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Autore: Smeralda Elesar    22/03/2022    3 recensioni
Grazie al Guerriero Dragone, Lord Shen non è stato ucciso dalla sua stessa arma che crollava su di lui.
Non che il pavone sia minimamente contento della cosa, primo perché odia avere un debito con il panda, e secondo perché l'unica alternativa alla morte è la prigione, e per il suo orgoglio essere incarcerato è intollerabile.
Nonostante questo, Po vuole aiutare Shen a fare i conti con le ferite del passato.
Il problema è... come si fa ad aiutare chi non vuole essere aiutato?
Cosa può sorgere dal buio di una prigione per una creatura avvelenata dall'odio, dalla rabbia e dal desiderio di vendetta?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lord Shen, Po
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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Ciò che sorge

***

Dal confronto

***

In the blink of an eye
I can see through your eyes
As I'm lying awake I'm still hearing the cries
And it hurts
Hurts me so bad

(Shot in the dark – Within temptation)



Li aveva sentiti rientrare nel cuore della notte ma non aveva voluto assillarli subito.

Confidava nel buonsenso dei suoi allievi e nel fatto che se qualcosa fosse andato storto glielo avrebbero detto immediatamente.

Nel senso di troppo storto, più storto che fare evadere un pavone omicida e dichiaratamente violento.

Al sorgere del sole però Shifu decise di andare a controllare.

Si soffermò davanti alla porta di ognuna delle loro stanze, ed oltre i pannelli di carta li sentiva tutti addormentati.

Shifu strinse le labbra.

Qualsiasi cosa fosse accaduta quella notte, anche se non era andata male di sicuro era stata impegnativa.

Solo davanti alla porta di Tigre la sua presenza suscitò una qualche reazione.

Rimase ad aspettare che la ragazza aprisse la porta.

-Maestro? Dove sono gli altri?-

-Stanno ancora riposando. Tigre, voglio sapere solo una cosa: qualcuno è rimasto danneggiato? O ferito gravemente?-

-No, Maestro. Né noi, né il pavone, nè nessun altro-

-Bene. Più tardi mi racconterai esattamente come è andata, ma ora puoi tornare a riposare-

***

-Bue? Come stai?-

La domanda di per sé era semplice, ma ugualmente Bue non sapeva come rispondere.

Scosse la testa e si strofinò gli occhi come se il gesto avesse potuto riportare chiarezza anche nei suoi pensieri.

-Non lo so-

Croc gli battè una zampa sulla spalla.

-Andrà meglio, vedrai. Per ora sono grato che tu non sia ferito-

-Croc?-

-Sì?-

-Grazie-

Croc piegò gli angoli del muso in un sorriso.

-Di nulla, amico mio. Adesso prova a mangiare qualcosa-

Niente avrebbe potuto descrivere l'intensa ondata di gratitudine che Bue provava per Croc, che non lo aveva in nessun modo rimproverato e che voleva solo assicurarsi che lui stesse bene.

***

Shen entrava ed usciva dal dormiveglia.

Sapeva di essere ridotto in uno stato penoso; a stento si era reso conto del cibo che gli era stato portato e che lui non aveva ancora toccato.

Sentiva di aver bisogno di riposo, ed allo stesso tempo non riusciva a spegnere i pensieri ed a placare la sua mente.

Si scosse solo quando fuori dalla cella sentì il solito borbottare ed i passi pesanti del panda, e si costrinse a tirare fuori la testa da sotto l'ala per non farsi vedere in condizioni troppo misere.

-Oh, eccoti! Scusa, sono in ritardo. Oggi ho dormito troppo-

Shen era sorpreso di non sapere cosa provare davanti al guerriero nero e bianco.

In una parte della sua mente sapeva che provava fastidio, e che avrebbe voluto urlargli contro o bersagliarlo con il sarcasmo più velenoso, ma un'altra parte non sapeva più come considerarlo.

L'orso sembrava nervoso, forse in imbarazzo.

-Senti, volevo dirti... è stata una nottata pesante, okay? E quindi... se per oggi non combattessimo? Voglio dire, non faresti niente di... di...-

Shen lo guardò con un sopracciglio alzato.

-Che cosa vuoi, panda?-

-Oh, insomma! Per oggi tregua, va bene?-

Shen si fermò un attimo a considerare la proposta.

Lui non era stanco, o meglio, era così stanco da non sentire più la stanchezza fisica ed avrebbe potuto combattere. Peccato che anche quello gli sembrasse ormai lontano.

