Libri > Il Signore degli Anelli e altri
Segui la storia  |       
Autore: Kaiyoko Hyorin    06/03/2022    2 recensioni
Ciao a tutti! Questa doveva essere una raccolta di One-shot ma, dopo aver realizzato la verità, è diventata una raccolta di capitoli in stile Slice-of-Life che tratta un piccolo sequel del finale alternativo della mia fanfic "Lo Hobbit, un amore inaspettato". Se sapete di cosa sto parlando allora meglio così, altrimenti consiglio di leggervi almeno l'ultimo capitolo della suddetta (Finale Alternativo) perché altrimenti potreste non capire cosa state leggendo. Detto ciò, auguro buona lettura a tutti, nostalgici e non, della coppia Thorin/Kat.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Lo Hobbit'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

 

POLVERE DI STELLE


 


Sistemandosi sul retro del pick-up di lui, Kat si avvolse ben bene nella spessa coperta appena offertale mentre al contempo si lasciava sfuggire una risata ironica.

– …sì, ma devi ammettere anche che in quella scena i raggi laser perforavano lo schermo! Dai, hanno decisamente esagerato!

Il pick-up sussultò leggermente mentre Ethan saliva a propria volta sul cassone, prendendo posto accanto a lei ed imitandola. Si sedette a propria volta sul vecchio piumone sdrucito che aveva portato apposta per ricoprire il fondo in metallo del cassone posteriore e, recuperata una seconda coperta, la stese sopra le gambe di entrambi, gesto che gli fece guadagnare un imbarazzato ringraziamento da parte della ragazza.

– Lo ammetto.. – ammise lui diplomaticamente, in tono che pareva divertito – ..in effetti mi aspettavo qualcosa in più, date le premesse. E poi non mi ha convinto la protagonista: sembrava il tipico personaggio anonimo gettato in mezzo ad una trama già perfettamente delineata.

Avevano mangiato una pizza e, dopo il film, Ethan aveva guidato per un po’ lungo una stradina che risaliva il fianco della montagna che sovrastava il paese, fermandosi in quello che si era rivelato un ottimo punto panoramico sulla valle. Diverse centinaia di metri più in basso le luci del piccolo abitato erano delimitate dai boschi circostanti e le vette dei monti incoronavano il paesaggio, scintillanti nei loro copricapi di neve e ghiaccio alla luce della luna. Il cielo quella sera era incredibilmente terso e la quiete che permeava i boschi circostanti si sposava perfettamente con la fase a cui l’appuntamento era giunto: due chiacchiere sotto la luce delle stelle.

All’inizio Ethan non le aveva rivelato dove stessero andando e, benché un po’ incerta a causa della strada scarsamente frequentata da lui intrapresa con il pick-up, Kat aveva scoperto di non provare alcun timore mentre salivano sempre di più. Quando infine avevano parcheggiato e lei era scesa, trovandosi ad ammirare il panorama notturno della valle non era riuscita in alcun modo a nascondere la meraviglia nella propria espressione.

Adorava quel genere di cose.

Per quanto semplice, quello era appena diventato il miglior appuntamento della sua vita.

Espirando una nuvoletta di fiato, Kathrine intrecciò ambo le mani dietro la nuca a mo’ di cuscino, pur avendone già uno sotto il capo, e si perse nella contemplazione della volta celeste sopra di loro mentre Ethan si sdraiava a sua volta. La sua presenza, impossibile da ignorare per la ragazza, era solida e rassicurante nella quiete invernale.

– Comunque non ti facevo un tipo da film di fantascienza – commentò lei, tornando ad infrangere il silenzio.

Se avesse lasciato che la conversazione morisse lì, riprenderla sarebbe stato per lei molto più difficile a causa dei sentimenti che caotici le si agitavano in petto. Perché sì, anche se era stata una serata estremamente piacevole e divertente, quello era pur sempre un appuntamento e lei non ne aveva mai davvero avuto uno: da orfana aveva dovuto imparare a badare a sé stessa, perciò l’amore era sempre stato un po’ in secondo piano. Poi c’era stato l’incidente e dopo neanche a parlarne.

Per questo il cuore le batteva così forte nel petto e sempre per questo non riusciva a smettere di cercare nell’aria l’odore di ferro e menta che sembrava caratterizzare l’uomo al suo fianco. Uomo perché, nonostante avesse solo cinque anni più di lei, era dotato di un fisico ben piantato ed un modo di fare serio e composto che le rendevano impossibile pensare a lui come ad un ragazzo.

Per non parlare della sua voce…

– In effetti non lo sono, ma questa settimana in sala proiettavano solo due film e l’altro era un documentario sui macachi, perciò… – le rispose pacato lui, deliziandola con quel suo timbro di voce basso e leggermente roco.

Oh, avrebbe potuto sciogliersi proprio lì, pensò lei abbozzando un mezzo sorriso.

– Sì, non c’era molta scelta – confermò lei ridacchiando, prima di gettargli un’occhiata di sbieco – ..qual è allora il tuo genere preferito?

Ethan corrugò le sopracciglia scure senza distogliere lo sguardo dal cielo sopra di loro, cosa che permise a Kat di osservarne indisturbata il profilo immerso nella penombra. Il naso dritto, il mento coperto dalla corta barba corvina, l’aria imperscrutabile che gli conferiva la notte, tutto in lui sembrava ispirare ad un antico e nobile re d’oltreoceano.

– Non so se ne ho uno in particolare; mi piacciono i film d’azione e gli storici, soprattutto quelli riguardanti il medioevo – le rispose dopo una pausa di riflessione lui, voltandosi a cercarla con lo sguardo e facendo solo per questo accelerare i battiti del suo cuore – tu invece?

