Anime & Manga > Captain Tsubasa
Segui la storia  |       
Autore: Syerra    10/03/2022    3 recensioni
"Tsubasa respira e cerca di mantenere il controllo” gli sussurrò in un orecchio Taro, il capitano si mosse sconnessamente sulla sedia, vide che anche gli altri compagni della Nankatsu guardavano meravigliati la donna di fronte a loro. Chi si sarebbe mai immaginato che il medico sportivo sarebbe stata la loro ex compagna di scuola.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Genzo Wakabayashi/Benji, Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Tsubasa Ozora/Holly
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

La mattina seguente partirono per Nankatsu, con la promessa di rivere Yayoi e Jun per il capodanno. La mamma di Sanae li accolse con un bel sorriso, con gli occhi leggermente lucidi abbracciò a se le due ragazze, facendogli poi strada per il salotto e li invitò a prendere qualcosa di caldo. Soichiro scese poco dopo insieme allo zio Atsushi
“Ciao ragazzi è da una vita che non ci si vede”
Di fatto l'estate precedente Atsushi era stato in Hokkaido per la tesi universitaria. Al suo rientro i suoi genitori gli raccontarono le novità e rimase piacevolmente stupito di sapere di Sanae insieme a Tsubasa. Si ricordava ancora da bambino quando sua sorella maggiore correva a fare il tifo per il ragazzo e di quanto ne fosse innamorata. Di contro non aveva dimenticato la delusione cocente di Sanae quando Tsubasa se ne era andato lasciandola con un vuoto enorme e senza volerlo l'aveva odiato un po'. Adesso era più grande, aveva capito che Ozora non aveva volutamente ferito sua sorella, ma semplicemente erano stati due ragazzini alle prime armi e tremendamente imbranati. Per fortuna il destino ci aveva messo lo zampino e si erano ritrovati.
Si avvicinò ad Hitomi e la salutò con un abbraccio
“Non ci si vede da un secolo, ormai mi snobbi”
“Scusa, ma non potevo venire a Tokyo quel weekend dovevo finire un progetto”
“Spero almeno tu mi abbia fatto un bel regalo per farti perdonare”
“Certo,vedrai che ti piacerà”
Genzo non perse nessun gesto e nessuna parola dei due, non immaginava che la sua ragazza e Atsushii fossero così in confidenza, ciò gli fece venire uno strano fastidio alla bocca dello stomaco.
La signora Nakazawa ritornò col caffè e una bella tazza di cioccolata per il bimbo
“Atsushi dopo porta su le valigie delle ragazze”
“Emm io non mi fermo a dormire qui”
disse Hitomi con le gote arrossate
“Vado da Genzo”
La padrona di casa passò il suo sguardo da Hitomi a Genzo, stranamente anche il portiere si sentiva in imbarazzo, come se lo stesse giudicando. Col sorriso sulle labbra la donna fece un piccolo segno di assenso per poi rivolgere l'attenzione verso la figlia.

Tsubasa era passato in mattinata a prendere Soichiro, l'aveva portato con se al campetto per farlo giocare insieme ai suoi vecchi compagni di squadra. Ryo il giorno prima aveva organizzato una rimpatriata, ma aveva dovuto declinare l'invito con la scusa di dover andare a Villa Wakabayashi per aiutare le altre per la cena della vigilia di quella sera. In realtà prima sarebbe passata a casa di Yukari per poterla salutare e darle i regali di Natale. Nonostante si vedessero poco erano sempre state in contatto, per fortuna non avevano perso quel legame di amicizia che le aveva unite dai tempi delle medie, nonostante quando Yukari si era lasciata con Ryo. I due erano stati insieme per molti anni, ma quando a Yukari era stato proposto di avviare il tirocinio presso la sua vecchia scuola elementare, si era creata una forte spaccatura tra i due. Il calciatore non aveva capito quanto fosse forte la passione di Yukari per il lavoro da maestra, lo vedeva solo come una sorta di capriccio e senza volerlo l'aveva iniziato anche a sminuire. Ciò aveva portato all'esasperazione l'amica, aveva provato tutti i modi per far andare avanti quella relazione ormai altalenante, per poi sbandierare bandiera bianca. Ricordava ancora i pianti e il senso di sconfitta dell'amica, ma alla fine si era rialzata e intrapreso la sua strada. Da un paio d'anni era sposata con un ragazzo conosciuto grazie a una collega di lavoro, Nao Matsumoto innamoratissimo della sua migliore amica.
