cominciando a cancellare i numeri.

“Perché mi fai questa domanda, ragazzo? È a causa dei vostri amici del futuro? Se anche scoprissi una formula che spiegherebbe come attraversare il tempo o modificarlo, non la direi MAI, non vorrei saperla mai e tu dovresti fare lo stesso!”

“Non intendevo niente del genere..io..volevo solo..che mi insegnasse a essere come lei.”
Albert lo guardò stranito.
“Come me?”
“Sì, intelligente come lei. Vorrei saper guardare a fondo nell’essenza delle cose.”
 
 


Poco distante, Gabriel stava ascoltando di nascosto i due.
“Sta cominciando.” Disse solo.














allora, purtroppo temo che non in molti capiranno il riferimento finale, insomma, Elijah si prepara già ad essere il futuro Alan scoffield , l'ingegnere che progetterà la fuga per lui e i suoi amici in un'altra vita :ppp non può saperlo ma questo interesse per la matematica e i numeri ecc ecc si manterranno in lui anche nella prossima vita :)
   
 
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