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Autore: Spensieratezza    26/03/2022    2 recensioni
Questa storia è uno spin off della storia "Il salto quantico" e comprende dei missing moment degli altri personaggi e che vanno a risolvere alcune cose lasciate in sospeso nella storia principale che non sono riuscita a inserire li. I missing moment saranno tutti dolcissimi a modo loro.
Genere: Comico, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Bobby, Dean Winchester, Gabriel, Sam Winchester
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Sesta stagione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Il salto quantico'
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Sam e Dean stavano assistendo al concerto dei Kansas!
Una canzone intitolata Carry On my Wayard Son.

Dean applaudiva ballando come un ganzo, ma anche Sam era in fibrillazione.

Tutti ballavano e si scatenavano a ritmo.
Tutta la gente attorno era in vena di fare festa.

Il sole picchiava ma non dava fastidio, sembrava primavera e Dean e Sam come tutti, erano..mezzi nudi, con pantaloncini corti che non avevano mai indossato, collane da hippie e canottiere un po’ troppo larghe per loro.

Cedric era riuscito perfino a convincerli a portare degli orecchini momentanei e delle corone di fiori.
Dean ad un certo punto cadde sopra Sam, e fu un miracolo che non vennero calpestati.
Ma forse era solo la magia degli anni settanta!
O meglio ancora: Dei Kansas.

“ADORO questa canzone!” disse Dean senza accennare a togliersi da sopra Sam.
“Anche io!” disse Sam con gli occhi che brillavano.

I loro vestiti vennero strappati e lacerati dalla confusione che c’era, tra gente che si spintonava e correva. Edward e Cedric balzarono subito intorno a loro, non si capiva se per picchiarli o per abbracciarli dalla confusione che ne scaturì, subito seguiti dagli altri.
Questi erano gli anni settanta.

Scatenarsi e ballare seminudi abbracciati come fratelli in un coro di sinfonie e ballate spensierate del fantastico rock’n roll.
Uno dei musicisti, un tizio dai capelli castano a caschetto con i baffi, cantava il ritornello e Sam prese in giro Gabriel.
“Guarda quello come ti assomiglia! Devi dirci qualcosa?” gli chiese Sam ridendo.

Dean scoppiò a ridere più forte, mentre gli altri erano più perplessi e intimoriti, poi quando capirono che Sam scherzava, risero anche loro.
“Oh, in effetti noto una certa somiglianza, rispetto al mio vecchio corpo..magari chissà..ci penserò.”
“Zitti o ci arresteranno!” disse Dean ridendo.

“Dopo tutte le baraonde e le risse che abbiamo combinato e non l’hanno mai fatto..non lo faranno ora!” disse Fushico.
“Magari tra cento anni, prenderai il corpo di un mammut! Noto una somiglianza!” disse Lucien.

“Sono un ANGELO. Porta rispetto!” disse Gabriel, facendolo cadere, simulando una specie di lotta.
“Non ascoltarlo, Lucien, è più un diavolo.” Disse Castiel, poi si buttò anche lui nella mischia, subito seguito dagli altri.

Più tardi, quando il concerto finì, si trovavano in piazza a bere coca cola e fumare canne, in mezzo a una moltitudine di ragazzi, che ancora si divertivano o coppiette che si baciavano in disparte.

“Ma guardatevi, avete gli occhi che vi luccicano. Sembra che non avete mai visto una canna o un concerto, nel vostro futuro non le fanno queste cose?” chiese Cedric.

Sam e Dean si scambiarono un’occhiata veloce e subito distolsero lo sguardo.

Dean e Sam erano contenti, certo, avevano degli amici nel futuro ma non avevano mai provato quella sorta di sentimento di appartenere a un qualcosa, quel languore tipico di chi non ha pensieri, se non suonare la batteria e scrivere canzoni smielate, restare alzati fino a tarda notte a fare casino e ballare per le strade senza essere denunciati per schiamazzi notturni, era bello stare lì, in un'epoca dove la preoccupazione più grande era far valere i propri diritti e cantare a squarciagola di amore libero fino a quando non avevi più fiato. Era la PASSIONE e l'ENTUSIASMO ad averli conquistati, non di certo le canne..o il chiasso di un concerto, per quanto ascoltare i Kansas li aveva davvero esaltati ed emozionati.

“Certo che le fanno.” disse Sam triste che cercava di dissimulare.
“Ma loro sono degli acchiappamostri! Non hanno molto tempo per svagarsi come adolescenti, non è vero, ragazzi?” intervenne Lucien.

“Sì, è proprio così.” Disse Dean sorridendogli con un sorriso grato.
“Ced, perché tu e Ed non andate a prenderci dell’altra birra?” chiese Lucien.
“Non è il mio custode!” disse Cedric ma sorrise compiaciuto, alzandosi.

“Sono il custode del tuo cuore!” disse Edward che si era già alzato, affiancandolo.
 
Sam e Dean rimasero a guardarli con ammirazione, mentre si allontanavano.

“Non avete queste cose nel vostro futuro, vero?” domandò Lucien.
Sam e Dean si scossero, sentendosi scoperti.

“In realtà ci sono ancora i concerti.” Disse ancora Dean.
“Non parlavo della musica..parlo della passione, del divertimento, quello VERO, degli occhi che brillano..”

“Senti, Lucien, non vogliamo che vi facciate un’idea di un futuro mostruoso, senza gioia, perché non sarebbe la verità..” intervenne Sam.

“Già, è vero..è solo che..” disse Dean, ma si ritrovò a non sapere cosa dire.
Lucien li guardò stranito.
“Siamo rimpianti, non è vero?”
“Cosa?” chiesero loro in coro, straniti.