Ad aprirle la porta fu Yukari insieme a Yuna, la bimba teneva per mano la mamma, ma quando la riconobbe si staccò da essa e si buttò nelle braccia della zia Sanae
“Ciao ragazze. Mamma mia Yuna è cresciuta tantissimo”
Yukari sorrise leggermente e la invitò ad entrare, mentre Sanae vezzeggiava la bambina dandole sonori baci sulla guancia facendola così ridere
“Soichiro non è con te?”
“Mi spiace, ma Tsubasa l'ha portato con se a giocare al vecchio campetto”
Vide l'amica scuotere la testa, per poi prendere in braccio la bimba dicendole di giocare con i giochi mentre lei e la zia Sanae avrebbero preparato la merenda
“Chi l'avrebbe mai detto che alla fine te e Tsubasa vi sareste messi insieme”
“Già, allora cosa mi racconti”
“Niente di che sai la vita di paese è sempre la stessa, però a noi piace così. Invece dovevi dirmelo di Wakabayashi e tua cognata. Per poco non mi strozzavo col tè quando ho visto una loro foto sul giornale”
La dottoressa non riuscì a non trattenere una risata, era la stessa cosa che le aveva detto sua madre
“Non volevo rovinare la sorpresa”
Sorseggiarono il tè e parlarono del loro lavoro, dei bambini e alla fine all'argomento Tsubasa
“Come va con lui?”
“Benissimo, se non fosse per questa maledetta lontananza ancora meglio. Ogni tanto parliamo di una possibile convivenza, ma ciò implicherebbe il trasferimento della sottoscritta e di Soichiro e questo mi spaventa da morire”
“Saresti una matta a non essere preoccupata, insomma non stiamo parlando di un trasferimento da Nankatsu a Yokohama, ma di un'altra nazione”
Sanae sospirò leggermente
“Ieri sera ho ricevuto un'email dal diretto dell'ospedale. Mi ha chiesto se avevo piacere a partecipare a un meeting internazionale, indovina dove si terrà”
“Barcellona”
“Esattamente, credo che il karma mi stia dicendo di prendere in fretta una decisione”
L'amica guardò sorridente la dottoressa, sembrava davvero che il destino continuasse a indicare a Sanae di partire per Barcellona.

Sanae trovò sua madre e le altre signore intente a preparare la cena per quella sera, dopo averla sgridata per il suo ritardo, le diede in mano un grembiule e le chiese di affettare le verdure. La madre di Ryo iniziò a preparare i gyoza, era talmente brava e veloce che sembrava una macchinetta, Hitomi tentò di rimanere al suo passo, ma diede forfait. Si avvicinò alla cognata e le chiese se potesse seguirla un attimo perché doveva darle una cosa, raggiunsero la camera della ragazza e Sanae si ritrovò tra le mani un bel pacchetto di Natale
“Non potevi darmelo stasera con gli altri?”
“Meglio di no, diciamo che è un regalo particolare”
Presa dalla curiosità Sanae aprì il pacchetto e si ritrovò tra le mani un body di pizzo nero semi trasparente, sentì le sue guance andare a fuoco e capì del perché non poteva aprirlo davanti agli altri, molto probabilmente ai suoi genitori sarebbe venuto un coccolone
“Diciamo che è un regalo per te, ma anche per Tsubasa. Con questo addosso sarai una bomba”
“Hitomi ma come ti è venuto in mente di prendermi una cosa del genere?!”
