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Autore: LittleGypsyPrincess    09/03/2022    1 recensioni
Cosa succede se un'irriverente, sarcastica e letale spia russa incontra un leale, rigido e travagliato soldato?
Come il giorno e la notte che si mischiano in un tramonto, come l'oceano e il cielo che si sfiorano all'orizzonte, Steve e Natasha sono così opposti ma così simili da non riuscire a smettere di rincorrersi.
Raccolta di one-shots Romanogers
Genere: Hurt/Comfort, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Sono tornata con l'ennesima storiella pazza, questa è molto breve ed è stata scritta durante la sessione esami, quindi a livelli di stress e ansia troppo elevati. Riassume un po' la mia idea di cosa davvero quei due provassero l'uno per l'altra nei film e la concretizza, cosa che non è mai successa. Il titolo e l'ispirazione per la storia mi sono venuti vedendo un edit su youtube riguardante Steve e Nat con l'omonima (circa, forse è al singolare) canzone. Cercatelo se vi va, è molto bello!

Give our hearts a break

-post civil war/black widow pre Infinty war-

"Nat… cosa… tu… io"

La rossa scrollò le spalle, guardandolo negli occhi. Non sapeva bene nemmeno lei cosa le fosse venuto in mente, le labbra di Steve erano troppo invitanti e, dopo anni a cercare di non pensarci, aveva ceduto.

"Io sono ancora innamorato di Peggy" buttò fuori, sentendo un macigno andare via dal cuore. Finalmente lo aveva ammesso, finalmente aveva smesso di chiudere dentro di sé quei sentimenti e li aveva condivisi con qualcuno. Naturalmente quel qualcuno non poteva che essere lei.

"E io ho ancora in testa Bruce" rispose la rossa, con sguardo quasi assente, come se da un lato fosse roba vecchia e dall'altro facesse ancora male come una pugnalata. Fece, poi, una pausa accarezzandogli una guancia "nessuno di noi può avere quello che vuole, lasciamo fare al nostro cuore una pausa" la sua voce era bassa, quasi dolce, senza traccia di quella sua solita malizia e questa volta il suo sguardo era caldo, pieno di una qualche emozione che per Steve era indecifrabile, come tutto ciò che toccava quella donna.

"Nat è sbagliato…" un sussurro, un agonia, un bisogno da una parte che dall'altra diventava un senso di colpa.

"so che hai paura che sia sbagliato però abbiamo una vita sola, non ha senso aspettare per viverla" forse avevano già aspettato troppo, ma la civil war le aveva aperto gli occhi, ancora una volta aveva perso tutto per poi riprenderselo e non senza una guerra. Vivere nuovamente il suo passato le aveva fatto comprendere la fortuna di avere qualcuno accanto, un lusso che non aveva sempre avuto 

"Io non ti amo, cioè tu mi...sei una delle persone migliori che io conosca, ma non so cosa provo per te" non sapeva mentire, in ogni caso non l'avrebbe fatto con lei. Mai. A parte il fatto che Natasha sapeva beccare il migliore dei bugiardi, era la sua migliore amica. A casa di Sam, quattro anni prima, si erano promessi, indirettamente, che sarebbero stati onesti e si sarebbero protetti a vicenda. Lei lo aveva fatto. Aveva lasciato tutto per lui, il minimo che potesse fare era dirle la verità.

Natasha sorrise abbassando lo sguardo "nemmeno io so cosa provo per te" 

Era la verità, per quanto criptica e sicura di sé quando si trattava di lui tutta la sua spavalderia se né andava a puttane, così come la capacità di mentire. 

"Cosa stiamo facendo allora?" Ancora una volta quella sensazione mista tra il bisogno di andare avanti e il senso di colpa che lo pervadeva ogni volta che si fermava a pensare ai suoi splendidi occhi verdi.

"Che importanza ha? Perché dobbiamo mettere un'etichetta?"

"Perché… non lo so" Steve abbassò lo sguardo, confuso. 

"So che lo vuoi anche tu" si avvicinò ulteriormente, i loro corpi quasi si sfioravano.

"Non si può sempre avere quello che si vuole" le sue parole erano un soffio leggero, sul volto della, ormai non più, rossa.

"Vero, però questo possiamo averlo"

"Questo cosa però? Sesso? Una storia? Cosa sarebbe questo?"

"Nulla. Oppure tutto. Quello che vuoi Steve, può essere quello che vuoi."

"Perché ora?"

"Perché no? È innegabile ci sia sempre stato qualcosa nell'aria tra di noi, un qualcosa che non so definire…"

"Una scarica elettrica, una forza strana come se fossi costantemente attratto da te"

"Sì, un bisogno di rimanerti accanto perché la tua fiducia e la tua amicizia sono tutto per me, però allo stesso tempo un bisogno di fuggire da quel brivido che mi provoca starti vicino"

"Sei come un tornado nella mia vita… un costante essere in bilico tra cosa è giusto e cosa voglio. Tu sei…"

"In metà"

"Sì, so che non è giusto perché sono ancora innamorato di Peggy, però allo stesso tempo sento qualcosa anche per te…"

"Qualcosa che va oltre all'attrazione fisica, qualcosa che supera il sesso, ma non arriva all'amore"

"Già"

"E se un giorno diventasse amore?"

"Non possiamo amarci Nat. Entrambi abbiamo sentimenti per altre persone…"

"E chi dice che non si possano amare più persone Steve, chi dice che…"

Ad interrompere le sue parole furono le labbra del biondo, posate sulle sue con una passione da togliere il fiato. 

In quel momento erano persi, persi nel mondo, persi in un mare di sentimenti contrastanti. Non avevano più nulla se non la certezza l'uno dell'altra. Amicizia o amore, la linea era forse troppo sottile nel loro caso, troppo per dare peso anche a quello, troppo per non attraversarla.

  
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