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Autore: piccola_Calliope    13/03/2022    3 recensioni
Potrei riassumere questa storia come un gran caos pieno di cose non dette, di segreti non svelati, di amore in tempi sbagliati...Si in effetti è un gran caos, il caos di Marina e Giacomo...
Se volete farvi venire un pò di ulcera, avete appena trovato la storia perfetta per voi ;)
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
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Tossico
POV. MARINA

Giacomo mi osserva con uno strano sguardo, un misto tra lo schifato, l’ indignato, il sorpreso e il furioso, è indecifrabile ciò che prova, ma io proprio non potevo rivelargli che tempo fa ho rubato la sua maglia perché lo amo follemente, lui ama Rachel…Lui vuole sposare Rachel non devo mai dimenticare questo!
-Hei piccola entriamo?-mi domanda Giovanni sorridendo.
-Si entrate io vado-Giacomo non mi dà nemmeno il tempo di salutarlo che si dilegua.
Io mi tiro dietro Giovanni.
-Io e te non dovevamo dirci addio e rivederci mai più?-inizio a camminare nervosamente per il mio piccolo salotto, Klaus mi fissa interdetto, Giovanni si accomoda sul divano.
-Ha la faccia da pesce lesso, non so perché me lo immaginavo diverso e con uno sguardo più furbo-dice Giovanni.
-Ma chi?-chiedo.
-Il tuo amore, il tuo Giacomo-mi fa l’occhiolino.
Mi siedo accanto a lui e sospiro.
-Io mi sono impanicata, ha iniziato a chiedere spiegazioni su questa stupidissima maglia-dico.
-Tu molto furba devo dire, aprire la porta con la maglia del tuo migliore amico, che hai rubato-sorride.
Lo colpisco con un cuscino a forma di faccina con gli occhi a cuoricino, anche quello me l’ha regalato Giacomo.
-Sei odioso-sbuffo.
-Vabbè piccola niente panico, tra qualche giorno gli dirai che abbiamo litigato e ci siamo mollati e finisce tutto-dice tranquillissimo.
-Sono una combina guai-affermo.
-Secondo me questa cosa del ragazzo, farà più bene che male, i ragazzi quando si sentono in competizione rendono di più-mi dice.
-Competizione per cosa?-chiedo interdetta, sarà il sonno, ma credo che Giovanni faccia discorsi abbastanza sconnessi.
-Per te-risponde.
-Ma lui non si sente in competizione con te per me Giovanni-gli spiego.
Lui sorride.
-Io devo andare, oggi è il mio primo giorno di lavoro e non posso arrivare in ritardo, tra qualche giorno ricordati di dire che ci siamo lasciati-mi scompiglia i capelli.
-Ma tu davvero credi che lui si senta in competizione con te?-domando.
-Digli il prima possibile che lo ami, addio piccola-detto ciò esce da casa mia e probabilmente adesso davvero dalla mia vita…
Dio ribadisco è stata la notte più folle e imbarazzante con finale inaspettato della mia vita. Ma poi Giacomo cosa ci faceva qui di mattino cosi presto?
Mi accoccolo sul divano e cerco di dormire almeno un’oretta prima di andare a lavoro.Però proprio non riesco a chiudere gli occhi, penso costantemente a Giacomo, penso al suo sorriso, ai suoi modi gentili, alle sue fossette sulle guance, ai suoi occhi furbi, ai suoi capelli morbidi, al suo profumo pungente ma allo stesso tempo dolce…Dio quanto sono innamorata, io davvero non riesco ad immaginare la mia vita senza di lui, senza le sue premure, senza lui che mi prende in giro…
Ricordo perfettamente come un comune giovedì di tre mesi fa mi sono messa in borsa questa maglia, com’è ho dormito bene la prima notte che l’ho indossata, ero circondata dal suo profumo, mi sembrava di dormire stretta a lui, con la testa poggiata sul suo petto, peccato che questo non accadrà mai, peccato che quella che tutte le sere ha l’immenso privilegio di dormire stretta a lui è Rachel, lui può vederlo al mattino appena sveglio, può vederlo con il faccino ancora addormentato e i capelli scompigliati…Mi asciugo una lacrima, sospiro e decido di andarmi a fare una doccia, devo andare a lavoro.