“Ero con Kamiya a comprare dei regali di natale, mi ha portato con lei in una boutique di intimo dicendomi che qualche volta bisogna tentare il proprio uomo. Non mi sembrava male come ragionamento, così ho preso un paio di completini per me e ho pensato anche a te. Se non ti piace posso portarlo indietro”
Istintivamente Sanae fece un passo in dietro
“Po-potrei provarlo e vedere se mi sta bene, è pur sempre un regalo”
Sul viso di Hitomi apparve un sorrisetto compiaciuto, sapeva di aver fatto centro
“Vedrai Tsubasa non riuscirà a resistersi, ieri sera ho indossato un baby doll da urlo e Genzo”
“Sì ho capito, non voglio l'intera descrizione”

Aveva giocato nei più grandi stati del mondo, eppure il campetto di calcio di Nankatsu rimaneva il suo campo preferito. Nonostante fossero passati un bel po' di anni, sembrava essere rimasto tutto immutato. Trovò già gli altri a riscaldarsi, era come se la vecchia Nankatsu si fosse riusnita, mancava solo Taro. Ryo lo risvegliò dai sui pensieri sgridandolo per il suo ritardo
“Scusa ma non trovavo i miei vecchi scarpini”
Notò infondo Morisaki giocare insieme a un bambino che aveva più o meno la stessa età di Soichiro, doveva essere il nipote, così decise di avvicinarsi e far conoscere i due bambini. Dopo neanche cinque minuti e due piccoli iniziarono a correre e giocare insieme a pallone
“Persino quei due bambini fanno passaggi miglio di Ryo”
“Davvero spiritoso Mamoru, adesso ti faccio vedere io”
Si divertirono a improvvisare una partitella, stando attenti a non fare male ai più piccoli e Tsubasa constatò quanto fosse migliorato suo fratello minore, gli ricordava i suoi tempi quando giocava nella scuola media.
Mentre Morisaki era intento a parare qualche rigore dei due bambini, Ishizaki si avvicinò a Tsubasa per fare due chiacchiere
“Allora capitano come stai?”
“Tutto bene, questi giorni è stato bellissimo passare del tempo con Sanae e Soichiro. Sono riuscito ad aiutarla con dei piccoli lavori di casa e poi è bello la sera mangiare tutti insieme”
Ishizaki guardò leggermente stranito il Tsubasa, era la prima volta che non lo sentiva parlare solo di calcio, al primo posto stava mettendo la famiglia e questo l'aveva stupito piacevolmente. Aveva sempre ammirato il ragazzo per la tenacia e la dedizione per il sogno di diventare calciatore, eppure se ci pensava a fondo aveva anche quella sorta di paura che Tsubasa non si sarebbe mai goduto appieno la vita senza degli affetti.
“Ragazzi mi sa che tra poco si metterà a piovere, Tsubasa che non parla di calcio, fa strano”
“Siamo cresciuti, l'unico a essere rimasto un bambinone sei tu Ryo”
“Hey ti ricordo che tra sei mesi mi sposo, perciò adesso non fare il saccente Wakabayashi solo perché hai la ragazza”
“Vorrei proprio capire come hai fatto a far capitolare quella poverina”
Ishizaki gonfiò il petto come un pavone, assunse un'aria compiaciuta mentre ricordava come aveva conquistato la sua Shiori
“Stasera potrete chiederlo a lei direttamente”

Verso l’ora di cena arrivarono tutti gli invitati, Genzo fece gli onori di casa e accolse tutti col sorriso. Le signore si erano superate, avevano preparato ogni ben di Dio e la tavola era stata allestita in modo semplice ma elegante. La tavola fu anche ricca di risate e divertimento, grazie alla travolgente simpatia di Ryo. A Genzo faceva un po' specie festeggiare il Natale con tutte quelle persone, in media la Vigilia la passava solo con i suoi genitori e qualche volta col fratello, mentre ora era insieme alla sua ragazza e al gruppo di amici. Purtroppo i suoi genitori non erano riusciti a raggiungerli, si erano già organizzati di passare il Natale insieme ai genitori di Akemi, ma erano stati più che contenti di lasciarli usufruire Villa Wakabayashi. Stappò una bottiglia di champagne e iniziò a versarlo nel calice degli amici per poi proporre un brindisi per le signore che avevano preparato una cena stupenda. Vedere i sorrisi degli ospiti, sopratutto quello di Hitomi gli aveva messo addosso una grande allegria, l’unica noto negativa era la troppa vicinanza della ragazza ad Atsushi. La sera prima gli aveva confessato che il più piccolo dei Nakazawa era stato la sua prima cotta “Avevo dodici anni, lui era più grande, così carino e premuroso, però mi è passata subito” Si era sentito ardere dalla gelosia, ma quella piccola vipera aveva indossato quel baby doll così sexy e la sua arrabbiatura era scemata facendolo magistralmente distrarre. Ora vederli così vicini lo faceva sentire allo stesso modo, sapeva che il fratello di Sanae aveva una ragazza e trattava Hitomi come una sorella, eppure era qualcosa che non riusciva a controllare.
