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Autore: Spensieratezza    11/03/2022    2 recensioni
Cosa sarebbe successo se Sam non avesse mai perso l'anima?
Dean e Sam insieme ai loro amici, non faranno altro che attraversare salti quantici per tutta la storia e impareranno un sacco di cose su loro stessi e gli altri.
Scusate, nell'ultimo capitolo ho confuso i nomi, come al solito. Castiel non ha cambiato partner ovviamente. Sta sempre con la stessa persona, ho solo sbagliato a scrivere.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Crowley, Dean Winchester, Lisa Breaden, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Dopo quel piccolo incidente, Elijah e Albert decisero di non dire nulla di quello che era appena accaduto, soprattutto perché avrebbero dovuto dire ai loro amici e soprattutto agli angeli, che avevano visto delle immagini..se del futuro o del passato, questo non avrebbero saputo dirlo e avevano una gran paura delle conseguenze, tuttavia per fortuna avvenne subito qualcosa a distrarli, Dean e Sam corsero per i corridoi, annunciando a ognuno di loro che incontravano, che avevano deciso insieme di andare a fare un giro in centro e tutti avrebbero dovuto partecipare.

“Non deve mancare nessuno di voi..e adesso…SPARISCO! Vi auguro buona fortuna a trovarmi!” disse Dean e poi scappò come fosse un coyote, mentre Sam ridacchiava come se avesse detto una cosa divertentissima.

Elijah pensò a una specie di scherzo, ma si avvicinò il suo amico Fushico a rivelargli che scopo della gita era riuscire a trovare Dean nella Champagne de la Vanille.

“Trovare in che senso?? Non siamo un po’ vecchi per giocare a nascondino?” chiese Elijah ma il gioco cominciava a entusiasmarlo di già e il ricordo di quelle immagini volanti tristi, si faceva sempre più lontano.

“Amico mio, non si è mai troppo vecchi per i giochi!” disse Fushico prendendolo sottobraccio con grande saggezza.
 

 

 

  ******

Sam si era vestito come un turista, con tanto di cappellino ed era su di giri, mentre lui e tutti gli altri si sostenevano sulla metropolitana.
“Sapete una cosa, io adoro le metro! Tutta questa velocità!!” disse Sam, mentre si teneva con una mano al sostenitore.

“I viaggi nel tempo vanno a una velocità anche maggiore, strano che non ve ne siate..” ma non potè dire altro perché Castiel e Gabriel intervennero a chiudergli la bocca facendo scoppiare un altro scoppio di risa comune.
 



“Woaaaaa, Dean ha proprio scelto una piazza minuscola per giocare a nascondino eh? Come faremo mai a trovarlo quaggiù??” domandava Edward.

“Poi mettiamo bene in chiaro che se vinciamo NOI e lo troviamo prima del tempo previsto, LUI paga da bere e mangiare per tutti noi!” disse Lucien.


“Volete dire che NOI dovremmo pagare, visto che gli squattrinati non hanno un soldo, né qui né nel futuro, vero?”

“Gabe, hai voluto fare tu questo viaggio no? Quindi zitto e paga!” disse Sam.
“Sì, ma non sono la vostra banca personale!” sbuffò lui.
“Quando saremo da soli, ti ripagherò con gli interessi.” Disse Castiel al suo orecchio.

“Vedete? È così che si fanno gli affari. Lui sì che sa come prendermi.” Ridacchiò Gabriel.
“Meglio non sapere cosa gli ha detto all’orecchio, e comunque direi che possiamo partire con il cronometro.” Disse Lucien.
Sam lo guardò con grande interesse.

“Che c’è? Non esistono più i cronometri tra 50 anni?” chiese preoccupato Edward.
“Ehm..sì..però non così..diciamo che sono..ecco..dentro il telefonino.” Disse Sam.
Si guardarono tutti sbalorditi.

“Intendi che hanno preso un coso del genere e ce lo hanno incollato sopra? Ma deve esser pesantissimo!”
“No..no..intendevo che il cronometro è DENTRO il cellulare, un po’ come quando mandi un messaggio con il cellulare.”

“Sam, cosa intendi ESATTAMENTE con mandare un messaggio?” chiese Fushico.
“Sì, che significa?” chiese Lucien.

Adesso basta, Sam, stai incasinando tutto..parlando di cose..ehm..ehm..” disse Castiel.

“Oh, ohhhh..voi  non..non mandate messaggi? Sms? No, eh? Ahahahah. Beh, allora, fingete che non abbia detto nulla!” disse Sam sempre più in imbarazzo. Aveva dato per scontato che dal momento che esistevano già i cellulari, esistevano anche gli sms e invece no.

