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Autore: cin75    06/03/2022    3 recensioni
E se il mondo avesse ancora bisogno dei Winchester ?
E se tornare indietro, sulla Terra, sarebbe un colpo al cuore per chi torna e per chi resta?
Ma sono loro, sono i Winchester, e loro faranno quello che c'è da fare, perchè è ciò che sanno fare meglio.
Genere: Slice of life, Sovrannaturale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Jack Kline, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
Capitoli:
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Cap 1

In quella parte di Paradiso, che Ash tempo addietro aveva scherzosamente chiamato Winchester Land, Dean se ne stava sepolto nel cofano della sua “Baby Heaven” come l’aveva ribattezzata. Schiacciava, avvitava, ripuliva, controllava , naturalmente il tutto canticchiando i Metallica. Non era su un aereo ma comunque era decisamente in alto!!
Quando…
“Ma quando la smetterai di aggiustarla. Sai che non può rompersi!!!” fece la voce squillante di Sam , appena giunto.
Dean scattò, preso di soprassalto, sbattendo la testa contro lo sportellone sopra la sua testa
“Figlio di...” imprecò massaggiandosi la parte dolente.
“Ehi!! linguaggio!” lo riprese il minore, ghignando.
“Linguaggio un paio di palle! Mi hai fatto prendere un infarto!” rispose ripulendosi le mani dal grasso.
“Dean...fratello...” fece Sam con voce comprensiva. “Siamo in Paradiso. Si presume che siamo morti. Non credo possa venirti un infarto! Sei un essere celeste adesso!!” ironizzò mimando con le mani due ali che svolazzavano.
“Sì..sì...che divertente. Che vuoi, piuttosto?!” fece seccato. “Non dovevi essere con Castiel per andare in una delle biblioteche di Paradise City?!” chiese , scuotendo la testa.
“Già, ma ...credo mi abbia dato buca.” fece presente Sam, senza astio, però.
“Cavolo, quell’angelo è stra-impegnato da quando si è messo a restaurare questo posto con Jack. L’altra sera ha mandato a monte anche il poker con me, Bobby, Rufus e papà.”
“Ehi??!” fece offeso Sam. “Perchè io non ne so niente del poker?”
Dean gettò via lo straccio sporco di olio di motore e si impuntò davanti al fratello, incrociando le braccia al petto.
“ Sam...fratello...” lo parafrasò. “Te l’ho detto, te l’ho chiesto, tre volte..” precisò deciso. “E tu? “Il firmamento stanotte è magnifico. Facciamo un’altra volta, Dean. Salutami tutti!”, ti ricorda qualcosa?” gli fece fare mente locale.
Sam ci pensò su. Sorrise.
“Hai ragione. Però credimi, fratello...il firmamento quella sera era qualcosa da infarto.”
“Uno: di’ un’altra volta Firmamento e ti prendo a calci. Due: Sammy, fratellino...siamo in Paradiso , si presume che siamo morti quindi niente infarto per noi!” lo prese in giro.
“Ahaha!! divertente!”
“Sì, lo è!!” replicò ridendo di cuore e contagiando anche l’altro che iniziò a ridere.
Si presero una birra dall’immancabile frigo verde e si misero a parlare come se fossero semplicemente in un parco a godersi la giornata libera dal lavoro. Completamente rilassati. Senza guardarsi attorno. Senza dover sentire al di sotto delle maniche della camicia, la costante presenza di un’arma. 

Era davvero questo il Paradiso. Pace.


