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Autore: My Pride    14/03/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Warming up your body Titolo: Warming up your body
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 971 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent

Rating: Giallo
Genere: 
Generale, Maliconico, Leggermente Angst
Avvertimenti: What if?, Introspettivo, Hurt/Comfort
When it's cold outside: 23. Cadrà la neve
Si dice il peccato ma non il peccatore:
X e Y sono bloccati sulle montagne e fa sempre più freddo



BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Damian si stringe nel mantello e si gira a guardare il viso sofferente di Jon, il modo in cui le palpebre tremano e il naso che si arriccia ad ogni smorfia di dolore, e vorrebbe poter fare più di quanto stia cercando di fare in quel momento.
    Essere riuscito ad arrivare fino a quella grotta è già molto, lo sa, eppure si sente impotente e per lui è una sensazione così... strana. Crescendo nella Lega, ha sempre pensato di essere in grado di fare qualunque cosa e di potersi adattare a qualunque situazione, e l'aver scalato le montagne dell'Interlaken con un polso rotto a quattro anni deve pur valere qualcosa. Ma issarsi Jon sulla schiena, ignorare l'odore ferruginoso del suo sangue nelle narici e cercare di non dar peso al modo in cui i vestiti inzuppati gli si sono incollati alla pelle... è stata dura.
    Imprecando, Damian distoglie lo sguardo e afferra un bastone per ravvivare le fiamme. Fa freddo, fa davvero troppo freddo, e con Jon ferito non possono nemmeno lasciare le montagne come vorrebbero. Luthor ha mandato uno dei suoi dannati robot contro di loro e, nel tentativo di allontanare la distruzione da Metropolis, sono volati il più lontano possibile... ma quell'ammasso di ferraglia ha colpito in pieno Superboy - Jon, il suo amico, il suo migliore amico, lo corregge nell'immediato la sua mente - con uno di quei maledetti dardi di kryptonite e sono precipitati per metri e metri, atterrando con un tonfo nella neve; Jon è stato abbastanza veloce da girarsi di schiena e stringerlo contro il petto per attutire per lui la caduta ma, indebolito dalla kryptonite, ha comunque riportato ferite abbastanza profonde e Damian ha dovuto caricarselo in spalla e arrancare nella neve finché non ha trovato quel riparo.
    La priorità avrebbe dovuto essere scaldare l'ambiente, ma ha pensato prima a Jon e alle sue ferite. Lo ha disteso sulla fredda roccia, gli ha strappato la manica destra della felpa - quella sua stupida felpa che si ostina a chiamare uniforme - e ha premuto il pulsante centrale della sua cintura per tirar fuori il kit d'emergenza, così da disinfettare e pulire quello squarcio sul braccio; ha dovuto tirar fuori i frammenti rimasti della kryptonite e chiuderli in una scatoletta di piombo, ha dovuto lottare con la poca elasticità della pelle di Jon e soprattutto con la sua biologia aliena che gli ha remato contro, ma alla fine è riuscito a suturarlo e a coprirlo con il mantello per farlo stare al caldo prima di pensare a cercare la legna e i sassi per accendere un fuoco.
    Damian sospira e osserva le fiamme con sguardo vacuo, rannicchiandosi su se stesso prima di gettare una rapida occhiata verso l'uscita. Cadrà la neve, ne è certo. E loro sono ancora bloccati lì al freddo, con Jon che si contorce ancora per il dolore a causa degli effetti della kryptonite che non sono ancora svaniti dal suo sistema. Ha provato a mandare un segnale di soccorso alla caverna, ma quel maledetto affare si è rotto nello schianto e può solo sperare che Jon si riprenda... perché si riprenderà, giusto?
    Sentendosi a disagio per i pensieri che hanno cominciato ad affacciarsi nella sua mente, Damian si muove un po' in direzione di Jon, come a volersi assicurare che continui a respirare. Non è la prima volta che si trovano in situazioni estreme - sono finiti su un pianeta vivente, in un'altra dimensione, su un maledetto universo di cowboy e in una prigione galattica, sono abituati a roba del genere -, ma è sicuramente la prima volta che Damian vede Jon in quelle condizioni. Anche se la pelle di Jon è sempre stata più chiara della sua, in quel momento è davvero troppo pallida, quasi livida, e Damian deve scuotere la testa per evitare di pensare che Jon potrebbe... no. Non deve e non vuole crederlo, ha promesso a Superman che non avrebbe mai messo in pericolo la vita di Jon e che sarebbe sempre stato al suo fianco per proteggerlo, ma in quel momento la sua promessa sta vacillando e lui si sente male al solo pensiero di poter perdere il suo migliore amico.
    Damian spalanca gli occhi al rantolo di Jon e si avvicina ancora di più, gattonando nella sua direzione per osservarlo in viso. Jon si è girato su un fianco e, inconsciamente, si è stretto nel mantello e sta tremando, e Damian non sa come fare per scaldare l'ambiente ancora di più. Ma in quel momento gli balena un'idea, e scocca un'altra veloce occhiata a Jon. Può scaldarlo con il suo corpo e coprirlo maggiormente col suo mantello, solo per un po', solo per assicurarsi che si scaldi abbastanza e che smetta di tremare. Sarà solo per un po', ostina a ripetersi, accoccolandosi contro l'ampia schiena di Jon e ascoltando il suo respiro fino a quando le palpebre non diventano troppo pesanti e lui chiude gli occhi.
    Si sveglia ore dopo nel più completo panico, spaventato dal fatto di essersi addormentato e di non aver fatto la guardia come si era ripromesso, ma due braccia forti e calde gli cingono la vita e lo tengono stretto, facendolo sussultare.
    Deglutendo, Damian si volta come un automa solo per incontrare lo sguardo azzurro di Jon, quel sorriso che aveva temuto di non vedere più e quella voce che gli sussurra amabilmente che va tutto bene, che adesso sta bene e che lui può riposare ancora un po' prima di volare verso casa. E Damian, sentendo finalmente la tensione sciogliere i suoi muscoli, gli crede, placando poco a poco il battito impazzito del suo cuore.
    Solo per una volta, può abbassare le difese. Solo per una volta, può lasciare che sia l'abbraccio di Jon a cullarlo ancora nel mondo dei sogni.





_Note inconcludenti dell'autrice
Sono in ritardo, ma anche questa storia è stata scritta per l'iniziativa #sidiceilpeccatomanonilpeccatore
indetta sul gruppo facebook Hurt/comfort Italia e anche per l'iniziativa #whenitscoldoutside del gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom  
Ho scritto la storia al presente perché avevo bisogno di far capire il momento in quello stesso istante, in modo da rendere il lettore ancora più partecipe di quanto stava succedendo. E poi, una volta tanto... è Jon quello che necessita di cure adeguate prima che sia troppo tardi. Ovviamente Damian è lì ad aiutare il suo amico, la si può leggere sia in chiave romantica che amichevole, non cambia il sentimento che provano l'uno per l'altro
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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