Harry Potter e la dimensione parallela Capitolo 1 Era una sera come un'altra al numero 12 di Grimmauld Place, o almeno all'apparenza. Harry Potter, il capofamiglia degli abitanti della proprietà era ormai un uomo a tutti gli effetti, con un fantastico lavoro che lui adorava, una moglie perfetta e 4 figli fantastici. Bhe… in realtà 3 figli biologici ma questo non gli impediva di amare Teddy Lupin, il suo amato figlioccio con tutto sé stesso, al pari dei suoi altri 3 figli. Harry era pensieroso quella sera, era tornato stanco dal lavoro ma a casa sua moglie Ginny gli aveva fatto trovare la cena pronta e già a tavola e si era ritrovato con Jamie Al e la piccola Lily addosso. Tutto perfetto, tutto ciò che un uomo può desiderare. Ma c’erano 2 pecche: la prima era che Teddy non era a casa in quanto frequentava la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts sotto tutela della Preside Mc Granit e non ci sarebbe tornato fino alla al lunedì prossimo, quindi altri 3 giorni che mancavano anche per festeggiare il suo compleanno (trattandosi del suo ex-alunno preferito la preside lo aveva accontentato alla sua richiesta di 4ivare il figlioccio a casa per 2 giorni almeno per il suo compleanno)e la seconda era che sua moglie non aveva ereditato il talento nel cucinare di sua madre, la signora Weasley, e quindi di solito era Harry a cucinare se non volevano stare male dopo. Ma Harry quella sera era stanco e il cibo non aveva neanche un aspetto così spaventoso così decise di lasciar perdere. Quella sera aveva un brutto presentimento. Harry consumo in fretta la sua porzione di cibo che tra l’altro era parecchio esigua poiché mangiava poco e niente dalla fine della guerra. La cosa all’inizio era stata preoccupante, se poi si aggiungeva che Harry pareva uno zombie grazie al fatto che non dormiva era parecchio allarmante, ma poi con il tempo grazie alle pozioni energetiche che prendeva tutte le mattine aveva ricominciato a tirare avanti meglio. Ma il sonno era rimasto lo stesso tormentato. In marini delle scene di morte di Sirius il suo padrino, di Remus, di Tonks e dello stesso Cedric gli si affollavano nella testa lasciandolo sveglio a rimuginare su quei macabri pensieri che non lo lasciavano in pace. Infatti Harry anche se non lo dava a vedere a distanza di anni e nonostante ora avesse ben 33 anni si rodeva ancora dentro per i sensi di colpa, e non importava quante volte la gente gli aveva detto che lui non c’entrava niente, lui rimaneva continuamente fisso sul contrario. Appena finito di mangiare saluto la mogli e i figli dandogli la buonanotte e si diresse verso la camera da letto sperando che quella sensazione strana se ne andasse. In fondo era una sua sensazione, erano al sicuro dentro Gtimmauld Place, uno dei posti più sicuri di tutta Londra grazie a gli incantesimi messi da Harry quindi non gli poteva accadere niente e nessuno si sarebbe potuto intrufolarsi in casa sua. Ma Harry come al solito non sapeva quanto si stesse sbagliando.