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Autore: My Pride    18/03/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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I don't know why I love you Titolo: I don't know why I love you (I know that's why I love you)
Autore: My Pride
Fandom: Super Sons
Tipologia: One-shot [ 1131 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Damian Bruce Wayne, Jonathan Samuel Kent

Rating: Verde
Genere: 
Generale, Slice of Life, Fluff
Avvertimenti: What if?, Slash
Solo i fiori sanno: 14. Garofano rosa: fedeltà
Blossom By Blossom: Il primo Ti Amo


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Damian era sempre stato sicuro che l'essere stato addestrato dalla Lega degli Assassini lo avrebbe preparato a qualunque sfida si sarebbe presentata sul suo cammino.
    Per quanto avesse rivalutato i loro metodi e capito di essere stato manipolato sin dalla tenera età, essere in grado di contare su quelle abilità lo aveva sempre aiutato ad affrontare la sua vita di vigilante, anche quando la cosa lo rendeva troppo spocchioso e irritante per tutti coloro che aveva intorno. Aveva imparato col tempo ad essere più aperto, più spontaneo, a provare empatia e a capire quanto ferissero le sue parole, ma non avrebbe mai pensato che alcune parole potessero davvero pesare molto più di altre. E la Lega non avrebbe mai potuto prepararlo a quanto era uscito dalle sue labbra in quel momento.
    Era stato... spontaneo, forse anche troppo, e si era subito premuto una mano contro la bocca quando quelle parole erano corse fuori dalla sua bocca come un fiume in piena. Non aveva programmato di farlo, eppure, dopo quella notte di pattuglia in cui alla fine non era successo un granché, si erano ritrovati come loro solito sul tetto di uno dei grattacieli a mangiare hamburger e a guardare la città brulicante di vita nonostante fossero le due del mattino. Damian si era stiracchiato e aveva spizzicato qualche patatina, sentendosi abbastanza a suo agio da togliersi persino la maschera, e aveva sbuffato con fare fintamente scocciato quando Jon aveva blaterato su quanto sembrasse noiosa Gotham quella notte e, volandogli accanto, gli aveva dato un colpetto contro la spalla per spronarlo a volare a Metropolis insieme a lui.
    Damian aveva roteato gli occhi e gli aveva premuto il palmo della mano contro la faccia per scacciarlo, ricordandogli che lui viveva nella splendida città in cui non succedeva quasi niente e che se Gotham era noiosa, Metropolis quella notte sarebbe stata letteralmente da suicidio; Jon non aveva comunque concordato, ed era stato ridendo che lo aveva attirato a sé per annullare le distanze tra loro. Poi... era successo. Un semplice sfiorarsi di labbra, uno di quei pochi baci leggeri che si concedevano quand'erano di pattuglia, ma quelle parole soffiate contro la bocca di Jon erano state abbastanza da irrigidire entrambi quando alla fine si erano allontanati per fissarsi negli occhi. E Damian stava tuttora osservando Jon, con gli occhi sgranati quasi quanto i suoi.
    Un ti amo. Un maledettissimo ti amo che avrebbe potuto cambiare tutto e niente. Non l'aveva mai detto. Per quanto si frequentassero, per quanto la loro amicizia fosse salita di qualche gradino e occasionalmente si scambiassero qualche effusione, nessuno dei due l'aveva mai fatto. Con l'educazione che aveva avuto, Damian aveva sempre creduto che il primo che lo avrebbe detto sarebbe stato fregato... sua madre ne era la prova vivente. Si era innamorata di un uomo che aveva sempre messo la sua crociata al di sopra di tutto, che lei stessa considerava un eterno bambino bloccato in quella maledetta notte in un vicolo e che non avrebbe mai capito la sua visione del mondo... e adesso, mentre grazie alle luci della città fissava gli occhi azzurri di Jon, dalle pupille così dilatate da farli sembrare neri, aveva quasi il terrore di aver rovinato tutto.
