Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Mr Crossover    08/03/2022    1 recensioni
Il più grande ladro del mondo e il detective più famigerato del Giappone. Due uomini che non si sono mai incontrati di persona, ma che conoscono le imprese l'uno dell'altro. Sebbene facciano mestieri diversi i due uomini e i loro amici saranno i soli a poter contrastare le ambizioni di un terribile gruppo, residuo di una storia segreta, che brama da tempo il dominio sul Giappone e sul resto del mondo.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lupin III, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Goemon rimase perplesso dalle misteriose parole dell'uomo che aveva davanti, però era evidente che voleva battersi.

<< Non so chi sei. Perciò lasciami in pace. >>

L'uomo non indietreggiò << È vero, tu non ci conosci. Ma noi non dimenticheremo mai ciò che il tuo avo ha fatto. È sarai tu a pagare per tutto! >> e si lanciò contro il samurai.

Lo scontro fu cruento: Goemon schivò i fendenti del suo avversario e cercò di reagire con mosse di karate, per studiare le sue abilità del nemico, che rispondeva con uno stile di combattimento equilibrato, parando ogni mossa per poi reagire ogni volta con un fendente. Erano in parità.

"Questo tizio è forte, ma ora basta." e si preparò ad estrarre la zantensuken, lanciando il suo fendente che venne schivato senza troppe difficoltà dal tizio corrazzato. Non appena la spada di Goemon finì di muoversi, venne subito bloccata da sotto dalla lama del nemico tenendola ferma.

" Cosa...?" pensò Goemon sorpreso da quella rapidità, venendo poi colpito al braccio destro da una tremenda ginocchiata dell'avversario.

<< AGH! >> fece il samurai. Il colpo gli aveva slogato il braccio. Nonostante il dolore non mollò la sua spada.

Sapendo che ora Goemon avrebbe avuto più difficoltà ad usare la spada, il nemico ne approfittò per iniferire. Goemon non poteva reagire, perché era troppo vicino, così con un balzo si spostò indietro.

L'uomo lo guardò ansimare con un aria compiaciuta << La punizione sta per essere eseguita. >>

Goemon invece si mise a studiare bene il suo aspetto, nel tentativo di capire chi fosse, e riuscì a notare nella corazza soltanto il simbolo di un uccello che emergeva dalle ceneri.

Decise così di cambiare mano con la spada e si lanciò verso di lui, tentando di distrarre la sua attenzione con una serie di colpi karate, per poi soprenderlo con un fendente improvviso.

Ma, purtroppo, il nemico aveva già capito la sue intenzioni e, nel momento in gui Goemon stava per estrarre la spada, lo colpì al fianco con un affondo tremendo.

Goemon si sentì immobile dal dolore e sentì il suo sangue uscire dalla ferita. In tutto quel malessere lasciò cadere la spada senza neanche accorgersene.

L'avversario lo osservò crollare sulle ginocchia a tenersila ferita << Il tuo antenato ha tradito la nostra fiducia. È ora che quell'atto sia vendicato. >>

E si preparò a tagliargli la testa... ma Goemon, con un ultimo sforzo, si buttò dal rupe lì accanto.

Il nemico si affacciò sul precipizio e non vide altro che le folate di neve che avvolgevano la montagna.

"Hai deciso di suicidarti, eh? Patetico. Proprio come il tuo avo." commentò deluso per poi raccogliere da terra la zantensuken del samurai.

"Bene, questa ci potrà tornare utile." e se andò soddisfatto per la sua vittoria.

Trascorse un gran silenzio sulla rupe, rotto soltanto dal ronzio del vento gelido. Sembrava che il nemico fosse davvero riuscito a uccidere il potente Goemon... Quando, all'improvviso, una mano spuntò dal bordo. Il samurai era riuscito a salvarsi dalla caduta, aggrappandosi a uno spuntone che aveva notato prima ancora di incontrare il suo avversario ed era rimasto appeso lì sotto. Nelle sue condizioni, era stato parecchio arduo resistere e non perdere conoscenza, ma, grazie alla sua tempra d'acciaio, e anche al freddo che gli rallentava l'emorragia, era riuscito a restare cosciente il tempo necessario per attendere che il nemico se ne andasse per poi risalire la parete.