La vide avvicinarsi a lui con il viso leggermente arrossato, gli porse un pacco un po' voluminoso per poi alzarsi sulle punte e dargli un bacio a fior di labbra
“Buon Natale, spero ti piaccia il mio regalo”
Lo aprì un po' emozionato e vi trovò un giradischi di ultima generazione con un vinile delle composizioni di musica classica più famose tra cui la sua preferita Arabesque di Debussy. Si era ricordata di quando gli aveva raccontato delle sere in cui da piccolo insieme a sua mamma si rilassava ascoltando la musica classica, era stata lei a trasmettergli l’amore e il piacere della musica
“È un regalo stupendo, grazie mille. Ti amo”
Le diede un bacio stampo, le chiese di aspettarlo li un attimo e tornò col suo regalo. Le aveva regalato un bracciale, semplice ma di alta gioielleria, sembrava entusiasta e gli chiese di aiutarla a indossarlo subito
“C’è un altro regalo”
“No Genzo, non dovevi, mi hai già regalato troppo col compleanno e con questo bracciale stupendo”
Fece un gesto vago con la testa e le porse una busta, all’interno vi era un biglietto aereo aperto con destinazione Monaco
“Vorrei tanto venissi a trovarmi, così potrei farti vedere dove vivo, conoscere quei matti di Karl e Kaltz, magari riuscirei a convincerti a rimanere in futuro”
Hitomi sgranò leggermente gli occhi, non avevano mai parlato di una convivenza e del suo possibile trasferimento. A essere sincera ci aveva pensato un paio di volte quando la lontananza si era fatta un po' più pensante. Quel regalo significava un possibile futuro per loro, che anche a lui la lontananza pesava e voleva averla accanto a se. Con slancio si alzò sulle punte dei piedi e lo baciò con trasporto.

Come da tradizione per capodanno i suoi genitori partirono per le terme insieme ai coniugi Morisaki, di solito si aggregavano anche lei e Sochiro, ma quest’anno lo avrebbe passato con Tsubasa. Aveva chiesto al piccolo di rimanere con lei, ma appena Sochiro aveva saputo che sarebbe andato alle terme anche Keita, il nipote dei Morisaki, le aveva detto che preferiva passarlo con loro. Con una piccola nota di nostalgia guardò la macchina dei suoi genitori sparire dietro l’angolo.
Mentre rientrava incontrò suo fratello che stava scendendo le scale, Atsui la guardò con uno sguardo furbetto
“Tranquilla tra cinque minuti vado via, così lascio te e il tuo bello in santa pace”
“Atsushi non fare il cretino e poi dove vai?”