“Ma che cosa significa mandare un messaggio? Ohh, aspetta, è qualcosa come mandare un fax vero? Vero?” chiese Elijah.
Sam restò un attimo sbalordito dal veloce ragionamento che fece Elijah, ma prima di poter confermare, sentì Gabriel rispondere.

“Bravo, ragazzo, sì, è proprio così..beh, non proprio, ma una specie!” disse allegro, battendogli una pacca sulla spalla.

“Wow..geniale! Quindi tra 50 anni potremo mandare un fax anche con questi!  Ma come..eh, ok, ho capito, niente domande sul futuro!”

“Bravo, comunque hai dimostrato ancora una volta l’intelligenza che verrà fuori anche in futuro e adesso sbrighiamoci che abbiamo perso già troppo tempo!” disse Gabe.
 
 
 
Il “nascondino” che aveva progettato Dean, era nascondersi in mezzo alla città, ma non solo, aveva chiesto un particolare aiuto angelico a Gabriel, in modo che dal suo cellulare futuristico, riuscisse comunque a chiamare dalle cabine telefoniche, per parlare con loro.
DRIIIIIIIIN
Prima chiamata.

“Siete lenti. Vi ho visti mentre facevate tutto il giro della piazza.”

DRIIIIN

Seconda chiamata.

“Ero dentro una stupenda pasticceria, a mangiare un sofficissimo bignè alla crema, mentre vi vedevo correre come pazzi.”

Ci furono altre due chiamate, e poi Sam lo sorprese dietro una pianta tropicale, subito scattò all’inseguimento e lo prese quasi per un soffio mentre era riuscito quasi ad agguantare la sua felpa, mentre lui se la dava a gambe, poi sorprendendo tutti, entrò dentro una fontana bellissima tutto vestito.
“Ma è pazzo!” diceva Cedric.

“Se crede di fermarmi, si sbaglia di grosso.” Disse Sam, cominciando a correre verso la fontana.

“Coraggio, scudieri, dimostriamo al bellimbusto che non abbiamo paura di un po’ d’acqua!” tuonò Lucien e nel giro di pochi secondi, con una corsa sfrenata, raggiunsero i due in un battibaleno.
 
Dean fu sommerso da un coro di grida di giubilo, mentre Sam gli andava incontro, acqua schizzava dappertutto tutto intorno a lui, ma a lui interessavano solo le braccia e i baci di Sam.

La gente tutta intorno, partecipò al casino, cantando e ballando e facendo casino insieme a loro, da qualche parte c’era pure qualcuno che suonava con una fisarmonica.
Dean e Sam non avrebbero mai pensato che le feste di paese fossero così belle, sembravano più noiose quando non ci partecipavi di persona, facendo qualcosa di scatenante.
 
 
  ******  
Era sera e il cielo era stellato, Sam e Dean erano rimasti da soli, a passeggiare nella città quasi deserta, a prendere un gelato, a sedersi sulla stessa fontana in cui avevano ballato fino a poche ore prima.

“Questo momento..qui e ora..Dean, per me sarà sempre eterno..” disse Sam.
“Anche per me.” Disse Dean, suggellando il tutto con un bacio, mentre aveva Sam in braccio a lui e lo stringeva forte a sé.

“Sai, mi sento un po’ in colpa per aver gridato contro il nostro amico Gabriel, in fondo portarci qui..ci ha fatto davvero un gran bel regalo.”
“Mmm..quindi ti rimangi tutto?” chiese Sam, togliendogli uno sbuffo di gelato alla menta dal viso.

“Sì..gli sono molto grato.” Disse Dean, riprendendo a baciarlo sotto le stelle.
 




*****

Dean e Sam non potevano saperlo, ma mentre loro si stavano baciando su quella fontana, altri due personaggi stavano avendo un’interazione molto intensa, si trattava di Albert ed Elijah, che ritrovatesi infine nello stesso albergo in comune che avevano preso in affitto per la notte, si erano ritrovati infine nella stessa stanza, visto che Elijah era entrato in camera del professore per riparlare di quello che era successo quella mattina.

Ora i due si guardavano come se si vedessero per la prima volta e allo stesso tempo come due che si incontravano di nuovo dopo anni.

“Non ho potuto fare a meno di pensare per tutta la giornata a quello che è successo..ci ho provato a distrarmi..a divertirmi..ma non..non sono riuscito a cancellare queste immagini dalla mia testa.” Disse Elijah.

“Anch’io non ci sono riuscito, le rivedo ancora adesso, mentre ti parlo.” Disse il professore triste, ma anche in qualche misura, commosso.
Elijah sembrava fare uno sforzo incredibile per parlare.