"Non ho capito bene chi fosse quel tipo... Ma se ha a che fare coi miei antenati... Allora c'è solo un posto dove posso trovare risposte." si disse tenendosi la ferita e ansimando.

"Ora devo farmi medicare. Poi... dovrò tornare a casa."



Erano passato un giorno da quando Ryo e Kaori avevano ottenuto la tutela di Anika, il tempo necessario per adattarsi in modo da poter iniziare le indagini nella maniera più sicura, anche se in quel momento stavano discutendo tra loro su entrare nella stanza del ministro Yamamoto, presieduta da quattro guardie che non lasciavano entrare nessuno.

<< Quelli della Dieta non permetteranno a nessun autorizzato di indagare senza il loro consenso. >> fece notare la ragazza.

<< Allora... Ci servirà una buona parola da un imperiale. >> dedusse Ryo.

<< Vuoi chiedere ad Anika di avere il permesso? Ryo, lei è ancora troppo giovane per avere l'influenza necessaria per concedere simili favori. >> ribatté Kaori incerta.

<< Non proprio. Se è vero che sono tanto popolare tra gli imperiali, allora magari lei potrebbe convincere l'imperatore a darmi il permesso. >>

<< Cosa?! L'imperatore?! E cosa ti fa pensare che acconsentirà? >> disse la ragazza stupita da quella proposta.

<< Primo, la mia reputazione; secondo, il ministro era un membro molto amato della famiglia. Sono sicuro che l'imperatore coglierà qualunque occasione per poter prendere l'assassino del nipote. Zenigata e Saeko non hanno dato una buona impressione all'imperatore, ma con me sarà diverso. >> disse Ryo convinto della sua idea.

Kaori sospirò << E va bene, provaci. >> << Ottimo. Allora andiamo a parlare con Anika. >>

<< No, vai tu. Io mi assicurerò che resti concentrato. >> e dicendo così Kaori si preparò ad andarsene con l'intenzione di far compagnia a miss Osaka. In realtà voleva assicurarsi che, nel caso lei fosse davvero Fujiko Mine, non riferisse informazioni a Lupin.

"Se non avessi mai fatto quella promessa a suo fratello me la sarei potuta spassare alla grande in beata tranquillità." pensò Ryo imbronciato incamminandosi verso la stanza di Anika.

Una volta separatasi da da Ryo, Kaori si incamminò dalla sua interessata che nel frattempo aveva saputo da Lupin che si sarebbe intrufolato nella Technoimp in cerca di indizi e le aveva anche confidato i sospetti che aveva avuto sul tipo che ha incontrato e sull'immagine che aveva addosso. Dato che poteva essere collegato al tesoro, Fujiko promise a Lupin che avrebbe provato a scoprire il vero posto in cui era custodita la Fenice Oscura, anche se non aveva molti indizi. "Senza più il ministro l'unica che potrebbe sapere qualcosa è Anika. Mi toccherà parlarci con circospezione: Ryo Saeba è un babbeo, ma la sua amica mi pare più sveglia e potrebbe sospettare di me."

Qualcuno bussò alla porta. << Avanti. >>

<< Salve, miss Okada. >> disse Kaori fingendosi ingenua..

<< Ha bisogno di qualcosa? >>

<< Si, ho bisogno di svolgere un indagine approfondita sui dipendenti della signorina Yamamoto in modo da poter gestire meglio la sua sorveglianza. Non si preoccupi, non intendo fare domande personali, io e Ryo vogliamo solo assicurarci che non ci siano complici di Lupin tra i dipendenti. >>

Fujiko non capì bene il senso di una tale cosa, ma non poteva rischiare di essere dare nell'occhio così iniziò una lunga discussione con la ragazza in cui le parlò del personale interessato, delle loro competenze, del loro periodo di lavoro, dei rapporti con la famiglia imperiale eccetera, eccetera.



La chiacchierata, come spesso accade con le donne, fu parecchio lunga e, in questo lasso di tempo, Ryo si era presentato da Anika e le aveva chiesto il suo aiuto per poter iniziare l'indagine per Saeko.

