Jack e Adam si guardavano preoccupati sui posti a sedere dell'aereo. Davanti a loro, semisdraiato come un fanciullo, giaceva Damian, il loro migliore amico.
Dormiva, esausto, dopo che si era fatto venire gli occhi gonfi a forza di piangere.

I due ragazzi provavano una gran pena per lui, non riuscivano proprio a capire cosa avesse potuto ridurre il loro migliore amico così. Erano ormai parecchie ore che era in quelle condizioni, fin dal giorno prima, quando Damian rivelò loro di aver fatto un brutto sogno, in cui assisteva alla morte di un ipotetico fratellino, mentre il padre anziano lo portava via dalla camera da letto.

I due ragazzi non erano riusciti a tranquillizzarlo, Damian appariva inconsolabile e di certo non aiutava il fatto che in fondo lui si era già reincarnato, quindi non potevano neanche escludere del tutto che lui non avesse ragione, ci avevano provato però, avevano anche detto che forse era meglio rimandare il ritorno a casa, ma lui era stato irremovibile, era da tanto che non rivedevano Sam e Dean, inoltre lui aveva voglia di rivedere suo padre, il suo VERO padre, non quello del sogno.

Quando si presentarono a casa di Adam, però, qualcosa di molto insolito accadde, mentre Adam e Jack abbracciavano Sam e Dean, Damian fece cadere i cioccolatini che si erano portati dietro per festeggiare il loro ritorno, all'inizio pensavano a una distrazione, ma poi videro Damian sbiancare come un cencio, guardando Kevin.

"Che ti prende, Damian?" Chiese Adam preoccupato.

"Adam, secondo me non è stata una buona idea, lui non sta ancora.." iniziò Jack.

"Seth...sei davvero tu?" Balbettò Kevin tremante.
"E tu sei Alan? Il mio...fratellino?"

L'altro Alan, boccheggiò...quello era il suo secondogenito di un'altra vita e si chiamava Alan, proprio come lui! Che strana beffa era la vita.

Jack e Adam, così come tutti gli altri, compresa Charlie, sentirono lo stesso quella parola, fratellino, nonostante il ragazzo fosse quasi totalmente in lacrime, Crowley invece che era seduto in salotto si alzò preoccupato e atterrito.

"Questo è uno scherzo vero?" Chiese Crowley.

"Rimettiti seduto!" Sbottò Dean, per far valere il concetto Sam lo rimise a sedere forzatamente.

Per qualche secondo tutti rimasero in silenzio e poi come trainati da una forza magica, i due ragazzini si corsero incontro abbracciandosi e stringendosi forte.
Proprio come due fratellini.

"Credevo di averle viste tutte, ma questa poi." Disse Crowley sotto choc.


"Non parlarmene, sono fidanzato con un demone, eppure a vivere in questa famiglia trovo sempre qualcosa che mi STUPISCA!"

"Alan, sei tu..sei proprio tu.." disse Alan commosso.

Damian alzò lo sguardo e sembrò riconoscere Alan solo in quel momento, strabuzzò gli occhi in uno stato di meraviglia e poi corse incontro a lui abbracciandolo, in quel momento anche se era poco più di un adolescente, sembrava un bambino piccolo che si aggrappava alle sue ginocchia, chissà perchè aveva questa immagine nella sua testa, forse reminiscenze di un'altra vita, pensava lui.




******

"E così tutta la famiglia riunita eh? Ma c'è qualcosa che non capisco! Kevin aveva già conosciuto Alan, così come aveva conosciuto Damian, ma si sono riconosciuti tutti tra loro solo adesso che noi poveri bastardi siamo tornati dal passato, perché??"

"Che domanda intelligente Dean! Ci manca solo che ti metti a chiederti chi siamo dove andiamo e perché!" Disse Bobby.

"Non è escluso che non farò anche quello!" Disse bevendo la birra a canna dalla bottiglia. "Insomma chi ce lo dice a noi che non sapevate tutto dal principio e questa è solo una messinscena?"

"Non puoi pensarlo davvero!" Disse Damian ancora abbracciato al fratello.

"Dean! Damian è il nostro migliore amico e ti assicuro che è stato MOLTO MALE ieri a causa del sogno che ha fatto!" Disse Adam.

"Chiedo scusa, non volevo offendere nessuno ma il sospetto di una presa per il culo c'era!"

