Storie originali > Fantasy
Segui la storia  |       
Autore: heliodor    23/03/2022    0 recensioni
Valya sogna di diventare una grande guerriera, ma è solo la figlia del fabbro.
Quando trova una spada magica, una delle leggendarie Lame Supreme, il suo destino è segnato per sempre.
La guerra contro l’arcistregone Malag e la sua orda è ormai alle porte e Valya ingaggerà un epico scontro con forze antiche e potenti per salvare il suo mondo, i suoi amici… e sé stessa.
Aggiunta la Mappa in cima al primo capitolo.
Genere: Avventura, Fantasy, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Cronache di Anaterra'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Sopravvivenza

 
“Non dovevi farlo” stava dicendo Valya. “Non dovevi.”
“Era l’unico modo per convincerli” rispose Ros.
Almeno era quello che pensava. Aveva ragionato in fretta, lì nella sala dove li stavano processando e le sue parole erano azzardate, ma in quel momento, davanti al rischio di essere condannati come disertori, mentire gli era parso il rischio minore.
“È una bugia enorme” esclamò Valya.
“Abbassa la voce” le intimò Nykka.
Anche se erano nella sala che le avevano assegnato come alloggio, l’ingresso era sorvegliato dalle guardie. Era stata Yuldra a ordinare di tenerli comunque sotto sorveglianza.
“Nel caso doveste decidere di andarvene di nuovo in giro” aveva detto prima di congedarli.
Valya serrò le labbra.
“Ros avrà pure mentito” proseguì Nykka. “Ma per il momento ci ha salvati tutti. Di sicuro io non sarei riuscita a mentire come ha fatto lui.” Lo guardò. “Perché era una bugia, vero? Non hai parlato con Shi’Larra della questione e lei non ti ha detto di aver sognato di una porta.”
“No” disse Ros. “Ma che importanza ha? In ogni caso non possiamo fidarci delle sue parole.”
Nykka si accigliò.
“C’eri anche tu a Charis quando costrinse quelle persone a combattere tra loro, ricordi?”
La strega annuì.
“E da allora che non mi fido di lei. L’ho studiata, ho persino cercato di diventarle amico facendomi insegnare la meditazione, ma non ho scoperto molto.”
“Molto non significa niente” disse Nykka. “Che ne diresti di informare anche noi? Forse potremmo darti una mano.”
Ros annuì grave. “Hai ragione. E penso che parlarne con qualcuno potrebbe aiutarmi a risolvere la questione.” Fece una pausa per raccogliere le idee. “Ho cominciato a dubitare di lei dopo quello che è successo a Charis. Shi’Larra parlò di una certa Quamara con la quale era in contatto, ma poi non l’ha più nominata.”
“Ero presente anche io” disse Nykka. “L’avrei uccisa se non avesse convinto quella Quamara a fermare il combattimento. Ma ci riuscì, mi sembra.”
“Quamara” disse Ros. “È lei il problema. Non sappiamo chi sia o cosa sia.”
“Immagino che tu ci abbia pensato” fece la strega.
Ros sospirò. “Secondo me è un demone.”
Nykka lo fissò seria, poi iniziò a ridere. “Un demone? Come nei libri d’avventura?”
“So che può sembrare sciocco.”
“Non sembra sciocco. È ridicolo. E faresti bene a non andare in giro a raccontare certe cose.”
“Sei stata tu a insistere per sentire la mia opinione” l’ammonì.
Nykka tornò seria. “Hai ragione. Hai ragione. Continua, allora. Parlaci di questo demone.”
“Yelna Frilovar parla di demoni in un suo trattato. È su di lei che ho basato la mia tesi.”
“Chi sarebbe questa Yelna?”
“Un’erudita vissuta a Orfar duecento anni fa” spiegò Ros. “Ho letto un suo saggio mentre ero a Charis.”
“I libri sui demoni che mi hai chiesto di recuperare” esclamò Valya sorpresa.
“Vero” disse Ros.
“Tu dicesti che non ti erano stati utili” fece Valya accigliata. “Hai mentito?”
Lui si strinse nelle spalle. “In quel momento non volevo farti preoccupare di più.”
“Dovevi dirmelo” disse lei in tono accusatorio. “Dopo tutto quello che ho fatto per te.”
“Ti chiedo scusa.”
Valya sbuffò.
“Continua” disse Nykka. “Non ti curare di lei.”