<< Apprezzo il suo desiderio di trovare l'assassino di mio padre, ma non ho l'influenza necessaria per convincere la Dieta. >> disse Anika una volta finita la spiegazione.

<< Lo so ma, se lei convincesse l'Imperatore, allora sarà diverso. >>

<< Il nonno? Non saprei... Potrei provare. >> disse incerta la ragazza.

<< Sono sicuro che lui sa già delle mie imprese. Amava davvero tanto vostro padre? >>

<< Era il suo figlio prediletto, avrebbe dovuto essere il suo erede. Non sa quanto fu distrutto nel sapere della sua morte. >>

<< Allora, sicuramente, coglierà ogni buona occasione per trovare il responsabile. Non crede? >>

<< Emh... Si, immagino di sì. >>

<< Dunque sa che potrebbe essere l'unico modo per trovare qualcosa che ci porti da Lupin. La prego, Anika, mi aiuti. Non farebbe così vostro padre? >>

La ragazza si sentì combattuta: in parte voleva trovare l'assassino, ma dall'altra non era certa che avrebbe convinto il nonno. Ripensando però al rapporto di affetto e rispetto che c'era tra loro si rese conto che avrebbe capito e che avrebbe fatto il necessario.

<< E va bene. Mi dia un momento. >> disse prendendo il telefono e componendo un numero.

<< Salve, sono io Anika. Vorrei parlare con l'imperatore.... Salve, nonno. Si, ora sto meglio, la ringrazio. Vorrei parlarle di una cosa, ma vorrei farlo di persona.... Ok, grazie. A tra poco. >> e chiuse il telefono.

<< Possiamo andare subito da lui. >>

<< Grazie mille, Anika. >>

Circa un ora dopo, i due si presentarono al cospetto dell'imperatore in persona e gli chiesero il permesso di poter svolgere l'indagine. Come Ryo aveva dedotto, anche l'imperatore conosceva bene la fama di City Hunter e, come tutta la sua famiglia, provava stima per lui. Alla fine delle spiegazioni, il sovrano acconsentì.

<< Grazie, eccellenza. Le do la mai parola che non se ne pentirà. >> disse Ryo congedandosi assieme ad Anika.

Mentre i due stavano andando nella stanza di Yamamoto per cominciare l'ndagine, Fujiko e Kaori stavano continaundo la conversazione sugli impiegati del ministro.

<< Interessante... Ok. La ringrazio. Chiedo scusa se ci è voluto tanto. >> disse la rossa preparandosi ad andarsene.

<< Oh, non si preoccupi. Facciamo solo il nostro mestiere, no? >> rispose Fujiko sollevata.

<< È vero. Ora devo tornare da Ryo. Ah, a proposito, si guardi le spalle. Lui ci prova con tutte in maniera esasperante. >>

<< Grazie, me ne ero accorta. A più tardi. >> e Kaori uscì.

Rimasta sola, Fujiko riprese la sua copertura. Quello che non aveva notato è che Kaori le aveva piazzato una cimice sul pavimento vicino alla porta.

E così, andandosene tranquilla e soddisfatta, Kaori si diresse da Ryo che le aveva comunicato che stava per iniziare il lavoro.

Quello che però non aveva compreso è che Fujiko non era affatto un ingenua. A giudicare da come l'aveva tenuta occupata, aveva dedotto subito che c'era qualcosa sotto. Avendo notato Zenigata, probabilmente l'ispettore l'aveva riconosciuta e se non l'aveva arrestata era solo per poter arrivare a Lupin. Però c'era anche la probabilità che l'ispettore non credesse affatto nella colpevolezza di Lupin e che volesse anche lui trovare il responsabile, e perciò, per poter ottenere notizie, si sia affidato proprio al famoso City Hunter. "È meglio che avvisi Lupin. Se quella ragazzina mi ha per caso lasciato un regalino nella stanza, allora non mi conosce affatto." e così scrisse un sms con un cellulare non rintracciabile e la spedì al numero di Lupin.

Grazie all'autorizzazione dell'imperatore stesso, Ryo e Anika entrarono nella stanza del padre della ragazza senza nessun problema. La camera da letto era desolata e la scientifica aveva ripulito tutto.

