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Autore: ladypink88    08/03/2022    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Continuava a fissare il suo cellulare come se lui fosse il reale colpevole della situazione in cui si trovava e con la medesima impulsività lo spense.

Una volta messo a tacere iniziò a fissare il nulla davanti a lei e così rimase per qualche minuto.
Un movimento al suo fianco attirò per un attimo la sua attenzione : Alessandro si alzò con l’intenzione probabilmente di volersene andare.

“ Cioè ma tu te ne stai andando così?” chiese in tono polemico al ragazzo.

Lo spilungone la fissò con uno sguardo che era una via di mezzo tra lo stranito e il divertito :

“ Ah quindi non hai perso la lingua? Sì me ne sto andando, perché?Hai qualche problema a riguardo?”

Per un momento il senso di fastidio che Serena provava per quel soggetto si fece più forte di tutto il disagio che aveva provato in quel momento :

“ No nessun problema ovviamente! E sì, vattene che è meglio!” esclamò stizzita.

Alessandro non rispose subito. Si sbottonò un attimo il cappotto e si risedette.

“ Quasi quasi ti preferisco quando sei depressa ed in lacrime! Cosa ti è successo per ridurti così? “ chiese infine con tono quasi preoccupato.

La biondina gli rivolse uno sguardo stupito, ma durò poco. L’acidità ebbe il sopravvento, come sempre.

“ Come se ti interessasse sul serio! Anche se te ne parlassi probabilmente mi prenderesti in giro…”

“ Non potrei prenderti in giro, non su questo. Mi sono seduto qui perché mi è spiaciuto vederti triste…” ammise Alessandro.

Questa volta Serena rimase senza parole.

Da quello strano personaggio tutto si sarebbe aspettata eccetto parole di comprensione.

Volse il suo sguardo verso il basso e dopo una quantità indecifrata di tempo sussurrò :

“ Avevo un appuntamento e ho ricevuto una buca senza neanche essere avvisata…”

Alessandro sorrise impercettibilmente.

“ Sicuramente un atteggiamento non galante!” affermò.

La biondina lo osservò.

“ E quindi MissCapricci si sente offesa nel suo orgoglio ! “ esclamò sorridendo.

Serena cambiò espressione e fece per andarsene di colpo.
Ma lui l’afferrò per il polso.

“ Scusami volevo solo cercare di sdrammatizzare. Non volevo essere inopportuno!Rimani. Solo un attimo. Se ti va.” Sussurrò quasi a mezza voce.

Lei lo guardò e tornò a sedersi.

“ Hai uno straordinario talento nell’essere inopportuno. Credimi!” sottolineò di rimando.
“ Non sono così con tutti! Davvero!” si giustificò lui.
“ Ah e quindi dovrei consolarmi pensando che fai così solo con me? Grandioso! Davvero grandioso! Mi consola questa cosa!” affermò lei con finto entusiasmo.
“ Boh, mi ispiri! Non saprei neanche dirti perché! Comunque ripeto, mi spiace per quanto ti è successo. Magari lui ha una buona motivazione per averti tirato il bidone… comunque peggio per lui! Sei bellissima!” disse osservandola meglio.

E Serena stavolta rimase proprio senza parole.

“ Dato che sei così preparata hai voglia di andare a prendere un’aperitivo?” propose lui.
“ Con te?” rispose lei con tono perplesso.
“ Va bene come non detto signorina. Allora ti saluto” e stavolta fece per alzarsi davvero in modo piuttosto deciso.
“ Va bene, vengo volentieri” sussurrò lei con un sorriso appena pronunciato in segno di resa. Lui si girò e la osservò a metà tra il divertito e l’ironico.
“ Questa non me l’aspettavo!” scherzò lui.

E aggiunse : “ Che ne dici, facciamo un armistizio solo per stasera? “

“ Armistizio!” convenne lei.

E i due si strinsero la mano e si avviarono assieme mentre Largo Gemelli veniva avvolto dal calare della sera.

***

Lorenzo era rientrato a casa da poco. Si era tolto la giacca del completo e si era versato due dita di scotch.
Era da solo in casa e non era più abituato. Sapeva che Serena quella sera sarebbe rientrata tardi e lui si era lasciato travolgere dalle sue emozioni.

“ Alla fine senza neanche ragionarci su ho mandato quel messaggio a Silvia. Ho 50 anni ma a volte mi comporto come un ragazzino…”

Non riusciva a rimproverarsi troppo per quell’atto. D’altronde era tremendamente vero.

Desiderava quella donna. Nonostante tutto.

Nonostante l’avesse fatta soffrire.

Nonostante i sensi di colpa.

Nonostante Emma.

Ultimamente quando ripensava a lei non sentiva più un senso di oppressione nel petto, ma solo una grande dolcezza. Da quando aveva recuperato il rapporto con sua figlia aveva ricominciato a vivere e a vedere le cose in un modo diverso.

E si era reso conto di quanto tempo aveva perso.

Seppur spesso gli veniva da recriminarsi questa cosa ultimamente tendeva ad agire di impulso con l’obiettivo di raggiungere l’oggetto del suo desiderio.

Era consapevole che non sempre le cose gli potevano andare bene, ma almeno ci aveva provato.

Spesso è meglio incassare una sconfitta che non vivere…”

E dopo aver formulato quel pensiero finì d’un sorso il suo bicchiere di scotch.

“ Cos’è ti stai rilassando? “ una voce alle sue spalle richiamò la sua attenzione.

Dilatò le sue pupille in modo vistoso.

Silvia.

“ Ma come ? Cioè ? Le chiavi…” iniziò a fargugliare parole non ben definite e la bionda scoppiò a ridere.
“ No non mi sono trasformata in catwoman. La copia delle chiavi me l’ha lasciata Serena. Sai in caso di qualsiasi problema. Sai com’è fino a poco tempo fa non si poteva contare molto su di te!” sussurrò con tono mellifluo osservandolo meglio.

La barba leggermente incolta . La camicià per metà sbottonata.

Quell’aspetto leggermente trasandato non le dispiaceva . Gli donava un tocco decisamente sensuale.

Lui si rattristì di colpo  e disse solo :

“ Già hai ragione”

Silvia si accorse di aver fatto un passo falso. Non era certo sua intenzione entrargli in casa e fargli il sermone.

Cercò di rimediare suo malgrado :

“ Se non  sbaglio però ora le cose vanno meglio. Serena è entusiasta di te…”

Lui alzò lo sguardo e la osservò :

“ Faccio del mio meglio, anche se il tempo perso, non si può recuperare . Il tempo non aspetta nessuno.”

Stavolta colei che si ritrovò ad annuire era lei.

Lui si avvicinò sornione.

Lei era immersa nei suoi pensieri. Osservava la casa sul calar della sera. Silenziosa.

C’erano solo loro due in quel momento.

“ Lorenzo, forse sono stata inopportuna ma sai volev …” accennò lei.

Non riuscì a finire la frase.

Lui la baciò con passione.
Non aveva voglia di continuare a discutere.
La desiderava e basta con tutte le sue forze.
E lei ricambiò con altrettanto trasporto.

Iniziarono a parlare una lingua diversa, non fatta di parole ma altrattanto eloquente.
Lui le prese la mano e la portò verso la sua camera da letto.

Non c’era molto da dire, solo da vivere.
 

Angolo dell'Autrice : lo so che molti di voi stanno esultando pensando in un eventuale shipping, ma non crediate che le cose siano così facili.... alla vostra malefica autrice piace molto complicare le cose, ma a proposito, cosa ne pensate di questo incontro tra Ale e Sere? Attendo le vostre recensioni :)
   
 
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