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Autore: My Pride    18/03/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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Sounds like a Shovel Talk Titolo: Sounds like a Shovel Talk
Autore: My Pride
Fandom: Batman
Tipologia: One-shot [ 1023 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi: Jason Peter Todd, Conner Kent, Bruce Wayne

Rating: Giallo
Genere: 
Generale, Fluff, Slice of Life,
Avvertimenti: What if?, Hurt/Comfort, Slash
Comeasyouarenot2022: Jason/Conner, Salvataggio


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    Bruce era abituato ad avere meta-umani o kryptoniani fra i piedi.
    Sin da quando aveva cominciato a combattere il crimine, aveva avuto modo di incontrare una miriade di super tizi che aveva fronteggiato senza timore, e alla fine aveva anche potuto considerare alcuni di essi ottimi alleati o, Alfred stesso stentava ancora a crederci, addirittura amici.
    Col passare degli anni, aveva visto anche i suoi figli circondarsi di amici con super poteri - con la vita che conducevano, a volte era persino una cosa che sfuggiva al loro controllo -, ma mai si sarebbe aspettato un risvolto simile quando una sera, durante una delle poche cene di famiglia che riuscivano ad avere, Jason si era presentato in sala con un braccio gettato intorno alle spalle di Conner Kent e il braccio di quest'ultimo ancorato alla sua vita. Persino Tim, per quanto assonnato fosse, aveva sollevato il capo e li aveva fissati con tanto d'occhi, resistendo all'impulso di mandare una foto a Bernard solo a causa dell'occhiataccia con cui l'aveva fulminato Bruce. Dick aveva malamente represso una risata e Cass aveva cercato di non fare lo stesso, mentre Damian... beh, Damian non era stato altrettanto sottile e l'aveva schernito dicendo che era passato da un clone - Bizarro - all'altro e che il suo fetish per i kryptoniani era in parte migliorato. Era ovviamente stato messo a tacere dalla cordiale replica di Jason secondo cui lui non aveva voce in capitolo, visto  che si scopava il figlio di Superman - Jason aveva ignorato l'esclamazione indignata di Bruce e il suo «Barattolo!», esordendo che non aveva più dieci anni -, e poi, come se nulla fosse, aveva preso posto insieme a Conner e si erano goduti gli sguardi straniti di tutti i presenti.
    Il primo a fare la fatidica domanda era stato Dick. Anche se aveva provato a mordersi la lingua, non aveva proprio potuto fare a meno di chiedere come fossero finiti insieme, ma si era pentito quando, con tutta la strafottenza che li caratterizzava, entrambi avevano esordito con «Mi (Gli) ha (ho) salvato il culo!» come se solo quelle parole fossero in grado di spiegare qualcosa.
    Ci era voluta mezza cena per riuscire a cavare da quei due un ragno dal buco. Seppur ridendo come se stesse raccontando la barzelletta migliore del mondo, era stato Jason a sputar fuori il rospo e, gesticolando tranquillo, aveva cominciato a spiegare che era successo tutto un po' per caso quando, sette mesi prima, si era trovato in missione con gli Outlaws a Coast City. Avevano seguito le tracce degli ex sgherri di Maschera Nera che si erano messi in proprio e che avevano cominciato ad occuparsi di traffico di armi, così non ci avevano pensato due volte a studiare un piano per sbaragliare tutta l'organizzazione e sbatterli in prigioni. In cosa consisteva il piano? Semplice: entrare, sparare a raffica e distruggere ogni cosa. Non meno di quindici minuti.
    All'espressione accigliata di Bruce, era stato Conner ad intervenire. Aveva spiegato che si trovava nei paraggi perché giorni addietro si era occupato di uno tsunami insieme a Clark ed era rimasto lì per monitorare la situazione e, quando aveva avvertito il pericolo, non aveva esitato a volare in quella direzione nello stesso istante in cui il magazzino era esploso; si era tuffato fra le fiamme e aveva tirato fuori Artemis, quel bestione di Bizarro e anche Jason, occupandosi anche degli uomini che aveva impacchettato per la CCPD. Ma era stato a quel punto che aveva dovuto intervenire davvero.