Gli anni settanta..insieme a tutti noi, poveri bastardi..sappiamo cosa dicono di noi, che cosa credete? Ci chiamano hippie di merda, invasati, fanatici..pazzi..ma verremo rimpianti, non è vero?”

“Sì..è proprio così, Luc..” disse Dean con un sorriso.
Lucien tirò un tiro di sigaretta.
“L’ho capito guardandovi. Gli occhi non mentono mai, e a voi luccicano..luccicano come di chi sta vivendo un sogno..”

“È così..voi..non lo sapete, ma nel futuro siete praticamente un mito. Gli anni settanta saranno sempre ricordati come simbolo di spensieratezza e gioia di vivere. Insomma..siete..sognatori.” Disse Sam.

“Non che adesso viviamo in un futuro distopico, senza amore..la gente continua a innamorarsi, anzi, fa letteralmente follie per amore..anche troppe..ma adesso..c’è spensieratezza, c’è speranza..romanticismo..”disse Dean.

"E nel vostro mondo invece non ce n'è?" chiese Lucien.

Dean e Sam cercarono di trovare le parole ma non ci riuscirono.

“Nel vostro mondo siete invece disillusi?” riprovò lui.
“Un po’ sì..ma tra molti di noi c’è ancora speranza.” disse Dean.

“Questo mi rallegra molto. Perché noi speriamo molto nella speranza e se sopravvive anche se in pochi, non avremo lottato invano.”
Dean e Sam rimasero molto colpiti dalle sue parole.

“Vi devo ringraziare, perché prima non avete disilluso il mio ragazzo, e vi ringrazio ancora di più perché mi avete dato la conferma che saremo ricordati e questo è bello. E poi se mi permettete di dirvelo, guardandovi non sono così convinto che il romanticismo sia andato tutto perso.”

A queste ultime parole Dean e Sam apparvero visibilmente commossi.

“Grazie a te, Luc.” Disse Dean.
“Sì, grazie.”

“Va bene, tutti questi ringraziamenti dopo un po’ diventano stucchevoli. Adesso che ne dite di tornare a elogiare i Kansas? Avete visto che gran pezzo che hanno suonato?"

Appena Lucien si allontanò da loro, Castiel e Gabriel si avvicinarono a loro invece. Sam e Dean li guardarono con sguardo colpevole.

"Scommetto che avete sentito tutto, non è vero?" chiese Sam.

"Siamo Angeli." gli rammentò Castiel.

"Sentite, io sono il maggiore, io avrei dovuto essere più convincente, quindi prendetevela con me, se proprio dovete!" disse Dean.

"Pensate che vogliamo rimproverarvi? No, volevamo dirvi che siete stati GRANDI." disse Gabe ridendo.

"Cosa??" dissero loro in coro sorpresi.

"Non abbiamo incasinato il futuro?" chiese Sam stranito.

"Dubito fortemente che due paroline abbiano il potere di incasinare il futuro e se proprio avete compiuto un cambiamento, direi che è stato in meglio." disse Gabe.

"Ma come! Noi non abbiamo smentito alle parole di Lucien..quando ha intuito un futuro catastrofico..l'abbiamo riempito di pessimismo..siamo stati..pessimi." disse Sam, mettendosi le mani nella testa.

"Come al solito vi piace autoflaggellarvi per niente!" disse Gabe.

"Ma.." cominciò Dean.

"Sentite, pensate un attimo se i ruoli fossero invertiti, arrivano nel vostro presente degli ipotetici ragazzi del futuro e vi prospettano un futuro apocalittico e pessimistico, in cui i valori sono considerati nientemeno che la carta straccia dei pacchetti di sigarette, cosa fareste? Vi lascereste abbattere dal pessimismo e finireste con odiare il mondo in cui state prima del tempo?" disse Cas.

Dean e Sam si fermarono a riflettere e dissero piuttosto sorpresi: "No."

"Esatto! Esatto!" disse Gabe, battendo i pugni sulla mano. "Voi non vi lascereste abbattere, ma amereste ancora di più l'epoca in cui state e nel vostro cuore sperereste che le cose andranno in maniera diversa quando sarà!" disse lui.

"E questo desiderio è talmente potente da poter cambiare non solo la coscienza di loro, ma di molti..QUESTO potrebbe davvero fare la differenza." disse Cas.

"E adesso torniamo dagli altri, prima che pensino, a ragione, che stiamo confabulando alle loro spalle." disse Gabe ridacchiando, con un certo autocompiacimento nel notare gli enormi sorrisi negli occhi di Dean e Sam.



Le parole, se dette con sentimento e passione, possono davvero fare la differenza e cambiare il destino di molti. Sono il nostro inchiostro, che si imprimerà nella pelle dei nostri discendenti, mischiato al sangue. Il nostro FUTURO.
















Note dell'autrice: ciao ragazzii..allora, questo capitolo è un missing moment, sempre del salto quantico, che parla di un momento in cui Sam e Dean, insieme a Cas e Gabe, erano negli anni settanta, non sono riuscita a inserirlo nella storia principale e quindi lo faccio qui. Spero vi sia piaciuto ^^ io sono contro alle droghe in generale ovviamente ma in quegli anni li si sballavano e comunque si tratta solo di canne

Questo capitolo si colloca cronologicamente prima di quando fanno tutti quanti la rappresentazione teatrale, ovviamente qui sanno già che sono ragazzi del futuro.

Vi allego il link del concerto, in realtà è del 1977, ma fate finta che è ambientato nel 1973

Concerto dei Kansas

Ragazzi vi prego, guardate il musicista. Non vi pare davvero Gabe? ahhahah
   
 
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