Quando arrivo a scuola, Sharon mi viene subito incontro, vorrà di sicuro dettagli succulenti di una notte di sesso sfrenato che in realtà non c’è stata.
-Allora hai concluso con il bel moretto?-domanda maliziosa.
-E’ stata una tragedia-sospiro.
-Bhe dalle tue occhiaie non si direbbe-mi pizzica il braccio e mi regala ancora una volta un sorrisetto malizioso.
-Ti prego Sha dimentichiamo la notte scorsa-sbuffo.
-Ma perché?-si indigna.
-Hei ragazze prima di entrare in classe, andiamo in palestra, il preside vuole presentarci il nuovo maestro di educazione fisica-ci informa una collega.
-Che palle-sospiro ancora una volta in quella lunghissima giornata, pensare che sono ancora le  8 e 30.
-Speriamo sia carino-Sharon sorride tutta contenta.
Entriamo in aula magna e vediamo di spalle un tizio alto, moro, con un bel sedere.
-Hai visto che sedere?-Sharon ha gli occhi a cuoricino, io sorrido, è sempre la solita.
Il preside inizia a parlare e…
-Ecco a voi il maestro Giovanni Calcaterra, il nuovo docente di educazione fisica-il maestro si volta ed è proprio quel Giovanni…
-Oh cazzo-esclama Sharon, io sbarro gli occhi non so cosa dire, menomale che non ci saremmo mai più dovuti rivedere.
Il preside inizia  a presentare i vari docenti, fin quando io e Giovanni non siamo di nuovo uno di fronte all’altra, lui sbianca.
Quando il preside ha finito le presentazioni Giovanni viene da me.
-Siamo davvero colleghi?-sta trattenendo la risata.
-Mi sa di si-sbuffo.
-Hei piccola, è proprio destino, non facciamo altro che incontrarci-sorride.
-Giacomo viene spesso a scuola e tu adesso sei qui, si complica tutto-gli dico.
-Wow sarà divertentissimo potremo inscenare una mega litigata di fronte a lui-mi fa l’occhiolino.
-Non potevi dirmi ieri sera quale fosse il tuo lavoro?-sbuffo.
-Esattamente quando volevi te lo dicessi? Mentre ti strusciavi su di me? Oppure quando sono entrato dentro di te e due secondi dopo ti sei messa a piangere? O quando il tuo migliore amico ti ha trovato con addosso la sua maglia? Quando dovevo?-chiede.
-Oddio noi stavamo davvero per fare sesso-pronuncio queste parole indignata.
-Sarebbe stata un’esperienza indimenticabile-mi fa un altro occhiolino.-Buon lavoro mia cara collega-mi sorride e si allontana.
Io me lo sento da questa cosa deriveranno un milione di problemi, si sto per sospirare ancora una volta in questa dannata giornata.

POV. GIACOMO
-E’ venti minuti che tiri pugni contro il sacco e sbuffi posso capire cosa è successo?-domanda Alfredo.
-L’ho visto capisci, il fantastico fidanzato di Marina-colpisco con rabbia ancora una volta il sacco, ho bisogno di scaricare tutta questa energia negativa.
Alfredo mi fissa interdetto.
-Esiste davvero?-domanda scioccato.
-Si è figo, alto, faccia da schiaffi, fisico palestrato e si chiama Giovanni-colpisco ancora il sacco, in realtà vorrei colpire la faccia di questo Giovanni, non sono mai stato un tipo violento, ma lui mi urta, lui sta con la donna che amo.
-Giorgia non ne sa assolutamente nulla-Alfredo è totalmente scioccato.