    Forse era stupido, ma sentiva il cuore battere all'impazzata come se fosse sul punto di scoppiare. Era stato addestrato a controllare il suo battito cardiaco e a non far capire al suo avversario le sue emozioni, ad essere impassibile e muoversi e agire come un'ombra per colpire al momento opportuno, eppure in quel momento era come un libro aperto sotto lo sguardo del suo miglior amico... o qualunque cosa fossero stati negli ultimi otto mesi. Sapeva di piacere a Jon, glielo aveva detto esplicitamente un mucchio di volte e, senza alcun imbarazzo, gli aveva persino cofessato che conosceva il battito del suo cuore ed era in quel modo che il più delle volte riusciva a trovarlo, sintonizzandosi su di esso; ma, per quanto Jon fosse stato chiaro su quella parte del loro rapporto, Damian non era mai stato certo che non si trattasse solo di una semplice cotta... e un ti amo era una parola pesante e pericolosa, più di tutte le armi con cui era stato addestrato a combattere. E il silenzio di Jon gli faceva credere che avesse terribilmente sbagliato.
    Era paranoico? Probabilmente. Ma, visto il modo in cui era stato cresciuto, chiunque lo sarebbe stato al suo posto. Quelle parole erano un'arma a doppio taglio e lui non avrebbe dovuto dirle, poiché adesso temeva la reazione di Jon. Lui, il figlio di Talia Al Ghul e di Batman, l'erede del manto del pipistrello e della Testa del Demone, aveva paura di aver fatto una sciocchezza e di essersi esposto troppo, di aver abbassato le proprie difese e di essersi aperto più del dovuto. Com'era patetico. Avrebbe fatto meglio a tornare al maniero e... sgranò gli occhi quando Jon annullò ancora una volta le distante tra loro e lo baciò con slancio, e Damian parve letteralmente sciogliersi come neve al sole con quelle labbra premute contro le sue.
    Jon stesso era rimasto scombussolato dalla cosa, col cuore gonfio di gioia e la mente che saggiava quelle parole come se le stesse assaporando. Era come se il suo cervello avesse subito un guasto tecnico e il suo corpo stesse cercando di ripararlo, poiché non era riuscito a capire subito che cosa fosse successo finché non aveva realizzato ciò che aveva detto Damian. «Anch'io ti amo», sussurrò infine contro le sue labbra quando si separarono per prendere fiato, le palpebre abbassate e le lunghe ciglia curvate verso le guance.
    Damian stava ancora cercando di calmare il suo cuore, ma aveva almeno rilassato le spalle nel sentire che Jon ricambiava i suoi sentimenti; ciononostante, gli diede comunque un colpo sul petto, ignorando il piccolo “Ouf!” soffocato che Jon si lasciò scappare. «Sei d'acciaio, non provarci», mugugnò Damian, poggiando la fronte contro la sua spalla. «Stavi per farmi venire un colpo».
    «Scusa». Jon fece scivolare una mano dietro la sua schiena, scostando un po' il mantello. «Ero così emozionato che sono andato in tilt», sussurrò imbarazzato, e Damian roteò gli occhi prima di sollevare nuovamente il capo.
    «Idiota», lo apostrofò nel fissarlo in quegli occhi azzurri; poi deglutì, umettandosi le labbra e sentendo la gola secca. Da quando era così nervoso? «Ti amo», si fece coraggio, e stavolta il sorriso di Jon fu così luminoso da ferirgli gli occhi.
    «Anch'io, D».
    Damian sorrise a sua volta, arrossendo debolmente. Forse non sapeva bene perché amasse Jon. Ma quando vedeva i suoi sorrisi, quando sentiva il calore del suo corpo e la forza di quei suoi abbracci, sapeva che era il motivo per cui lo faceva.





_Note inconcludenti dell'autrice
Ancora una volta, storia scritta per l'inziativa #blossombyblossom
indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom  
Cominciamo con le cose principali. Il titolo (e la frase finale) è un aforisma di Juan Gelman. Volevo concentrarmi per lo più sull'aspetto introspettivo della storia perché Damian è un personaggio un po' particolare, un ragazzo che difficilmente esterna i suoi sentimenti e che quando lo fa cerca comunque il modo giusto per farlo, anche se la cosa lo fa chiudere a riccio in se stesso perché teme di aver sbagliato ad esporsi in quel modo. E vederli così impacciati mi ha comunque fatta sorridere un po' (cosa di cui ho davvero bisogno in questo periodo malandato)
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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