-E sia. Per oggi, tregua-

***

-Immagino sappiate perché vi ho convocati- esordì Maestro Bue Infuriato.

Il bendaggio chiaro spiccava contro il grigio scuro della sua pelle, e Po sentiva già un nodo stringergli la gola e gli occhi pizziacare di lacrime; avrebbe voluto solo buttarsi in ginocchio e chiedere scusa piangendo, e supplicare Maestro Bue di capire che lui non avrebbe mai voluto creargli dei problemi.

Un colpetto del bastone di Shifu lo riportò alla realtà e lui tentò di ridarsi un contegno.

Maestro Shifu fece un passo avanti.

-Maestro Bue, Maestro Croc, ascoltatemi. Io conoscevo le intenzioni del Guerriero Dragone. Ho voluto fidarmi del suo giudizio ed ho ordinato agli altri miei allievi di fargli da scorta e di aiutarlo. La responsabilità di quanto è accaduto stanotte è mia, e me ne prenderò io le conseguenze-

Shifu si inchinò e rimase piegato in segno di umiltà.

Tutti loro erano tesi, perché se da un lato confidavano molto nel fatto che i maestri non avrebbero punito un loro pari, dall'altro avendo visto quanto era arrabbiato Bue la notte prima non erano certi di come avrebbe reagito.

Avrebbe anche potuto scegliere di applicare la legge alla lettera.

-Alzatevi, Maestro Shifu-

Shifu si sollevò di nuovo e rimase appoggiato al bastone.

Maestro Bue non perse altro tempo per spiegarsi.

-Considerando che le intenzioni del Guerriero Dragone erano buone, che gli altri erano solo degli aiutanti, e soprattutto che niente e nessuno ha riportato danni, io... noi. Io e Maestro Croc siamo disposti a non considerare questa cosa. Non ci sono state conseguenze per nessuno stanotte e non ce ne saranno adesso. Non è successo niente a nessuno ed il pavone è di nuovo in cella. Questa cosa non è mai successa, chiaro? Che non si parli mai più di questa notte-

Il sollievo era così intenso che Po si sentì la testa vuota e le ginocchia molli

-Guerriero Dragone!-

Tirò su col naso ma ugualmente vide Bue che gli si avvicinava attraverso un velo di lacrime.

-Sembra che tu sia davvero superiore a tutti noi. Anche se non hai sempre la mia approvazione, hai il mio rispetto-

Maestro Bue si inchinò, e Po non potè trattenersi in nessun modo.

Sentì Shifu da qualche parte che sbottava "Panda!" scandalizzato, ma lui aveva già stretto Maestro Bue Infuriato in un abbraccio.

-Scusate- bisbigliò.

-Ahem... questo è... inaspettato-

Po lo lasciò andare per non metterlo in imbarazzo.

-Bene, e adesso occupiamoci di Shen- riprese Maestro Bue -Mancano tre giorni alla luna nuova, ed io non so cosa farmene di lui. Non chiederò la condanna a morte, ma non saprei pensare ad una soluzione che gli impedisca di essere un pericolo. Avete proposte?-

-Io, sì! Io sì! Potremmo... ahi!-

Po ce l'aveva una proposta, ma il suo maestro gli aveva allungato un colpo di bastone nelle caviglie prima che potesse esprimerla.

Shifu si inchinò al consiglio della Città dei Gong.

-Maestri, ci sono ancora tre giorni di tempo per pensare ad una soluzione, e poi credo che anche la Divinatrice dovrebbe essere presente a questa discussione. Ne riparleremo il giorno prima di emettere un verdetto ufficiale. Adesso, con il vostro permesso, vorremmo ritirarci-

Maestro Bue e Maestro Croc si scambiarono un sguardo ma non insistettero.

Si inchinarono a loro e li congedarono.

Po si accorse che Maestro Bue lo seguiva con lo sguardo come se volesse chiedergli qualcosa.

***

-Panda... tu vuoi portare Shen nella Valle della Pace, non è vero?-

-Mssì...? Anche questa è una brutta idea, maestro?-

Shifu lo osservò con i suoi intensi occhi azzurri più indagatori che mai.