    Oltre alla spalla slogata, Jason si era ferito al fianco ed era stato lui a doverlo rattoppare, poiché non si fidava delle grosse manone di Biz né tantomeno di Artemis, la quale aveva sollevato entrambe le mani in segno di resa affermando che una volta ci aveva provato e che non era finita mlto bene. Così Conner aveva sollevato lo sguardo e, scuotendo il capo, aveva provato a fare l'infermiere e gli aveva afferrato il braccio, così da occuparsi prima di rimetterlo nella sua articolazione; anche se Jason aveva chiuso gli occhi, temendo di ripetere la stessa esperienza che aveva avuto con Artemis, la spalla era tornata al suo posto con un piccolo pop e Jason aveva sospirato rassicurato, dicendogli di darsi una mossa anche con la ferita. Quando aveva finito, Conner si era almeno aspettato un ringraziamento... ma tutti e tre avevano detto che quel salvataggio era stato assolutamente non necessario e se n'erano andati, mollandolo lì come un idiota.
    Due mesi dopo, Jason si era presentato alla soglia della fattoria Kent senza nemmeno un invito, spinto Conner all'interno e, inchiodandolo al muro, l'aveva baciato con forza. Fortunatamente per lui, Ma' e Pa' Kent non erano nei paraggi, quindi avevano evitato lo spavento di un armadio a quattro ante che piombava in casa. Essere ringraziato con due mesi di ritardo era stato strano, ma Conner non aveva per niente trovato spiacevoli gli incontri avvenuti nei mesi successivi. Il resto, aveva detto Jason ai presenti mentre addentava un pezzo di bistecca, era storia.
    Nessuno aveva fiatato per attimi interminabili. Anzi, nessuno aveva anche solo osato aprir bocca riguardo quella loro relazione, anche se c'erano stati sguardi straniti e carichi di tensione per tutto il tempo. Avevano sorriso, forse anche un po' forzatamente, e avevano semplicemente detto che erano contenti per loro, terminando quella cena come se non fosse successo niente.
    Ore dopo, con la tavola ormai sparecchiata e tutti pronti ad andare a riposare prima della ronda, era stato Bruce a prendere in disparte Conner e ad invitarlo a seguirlo, parlandogli chiaro e tondo e chiedendo persino quali fossero le sue intenzioni con Jason. Conner aveva riso e lo aveva rassicurato ma, anche se Bruce aveva annuito, sembrava tuttora piuttosto scettico e Conner era incerto se andarsene o meno.
    «Jason sa cavarsela», esordì infine Bruce con voce talmente bassa che solo lui. E poi, in una perfetta imitazione di Vin Diesel in Fast & Furious, aggiunse: «Ma se gli spezzi il cuore, ho molta kryptonite a mia disposizione per poterti spezzare il collo».
    E Conner fu sicuro che non stesse scherzando.





_Note inconcludenti dell'autrice
Ancora una volta, questa fic è stata scritta per l'iniziativa #comeasyouarenot2022
indetta sul gruppo facebook Hurt/comfort Italia.
Ehi, sul gruppo l'avevo promessa un po' più seria e in parte è un po' più seria aha non ha niente a che vedere con Titans, però (visto che chi l'ha promptato aveva in mente un particolre episodio di Titans con protagonisti questi due), perché i personaggi che uso prendono tutti spunto dai fumetti. Goodbye my ang- ah, no
Ovviamente Bruce doveva fare la parte del papone preoccupato alla "Spezza il cuore a mia figlia e ti spezzo le rotule" anche se il suo figliolo è un armadio a quattro ante che può cavarsela da solo, ma... beh, si sa come sono i genitori protettivi (e Bruce lo è tanto anche se prova a fare finta di niente)
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



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