“Dalla mia ragazza, anche i suoi genitori vanno via per il capodanno, perciò coprimi con mamma e papà”
“Va bene, ma cerca di non metterti nei guai”
Il fratello roteò leggermente gli occhi, per poi scoccarle un sonoro bacio sulla guancia e uscire urlandole di divertirsi, ciò la fece arrossire vistosamente. Guardò l’orologio e constatò che Tsubsa sarebbe arrivato entro una mezzoretta, ne approfittò per farsi una doccia veloce e passarsi la crema sul corpo. Andò in camera per vestirsi e istintivamente l’occhio le cadde sul pacchetto di Hitomi - Qualche volta bisogna tentare il proprio uomo- con mani tremanti prese l’oggetto del suo imbarazzo, non era la prima volta che indossava dell’intimo provocante, ma questo andava un po' oltre. Il body era sgambatissimo, le lasciava buona parte del sedere scoperto e la scollatura sul seno era profonda. Il pizzo nero semitrasparente creava un bel gioco di vedo e non vedo, stava per toglierlo quando suonarono al campanello. Istintivamente si mise i pantaloni e la maglia che aveva lasciato sopra al letto e andò ad aprire a Tsubasa.
Fecero colazione insieme, il capitano aveva portato qualche dolce dalla pasticceria vicino al centro, le raccontò di aver rivisto Ryo e li invitava quella sera a casa sua per cena per conoscere meglio la sua ragazza
“Mi è sembrata una brava ragazza, Ryo non faceva altro che pavoneggiarsi alla festa di Natale”
“Non è male, in più sembra anche simpatica”
Detto ciò la ragazza raccolse le varie stoviglie e le mise nel lavello per poi avvicinarsi e abbracciare Tsubasa, iniziò a baciarla e le mani di lui andarono sotto la sua maglietta e lo sentì bloccarsi al contatto col pizzo. In quel momento Sanae si ricordò di non aver tolto il body regalatole dalla cognata e si sentì ardere dalla vergogna. Il capitano si staccò leggermente e cercò di alzarle l’indumento, ma la ragazza fece pressione sul bordo della maglia per tentare di tenerla giù
“Tesoro cosa mi stai nascondendo?”
Non sapeva il perché, ma si vergognava da morire, pigolò un Nulla, ma il ragazzo non sembrava averla bevuta. Con una sola mano riuscì a intrappolare le sue e alzarle la maglia, quel tanto per vedere la trama del pizzo
“Lo stavo provando e mi sono dimenticata di toglierlo, vado a camb-”
“Non pensarci neanche”
Detto ciò la prese per mano e la condusse nella sua camera, lo vide sedersi sul suo letto e con uno sguardo tra il curioso e l’eccitato le chiese di fargli vedere l’indumento. Con mani un po' tremanti tolse prima i pantaloni e poi la maglia rimanendo con solo il body addosso. Alzò lo sguardo sul suo ragazzo e non ricordava di averlo mai visto con quello sguardo carico di passione, così vinto il primo imbarazzo si girò facendogli vedere anche il dietro e lo sentì deglutire rumorosamente e ciò le diede coraggio. Con calma gli si avvicinò e gli prese una mano la posizionò sopra il suo stomaco
“Lo trovo anche estremamente morbido al tatto”
Come se fosse in trance annuì soltanto, la mano di Tsubasa risalì fino al bordo sul seno per poi scendere fino al suo monte di venere, non riuscì a trattenere un sospiro di piacere, si mise a cavalcioni sopra di lui e lo baciò con ardore giocando con la sua lingua. Con una leggera pressione lo fece stendere e continuò la sua dolce tortura. Passò le labbra sul collo, per poi deviare al lobo dell’orecchio mordendolo leggermente, mentre le sue mani avevano magistralmente alzato la maglietta del ragazzo. Lo sentì sospirare rumorosamente quando si strusciò sfacciatamente su di lui, con un colpo di reni si issò portandola a sedersi su di lui, le abbassò le spalline del bosy facendole scoprire il petto e con la bocca trovò la sua meta fecendola inarcare dal piacere
“Non ce la faccio più devo entrare dentro di te”
L’aiutò ad abbassare i pantaloni, ma quando cercò di togliere il suo indumento, Tsubasa la bloccò e scostò il body per entrare dentro di lei, tirando un sospiro di sollievo. D’istinto Sanae si aggrappò maggiormente a lui e iniziò a muoversi conducendo il ritmo e iniziando a provare un piacere sempre più grande, fino a quando nella sua testa scoppiarono mille luci e Tsubasa la seguì poco dopo. Si sdraiò accanto a lui, ma il capitalo riuscì a far passare un braccio sotto di lei per attirarla a se facendole posare il capo sul suo petto e a intrecciare le loro gambe. Sanae ripensò che dopo tutto quelle matte di Hitomi e Kamiya non avevano tutti i torti, Tsubasa era andato veramente su di giri quando l’aveva vista con in dosso il body. Senza volerlo le uscì una risatina
“Per cosa ridi”
“Aveva ragione quella matta di Hitomi, l’hai apprezzato di più tu il suo regalo”
“Te l’ha regalato lei?!”