<< Qui dentro non c'è più niente. >> commento Anika, dopo un primo momento di impressione per il dover essere nella stessa stanza dove è stato ucciso suo padre.

Ryo si avvicinò al letto e lo scrutò con attenzione, ma non vide niente di insolito. "Certo è strano. Il sensore era attivo, quindi un movimento sarebbe stato rilevato nel momento dello sparo, anche una reazione del corpo del ministro. E se il colpevole avesse davvero spento il sensore prima di agire, come sospetta Saeko? Se però anche Zenigata ha ragione, e il colpevole ha fatto scoprire Lupin, allora come faceva a sapere che sarebbe andato lì? Zenigata e Saeko hanno detto che Lupin era stato beccato nella sala delle riunioni, ma da lì non era stato rinvenuto nulla. C'era solo uno scompartimento vuoto. Probabilmente conteneva ciò che Lupin stava cercando, e se era passato prima di qui, allora qua c'era qualcosa che apriva lo sportello. Dev'esserci un collegamento, dovrò scavare più a fondo." e si guardò intorno "Ma se il colpevole aveva davvero accesso ai sensori, allora come ha fatto a spostarsi senza essere visto? C'erano molte guardie intorno al palazzo del consiglio, con un unico ingresso, e nessuno aveva l'autorizzazione di entrarci dentro. Sicuramente Lupin aveva alterato le telecamere nei posti in cui era, ma allora come ha fatto l'omicida a coglierlo di sorpresa in quel modo? "

Anika osservò Ryo immerso nelle sue riflessioni, e la fermezza della sua espressione era davvero ammirevole, facendo capire alla ragazza perché la città avesse tanta stima di lui, nonostante il suo comportamento bizzarro con le donne.

A un certo punto capitò all'orecchio del detective una cosa piuttosto curiosa: il leggero rumore di una corrente d'aria. "Non ci sono finestre qui. E la porta è chiusa. Da dove viene questa corrente?" e si mise a seguire quel leggero rumore fino a che non sarebbe diventato più forte.

<< Signor Saeba? Ha scoperto qualcosa? >> gli chiese Anika.

<< Sssh. Solo un momento. >> si concentrò di più fino a che il fruscio si fece più forte da un angolo della stanza, sulla sinistra, davanti al letto. Nel punto c'era una specie di colonna, ben decorata, che risaliva ai tempi antichi del palazzo. Tutte le stanze importanti del edificio erano decorate in quello stile e solo ai membri più importanti della famiglia risiedevano in esse.

Ryo si appoggò l'orecchio alla colonna ed ebbe la conferma che la corrente usciva proprio da essa << Anika, da questo pilastro esce una corrente d'aria. Dev'essere un passaggio segreto. Mi aiuta ad aprirlo. >>

Anika era sempre più affascinata dall'evolversi della situazione e, senza esitare, aiutò Ryo ad aprire la colonna.

Dopo un primo minuto di insuccesso, nonostante Ryo abbia toccato il pilastro ovunque, Anika notò un particolare in una delle incisioni introno al pilastro << Guardi qui, signor Saeba. L'incisione del drago è leggermente fuori assi rispetto al drago dell'altra parte. >>

Ryo analizzò subito la cosa e provò a muovere all'indietro il dragone. In quell'istante, davanti agli occhi di entrambi, la parte frontale della colonna scorse all'indietro rivelando un passaggio.

<< Anika. Lei potrebbe essere un ottima avventuriera. >> commentò Ryo.

Anika arrossì e si grattò la nuca. << La ringraziò molto, Signor Saeba. >>

Subito dopo, una delle guardie bussò alla pronta e Ryo andò ad aprire.

<< Si? >> << Signor Saeba. La signorina è con lei? >> disse l'uomo indicando Kaori, che si era presentata da lui, dopo aver saputo che Ryo era lì.

<< Certo, è tutto a posto. >>

<< Bene. Può passare. >> e la lasciò entrare.

<< Allora, tutto ok con miss Okada? >> chiese Ryo alla sua amica.