Erano ancora intenti a prendersi in giro e a decidere chi tormentare tra i loro amici e familiari, escluso il padre che li aveva bellamente messi in riga quando avevano provato a prenderlo di sorpresa mentre era a pesca.
“Ciao ragazzi!”
“Wow!! Castiel??!” fece Sam.
“Guarda guarda chi è in libera uscita!” scherzò Dean.
“Sì, in effetti sono stato parecchio impegnato!” ammise l’angelo , mettendosi tra i due fratelli e accettando la birra che Sam gli aveva appena offerto.
“Parecchio?...sono giorni, se di giorni si tratta, che non ti si vede in giro.” fece notare poi il giovane Winchester.
“Impegnato con la mamma del nuovo boss!?” gli sussurrò Dean discretamente.*
“Dean smettila con questa storia!” lo ammonì bonariamente , l’angelo.
“Allora perché stai arrossendo?!” lo punzecchiò ancora, Dean.
“Uno: è complicato. Due: io non arrossisco!” fece , puntiglioso l’angelo.
“Amico, il sesso nella doccia è complicato. Il Trono di Spade era...”
“Sì, sì, sì...complicato!” lo fermò Sam, sorridendo e mettendogli una mano sul torace per fermare quella presa in giro. “Battuta vecchia. Siamo in Paradiso, dovresti cambiare il tuo repertorio.”
“Ehi!! le mie battute sono come le cassette nastro della mia Piccola. Un classico!!” replicò orgoglioso il maggiore dei Winchester.
“Andiamo Dean...” lo fermò ancora Sam. “..dagli tregua. Il nostro amico sembra stanco e ...preoccupato?” azzardò.
Castiel lo guardò. Sam aveva sempre avuto questa capacità di capire il suo stato d’animo prima di Dean.
Dean, a quell’uscita, divenne più serio e spostò lo sguardo sull’amico angelo.
“Preoccupato?” ripetè fissandolo meglio. “Cass? Che succede amico?” lo incalzò, ora decisamente serio.
“Ragazzi, c’è bisogno di voi.” disse e poi: “Jack ha bisogno di voi!” specificò.
“Questa ce la devi proprio spiegare!” asserì Sam.
“Sì, naturalmente.” disse l’angelo.
“Ok! Spiega, allora.” insistette Dean.
“Non qui. Ma vi posso solo dire che se accettate dovrete rispolverare i vostri abiti da Federali.”
“Cosa??!” esclamarono all’unisono i due fratelli.


Un attimo dopo i tre erano nella stanza principale, quella da dove Jack cercava di tenere tutto sotto controllo , di essere quel Dio che il mondo e l’umanità meritavano.
Un momento di sbalordimento i due fratelli lo ebbero quando si resero conto di avere indosso dei completi da Fed classici: camicia bianca, pantalone e giacca nera.
“Ci spieghi?!” fece stranito Sam indicando Dean e sé stesso vestiti in quel modo.
“Vi avevo detto che sarebbero serviti i vostri vecchi vestiti da federali!” si giustificò l’angelo.
“Non sapevi fare di meglio?” esclamò Dean guardando scontento Castiel.
“Il classico va’ sempre di moda! Lo hai detto tu.” fu la risposta a tono dell’amico angelo mentre Sam se la rideva sommessamente.
“Seh!! quando devi fare il becchino!” sussurrò Dean. E poi si rivolse al giovane Dio nephilim.
“Ciao ragazzino!” fu il solito saluto.”Ok, dimmi chi ti ha rotto il giocattolo e lo prendo a calci!” fece scherzoso. 
Sam strabuzzò gli occhi a quella uscita fraterna. “Dean!!!” lo richiamò con tono di rimprovero. “Anche se gli hai dato la sua prima birra, gli stavi quasi per fare il discorsetto sul sesso e gli hai insegnato a guidare non vuol dire che tu...insomma...Jack...lui è pur sempre...sì cioè..” 

Cavolo!! era pur sempre Dio. Anche se in una versione decisamente migliore!!

“Tranquillo Sam!” fece per niente offeso Jack, mentre gli andava incontro e lo abbracciava calorosamente. “Mi piace quando mi chiama così!” disse , spostando poi lo sguardo su Dean.
“Questo vuol dire che merito un abbraccio anche io?!” ironizzò e senza esitare , il maggiore dei Winchester si ritrovò con le braccia del neo Dio intorno al corpo. “Ok..Ok...” balbettò quando quell’abbraccio durò un po’ di più del dovuto. “Dicci che succede, Jack!” fece mentre si ricomponevano.

Jack fece un respiro profondo.
Un Dio che prendeva coraggio. 

