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Autore: koan_abyss    09/03/2022    4 recensioni
Due sorelle vivono una vita tranquilla e condividono tutto. Un sabato la loro consueta uscita pomeridiana salta.
Scritta per il contest: Il Prima & Il Dopo, di Earth e milla4 sul forum di EFP
Genere: Generale, Malinconico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Agli aironi non importa







“Finisci anche il mio latte,” dicevi, la mattina presto, mentre stiravi una gonna o qualche blusa per il lavoro, avvolta nel vecchio golfino di papà.
Quando uscivi dall’ufficio non facevi tardi con le tue colleghe. Tornavamo a casa insieme e io ti raccontavo della scuola e delle mie stupide compagne.
Il sabato pomeriggio uscivamo di corsa, i tacchi che risuonavano sulle scale di legno, ignorando i richiami della padrona di casa, e andavamo in centro in tram, come facevamo una volta con la mamma, e poi a passeggiare lungo l’argine per guardare gli aironi.
Tu non insistevi per rifarmi le trecce, per sistemarmi il colletto, perché fossi tutta in ordine.





...






Poi un giorno, lui ti aspettava in strada. L’ho visto mentre rientravo da scuola, più tardi per via di una punizione. Dicevi sempre che era gentile, ma non era come se ti importasse di lui.
Hai indossato quel cappello.
“Oggi non possiamo uscire noi due, Silvietta,” hai detto, come se fosse niente, mentre sistemavi i fiori di seta cuciti sul nastro, spiegazzati perché se ne stavano sempre chiusi dentro la loro scatola.
A me e agli aironi non sarebbe importato, dei fiori e dello spillone decorato.
Sei scesa sorridendo. Ho lasciato la mia cartella in un angolo e ho seguito il tuo cappellino borgogna con gli occhi finché sono riuscita.





...





Ora indossi una veletta bianca e mi abbracci.
“Torneremo in tempo per vederli fare il nido,” dici.
Saluti la padrona di casa. L’hai invitata perché sarà lei a badare a me, mentre siete via. Il sabato gioca a carte con le amiche. Si aspetta che mi unisca a loro.
Ha insistito per acconciarmi i capelli.
“Avrai altro per la testa, dopo,” ti dice. Ti accarezza la pancia. Tu ridi.
Salutate con la mano, dalla macchina. Vicini e amici brindano per voi, qualcuno tra le lacrime.
Io resto con le braccia incrociate.
Prima di sparire dal vialetto, ti sporgi e gridi ancora: “Lo prometto!”
Non ti credo.
Be’, forse un po’.









Note:
Grazie per aver letto!
Questa storia partecipa al conteast di Earth e milla4 'Il Prima & il Dopo'
Continuo a provarci, con le drabble, ma qualcosa va sempre storto. E anche la seconda persona è stata un esperimentoXD
   
 
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