“Sì, mi ha raccontato di essere andata a fare shopping con una sua amica. L’ha convinta a prendere dell’intimo un po' più audace per compiacere Genzo e allora ha pensato anche a me”
“Hai capito le ragazze d’oggi. Ricordami di ringraziarla”
Sanae si accoccolò meglio contro il suo petto intrecciando le loro gambe, questa volta non sentiva la fretta di ricomporsi con il terrore che Soichiro potesse entrare da un momento all’altro, potevano letteralmente prendersela con comodo. Divagò leggermente con i pensieri e alla fine se ne uscì con un
“Tsubasa, come sono le temperature a fine febbraio a Barcellona?”
“Fa meno freddo rispetto al Giappone, perché?”
“Mi hanno proposto di partecipare a un meeting internazionale e si terrà a Barcellona. I miei genitori e Hitomi mi hanno dato la loro disponibilità per occuparsi di Soichiro. Perciò se per te va bene prolungherei di qualche giorno il viaggio per stare con te”
Con uno scatto il ragazzo ribaltò le posizioni e iniziò a tempestarle il viso di baci, poi con uno sguardo pieno di gioia le elencò i luoghi che avrebbero visitato.
L’ultima notte dell’anno l’avrebbero trascorsa tutti insieme a Villa Wakabayashi, la festa di Natale era stata un successo, perciò avevano decretato di ripeterla. Questa volta avrebbero partecipato anche i Misugi e i Matsuyama. Trovarono Hitomi e Sanae intente a mettere qualche decorazione nel salone, ma appena li videro corsero incontro alle due amiche. Yayoi era bellissima col suo pancione e Yoshiko era dolcissima come sempre. Dopo pranzo le ragazze riuscirono a ritagliarsi un momento per loro, raccontandosi come avevano passato il Natale e dei regali ricevuti
“Penso di aver fatto centro quest’anno col regalo di Natale per la mia cognatina”
“Hitomi”
L’espressione imbarazzata di Sanae fece incuriosire le altre due che chiesero cose le avesse regalato
“Un bel body di pizzo super sexy. Tsubasa prima mi ha pure ringraziato”
Le altre due ragazze si misero a ridere mentre la dottoressa cercò di cambiare discorso.
Verso le sette di sera arrivarono gli altri invitati, Ryo salutò calorosamente tutti e consegnò due bottiglie di champagne al padrone di casa. Presentò Shiori ai compagni della nazionale, scatenando le battute degli altri ex giocatori e questa volta la ragazza fu complice di ulteriore battute.
Durante metà serata Hitomi ricevette la chiamata di Hiro, l’amico era rimasto nella capitale a festeggiare con i colleghi e il suo flirt. La mostra era un vero successo, i suoi lavori erano stati apprezzati dalla critica, tanto da ottenere un ulteriore ingaggio dal maestro Nando. Era proprio contenta per Hiro, si meritava tutta quella felicità ed era fiera di lui
“Perciò ci vedremo meno”
“Sei tu quella che mi ha abbandonato per fuggire a Nankatsu col suo bello. Scherzi a parte, prima di partire per il prossimo progetto starò a casa almeno un paio di mesi. Piuttosto il bel portiere ha apprezzato i tuoi completini da porcella?”