-Sono molto affiatati, dovevi vederli-affermo schifato.
-Hei Giacomino, mi dispiace-Afy si avvicina a me e mi dà una pacca sulla spalla.
-Mi sento un coglione Alfy, sono innamorato di lei da cinque anni, cosa ho avuto in cambio? Solo sofferenza…Sono stanco, lei mi fa solo soffrire e io nonostante tutto questo non smetto di amarla e trovarla perfetta…-sento gli occhi pizzicare, mi spiace se vi aspettavate che io fossi uno di quelli che non piangono mai, no non sono io, io sono molto sensibile ed emotivo e in questi anni per Marina ho versato moltissime lacrime.
-Amico forse questo è un segno, è arrivato il momento di passare davvero oltre, Rachel ti ama, concentrati su di lei, sono sicuro avrete un matrimonio sereno-mi sorride, anche se non lo sento pienamente convinto, sta dicendo questo solo per provare a consolarmi.
-Si lo so-dico.
-Forse non era destino con Marina-continua.
-Probabilmente-annuisco e sento ancora una volta il petto fare male.

POV. MARINA
Parcheggio l’auto fuori casa e sospiro, Dio grazie quella pessima giornata è finita, io e Giovanni ci siamo evitati tutto il tempo, ho raccontato la notte scorsa a Sharon che mi ha rimproverato di non aver fatto sesso con Giovanni…Davanti al mio portone noto Giorgia.
-No mi sa che la pessima giornata non  è ancora finita-sospiro, ho perso il conto dei miei sospiri oggi.
-Salve signorina-Giorgia mi sorride appena mi vede.
-Hei ciccina-mi avvicino a lei e le bacio le guance.
-Sono un po' arrabbiata con te-mi dice.
-Per cosa?-apro il portone e la invito ad entrare, ci sistemiamo sul divano.
-Chi è Giovanni?-chiede diretta e io perdo un battito, adesso che faccio? Cosa dico?
-Vuoi qualcosa di bere? Una bella tisanina allo zenzero?-domando.
-Marina-mi ammonisce con lo sguardo.
Non posso dirle che mi sono inventata tutto perché impanicata dalle domande di Giacomo, non posso dirle che amo Giacomo, lei lo direbbe ad Alfredo che lo direbbe immediatamente a Giacomo e lo perderei per sempre, perché lui ama Rachel e per non farmi soffrire mi allontanerebbe anche come amica…Non posso rischiare questo.
-Come lo sai?-domando.
-Giacomino l’ha raccontato ad Alfy-mi spiega.
-Bhe Gio, è il mio ragazzo, ma è molto complicato, litighiamo spesso, abbiamo un rapporto abbastanza conflittuale-dicendo cosi li preparo alla prossima rottura.
-Perché non mi hai parlato prima di lui? Sono o non sono la tua migliore amica?-chiede, io mi sento una merda, lei non sa assolutamente nulla di Giacomo.
-Certo che lo sei-le stringo la mano.-Però ti ripeto il rapporto con Giovanni è molto complicato quindi non mi sono sentita di parlarne, volevo capire come andava a finire, considera che anche poco fa abbiamo litigato-le dico, si meglio esagerare, cosi mi crederà subito quando le dirò che tra me e Giovanni è finita.
-Lo voglio conoscere-esclama.
-No Gio. non mi sembra il caso, per ora davvero litighiamo per qualsiasi cosa continuamente-insisto.
-Domani sera venite a cena e non dirmi no, perché mi offenderò moltissimo-il suo tono è perentorio.
Il mattino seguente trovo davanti a scuola Giovanni fermo a fumare una sigaretta, mi avvicino a lui.
-Stai per chiedermi un favore giusto?-chiede senza nemmeno guardarmi.
-Ho avuto una fantastica idea per essere credibili quando dirò che la nostra storia è finita-sorrido.
Mi fissa un attimo.
-Che vuoi Marina?-domanda.
