Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Mr Crossover    15/03/2022    1 recensioni
Il più grande ladro del mondo e il detective più famigerato del Giappone. Due uomini che non si sono mai incontrati di persona, ma che conoscono le imprese l'uno dell'altro. Sebbene facciano mestieri diversi i due uomini e i loro amici saranno i soli a poter contrastare le ambizioni di un terribile gruppo, residuo di una storia segreta, che brama da tempo il dominio sul Giappone e sul resto del mondo.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lupin III, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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In una sala buia e silenziosa, una figura seduta guardava in avanti con le mani congiunte, come se stesse osservando gli ultimi eventi con pieno controllo di ciò che accadrà. Accanto a lui c'era un scrivania e in quel momento un cellulare cominciò a suonare.

<< Pronto? >>

<< Fratello. Ho ottenuto I cristalli necessari. >> rispose l'uomo dall'altra parte.

<< Perfetto. Qualche indizio sulla Fenice Oscura? >>

<< Non ancora. Ma stiamo tenendo d'occhio la figlia di Yamamoto. Chissà, c'è la possibilità che lei possa sapere qualcosa, ma, fino a che non ne avremo una conferma, è meglio essere discreti. Anche perché l'ispettore Nogami l'ha messa sotto la protezione di City Hunter. L'imperatore ha dato il suo consenso e non potevamo obiettare, sarebbe stato rischioso. Quel maledetto detective non ha mai fallito, come sai. Potrebbe iniziare a ficcare il naso se non l'ha già fatto. >>

<< Oh, non sarà un problema, fratello. Ci siamo preparati ad ogni evenienza. E poi Hunter potrebbe tornarci utile. Se teniamo d'occhio sia lui che la ragazzina potremo davvero scoprire qualcosa di utile per noi. E del resto non sa nemmeno che esistiamo, non sa che noi siamo ovunque. Non ci causerà nessun disturbo. >>

<< È vero. E per quanto riguarda Lupin? Dopo che lo abbiamo incastrato, immagino che ci darà la caccia. >>

<< Lo so. Ma non mi preoccuperei nemmeno di questo... Se quanto si dice su Lupin è vero, allora cercherà anche di trovare il tesoro. E quando accadrà, esso sarà di nuovo nostro e a quel punto potremo finalmente raggiungere lo scopo che Saisei ha cercato di ottenere da quando è nata. Questa volta nessuno lo impedirà. Continuiamo a tenere d'occhio Zenigata, Nogami, e anche City Hunter. Non appena avremo ciò che ci servirà, uccidiamolo. >>

<< Con piacere. Ti aggiorno su ulteriori sviluppi. >> e la telefonata fu chiusa.

L'uomo si rimise a fissare in avanti "Lupin e City Hunter... ridotti a pupazzi nelle nostri mani."



Non appena fu entrato dal passaggio rinvenuto nella stanza del ministro, Ryo si ritrovò in una specie di labirinto sotterraneo segnandosi la strada facendo incisioni per non perdersi. La sua amica, intanto, insieme ad Anika, era riuscita a entrare nel palazzo delle riunioni. Le guardie erano all'esterno, ma, dopo essere entrate grazie al permesso del nonno, Anika e Kaori si misero subito a cercare una altra colonna con le stesse incisioni di quella di Yamamoto, poiché sarebbe stata di certo un altro passaggio che avrebbe condotto alla stessa galleria sotteranea dove si trovava Ryo.

<< Vede qualcosa, Anika? >> chiese Kaori alla ragazzina.

<< Di colonne c'è ne sono molte, ci vorrà tempo per controllarle tutte. >>

Kaori tirò fuori il cellulare e con aria da furbastra attivò un app.

<< Che cos'è? >> le chiese Anika.

<< Una piccola precauzione che ho preso con Hunter. Lui non lo sa, ma una notte ho modificato il suo cellulare in modo da renderlo come un localizzatore che mi indica da che parte si trova emettendo suoni come un detector . >> rispose Kaori maneggiando il telefono.