“D’accordo. So di aver promesso che non avrei commesso lo stesso sbaglio di Chuck, che non mi sarei intromesso nelle vite degli umani, ma questo.. questo non riguarda solo un umano, ma l’intera umanità!” fu il preambolo che mise in allarme quei sensi da cacciatori che anche dopo la morte non sembravano essersi sopiti nell’animo dei Winchester.
“Non stiamo parlando di un’apocalisse di qualche tipo!?” fece Dean.
“No, niente apocalisse, Dean. Gli angeli hanno una guida ora e Rowena tiene i suoi demoni a guinzaglio stretto!” asserì con sicurezza Sam, suscitando sorpresa nel fratello. “Che c’è?!” fece il minore alzando le spalle con fare innocente. “Le biblioteche del Paradiso sono come i saloni di bellezza. Puoi sentire e sapere tutto di tutti.”
“Ok!” esclamò Dean alzando le mani in chiaro segno di sconcerto. “Perchè tra le decine di domande che mi vengono in mente adesso e che di certo avrebbe più senso fare, la prima è: cosa cavolo ne sai tu di che cosa si parla nei saloni di bellezza?” fece rivolto al fratello che lo fulminò con lo sguardo.
“Quanto sei idiota!!” fu il commento
“D’accordo...lasciamo perdere e comunque non ti aveva dato buca!?” fece ancora Dean indicando Cass da sempre affascinato dall’interazione dei due fratelli.
Castiel fece spallucce, sorridendo appena.
“Sì, certo. Ma questo non significa che io non ci sia andato lo stesso!” risponde Sam. “Ho il Pass Vip!” continuò orgoglioso.
“Il solito nerd!” lo prese in giro, il maggiore. “Ok, dicci tutto.” fece poi, guardando di nuovo Jack.
“Qualche giorno fa è scattato un allarme!” iniziò invece Castiel.
“Di che tipo?!” chiese il maggiore dei fratelli.
“Beh! Dicendola alla Dean Winchester..siamo in codice rosso.” rispose Castiel.
“Che non è affatto bello!” convenne Dean
“No, per niente!” si accodò Sam. “Chi lo ha fatto scattare?”
“Malphas.”
I due fratelli scossero la testa come a dire “E chi è?”
A quelle espressioni, Castiel mise sul grande tavolo alcuni tomi e li aprì alle pagine che parlavano di Malphas.
Sam e Dean si avvicinarono e iniziarono a sfogliare quelle pagine. 

Ebbero lo stesso brivido. Era come ritornare sulla breccia della caccia.

“Non ha una bella faccia!” ironizzò Dean, guardando quelle immagini raccapriccianti del demone in azione.
“Annientatore di pensieri e volontà.” precisò Sam, leggendo tra i paragrafi antichi. “Potrebbe essere capace di soggiogare al male chiunque in poco tempo e su larga scala.” lesse ancora. “E’ davvero un brutto affare. Ma , scusa la domanda: noi? Perché siamo qui?! C’era bisogno di un cambio abiti per dirci questa cosa?”
“Io una mezza idea me la sono fatta!” azzardò Dean, guardando proprio l’abito che indossava.
“Ragazzi...” intervenne Castiel. “Malphas è forte e potente. Per fermarlo servirebbe l’azione combinata di una guarnigione di angeli e una legione di demoni.”
“Stai scherzando?!” fece Sam. “Due truppe del genere?, sulla Terra?, a combattere dopo tutto questo tempo?” ironizzò Sam.
“Farebbero tutto tranne che cercare Malphas e tu lo sai. La tentazione di farsi fuori a vicenda sarebbe troppo forte!!” convenne convinto Dean.
“Lo so!” asserì altrettanto serio Jack. “E’ per questo che vi sto chiedendo aiuto!”
“Ma come possiamo aiutarti?!” chiese davvero perplesso.
“Guarda i nostri vestiti, Sammy!! Vuole mandarci di sotto!” esclamò Dean, sorridendo sghembo, credendo di aver fatto solo una battuta.
Ma quando si rese conto che sia Castiel che Jack lo fissavano seri o meglio come se il loro segreto fosse stato appena svelato, sgranò gli occhi.
“Cazzo!! volete davvero mandarci di sotto?” e questa volta il suo tono era davvero sorpreso.
“Ma che stai dicendo?!” fece Sam, stranito. Di sicuro, il fratello aveva inteso male quegli sguardi , ma poi, anche lui, si mise ad osservare l’imbarazzo e un certo senso di colpa sui volti dell’angelo e del giovane Dio.
“Ha ragione Dean. Volete mandarci indietro?” e nel suo tono non c’era entusiasmo ma una sorta di panico.

Come non poteva provare panico? Dopo aver assaporato la pace, la famiglia. Paradossalmente...la vita!!




N.d.A.: *” questo è un piccolo riferimento alla mia storia “Primo giorno in Paradiso” in cui Dean dopo essersi chiarito con Castiel , capisce che l’angelo ha un “qualcosa” in ballo con Kelly, la mamma di Jack.

Grazie grazie.
:)

   
 
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