-Sai che sei scontroso?-gli regalo uno sguardo truce, Giovanni è più cinico di me.
-Buongiorno dolce Marina, che idea fantastica hai avuto? Cosi preferisci?-chiede.
-La mia migliore amica ci ha invitato a cena da lei, litighiamo davanti a lei e il suo compagno e io domani dirò che ci siamo lasciati, mi sembra abbastanza lineare come piano-dico.
-Va bene piccola-risponde.
-Davvero?-chiedo sorpresa, credevo che non mi avrebbe aiutato.
-E’ una buona idea, e tranquilla io sarò il fidanzato peggiore che si sia mai visto-sorride.
-Grazie-sorrido anche io.
-Marina però poi devi parlare con Giacomo, lui merita di sapere quello che provi, poi sarà lui a scegliere se rimanere o meno con la sua attuale compagna-mi dice.

POV. GIAOCOMO
-Ma a cosa dobbiamo questa cena di Giovedi?-domanda Rachel a Giorgia mentre stanno apparecchiando.
-Rachel apparecchia anche il posto libero che c’è di solito-le dice Giorgia e io perdo un battito, non solo verrà Marina ma porterà anche il suo ragazzo, io regalo uno sguardo truce ad Alfredo, lui alza le spalle.
-E come mai?-chiede Rachel.
- Mari porta il suo ragazzo-Giorgia sorride.
Anche Rachel si apre in un sorrisone…
-Sono felicissima per lei-per l’entusiasmo poco ci manca che si mette a fare un saltello.
In quel momento suona il campanello.
-Vado io-Alfredo si avvia verso l’ingresso.
Qualche minuto dopo Marina e il suo fighissimo fidanzato fanno il loro ingresso.
-Hei Gio, lei è Giorgia, la mia migliore amica-afferma Marina.
-Piacere-Giorgia sorridendo stringe la mano al tizio che per l’occasione si è spruzzato probabilmente una boccetta di profumo, mi nausea.
-Piacere mio e grazie per l’invito-Giovanni sorride.-E tu chi sei?-si volta versa Rachel.
-Io sono Rachel, la ragazza di Giacomo-Rachel non smettendo un secondo di sorridere stringe la sua mano.
-Ciao Giacomo-il tizio mi dà una pacca sulla spalla.
-Giovanni-gli regalo un tiratissimo sorriso.
-Ottima scelta Mari, Giovanni è un bellissimo ragazzo e ti sta molto bene accanto-Rachel si avvicina a Marina e per la prima volta in due anni l’abbraccia.
-Ho pensato di portare il dolce-Giovanni passa un vassoio di pasticceria a Giorgia.
-Sei stato davvero gentilissimo, non dovevi-anche Giorgia è tutta sorrisi, sono state abbindolate da questo bel faccino, io sbuffo.
-Guardale come sorridono per questo idiota-sussurro ad Alfy.
-Cerco di rimanere tranquillo-mi ammonisce lui.
Ci accomodiamo e per la prima volta io non sono al lato di Marina, ma si accomoda Giovanni che le carezza la guancia sorridendo.
-Che lavoro fai Giovanni?-domanda Giorgia.
-Sono un maestro di educazione fisica-sorride lui.
-Sei un maestro anche tu? Proprio come Mari-Rachel stranamente stasera partecipa attivamente alla cena, è esageratamente di buon umore.
-Lavoriamo insieme-Giovanni stringe la mano di Marina.
-Nella stessa scuola?-chiedo, non l’avevo mai visto…
-Si oggi è stato il mio primo giorno-il cretino mi sorride, quanto lo odio, vorrei spaccargli la faccia.
Osservo Marina per un istante, è silenziosa, poco partecipe, non è al suo solito, lui non le fa bene, lui non le permette di brillare, non le permette d’essere la stella più bella del cielo…
Da sotto il tavolo le do un calcetto per attirare la sua attenzione, lei mi osserva un secondo.
-Che hai?-sussurro.
-Niente-mi sorride.