<< Wow. Lei è solo una sua collega o la sua fidanzata? Se prende certe misure con lui, allora mi sembra che le dia molto fastidio vederlo corteggiare altre donne. >> commentò Anika con tanta perspicacia.

Kaori arrossì di colpo e cerco di non farlo notare. << No, no. Assolutamente no. Voglio solo che resti concentrato sul lavoro. >>

<< E per insegnargli la disciplina lei è pronta a picchiarlo? Cavolo, deve avere proprio una buona ragione, allora, per lasciarla vicino a lui. E così? >>

"Accidenti. È proprio arguta." pensò Anika sorpresa.

<< Beh, diciamo che aveva un debito con mio fratello e che, per saldarlo, lui mi permette di lavorare al suo fianco. Ma questa è una lunga storia, e preferirei non parlarne. >> le confessò dopo un attimo di indecisione.

Anika ebbe un presentimento << Oh. Capisco. Scusa, se sono stata indiscreta. Volevo solo capire come funziona il vostro lavoro di copia. Tutto qua. >>

Dal tono desolato di Anika, Kaori provò subito un enorme compassione per lei. D'altronde aveva perso l'unco genitore che le era rimasto e la rossa sapeva com'era non avere più un familiare al proprio fianco. Quindi si volto verso di lei e con un sorriso comprensivo le disse << Un giorno le spiegherò tutto. Ve lo prometto, Anika. >>

Di fronte all'espresssione di Kaori, Anika comprese che avevano qualcosa in comune e perciò sentiva che poteva confidarle ogni cosa. Una cosa curiosa, perché miss Okada non aveva ottenuto la sua fiducia in un solo giorno << Per favore, diamoci del tu, ok? >> propose sorridente.

<< Come vuoi, Anika. >>

In quell'istante l'applicazione iniziò a fare rumore dalla parte di una colonna piazzata sulla destra della sala. Le ragazze si avvicinarono ad essa e Anika cercò di far girare ogni incisione a forma di drago che vi era scolpita.

<< Eccola. Si muove. >> e il pilastro si aprì.

Kaori si sporse in avanti e vide lì stesso cunicolo che aveva visto nella stanza del ministro. Era proprio come pensavano, c'era una rete segreta. Probabilmente una specie di via di fuga. << Bene, vado a prendere Ryo. >>

<< Ma poi come fate a trovare l'uscita? >> Chiese Anika.

<< Oh. Non preoccuparti. Mi passeresti il tuo cellulare per favore? >>

<< Uh? O-ok. >>

E così Kaori fece un collegamento tra il suo telefono e quello della nuova amica.

<< Fatto. Ora basta che tu aspetti qui e che lasci il telefono acceso. >> disse la rossa, restituendo il cellulare.

<< Va bene. >> e così la rossa entrò da sola nel cunicolo lasciando Anika in attesa.

Ryo intanto continuava a gironzolare qua e là non avendo la più pallida idea di dove fosse. << Cazzo. Avrei dovuto aspettarmelo. Certo, però, se l'assassino si è spostato perfettamente in questa rete, allora deve essere uno che la conosce molto bene, oppure aveva una mappa. Questo vuol dire che o è qualcuno che conosce a fondo i segreti del palazzo, o qualcun'altro lo ha aiutato a spostarsi correttamente. In entrambi i casi, qualcuno del palazzo è coinvolto in questa faccenda. Ci penserò dopo. Adesso non mi resta che aspettare Kaori. Mi auguro solo che non si perda anche lei. >> disse da sé ad alta voce. << Ma per chi mi hai presa?! >> gli disse una voce che subito gli mollò un cazzotto in testa.

<< Ahi! Ahi! Ahi! Kaori! Ma sei matta? >> disse tenendosi la testa

<< E tu sei proprio un cafone! >>

<< Non intendevo insultarti è che questo labirinto è proprio complesso. >>

<< Tsk. Meno male che io il cervello lo uso. Forza, seguimi. >> e dicendo questo, la ragazza impostò un nuovo segnale da seguire con la sua app speciale.

<< Ecco, andiamo. >> e si incamminarono verso la direzione dove li aspettava Anika.

