La tempesta imperversava sulla città di Tokyo, non si era mai visto un temporale come quello negli ultimi 50 anni, tirava un vento talmente forte da spezzare gli alberi, le gocce di pioggia scendevano dal cielo ad una velocità incredibile, allagando tutto l'ambiente circostante e i fulmini, i lampi e i tuoni decoravano il cielo facendo sembrare il tutto ancora più terrificante.

Il mestiere dell' eroe poteva essere davvero orribile in certi casi, come quello di scovare villain in quel clima imperverso che era quella notte.

Iida, Aoyama e Shoji erano stati mandati in quel luogo per una semplice pattuglia, ma non potevano assolutamente aspettarsi cosa avrebbero trovato quella notte.

"Senti qualcosa Shoji?" Disse Iida al collega dalle braccia multiple

"Negativo Iida, campo libero" affermò Mezo mentre i tre stavano per addentrarsi in un largo vicolo buio.

"Perché dobbiamo proprio addentrarci qui dentro? A pensarci bene forse era meglio fuori"

"Non dire sciocchezze Aoyama, il compito di un eroe è quello di catturare i villain e quale luogo è meglio di un vicolo?"

"Non saprei, ma sono certo che qualsiasi luogo è meglio di questo in una notte del genere"

Affermò Aoyama mentre tremava come una foglia.

Il vicolo era in parte coperto dai tetti degli edifici che lo formavano, infatti questi sorgevano dall' alto facendo cadere solo una piccola quantità di pioggia.

Nel frattempo il temporale cessò improvvisamente, cosa che sorprese i pro heroes ma non fecero in tempo a domandarsi il perché che un agghiacciante urlo di una donna sconvolse la quiete che si era creata dopo che il temporale cessò.

"Avete sentito?" Sussurrò Iida

"Si, ma è strano, non avevo sentito nulla qualche istante fa, com'è possibile?"

Mezo non capiva come il suo quirk non avesse rivelato alcun rumore prima di quell' urlo

"Andiamo, è sicuramente un tentativo di aggressione"

Disse Iida con sicurezza, ma i tre udirono una voce femminile già conosciuta che implorava chiunque l'avesse attaccata di fermarsi, ma quello che disse fece capire ai pro che non era un semplice tentativo di aggressione.

"Ti prego!!! Risparmiami!!!"

La voce che aveva urlato era quella di Kendo, la sorella maggiore della sezione B, se qualcuno l'aveva messa in questa difficoltà doveva essere molto pericoloso.

Un altro acuto urlo riecheggiò per il vicolo, poi il silenzio assoluto.

Iida attivó il suo engine per fondarsi addosso al nemico, che doveva essere poco più avanti in un'altra strada a destra del vicolo, ma non trovò altro che il corpo senza vita della pro hero.

Questo era completamente mutilato con la gola completamente sgozzata da cui si intravedeva la trachea, il fianco perdeva sangue a dirotto e Iida poteva vedere che mancava lo stomaco, ma la parte peggiore era che al corpo mancavano un braccio e una gamba.

Iida li notò poco più avanti ma vicino ad essi vi era una misteriosa figura appoggiata alla parete del vicolo.

Era buio ma Iida poté notare che la sagoma aveva un affilato coltello da macellaio nella mano destra da dove gocciolava del sangue.

Un altro particolare era che i vestiti erano completamente neri, compreso il cilindro da fine ottocento che aveva in testa.

Ma il particolare che più saltò all' occhio di Iida era che il presunto killer aveva il volto completamente coperto da delle bende, le quali lasciavano intravedere due occhi folli e un sorriso a dir poco macabro e rendevano impossibile riconoscerlo.

Dalla bocca dell' assalitore gocciolava del sangue che era senz'altro fresco, Iida capì subito che il misterioso individuo aveva sicuramente divorato della carne umana e questo fece provare a Iida un disgusto indescrivibile.

Iida non riusciva a parlare per lo shock così fu il tizio bendato a parlare per primo.

"Oggi è il mio giorno fortunato, la carne della numero 18 era davvero squisita ma non oso immaginare come sarà quella del numero 9"

La voce del killer era a dir poco macabra, sembrava però essere come distorta, forse il killer aveva un modificatore di voce, cosa che Iida suppose appena sentì quella voce.

"Hai fatto letteralmente a pezzi una pro hero e hai anche avuto il coraggio di...."

Iida non riusciva a proseguire il solo ripensare a ciò che aveva visto lo aveva terribilmente scioccato.

"Sei veramente un debole, se si è degli eroi bisogna sempre essere pronti a tutto e tu non lo sei, vedrò di gustare le tue carni alla svelta"

Il killer impugnò l'enorme coltello e si avvicinò lentamente a Iida che era ancora sotto shock.

"Non posso permettere che questo criminale la passo liscia, deve pagare per quello che ha fatto!!!!"

Iida usó il suo recipro burst per colpire il killer che era a fil di muro.

L'impatto con la parete creò un polverone che quando si dissolse lasciò solo il nulla, il killer era sparito.

Iida sentì poi delle altre urla provenire da l'altra strada del vicolo, erano quelle di Shoji e Aoyama.

Iida si precipitò da loro ma ormai era troppo tardi, i due compagni avevano la gola sgozzata e un profondo ed enorme sguarcio al fianco destro, inoltre le braccia di Shoji erano state tagliate e recise con violenza dal suo corpo.

I due giacevano ai piedi del killer, assolutamente compiaciuto del suo sporco lavoro.

"Me li gusterò dopo, adesso mi devo occupare di quel fallito di Ingenium"

Disse indicando Iida che aveva assunto un espressione di resa, non riusciva a fare niente se non a pensare che dei suoi amici erano morti perché lui non era stato in grado di salvarli.

Il killer improvvisamente sferró un potentente colpo di coltello alla gola di Iida, fu talmente profondo che la testa era sul punto ti staccarsi.

L'individuo, non essendo soddisfatto prese la testa di Iida con le mani e con una forza incredibile gliela staccó di netto dal collo.

Il killer leccò il langue che fuoriusciva dal collo di Iida facendo una macabra affermazione "non è male, ma serve qualcosa di più raffinato, d'altronde le mie opere d'arte non si creano da sole".

Dopo aver completato la sua opera il tremendo villain scrisse qualcosa con il sangue al muro lì vicino per poi scomparire nella notte.

Quello sarebbe solo stato l'inizio di un incubo senza fine che avrebbe avvolto nelle sue spire tutta la società degli eroi.