"Forse proprio tornare dal passato ha fatto scatenare questo meccanismo di riconoscimento collettivo, in fondo anche noi non sapevamo di avervi già conosciuti, prima che effettivamente ci conoscessimo!" Disse Bruce poi si bloccò. "Aiuto mi gira la testa!" disse mettendosi le mani nei capelli folti e ricci.

"Credo che il vostro amico abbia ragione, meglio non studiare troppe cose che non potete capire." Disse Cas.

"Voi lo sapevate! Fin dall'inizio, vero? Sapevate chi erano loro e sapevate chi era Kevin! Oh mio dio, sapevate anche di Damian!" Disse Sam a bocca aperta.

"No, quello no, ammetto che è stata una piacevolissima sorpresa anche per noi!" Disse Gabe. "Ma non avrei potuto fare niente senza il mio fidato complice." Disse infine baciando Cas, facendolo chinare con un casquet.

"Ragazzi vi assicuro che io non sapevo niente di niente, era già un grosso shock scoprire di mio padre demone!" Disse guardando Crowley.
"Sì, beh, mi fa PIACERE che ti sia ricordato dell'altro tuo padre!"

"Oh, papà!"
"No, va via!"
"Non fare così." Disse abbracciandolo.
Alan tossì nella loro direzione.

"Mi dispiace Crowley, io non...non volevo rovinare la festa a nessuno."

"No, è giusto, hai un padre umano, che è molto meglio di me, io sono un demone, chi mai potrebbe amarmi!"
"Questo non è vero, io..."
Ma Crowley si smaterializzò dalla stanza, lasciando tutti basiti.
"Ehm, poteva andare peggio, dai." Disse Bobby.

"Lo sapevo, faccio solo casini, era meglio che non venivo, sono solo un fallito!" Disse Alan scappando via dal salone e chiudendo la porta dietro di sé.

"Mi sa che il peggio è appena arrivato!" disse Bobby grattandosi la testa.

"È tutta colpa mia!" Disse Damian mettendosi le mani nei capelli, inginocchiato al pavimento.

"No, non è vero!" Disse Kevin abbracciandolo, inginocchiato anch'esso sul pavimento, subito raggiunti da Jack e Adam, che li abbracciarono anch'essi, mentre Charlie contemplava quella scena, stranita. Era così strano vedere il suo adorato fratellino che stringeva un altro ragazzino che era suo fratello, dove lei non c'entrava niente.

"Visto che razza di casino è successo?? Ora capite perché è necessario che non si conoscano le vite passate per preservare la vostra salute mentale?" Sbottò Gabriel.



















Note dell'autrice: allora, prima cosa ì, la frase Poteva andare anche peggio, mi sa che il peggio è appena arrivato, è una citazione da Il genio della lampada di Aladdin xd lo so, che con tutto quello che è successo pare strano che parlo di questo, ma le citazioni bisogna metterle e puntualmente rischio di dimenticarmele quindi adesso lo faccio all'inizio ahhaha 
seconda cosa, ora sarete sconvolti, ma pensate che inizialmente io volevo mettere Damian al posto di Kevin ahhah poi ho cambiato idea, volevo lasciare Crowley come padre esclusivo, dimenticandomi che tanto non sarebbe cambiato niente, mettere Damian come fratello, visto che sarebbe automaticamente figlio di Elijah anche lui AHAHHAH che genio eh? xd la dimostrazione che se una cosa è destinata è accadere non ci si può fare niente xd
sono comunque contenta di aver messo Kevin come primo figlio, perchè lui è il profeta che traduce una delle parole di Dio e quindi tutto si incastra con l'ossessione di Albert e pensate che quando è comparso per la prima volta Albert, io non pensavo l'avrei fatto essere Kevin, quindi sembra davvero che alla fine si incastra tutto alla perfezione LOL Kevin è un Albert perfetto e per quanto riguarda Damian, non era previsto che anche lui facesse parte di questa cosa, ma poi l'ho visto perfetto, ovviamente questo incasina tutto ancora di più, a me dispiace pure, mi sento un po' in colpa, ma...vedremo come andrà ok?

ps lo so che il capitolo è molto corto, ma credetemi, è molto meglio così, perchè rischierei di tagliare delle scene molto carine, pur di finire prima la storia, visto che ormai sono satura e continua ad allungarsi ahha ma non voglio tagliarle, quindi se mi stanco di meno a scrivere, credo sia meglio xd ci sono delle scene molto carine su questo capitolo, che desidero ancora mettere