Una volta usciti, Ryo rivelò tutti i suoi sospetti alle ragazze concludendo con << Se riuscissimo a scoprire chi conosceva la via segreta, potremo trovare l'assassino. >>

Anika rimase un po' perplessa da questa ipotesi: suo padre era ben amato da tutta la famiglia e non aveva ragione di credere che uno di loro fosse coinvolto. Per quanto riguarda il personale, beh, suo padre era amato e rispettato da tutti perciò non riusciva davvero a credere qualcuno del palazzo fosse davvero responsabile del suo omicidio.

Tuttavia voleva anche lei scoprire la verità, perciò doveva essere pronta a trovarsi davanti ad ogni possibile fatto, per quanto deludente sarebbe potuto essere.

<< I vecchi progretti del palazzo sono custoditi nell'archivio. Con il permesso che ci ha dato il nonno non dovremmo avere problemi. Venite, vi indico dov'è. >> disse a Ryo e Kaori mettendosi in moto.

La sua intraprendenza cominciò a piacere al grande City Hunter, tuttavia, doveva rispettare il suo compito di proteggerla per non far finire nei guai, altrimenti Saeko, come minimo, lo avrebbe di certo castrato coi suoi coltelli.

Mentre camminavano, Kaori ebbe un sospetto << Anika, mentre siamo lì non potresti far scoprire cosa può avere rubato Lupin da tuo padre? Se lo scopriamo potremo avere un altra pista da seguire e non mi sembra il caso di ignorarla. >>

<< Mh. Hai ragione. Chiederò subito a miss Okada di controllare. Mio padre la lasciava entrare spesso nella sua stanza per verificare se era tutto in ordine. >>

<< Ah davvero? >> chiese Ryo incuriosito.

Sentendo quel tono Anika si voltò verso di lui con un aria gelida << Primo, io ero sempre lì a guardare, secondo, papà è sempre rimasto fedele alla mamma. Prova un altra volta a ripensare al contrario e lo vado a dire a mio nonno. Siamo chiari? >>

Ryo non osava immaginare cosa avrebbe potuto fargli l'imperatore << Ok, ok. Scusami. >>

Kaori guardò Anika e le fece un occhiolino di compiacimento per lo stile della ragazzina.



Nel frattempo Zenigata e Saeko avevano deciso di indagare nella sede della Technoimp con l'aiuto di Nakamura della Guardia Imperiale.

<< Capisci, Kenji? Se l'assassino del ministro ha hackerato il sistema dei sensori, allora possiamo scoprirlo solo entrando lì dentro. >> disse Saeko.

<< Non credo di potervi aiutare a entrare di persona. Non avete il permesso di fare indagini. >>

<< Oh non temere. Ho già un idea su come fare. >> rispose Saeko, maliziosa.

"Uh? Che le passa in testa?" si chiese Zenigata.

Una volta finito di spiegare Zenigata si irritò << E perché tu devi avere il ruolo più comodo? >>

<< Ho sentito dire che il direttore della Technoimp, Jiro Yushida, preferisce le segretarie donne. Guarda caso proprio di recente la sua precedente segretaria ha preso un congedo per gravidanza, perciò ne ha bisogno di una nuova. Un bel colpo di fortuna per noi. >> spiegò Saeko.

<< D'accordo, ma che aiuto posso dare io come addetto alle pulizie? >>

<< Ah, fidati di me. Sono perfettamente in grado di entrare nel server per conto mio, ma ho bisogno di qualcuno che mi guardi le spalle. >>

Zenigata non era convinto, ma qualcosa gli disse che forse era la cosa milgiore da fare. << E va bene. Basta che non ti fai beccare. >>

Saeko rimase stizzita da questa risposta << Dovresti aver capito come gestisco le cose. >> disse incrociando le braccia. Zenigata chiese subito scusa. L'ultima cosa che serviva era che andassero in disaccordo prima di un compito tanto delicato.

<< Allora è deciso, Kenji. >> disse infine la ragazza all'altro uomo.

