Stringeva, tra le mani, i pezzi di quella che era stata una macchina fotografica.
Quando si trovava nelle mani di Tatsuya, lui sapeva farla vivere.
Il giovane era in grado di riprendere qualsiasi cosa, qualunque momento. Alcune pareti erano strapiene di foto del Sun Garden
"Si può sapere cosa ti è passato per la testa? Gli hai almeno chiesto scusa?"
Esclamò Rena rimproverando Hiroto.
Era l'unica che si permetteva di parlare in certi termini al ragazzo.
Hiroto scosse la testa
"Mi dispiace"
Sussurrò, ed era vero.
Gli era dispiaciuto molto quando aveva visto il sorriso di Tatsuya sbiadire mentre la sua fotocamera veniva assassinata.
Non era un modello particolarmente costoso, ma lui vi era molto affezionato.
Con quella fotocamera aveva impresso i momenti migliori della sua vita, interi anni.
Da quando Hiroto lo conosceva, non l'aveva mai cambiata.
Il ragazzo dai capelli rossi non si era arrabbiato, non se l'era presa con lui, anzi, aveva ripreso immediatamente a sorridere, anche se con un certo sforzo e si era allontanato.
Hiroto lo detestò, invidiava quel suo sorriso, quell'atteggiamento così positivo che sempre aveva verso il mondo.
Tatsuya era l'unico membro della squadra che non si infuriava mai, qualunque cosa accadesse, riusciva sempre a prendere le cose con calma.
"Non è a me che devi dirlo, zuccone!"
Proseguì Reina dandogli uno scappellotto e il ragazzo sbuffò.
Se Kiyama gli avesse urlato contro ne sarebbe stato più contento, ma non rientrava nel suo carattere.
Tatsuya è sempre gentile con tutti, e lui gli aveva distrutto la cosa più preziosa che aveva.
Si sentiva in colpa.
"Cosa posso fare?"
Chiese alla ragazza. Reina si passò una mano fra i capelli poi sorrise in modo inquietante.
Hiroto non la sopportava quando faceva così, sapeva che si stava preparando a trattarlo da idiota, e certe volte aveva l'impressione che lo considerasse davvero come tale.
"Per prima cosa, devi comprargliene una nuova, perché chi rompe paga. Imparalo bene, caro mio. E seconda cosa, gli chiederai scusa, faccia a faccia, guai a te se mandi di nuovo Osamu a farlo al posto tuo. Chiaro?"
"Chiaro"
Annuì Hiroto, ed altro non avrebbe potuto fare, meglio non contraddire Reina.
Chi rompe paga.
Quante volte le aveva sentito dire quella frase a qualcuno dei ragazzi?
Ormai suonava come una minaccia.
Kira pensò che fosse stato fortunato a rompere la fotocamera piuttosto che il vestito preferito della ragazza. Di certo Reina non si sarebbe limitata a fargli chiedere scusa. Sapeva essere spaventosa quando si innervosiva.
Si fermò davanti alla vetrina di un negozio di elettronica. Non sapeva quale modello comprare, non se ne intendeva. Ne vide una dello stesso modello di quella ormai morta.
Meglio di no, gli avrebbe ricordato la vecchia.
Perché poi l'aveva fatto? Era stato per via della foto, l'aveva anche avvertito di cancellarla, ma Tatsuya non aveva voluto saperne. Allora aveva reagito, gliel'aveva strappata di mano ed in breve, della macchina, non ne era rimasto che un oggetto informe. Non sapeva spiegarsi la sua reazione, non c'era nulla di strano in quella foto, erano solo lui e Midorikawa che si abbracciavano.
Già, forse era stato proprio per quello.
Nagumo aveva commentato con un "che teneri" e lui aveva reagito, pieno di gelosia e rabbia.
Voleva solo che quella foto sparisse, e così era stato.
Solo dopo aveva pensato a cosa aveva fatto, ed il senso di colpa non aveva tardato ad arrivare.
Entrò nel negozio e chiese alla commessa di aiutarlo. Lei gli mostrò vari modelli e gli illustrò le caratteristiche di ciascuno. Optò per un modello professionale che aveva un set di obbiettivi in omaggio. Tatsuya aveva sempre detto di aver bisogno di nuovi obbiettivi, qualunque cosa fossero.
Comunicò la sua scelta alla commessa, pagò, ed uscì dal negozio. Tutto sommato era stato facile. Il difficile stava per arrivare.
Hiroto odiava chiedere scusa, e di solito lo evitava sempre.
Scelse lo stesso pomeriggio e chiamò in disparte l'amico.
"Tieni"
Gli porse la nuova fotocamera in un gesto che poteva sembrare brusco ma che intendeva in realtà nascondere il suo l'imbarazzo.
Il ragazzo dai capelli rossi fu colpito da questo gesto inaspettato.
Il suo sbigottimento però durò poco, ed in breve gli gettò le braccia al collo e prese a ringraziarlo, sorridente più che mai.
"Era proprio quella che volevo!"
"Ehi, Tatsuya, spostati mi dai fastidio"
Disse Kira senza però allontanarlo o altro anzi, per un momento gli cinse il bacino con un braccio per tirarlo più a se. Quando si staccarono sbuffò, preparandosi mentalmente.
"Scusa"
Aggiunse in un sussurro.
"Eh?"
Fu l'intelligente risposta di Tatsuya.
"Per la fotocamera, scusa"
Spiegò Hiroto passandosi una mano tra i capelli.
"Oh...non fa niente"
Lo rassicurò Tatsuya
"Basta che tu non lo faccia più, qualsiasi fotografia io faccia e con chiunque la faccia, capito?"
In quel momento Kira cambiò idea. Non seppe dire se si trattasse di suggestione, ma avvertiva una minaccia in quelle semplici parole: qualsiasi fotografia io faccia, forse sarebbe stato meglio rompere il vestito di Reina.