-Perché vuoi tenerlo ancora nella tua vita? Hai già fatto abbastanza per lui, più di quanto chiunque sia riuscito o fosse obbligato a fare. Ed il risultato è stato inaspettato e sorprendentemente buono, devo ammettere, ma adesso basta, Po, lascialo andare-

-Oh, andiamo, Maestro! Cosa farà se sarà solo? Non... non ha dove andare, non ha amici o famiglia. E dovrà lasciare la città, c'è ancora il suo bando. Io... se non avrà una guida potrebbe tornare a fare cose malvagie-

Shifu aveva voluto rimproverarlo, ma il panda stava sviluppando quella strana propensione per cui ogni obiezione logica sembrava improvvisamente evaporare a confronto con la sincera buona volontà.

Vederlo preoccupato che Shen riprendesse una cattiva strada, sempre ammesso che l'avesse mai abbandonata, colpiva Shifu nel profondo, perché anche lui avrebbe voluto allo stesso modo che Tai Lung avesse abbandonato la via della distruzione.

-Su questo hai ragione, ma portarlo con noi sarebbe una grande responsabilità. Lord Shen è un enigma ancora da risolvere, non illuderti che sia completamente cambiato nell'arco di una sola notte. Quanto al dargli asilo tra noi, ti ripeto ancora una volta che devi consultare i diretti interessati quando prendi decisioni che coinvolgono anche altre persone. In questo caso me, i cinque e l'intera valle della pace-

-E come faccio a chiedere ad ogni villaggio?-

-Sarebbe bastato che chiedessi a me ed ai cinque-

-Oh, bene! E allora che facciamo? Lo prendiamo con noi?-

-Panda...-

Ancora una volta però non riuscì ad opporre un rifiuto netto davanti agli occhioni verdi supplicanti ed alle zampe giunte del suo allievo più particolare.

Shifu sospirò e distolse lo sguardo.

-Vedremo. Devo rifletterci- borbottò.

***

Quella cella aveva il lusso della finestrella sottile in cima.

Shen poteva vedere che il colore della luce cambiava fino a sparire del tutto e fargli capire che era calato il tramonto.

La giornata era volata, in fondo, o forse per lui il tempo aveva ormai perso di significato.

Aveva speso le ore vagando dentro sé stesso, a riflettere, a cercare di rimettere ordine tra i cocci di tutto quello che era andato in frantumi.

All'improvviso percepì una presenza, e sollevò la testa di scatto.

-Buonasera- lo salutò il panda minore.

Lui non rispose al saluto e non si inchinò.

Non sapeva come considerare la presenza del panda, ed aspettava che fosse lui a fare la mossa successiva.

-Il tuo comportamento di stanotte ti fa onore. Oltre la nobiltà di nascita hai saputo dimostrare nobiltà d'animo-

-Che cosa vuoi davvero? Non crederò che tu sia venuto fin qui solo per ringraziarmi di non aver ucciso uno dei tuoi-

-Ed anche se fosse? Un gesto giusto va riconosciuto. O forse tu non sei abituato a dare valore alla vita?-

Shen scosse la testa con un verso sprezzante.

-Smettila di usare questi trucchi con me. Dimmi cosa vuoi-

Il panda minore continuava a guardarlo attentamente, e non sembrava essersela presa per il suo essere brusco.

-Voglio capire chi sei, Lord Shen della Città dei Gong-

-Sai già tutto su di me-

-Nessuno può dire di conoscere completamente un'altra persona, anzi spesso non si può nemmeno dire di conoscere completamente sé stessi-

-E dunque?-

-E dunque mi chiedo chi sei tu davvero. Io ti ho osservato e so cosa hai fatto in passato, ma la tua vera essenza, quella per me resta un mistero-

-Non ci sono misteri-

-Dici di no? E allora come spieghi il fatto di non aver ucciso Bue Infuriato? Tutti credevamo che fosse impossibile. Persino tu lo credevi-

-È stato fortunato-

Il panda minore lo guardò in un modo che non gli piacque per nulla.

Era molto simile a quando la capra sapeva troppe cose.

-Shen, tu sei una persona straordinariamente intelligente. Hai superato molti limiti. Mi chiedo, sei in grado di superare i limiti imposti da te stesso? Sapresti andare oltre te stesso come hai fatto quando non hai tagliato la gola a Bue?-

-Mi stai facendo pentire di non averlo fatto-

-Perché? È davvero così terribile dimostrarti che hai un'etica?-

-Io ho sempre avuto la mia etica. Il fatto che a voi non piacesse non è un mio problema-

-E adesso cambiarla ti spaventa? Sì, immagino che sarebbe stato più semplice rimanere com'eri, e riuscire ad uccidere senza provare nulla-

Shen scacciò tutto con un gesto infastidito.