– Il fantasy ovviamente – affermò lei, sfoggiando un ampio sorriso sornione e tornando a guardare le stelle.

– Ovviamente – ripeté lui, con una nota di ironico divertimento che la fece ridere.

– Sì – confermò – ..quindi non credo ti converrebbe far scegliere me o la prossima volta potrei trascinarti a vedere una delle repliche de Il Signore degli Anelli!

La bassa risata di lui riempì l’aria immota della notte.

– Non sarebbe così male…

– Vedere con me Il Signore degli Anelli?

– Già – annuì lui, prima di aggiungere – ..perché vorrebbe dire che ci sarebbe una “prossima volta”.

Quell’osservazione lasciò Kat senza voce per una manciata di secondi a seguire, colta completamente di sorpresa da ciò che stava a significare, ed arrossì come un peperone, tanto che si convinse di essere sul punto di andare a fuoco.

Eppure al contempo un’assurda sensazione di felicità ed euforia le colmarono il petto, facendola sorridere come un’ebete. In cuor suo, la ragazza ringraziò profondamente la provvidenziale scelta di Ethan di portarla in un luogo così scarsamente illuminato.

– B-Be’ sì… non vedo perché no… – bofonchiò, balbettando impacciata e voltandosi persino parzialmente dalla parte opposta a quella di lui per tentare di sfuggire al suo sguardo.

Quindi calò il silenzio, ma era un silenzio delicato, colmo di sentimenti non rivelati e preziosamente custoditi, ed in quella lunga pausa trascorsa ad ascoltare il frusciare del vento fra gli alberi ed i rumori della natura circostante, i due rimasero a contemplare le stelle ognuno perso nei propri pensieri.

– È davvero bellissimo qui – mormorò dopo un po’ Kat, non riuscendo a frenarsi dal dare loro voce – ..so che è lo stesso cielo sotto il quale ho passato tutta la vita – non proprio tutta – ma è come se non lo avessi mai visto così… – espirò, svuotando i polmoni in un sospiro che si disperse in fretta nella brezza notturna – Ti sei mai chiesto, guardando le stelle, quanti mondi a noi preclusi esse racchiudano, lassù, nell’universo?

Come formulò la domanda, un’intensa sensazione di deja-vù la colpì, facendole trattenere il respiro mentre aspettava, più tesa di quanto razionalmente avrebbe dovuto, una risposta.

Che strano, era come se avesse già chiesto una cosa simile a qualcuno…

Accanto a lei Ethan si mosse, sollevandosi a sedere e strappandola dal lieve senso di inquietudine che le stava nascendo in petto solo per gettarla in un’improvvisa preoccupazione nei suoi riguardi. Per questo si alzò a propria volta, sporgendosi leggermente verso di lui per cercare di distinguerne meglio i lineamenti del volto in parte adombrato e tormentato.

– Thorin? – lo chiamò, usando istintivamente il soprannome che il vecchio Bil gli appioppava ogni volta che passava al Puledro Impennato.

Quello si voltò leggermente a guardarla ed i suoi occhi chiari la trafissero nella penombra, incredibilmente luminosi ed intensi alla luce della luna piena.

– Non è nulla – tentò di rassicurarla, abbozzando un vago sorriso a fior di labbra sul suo volto contratto – ..ho come la sensazione che mi abbiano già fatto una domanda simile, ma non riesco a ricordare.

Il vedere per la prima volta incertezza e disagio in lui provocò in Kathrine un subitaneo istinto di protezione che la spinse a cercare di rimediare alla situazione di cui era involontariamente stata la causa.

– Non importa, – gli assicurò, cercando persino di instaurare un contatto nel posargli una mano sul braccio coperto dal pesante giubbotto – era solo una domanda sciocca.

Ma Ethan scosse il capo e anche le ultime tracce di quel tormento senza nome scomparvero dal suo volto.

– No, era una bella domanda – la contraddisse, con rinnovata pacatezza.

Quindi le prese la mano con la propria e la sollevò sino alle labbra. Quando vi alitò sopra, infondendo calore nelle sue dita gelide, Kat venne pervasa da un violento brivido in tutto il corpo che la fece accendere e boccheggiare, improvvisamente in carenza d’ossigeno.

– T-Thorin… – balbettò, completamente nel pallone per la tempesta che all’improvviso quel semplice ed intimo gesto le aveva scatenato dentro.

I suoi occhi la tennero inchiodata a lui con lo sguardo, mentre il sangue le scorreva sempre più veloce nelle vene.

– È strano.. – mormorò Ethan, più confidenziale, iniziando a sporgersi verso di lei col busto, trattenendo ancora la sua mano in ostaggio ad altezza del petto – ..non mi dispiace per niente quando sei tu a chiamarmi così.

Il fiato di lui, ormai abbastanza vicino da oscurarla con la sua ombra, le sfiorò la pelle del volto ed in quel momento Kat avvertì aspettativa ed eccitazione mescolarsi in lei. La strana e terribilmente piacevole sensazione di vertigine tipica della fase subito precedente a quella del bacio la investì, attraendola irresistibilmente mentre Ethan avvicinava il volto al suo. Quando le loro labbra si incontrarono, il sollievo e l’emozione le bloccarono il respiro in gola ed il cuore al centro del suo petto esultò. E, per la prima volta, Kathrine avvertì come se, nel profondo, tutti i pezzi in cui era frammentato il suo stesso animo fossero d’improvviso tornati finalmente al proprio posto.

   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Il Signore degli Anelli e altri / Vai alla pagina dell'autore: Kaiyoko Hyorin