<< Molto bene. Domani dovreste poter cominciare. Ci vediamo. >> e se ne andò.

Saeko si rivolse un ultima volta al suo collega << Fidati. Ho molta esperienza con le infiltrazioni. Andrà tutto per il meglio. >>

Zenigata pensò tra sé "Lo spero. Anche se ho una strana sensazione."

Mentre Lupin stava progettando la sua infiltrazione alla Technoimp, in città dentro il bar Cat's eye Falcon e la sua pupilla Miki, << Hai ricevuto notizie da Ryo? >> chiese la ragazza al bancone

<< Solo che ha un incarico molto importante al palazzo imperiale. Qualcosa riguardo proteggere la figlia del ministro ucciso. E pare sia stata Saeko con quell'tipo dell'Interpool ad affidarglielo. >>

<< Saeko? Mh. Curioso. Ho saputo che dopo l'omicidio del ministro le era stata vietata ogni iniziativa di indagine. >>

<< L'ho pensato anch'io. Ho la sensazione che presto si caccerà in altro guaio. E sicuramente avrà bisogno che lo aiuti. >> commentò Falcon chiudendo imbronciato le braccia, domandosi perché doveva essere si cacciava sempre in situazioni del genere.

<< Beh, ricordati che hai un conto in sospeso con lui. Non puoi lasciare che qualcuno lo batta al posto tuo. >> scherzò Miki.

Fuori dal locale qualcuno stava ascoltando tutto.

<< Che rottura. >> commentò infine Falcon comprendendo quanto fosse vero ciò che ha detto Miki.

La porta d'ingresso fu aperta e il campanello in cima lo fece notare.

<< Buongiorno signore. Benvenuto al Cat's eye. >> disse Miki sorridendo come faceva sempre con tutti i clienti che entravano.

<< Grazie. Mi auguro che il caffè sia davvero buono come ho sentito dire. >>

Falcon era immerso nei suoi pensieri, ma appena udì quella voce alzò lo sguardo con aria guardinga.

Davanti a lui vi era un uomo che non vedeva da tempo, ma il suo cappello nero che gli copriva gli occhi era sempre lo stesso.

<< Non credevo che ti avrei rivisto dopo tutti questi anni. >> disse serio il gigante. Miki rimase confusa dall'comportamento di Falcon.

<< È un vero piacere anche per me, Falcon. >> disse l'altro uomo sorridendo.

<< Jigen Daisuke. >> disse infine Falcon uscendo dal bancone e andando davanti a lui.

I due si guardarono in faccia con gran serietà, come se fossero pronti a spararsi. << Dopo City Hunter, tu sei l'unico che vorrei tanto battere. >>

Jigen ghignò << Così vuoi sempre la rinvicita dopotutto questo tempo, eh? Non sei affatto cambiato. >>

Falcon inclinò un sopracciglio. Aveva combattuto contro Jigen molti anni prima, ma, a causa di una circostanza pericolosa, Jigen gli salvò la vita e da quel giorno Falcon non poté chiudere la questione con lui a causa del debito nato quel giorno.

<< Dimmi che ci fai qui prima che ti consegni alla polizia. >>

<< Rilassati. Voglio solo il mio caffè e chiederti un favore. Non facciamo un casino davanti alla tua ragazza. >>

La serietà di Falcon fu subito spazzata via dalla sua timidezza << Lei non è la mia ragazza! È solo un amica! >>

"Anche prima di scontrarci si comportava così. Certe cose non cambiano proprio." pensò Jigen.

<< Falcon mi spieghi chi è? >> chiese Miki.

<< Una mia vecchia conoscenza. Un figlio di puttana che mi ha umiliato salvandomi la vita. >>

<< Cosa?! Davvero? >>

<< Già. Una granata stava per cadergli addosso, ma io la intercettai al volo. Non mi piace vincere uno scontro in quel modo. >> rispose Jigen.