-I motivi per cui non ho ucciso il bue sono solo miei. Non pensare di comprenderli e non attribuirmi pensieri che non ho mai concepito. Se avessi saputo che sarebbe diventato un fastidio del genere, gli avrei tagliato la gola ieri notte, cosa che farei volentieri e senza alcun rimorso per chiunque tenti di ostacolarmi-

-La cosa peggiore è che ti credo. Non hai ucciso Maestro Bue per una questione molto personale, ma non riesci a concepire il rispettare la sofferenza degli altri come se fosse la tua-

-A che servirebbe? Ognuno è responsabile per le proprie capacità ed incapacità-

-Vero. Ma io mi chiedo, sapresti imparare ad andare oltre te stesso e sollevare con le tue capacità le incapacità di qualcun altro?-

-Perché mai dovrei farlo?-

-Perché dopo aver portato distruzione potresti provare a portare sollievo-

-Distruzione, dici? Non sono mai stato propenso a guardare al passato. Non so cosa lascio alle mie spalle, io so solo dove voglio arrivare-

-Allora, nel tuo guardare solo in avanti, potresti imparare a non calpestare nessuno. A raggiungere i tuoi scopi senza fare del male ad altri-

-Questa è la visione di una mente limitata. Non si può governare senza sacrificare nessuno, né si può costruire solamente, senza distruggere mai nulla. Chi sta più in alto deve fare delle scelte e deve decidere cosa sacrificare per un disegno più grande-

-Le persone non sono pezzi del majong!-

Shen lo sentì come se il panda lo avesse schiaffeggiato.

-Tu! Non osare venire qui a farmi la morale!-

Il piccolo maestro ricambiò la sua stizza con la determinazione.

-Tu sei sempre alla ricerca di nuove sfide e di limiti da superare. Sarebbe la sfida più grande della tua vita superare questo tuo dannato individualismo! Potresti imparare ad esercitare il potere senza sacrificare il benessere degli altri, e potresti costruire senza distruggere, soprattutto senza distruggere quello che non ti appartiene. Tu potresti essere davvero il sovrano grande che desideri essere, se solo avessi in te la compassione!-

-Non ho intenzione di camminare in bilico per il resto della mia vita per andare incontro alle mille esigenze degli sconosciuti-

-Perché no? Ne hai l'intelligenza e le capacità, ed hai dimostrato una volontà d'acciaio. Il fatto che tu non voglia applicarla a certe cose è lo stesso orgoglio che ti ha portato alla rovina già una volta-

-Il mio orgoglio è quello che mi ha tenuto in vita fino ad adesso!-

-No, non è vero! A tenerti in vita, sempre, è stata la pietà che Guerriero Dragone ha avuto per il tuo dolore!-

Il colpo arrivò inaspettato, in pieno petto.

Avrebbe voluto rispondere, ma di nuovo gli sembrava di aver perso la voce, e senza che il panda minore lo toccasse stavolta.

Lui scosse la testa e si appoggiò pesantemente al suo bastone.

-Mi chiedo se potremmo mai andare d'accordo, noi due. Ascolta, non sono qui per rinfacciarti niente, voglio solo capire se vale la pena di assumersi dei rischi per te oppure no-

Shen lo scrutò a testa alta, il becco ben serrato per fargli capire quanto poco gli importasse della sua opinione, ed il panda minore ricambiò con pari determinazione.

Tra le mura ed attraverso le sbarre l'atmosfera si era condensata in quella di un vero scontro.

Il panda scosse la testa.

-No. Non ne vale la pena-

Se ne andò scandendo ogni passo con il bastone, e lo lasciò in cella con un dolore sordo conficcato sotto lo sterno.

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Cantuccio dell'Autore

Bentornati!

Il capitolo è molto corto perché stavolta ho spezzato prima. Per il prossimo mi serve tutta la vostra concentrazione e la vostra capacità emotiva intatta.

Po è un sofficissimo, fluffoso mashmallow, e Shifu deve contenerlo con il suo buonsenso.

Mi è piaciuto molto scrivere il loro duello verbale. Da un lato l'assolutismo monarchico di Shen e dall'altro l'idea di un governo illuminato di Shifu.

Le sue riserve su Shen sono comprensibili, date le sue esperienze passate e la sua maggiore esperienza.

Inoltre sto lavorando alla creazione del banner per la One Shot "12-19", presto la troverete sulla pagina facebook "Il mondo di Smerlda" https://www.facebook.com/Il-mondo-di-Smeralda-690971065087881

Al prossimo capitolo!



Smeralda E. Elessar

   
 
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