“Credi che..siano reali…non siano solo uno strano e diabolico sogno, vero?”

Mentre parlavano, frammenti di quello che avevano visto, continuavano a viaggiare dentro di loro, in loop.
 
 
“Papà…ho paura..non voglio morire..”
“Bambino mio, tu non morirai, starai bene, sei solo stanco, riposa..”

Un padre che consolava a letto un bambino morente, poco distante un bambino più piccolo che piangeva.
 
“Sono troppo dentro di me, per essere solo un sogno.” Ammise Albert.

“Allora..abbracciami. “ disse Elijah con il tono disperato di chi supplicava qualcuno.
Albert e Elijah si mossero in sincrono, correndo uno contro l’altro e stringendosi in un abbraccio mozzafiato.
Papà..papà!” singhiozzava Albert.

Bambino mio.” Singhiozzava di rimando Elijah, stretto intorno al professore.

Padre e figlio, di un’epoca diversa, di una vita diversa, erano finalmente riuniti.

Praticamente pochi secondi dopo, ci furono due tuoni e venne a mancare la luce.
“Che succede?” chiese Elijah.
 
  *****

“Dean…” mormorò Sam, staccandosi dalle labbra di suo fratello.
Erano al buio.

I lampioni erano tutti spenti, ogni tipo di illuminazione nei paraggi era spenta.

“Che succede?” chiese Sam stringendosi contro di lui.
“Credo sia un blackout, Sammy.”

Lentamente, i due si alzarono, Dean strinse di più la mano a Sam, guardandosi intorno, cercando di vedere qualcosa in tutto quel buio.
Impresa praticamente impossibile.

“Siamo completamente al buio, qualsiasi cosa deve essere successa, ha creato un blackout in tutta la via, per fortuna che la luna consente un minimo di illuminazione.”

“La luna..se penso che ci crediamo dei re, perché l’abbiamo conquistata..e invece la luna governa su tutti noi..incontrastata, ci da luce..e ci illumina, e noi cosa le diamo in cambio?” chiese Sam.

“Ehi, non mi diventerai malinconico proprio adesso? Abbiamo tempo per fare i sentimentali, adesso dobbiamo raggiungere la locanda.” Disse Dean, accarezzandogli il mento.
“Sì.”
 
 
 



















Note dell'autrice: ciao ragazzi! Ma quanto mi piace scrivere di Sam e Dean che si scambiano tenerezze sotto la luna? *_* ora sarete un po' scioccati dalla sorpresa di Albert e Elijah, qualcuno magari penserà che sono impazzita, che sta cosa delle vite passate mi sta sfuggendo di mano oppure qualcun altro penserà che gli è sfuggito qualcosa ahah vedrete! Mi dispiace di aver descritto poco la giornata passata a giocare, in realtà io me la sono immaginata divertentissima e l'unico motivo per cui non ho descritto molto è che io mi figuravo le scene come se le vedessi in tivù e facevo fatica a riportarle xd in più non mi è mai capitato di cercare una persona che si facesse sentire chiamando le cabine telefoniche, è difficile descrivere una cosa del genere ahhah ma non è detto che magari in futuro non possa mettere un missing moment in cui racconto meglio sta giornata dei giochi con le cabine, non vi prometto nulla, però xd vi assicuro che era mia intenzione raccontarla bene, ma non ce l'ho fatta..non so perchè ç_ç poi la cosa dei cellulari, è colpa mia, mi è venuto in mente tardi che non esistevano ancora gli sms AHHAHAH xd  però non trovate che è geniale sta cosa che ipotizzano sul fax? xd in teoria ci sta pensare questo xd

Voglio dirvi che purtroppo continuano a venirmi in mente idee e ce n'è una che penso di essermi scordata HAHA XD Sam e Dean che vanno insieme ai loro amici a un concerto, era una a cui tenevo molto e ora sta già finendo la storia ç_ç ma non è per forza che solo per questo non troverò il modo di inserire da qualche parte questo momento, magari in un missing moment! Ci pensavo da tanto e poi alla fine è accaduto che me ne sono dimenticata! Non potete immaginare la rabbia! Comunque cronologicamente dovrebbe avvenire prima della faccenda del teatro. Si capisce chiaramente che alla fine nel passato ci rimangono diverse settimane xd

Lo so, sto parlando di sta storia come se fossero già tornati, errore mio...ma..in fondo ho già spoilerato nel titolo del capitolo, che devono tornare a casa no? xd era anche ora, in fondo..e vediamo se nel prossimo capitolo riesco a finire sta benedetta vacanza xd mi sono presa del tempo per scrivere il capitolo e non dividerlo come al solito in più parti ma come al solito non è bastato çç
   
 
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