<< Certo. È stato un giochetto. Se, da adesso, proverai a scopartela, io sarò pronta a staccartelo. >> disse tenebrosa la rossa. Ryo rimase impietrito dalla paura.

<< Dunque? Hai scoperto qualcosa? >> gli chiese dopo Kaori.

<< Guarda tu stessa. >> rispose Ryo mettendo in mostra il passaggio, con Anika che guardava nell'interno.

<< Un passaggio segreto? Beh, in un edificio del genere non dovrebbe sorprendermi. >> commento stupita avvicinandosi all'ingresso.

<< Già, come nei film. >> aggiunse Anika.

<< Giusto. Ok, ragazze. Io vedo di scoprire dove conduce. Voi intanto vedete se c'è un passaggio simile anche nella sala delle riunioni. Non mi sorpenderebbe se ci fosse una connessione. >> disse Ryo preparandosi ad entrare.

<< Attento ai trabocchetti, Indiana Jones. >> lo derise Kaori. Anika si mise subito a ridere.

<< Ah-ah. Che risate. >> e così iniziò l'esplorazione di Ryo nei più segreti meandri del palazzo imperiale, mentre le ragazze andarono a fare la loro parte.



In tutto questo, Lupin aveva ricevuto da Fujiko l'sms irritraciabile in cui le aveva spiegato tutta la situazione che si era formata a palazzo.

<< Ma guarda un po'. Ehi, Jigen, pare che avremo a che fare con uno davvero tosto. >>

<< Di chi parli? >>

<< Fujiko ha incontrato Zazà e Nogami che hanno affidato la custodia della figlia di Yamamoto a un detective privato, e che ci sia la possibilità che paparino gli abbia chiesto di indagare per lui in modo da provare la mia innocenza. Che ti avevo detto? Mi vuole tanto bene... >> disse facendo lo sdolcinato.

<< Si...si... Chi sarebbe questo detective tostissimo? >> chiese Jigen facendolo smettere.

<< Eheheh. Il leggendario City Hunter. >>

Jigen si sorprese leggermente << Il temuto pistolero di Tokyo? >>

<< Proprio lui. In città non c'è criminale che non lo conosce. >>

<< E Fujiko sospetterebbe che Zenigata gli abbia chiesto di provare la tua innocenza? Mh. Mi sembra improbabile. Se quello che si dice su di lui è vero, allora potrebbe non esitare a sbatterti dentro in ogni caso. >>

<< Oh, per quello non c'è problema, io esco sempre da ogni posto. Ma, se Zazà non mi crede colpevole, dev'essere vero. Sa bene che l'omicidio a sangue freddo non è affatto nel mio stile. E se City Hunter sta davvero cercando di scoprire chi è l'assassino, allora dovremo trovare un modo di scoprire quello che sa. Purtroppo Fujiko rischia di esporsi, se lo farebbe lei. Ha scritto che Zazà e Nogami forse sospettano anche sulla sua identità e non può farsi scoprire così presto, perciò dovremo avvicinarci a lui in un altra maniera. >>

<< E come? Sicuramente, Zenigata gli avrà detto il mio nome e quello di Goemon. Non possiamo presentarci e fare due chiacchere così come vecchi amici. >>

<< È vero. Ma forse possiamo arrivare a lui attraverso i suoi alleati o rivali. >> e dicendo questo Lupin si mise a riflettere.

<< Ho sentito voci... su un ex mercenario che pare abbia lavorato spesso con City Hunter. Un energumeno che si fa chiamare Falcon. Ti dice niente? >>

<< Falcon? >> disse Jigen mostrando questa volta stupore. << Non sentivo questo nome da anni. >> rispose con tono basso.

<< Lo conosci? >>

<< Diciamo di sì. Era uno di quei mercenari con le contropalle. Uno contro cui persino io ho avuto a che fare. >> in realtà, Jigen aveva una faccenda personale con Falcon. Una cosa a cui non aveva dato peso da anni. << Ci penserò io. Anche se questo vuol dire che dovrai cavartela da solo alla Technoimp. >>

<< Non dimenticare mai chi sono, Jigen. Io me la cavo sempre.



NOTA

Buona festa a tutte le donne 🙂
  
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