Falcon sbuffo. << Dimmi che cazzo vuoi. >>

Mentre lo fissava in faccia, Jigen . << Rilassati, ok? Voglio solo parlarti, e che ti piaccia o no tu mi devi un favore. >>

I due ex mercenari rimasero in quella posizione di stallo. Miki rimase un po' intimorita da quella situazione, ma volle intervenire lo stesso. << Falcon forse dovresti ascoltarlo. >>

Falcon si girò verso di lei << Lui è un complice di Lupin. Non possiamo fidarci di un alleato di un assassino. >>

Jigen si sedette su una sedia davanti al bancone << Credi davvero che io lavorerei con uno capace di uccidere un uomo in quel modo? Dovresti aver capito da tempo che ho il mio codice d'onore. Non mi piacciono i vigliacchi. Ecco perché quella volta non ho mai cercato di sparati alle spalle. >>

Falcon si mise a riflettere su quanto aveva detto Jigen. << In effetti è vero. Sei sempre stato un leale combattente. Lavorare con un codardo sarebbe troppo umiliante per uno come te. >>

<< Infatti. Ora, signorina, gradirei un caffè per due. Per me, e per il tuo ragazzone. >>

Miki e Falcon arrossirono insieme rispondendo << Non siamo fidanzati! >>

Un attimo dopo i due uomini erano davanti a Miki coi loro caffè.

<< Se il tuo amico non c'entra niente, cosa vuole da me? >>

<< Semplice, vorrebbe sapere che cosa intende fare il tuo amico City Hunter. >>

<< E perché dovrei aiutarvi? >>

Jigen finì il suo caffè e rispose serio << C'è la possibilità che il vero colpevole dell'omicidio del primo ministro voglia risalire alla stessa cosa che Lupin stava cercando. E dal momento che City Hunter sta proteggendo colei che potrebbe rivelare dove si trova quest'oggetto, significa che il killer potrebbe attentare alla vita di Hunter pur di ottenere ciò che vuole. Lupin ha dedotto che questo tizio è molto scaltro, non sappiamo di cosa potrebbe essere capace, e anche se il tuo amico ne uscisse vivo, con questo clima diffidente, potrebbero nascere falsità che metterebbero Hunter nei guai, e Nogami e Zenigata perderebbero la loro possibilità di prendere il colpevole. Lupin è stato incastrato, io ci sono andato di mezzo, Zenigata e Nogami vogliono scoprire la verità, abbiamo tutti uno scopo che coincide, perciò per poter ottenere ciò che vogliamo ci conviene collaborare. Ho bisogno che tu mi aiuti a fare in modo che Lupin e Hunter si incontrino senza sorprese. >>

Miki ascoltò tutto questo incredula. Il pensiero che i suoi amici potessero ritrovarsi davvero in un grave pericolo la spaventava. Falcon invece guardava Jigen con molta attenzione: il suo tono e la sua espressione, che riusciva a vedere nonostante il cappello, facevano intendere che diceva sul serio. Inoltre questo aumentava i suoi timori sul incarico che aveva ricevuto Hunter. La situazione che era nata con la morte del ministro era molto sospetta e forse Ryo si sarebbe potuto davvero ritrovare in un grosso guaio.

<< Va bene, Jigen. Ma non so se conviene dire al telefono che Lupin vuole parlare con Hunter. Se davvero non sappiamo cosa aspettarci, allora ci potrebbero essere orecchie ovunque. >>

<< Basta che mi aiuti solo a trovarlo, poi mi presenterò di persona. E se non ti fidi, allora hai il mio permesso di spararmi alla prima mossa sospetta che noti. >>

<< Wow. Non credevo che mi avresti detto una cosa del genere. Ma se devo sparati preferisco farlo in modo leale. Come abbiamo fatto l'ultima volta. >>

Miki non poté credere alla condizione che aveva posto Falcon. Ma conoscendolo avrebbe dovuto aspettarsi che avrebbe colto l'occasione per riscattarsi da una vecchia onta.

<< Eheheh. E va bene, come vuoi. Sarà la volta buona che ti ammazzo. >> rispose Jigen.