“Sì” fece Ros. “Secondo Yelna, esistono molti demoni, più di quanti noi pensiamo. Alcuni sono morti o vivono altrove, separati dal nostro mondo da un velo, un muro o qualcosa del genere.”
“Io non vedo mura che dividono il mondo.”
“Credo sia solo un modo dire” fece Ros. “Forse Yelna intende che il mondo dove vivono i demoni è separato dal nostro e non possono entrare. O uscire. È tutto molto confuso, lo so, ma dovete avere pazienza. Secondo l’erudita, alcuni demoni ogni tanto riescono a entrare nel nostro mondo usando dei passaggi. Lei era convinta che un particolare demone usasse i sogni per introdursi nel nostro mondo.”
“I sogni?”
“Yelna scrive che si tratta di un demone molto antico, che ha molti nomi. Appare all’improvviso quando si verificano conflitti sanguinosi e lunghi o catastrofi. Lei pensa che ne sia almeno in parte responsabile, se non l’artefice stesso.”
“La ribellione” disse Nykka seria. “Sarebbe opera sua?”
“Forse approfitta solo della confusione” disse Ros. “O forse no. Impossibile saperlo con certezza. Yelna scrive che alcuni hanno dato la caccia a questo demone ma è abile a sparire quasi quanto lo è ad apparire. E non lascia mai tracce, potendo usare i sogni.”
“Un momento” disse Nykka. “Questo demone esiste davvero o è solo una fantasia?”
“Secondo Yelna, sarebbe reale, ma vivrebbe nascosto da qualche parte, si solito non lontano dai suoi servitori.”
“Servitori?”
“Quelli con i quali riesce a parlare nei sogni.”
Nykka si accigliò. “Le profezie di Shi’Larra sarebbero opera sua?”
Ros si strinse di nuovo nelle spalle. “Non lo so. Yelna non scrive mai che il demone sia capace di predire il futuro. Secondo lei può solo influenzare le persone che vengono a contatto con lui. È pericoloso e potente, ma non è invincibile e sembra sapere che non può esporsi più di tanto.”
“Ma Shi’Larra prevede il futuro.”
Ros annuì. “È vero.”
“E ci ha aiutati a trovare il passo e poi questa fortezza. Io ero presente quando ha detto di aver visto la strada che portava qui. E ha trovato anche l’acqua che sta dissetando tutta l’armata.”
“Una cosa per volta” disse Ros. “Io non credo che ci sia stata così tanto d’aiuto.”
Nykka si accigliò.
“Shi’Larra non ci ha detto che il passo sarebbe crollato dividendo in due l’armata” disse Ros seguendo il filo dei suoi pensieri. “E non ci ha avvertiti che venendo alla fortezza ci saremmo trovati prigionieri senza potercene più andare. Ci ha detto dell’acqua, è vero, ma non della porta che si trova nei sotterranei, la nostra unica via di fuga e di salvezza.” Sospirò. “Avrebbe potuto prevedere l’attacco e non l’ha fatto. Io non credo che stia agendo a nostro favore. Ci dice solo le cose necessarie per farci sopravvivere un altro po’, come se si stesse servendo di noi.”
“Per poi sbarazzarsene?”
Ros annuì con vigore. “Come ha fatto con i rinnegati prima che voi la catturaste. O con il comandante Stanner quando l’ha mandato in battaglia senza avvertirlo. Fu Toralmir a dirmi del loro colloquio prima della partenza.”
“Maledetta bastarda” ringhiò Nykka.
Ros non l’aveva mai vista così infuriata. La strega aveva stretto i pugni fino a sbiancare le nocche.
“Dobbiamo avvertire Yuldra a Kumal” disse Nykka.
“Non ci crederebbero” disse Ros. “Loro si fidano di Shi’Larra e io ho appena usato quella fiducia per convincerli a scendere nei sotterranei e usare la porta per andarcene.”
“Dannazione” disse Nykka. “Hai proprio pensato a tutto, Chernin. Hai pensato anche a cosa fare dopo?”
“Andiamo via prima che arrivino i rinnegati” disse Ros. “È l’unica cosa da fare.”
“Se Zane e Astryn riusciranno a chiudere il passo e rallentare Hissarion, potremo evacuare la fortezza.” Nykka tacque e sembrò sbandare. “Zane e Astryn sono andati con l’indovina.” Guardò Ros.
“Non è un buon segno” disse. “Forse ha cambiato di nuovi i suoi piani e adesso non le siamo più utili.”