Ricambio il suo sorriso e vorrei alzarmi, andare da lei e abbracciarla, mi rendo conto che il suo bicchiere è vuoto e quindi subito le verso il vino come ho sempre fatto, lei mi sorride ancora una volta.
-Ci penso io alla mia ragazza- esclama Giovanni, con un tono leggermente antipatico.
-Cosa?-chiedo io interdetto.
-Ci penso io a versarle il vino amico-mi toglie la bottiglia dalle mani e finisce di riempirle il bicchiere.
Io avverto una fortissima fitta al cuore, può sembrare una sciocchezza questa del vino, ma è la metafora di come sarà d’ora in poi la nostra vita, lui farà tutto quello che io ho fatto finora, lui la consolerà quando avrà voglia di piangere, lui le comprerà i plaid perché li adora e li colleziona, lui le metterà un episodio di the vampire diaries il primo giorno di ciclo per farla distrarre, lui le porterà il muffin ai mirtilli per colazione…Lui sarà il suo uomo e le starà sempre accanto e io in silenzio dovrò osservare tutto questo.
-Piccola tutto bene?-le chiede.
Lei annuisce e sorride.
-E come vi siete conosciuti? A scuola?-domanda Giorgia.
Lui scoppia a ridere.
-In realtà no, in realtà abbiamo avuto un incontro abbastanza turbolento-risponde lui.
-Non mi sembra il caso di raccontarlo-Marina lo ammonisce.
-No dai Mari siamo curiosi-insiste Rachel.
-Ci siamo incontrati in un pub, Marina ha fatto in modo che la notassi, è lei che tra tanti mi ha scelto e ha fatto in modo che io non potessi resisterle, abbiamo iniziato a ballare e poi siamo finiti nella mia macchina…-Marina arrossisce e io stringo il pugno al punto che credo di sgraffiarmi con le mie stesse unghie.
-Ero un po' brilla-dice lei.
-Io mi sono innamorato subito di lei, come poteva non essere cosi? E’ fantastica, passionale, simpatica, buffa, sensibile, la ragazza perfetta-lui le stringe ancora una volta la mano.- Parliamoci chiaro doveva essere solo sesso,  ma era impossibile non pensare a lei per me, cosi l’ho cercata, trovata e mai più lasciata andare-lui le bacia la guancia.
-Che carini-Rachel sorride.
-Litighiamo spesso però-dice Marina.
-L’amore non è bello se non è litigarello no?-lui sorride.
-E com’è Marina da fidanzata? Non l’abbiamo mai vista presa di qualcuno-dico.
Lui riflette un attimo e poi sorride ancora una volta.
-Lei è molto sensibile, ma anche molto orgogliosa non è facile riuscire a farle esprimere i suoi sentimenti, ma io che sono un ottimo osservatore sono riuscito a leggere tra le righe, ho visto l’amore nei suoi gesti, ad esempio lei dorme abbracciata a una mia maglia, non mi dice che mi ama, ma i suoi gesti sono cosi eloquenti, menomale che io sono stato abbastanza intelligente da capirla…Non tutti sono disposti a farlo, magari si accontentano di un matrimonio infelice con un’altra per mancanza di coraggio e per scarsa volontà di lottare per ciò che vale davvero la pena-dice.
-Sai Giovanni io e Giacomo presto ci sposeremo-esclama entusiasta Rachel.
-Felicitazioni, mi sembrate davvero una coppia molto affiatata-Giovanni mi osserva e non vorrei azzardare ma sembra mi stia rivolgendo uno sguardo di sfida che non ho ben capito il perchè.
-Si ci amiamo tanto e non vedo l’ora di avere anche dei figli da questo uomo meraviglioso-Rachel mi bacia la guancia.
-L’importante è questo, l’importante è che ci sia amore-Giovanni utilizza quasi un tono sarcastico.-Vi dispiace se vado nel terrazzino a fumarmi una sigaretta?-chiede.