Miki pensò "Questi due sono proprio pazzi." << Falcon, non vorrai per caso farlo solo per non dover più lavorare qui? >>

<< Ma no, Miki. Si tratta solo di una faccenda da chiudere tra ex mercenari. >> rispose l'ormone guardando Jigen con sicurezza in sé stesso.

<< Infatti. Ma se proprio la tua ragazza ci tiene a te... Farò solo in modo di menomarti. >>

<< La vuoi finire?! >> reagì Falcon diventando tutto rosso.

Jigen cambiò argomento << Dunque, Hunter ti ha contatto ultimamente? >>

<< Solo per parlarmi del suo incarico al palazzo imperiale. Dopo la morte del ministro hanno vietato a Nogami e a Zenigata di svolgere qualunque indagine a causa della loro negligenza. >>

<< Mh. Interessante. Lei sospetta sul serio che il colpevole non sia Lupin, vero? >>

<< Si, può darsi. Cosa te lo ha fatto capire? >> chiese Miki

<< Perché lei lavora con Zenigata, e lui sa bene che Lupin non ucciderebbe mai qualcuno in quel modo. Pensi che Hunter ti ricontatterà, Falcon? >>

<< Può darsi. Se si caccerà davvero in un grosso guaio, io dovrò aiutarlo. D'altronde ho un conto in sospeso anche con lui. >>

<< Molto bene. Puoi darmi il tuo telefono un momento? >> incuriosito da quella richiesta, Falcon gli porse il telefono. Jigen vi inserì dentro una cimice. << Ecco fatto. Se Hunter ti dice dove sarà io lo saprò. >>

<< Cos'è? Credi che possa traditi? >>

<< No. È solo che non voglio rischiare che orecchie indiscrete sentano la mia voce al telefono. >>

"In effetti." si disse Falcon riflettendo veridicità della cosa.

<< È stato un piacere rivederti, Falcon. Signorina. >> disse il pistolero pagando il conto. << Ci vediamo presto. >> e se ne andò lasciando i due titolari del bar con molti pensieri in testa su cosa sarebbe potuto succedere e se avessero fatto bene a fidarsi delle parole di Jigen. In ogni, caso, Jigen aveva permesso a Falcon di sparargli se non fosse stato sincero e non sembrava che stesse scherzando affatto. .



Dopo aver ricevuto le cure da un paese vicino, Goemon si era messo in cammino verso un villaggio segreto tra le montagne dove si ergeva un antico santuario in cui si preservano i manufatti e gli effetti dei più grandi samurai che avevano combattuto per l'onore del paese. Tra gli oggetti di questi grandi guerreri, vi erano anche quelli che erano appartenuti al grande antenato di Goemon, Goemon Ishikawa I. Dal momento che il misteroso nemico che lo aveva sconfitto, aveva nominato la sua famiglia, allora l'unico posto dove poteva scopire qualcosa era solo quel santuario. Tra l'altro, il villaggio dove si trovava era anche il posto dove era nato e dove aveva trascorso la sua infanzia, prima di partire per farsi addestrare sull'arte della spada in modo da seguire le orme del suo glorioso antenato.

Il samurai giunse davanti alle porte del monastero e, dopo un momento di nostalgia dovuto dal fatto che era stato assente per molti anni, andò alla soglia e si mise a bussare.

Un uomo anziano, vestito da monaco, apri la porta e, alla sua vista, Goemon si inchinò in segno di rispetto. << È un piacere rivederla. >>

<< Goemon... Da quanto tempo. Bentornato a casa. >> disse l'uomo facendo alzare il samurai e sorridendogli. << Hai trovato cio che cercavi? >>

<< Non ancora, ma ho bisogno del vostro aiuto. Vorrei scoprire i segreti della mia famiglia. Temo che un uomo malvagio voglia portare distruzione per vendicarsi di qualcosa che in passato è stato fatto dai miei avi. >>

Il monaco ebbe un presentimento nel sentire tutto questo. << Vieni dentro e raccontami tutto. >>



In quel momento Lupin aveva a dispozione tutto ciò che serviva per inziare la sua operazione alla Technoimp "Molto bene. Si va in scena"
  
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