“Certo, mio caro. Però quello migliore l’ho in serbo per stasera”
Rimasero ancora qualche minuto a punzecchiarsi a vicenda, era il primo capodanno che non passavano insieme e questo mise addosso a entrambi una leggera nostalgia.
“Buon anno tesoro, mi raccomando vai e stendilo”
“Sarà fatto. Buon anno anche a te, divertiti con le giuste precauzioni”
Sentì Hiro ridere di gusto e augurarle di nuovo un buon anno.

Trovò i ragazzi intenti a sfidarsi a poker, mentre le ragazze erano sedute sul comodo ed enorme divano della sala. Yayoi era al centro dell’attenzione, stava raccontando alle ragazza quanto era diventato paranoico Jun, le sembrava di vivere in una sorta di prigione d’oro, mentre lo raccontava prese in mano un bicchiere di champagne. Immediatamente Jun si alzò dalla sua postazione e corse a togliere il bicchiere di mano alla moglie
“Ma sei pazza?! Non puoi bere dell’alcool nel tuo stato”
“Volevo solo bagnarmi le labbra, è da una settimana che ho voglia di champagne, ho persino sognato di berne un bel bicchiere la scorsa notte”
“Yayoi non fa bene al bambino”
“In realtà se ne beve un piccolo non gli farà del male”
Jun guardò schoccato Sanae, non immaginava di certo avrebbe dato man forte alla moglie, mentre Yayoi lo guardava con uno sguardo trionfante, gli prese il bicchiere dalla mano e ne prese un piccolo sorso per poi ridarlo al marito.
Ciò fece ridere le ragazze e andare via Jun con passo sconsolato, sapeva che non era consigliabile mettersi contro le amiche.
Sul tavolo si stava creando un piccolo ammasso di piatti, per paura potessero cadere Sanae iniziò a portarli in cucina e fu immediatamente aiutata da Shiori, la ragazza l’aiutò a metterli nella lavastoviglie e cercò di mettere un po' in ordine la cucina
“Sai avevo un po' paura a incontrarti, so che sei la migliore amica della ex ragazza di Ryo e avevo paura potessi avere qualche pregiudizio su di me”
“Figurati, la storia tra Ryoe Yuari è finita una vita fa. Entrambi sono andati avanti e la mia amica ha una famiglia stupenda. Non ti conosco ancora, ma ho capito subito quanto tu sia innamorata di quello scapestrato”
Shiori non riuscì a trattenere una risata, aveva amato subito quel lato burlone del suo ragazzo, era l’unico a farle venire il sorriso anche nei momenti più complicati. All’inizio pensava fosse un po' farfallone, invece aveva scoperto un lato di Ryo estremamente serio e dolce. Gli era stato acconto quando era morta sua madre, l’aveva aiutata a superare la perdita con dolcezza e pazienza.
“Mi piaci molto anche tu Sanae, spero diventeremo buone amiche”
La dottoressa sorrise alla ragazza, per suggellare questa nuova amicizia le porse una fetta di torta alla panna
“Ecco dove eravate, non vi trovavo più. Venite di la, Ryo sta per esibirsi in una delle sue performance canore”Sul viso di Shiori apparve un’espressione imbarazzata, scusandosi corse verso il salone, mentre Sanae rideva a crepapelle, ricordava ancora l’ultima esibizione canora di Ryo e per poco non si era fatta addosso la pipì dalle risate.



Salve a tutti, finalmente ho postato il capitolo 26. Mi è piaciuto molto scrivere dell'incontro tra Yukari e Sanae, per me sono un pò l'emblema dell'amicia. Entrambe sono cresciute, hanno una propria famiglia ,magari non si sentono da tempo, eppure appena si rivedono è come se non si fossero mai lasciate. Grazie mille a tutti quelli che hanno letto e a Grazie anche a cinafri, Attila82 e Mary1987 per le vostre belle parole.
Grazie davvero a tutti


 

   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Captain Tsubasa / Vai alla pagina dell'autore: Syerra