"Dove diavolo è quel ragazzo?"
Brontolò Kirino mentre emetteva un sospiro. Tirò fuori il cellulare per controllare se gli fossero arrivate chiamate o messaggi da parte del Kohai ma si ritrovò solo un messaggio di Shindou.
"Se fa di nuovo tardi giuro che-"
"Senpaiii!"
Si sentì chiamare Kirino mentre si girava e vedeva Kariya correre verso di lui.
"Oh alla buon'ora. Hai idea da quanto ti sto aspettando? Spero tu abbia una buona ragione"
Esclamò mentre Kariya si fermava a pochi passi da lui per riprendere fiato.
"Tenma-kun non smetteva di parlare della partita di ieri, sai che quando inizia a parlare di calcio non la smette più"
Si scusò Kariya mentre il suo respiro era finalmente tornato regolato.
"Capisco...bene, andiamo? Mia madre ti ha invitato a cena"
Disse Kirino mentre tornava a casa, con Kariya al seguito.
"Eh? Perché?"
"Perché sei il mio ragazzo e i miei genitori vogliono conoscerti"
Kariya nascose una smorfia che però non sfuggì al maggiore che prese a scompigliargli i capelli
"Ehiii, non farlo, li avevo appena sistemati per bene stupido senpai"
Kirino ridacchiò, ricordando il giorno in cui scoprì che Kariya era un orfano e visitò l'orfanotrofio, "Davvero non ti piace se sono io ad accarezzarti i capelli Kariya?"
Masaki, di tutta risposta, gli fece la linguaccia facendolo sospirare. Sempre il solito guastafeste...
Kirino si strinse nelle spalle
"Cerca comunque di non dire o fare cose stupide ok?"
"Oh andiamo senpai, per chi mi hai preso? Non mi chiamo Tenma o Shinsuke, e tanto meno Hikari"
"Hikaru"
Lo corresse Kirino
"E' uguale"
L'ennesimo sospiro da parte del ragazzo più grande.
La passeggiata verso casa fu piena di ricordi nella squadra di calcio, da quando si incontrarono per la prima volta. Quando Kariya fingeva di essere cattivo solo con Kirino, geloso del fatto che stesse sempre e solo con Shindou. Che gran goduria per il più piccolo quando scoprirono che il loro ex capitano si era fidanzato con Ibuki. Ricordarono anche quando Kirino divenne capitano mentre Shindou era via. Vederlo con quella fascia era in qualche modo...eccitante. A parte questo Ranmaru il posto da capitano se lo era guadagnato alla grande.
Ad un tratto, dopo qualche minuto di silenzio, Kariya si fece avanti
"Ehi senpai"
"Ti ho già detto che puoi chiamarmi per nome"
"Tu non mi chiami mai per nome"
"Perché quando lo faccio tu mi prendi a pugni e sono stanco di ritrovarmi sempre con un sacco di lividi"
Rispose Kirino e Kariya smise di camminare abbassando lo sguardo. Kirino notò l'assenza di Kariya accanto a se e smise anche lui di camminare, voltandosi a guardarlo
"Si, comunque...stavo pensando a..."
Kirino lo guardò curioso, incitandolo a continuare e il più piccolo, facendo schioccare la lingua contro il palato, aggiunse
"A quando ti diplomerai alla fine di quest'anno. Tu...te ne andrai vero?"
Kirino sbatté le palpebre sorpreso e pensò bene alla domanda che gli fu posta, quando alla fine, capendo cosa volesse dirgli il kohai, sospirò e si grattò la nuca. Tornò da Kariya e colpì leggermente la testa del ragazzo più giovane dicendo
"Non sono come i tuoi genitori, Kariya...non ti lascerò"
Kariya alzò la testa per guardare il ragazzo più grande e lo fissò, scioccato
"S-Senpai..."
Kirino gli sorrise e gli diede una pacca sulla testa facendolo imbarazzare
"Dovresti saperlo ormai. Non ti abbandonerò e non lo faranno neanche gli altri"
Masaki rimase senza parole e Kirino ridacchiò per la sua espressione
"Comunque, andiamo. Probabilmente mia madre è preoccupata visto quanto ci stiamo mettendo"
Detto questo prese la mano del ragazzo più giovane riprendendo a camminare verso casa.