-Marina il tuo ragazzo stravede per te-esclama Rachel, Marina le sorride.
-E’ vero ciccina, sembra davvero molto innamorato di te, sono sicura che riuscirete a risolvere i vostri problemi, magari i litigi con il tempo si ridurranno-Giorgia le sorride.
-Abbiamo entrambi un bel caratterino, è questo il problema-dice lei.
-Non ti facevo una tipa da sesso in macchina-Alfy la prende in giro e io sento una fitta allo stomaco al solo immaginare questa scena.
-Cretino-Marina gli dà un pizzicotto sulla gamba.
Io decido di raggiungere il coglione nel terrazzino, voglio capire perché ha questo atteggiamento cosi di sfida nei miei confronti.
-Ti stavo aspettando-mi dice.
-E perché?-chiedo.
-Perché tu sei innamorato di Marina-mi dice.
-Ti sbagli, le voglio bene come ad una sorella-rispondo.
-Tu non la guardi come si guarda una sorella, io non sono un cretino Giacomo-dice.
Sto per rispondere, ma lui con un gesto della mano mi zittisce.
-Sei un coglione, sei innamorato di lei, però lei è complicata vero? Lei fa paura, è una tosta, amare quelle come lei non è semplice, starci accanto è anche peggio, non tutti gli uomini sono in grado di farlo e tu, si la ami, ma non abbastanza da lottare per lei, motivo per cui ti acconti di Rachel-sorride, e io giuro che sono pronto a sferrargli un pugno.
-Tu non sai un cazzo, tu dov’eri quando lei …-mi interrompe.
-Hai ragione, io non c’ero quando c’ eri tu, non ero accanto  a lei quando le riempivi il bicchiere, ma ci sono adesso, e farò di tutto per renderla felice, perché io sono disposto a lottare per lei-mi dice.
-La fai soffrire, la tratti male, ti stancherai e poi ci sarò io-rispondo.
Lui scoppia a ridere.
-Ci sarai tu? Ci sarai tu quando avrai un minuto di tempo libero dopo aver accompagnato magari tua figlia a danza? Sei un senza palle-afferma indignato.
-Tu non sei nessuno, non sai chi sono e non puoi permetterti di insultarmi-rispondo.
-Non ti sto insultando, ma descrivendo, scusami ma adesso torno dalla mia meravigliosa ragazza, ah una cosa, tu devi stargli il più lontano possibile, sparisci dalla sua vita, potrai farle solo bene, sei tossico-detto questo rientra.
Ma che diavolo vuole questa testa di cazzo? Arriva, mette bocca sul rapporto mio e di Marina, mi dice che devo starle lontano, mi dice che sono tossico per lei, lui non è nessuno, lui è comparso adesso, non sa nulla di me e Marina…
Rientro anche io.
-Avete fatto amicizia?-domanda Rachel.
-Hai un fidanzato simpaticissimo Rachel-il coglione le sorride.
-Giacomino e tu che ne pensi di Giovanni?-mi domanda Marina.
-Devo essere sincero?-chiedo.
Tutti mi osservano e tacciano, Giovanni sorride.
-Io penso che non faccia per te, non mi piace, ci tratta con superficialità e ti tratta come se fossi un trofeo da mostrare, io credo sia un coglione-ammetto.
Marina sbarra gli occhi, Alfy inizia a sorseggiare nervosamente il vino, Giorgia spalanca la bocca, Rachel mi fissa interdetta e lui se la ride…Lo odio, lo odio con tutto il cuore e farò di tutto per allontanarlo da Marina.
Angolo autrice
Salve care, scusate l'assenza, ecco un nuovo capitolo,  che non è proprio una gioia per i nostri protagonisti...
E' ufficiale Giovanni è un personaggio della storia, è un personaggio fondamentale e si è visto da questo capitolo da come ha affrontato Giacomo e da come sia stato schifosamente sincero...
Cosa ne pensate?
A presto mie bellissime lettrici
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
  
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