“Zane” disse Valya. “È in pericolo?”
Ros faticò a trovare le parole giuste e alla fine rinunciò. “Se ho ragione, è chiaro che a Quamara non importa chi o cosa venga sacrificato per il suo piano, qualunque esso sia.”
“Devo andare da lui” disse Valya. “Per avvertirlo.”
“Non ti crederebbe” disse Nykka. “Zane si fida di Shi’Larra.”
“E anche se non si fidasse, il suo piano di chiudere il passo ai rinnegati è buono” disse Ros. “Forse Quamara vuole davvero concederci qualche altro giorno di vita per i suoi scopi.”
“Io non voglio sopravvivere qualche altro giorno” disse Nykka con tono cupo. “Io voglio tornare a Lormist da mio padre e mia madre.”
Valya fece per andare via. Ros la inseguì e la trattenne per il braccio.
“Lasciami andare” disse la ragazza.
“Devi restare qui” disse lui.
“Zane potrebbe essere in pericolo.”
“Non lo puoi sapere” rispose. “Non conosciamo le vere intenzioni di Quamara.”
Valya si liberò della presa con uno strattone. “Un motivo in più per avvertirlo.”
“Resta” disse Ros.
“Non posso.”
Fece per dire qualcosa ma la mano di Nykka appoggiata sulla spalla lo fece sussultare.
“Lasciala andare, Chernin.”
Valya le rivolse un cenno con la testa. “Grazie” disse prima di voltarsi e uscire dalla sala.
“Dovrei andare con lei” disse Ros fissando il velo che copriva l’entrata e che ancora si muoveva ondeggiando.
“Sarebbe una follia. E ci costerebbe carissimo” disse Nykka.
“Non avete bisogno di me per raggiungere l’entrata. Tu conosci la strada. Puoi guidarli.”
“Io conosco la strada, ma tu ti sei impegnato con Yuldra e Kumal. Se scappi, perderanno ogni fiducia nel nostro racconto e resteranno qui a farsi massacrare.”
Ros abbassò gli occhi.
“Valya sa usare quella spada maledetta” disse Nykka. “Troverà Zane e Astryn e li avvertirà in tempo. Con un po’ di fortuna riusciranno a tornare qui e a scappare con noi.”
“Andiamo da Yuldra e aiutiamola ad organizzare la fuga.”
Nykka sorrise. “Ora mi piaci.” Subito dopo arrossì. “È solo un modo di dire, guaritore. Non è che tu mi piaccia davvero. Non sto dicendo che tu sia un brutto ragazzo, ci mancherebbe. Anzi sei piuttosto piacevole come compagnia, specie quando la smetti di parlare sempre dei tuoi libri.” Si fermò e scosse la testa. “Potrebbe essere il demone di Shi’Larra a farmi dire certe cose?”
Ros le sorrise. “Non penso funzioni in questo modo, ma chi può dirlo? Una volta fuori di qui voglio scoprire tutto ciò che posso su quella creatura.”
“Bene” disse Nykka. “Andiamo da Yuldra.”
La strega era nel suo studio che consultava alcune carte. Quando li vide entrare sollevò la testa. “Siete ancora confinati nei vostri alloggi.” Esitò. “Ma immagino siate qui per un buon motivo.”
“Yuldra” disse Nykka con tono deciso. “So che Kumal è al comando e che il rango conta in questi casi, ma ci rimane poco temo per far scappare tremila persone. Avete un piano o no?”
“E se non lo avessimo.”
“Noi ne abbiamo uno.”
Yuldra sospirò. “È il tuo piano o è del guaritore?”
Ros fece un passo avanti. “È il piano di Shi’Larra” disse con tono deciso. “Lei è andata via per consentirci di fuggire. Se non lo facessimo, renderemmo vani i suoi sforzi e quelli di Zane.”
Yuldra si accigliò. “Perché non ne ha parlato anche a noi?”
“Sapeva che vi sareste opposti” ribatté Ros. “Avevate già deciso di chiudere i livelli inferiori all’esplorazione. Non c’era altro modo per procedere che tenervi all’oscuro di tutto fino alla fine.”
La strega sospirò. “Ne riparleremo quando Zane e gli altri torneranno. Ora sentiamo questo piano. E che sia valido perché non ho più voglia di restare in questo dannato posto ad aspettare di morire.”

 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantasy / Vai alla pagina dell'autore: heliodor