Capitolo 4 Harry Regulus si erano conosciuti tempo prima, non di persona perché il maggiore dei 2 era deceduto tempo prima, poco prima della nascita del Potter. Harry quando aveva setacciato la casa in cerca di oggetti pericolosi aveva trovato il quadro del giovane Black il quale, all’inizio si era mostrato restio a parlare e socializzare, ma successivamente si era aperto e i 2 avevano stretto un magnifico rapporto. Perciò per entrambi era una gioia vedersi di persona e Harry non era riuscito a trattenersi dal corrergli in contro e abbracciarlo. Regulus allo stesso tempo di certo non gli dispiaceva avere quel ragazzo di ormai 33 anni, quindi neanche troppo giovane tra le braccia. Qualche minuto dopo si staccarlo e Harry con occhi carichi di emozioni positive domandò “Reg ne sei sicuro al cento per cento?? Voglio dire tutto ciò sarebbe magnifico se fossero veri ma se non lo dovesse essere o non dovesse durare…” il ragazzo non continuo la frase, ma non c’è ne fu bisogno. Si poteva leggere la disperazione nei suoi occhi, segno che non l’avrebbe sopportato come se lo avesse già sperimentato. “Harry, io credo che puoi fidarti, I viaggi tra dimensioni sono estremamente rari e le possibilità che ne avvenga un altro proprio a noi sono veramente basse” “Sicuro?” “si” L’uomo sembrò emettere un sospiro di sollievo, poi mise su una maschera di indifferenza mista a un po di incertezza e disse: “Voi sapete chi sono io?” Una ragazza dai capelli rossi, gli occhi nocciola e dall’aspetto che ricordava vagamente la piccola Lils, rispose: “Tu sei Harry” “Si ma chi sono io per voi. Hmmm, non credo di conoscerti però” “Harry, sei veramente tu?” Harry rimase di sasso quando capì chi aveva parlato: una donna dai capelli rosso fuoco, di una tonalità più chiara rispetto a quelli dei Weasley, con occhi a mandorla di un verde giada meraviglioso, e quella donna si rese conto era sua madre. “Mamma” Harry non era riuscito a trattenersi, quella era sua madre, la donna che sperava di incontrare fin da quando era bambino e in quel momento era lì di fronte a lui che annoia con piccole e lucenti lacrime agli occhi e che gli faceva segno di avvicinarsi. Harry non se lo fece ripetere 2 volte, si fiondo in quello che finalmente poté considerare un vero abbraccio materno dategli da sua madre, abbraccio a cui presto si aggiunse una persona, suo padre. Harry era un uomo di 30 anni superati e pure li in mezzo ai genitori si sentì veramente protetto e amato, proprio come un bambino si sente quando dopo aver fatto un brutto sogno si va a rifugiare nel lettone insieme a mamma e papà. Harry si sentiva veramente al sicuro. “Tesoro ci dispiace di averti abbandonato, siamo dei genitori pessimi noi non ce lo perdonerete mai…” si interruppe grazie a un singhiozzo, e non continuò la frase che però era abbastanza sottintesa. Harry però ribattè: “No, no mamma. Voi siete stati dei fantastici genitori anche se per poco. Avete permesso che io vivessi, vi siete sacrificati per me è io ve ne sono grato e lo sarò a vita” nell’ultima parte si era un po emozionato, ma aveva cercato di nasconderlo q differenza dei suoi genitori che non cercavano di nasconderlo. “Oh Harry” la madre non lo lasciavano andare ma a lui andava bene così. Dopo qualche minuto il silenzio che si era creato, rotto soltanto dai singhiozzi di felicità provenienti dai coniugi Potter e il loro primogenito, venne spezzato dalla ragazza dai capelli rossi che aveva parlato prima: “Harry!? Quindi tu sei nostro fratello!!” nella sua voce c’era speranza ma allo stesso tempo anche una vena cauta che conteneva le aspettative della ragazza. Aspettative che vennero spazzate momentaneamente da Harry che rispose con una voce confusa: “Fratelli, io? Sono figlio unico” “No Harry, nella nostra dimensione dopo la tua morte i tuoi genitori hanno avuto altri figli. Ricorda che le cose in molti campi sono andate diverse qua e la” disse Regulus adocchiato la sua famiglia che si guardava intorno spaesata e a disagio. “avere fratelli… bhe, wow, non avevo mai pensato a questa possibilità.” “e invece ora sei qui, e hai noi come fratelli!” poi dopo una breve pausa continuò “io sono Charlie… per la verità Charlus, ma tutti mi chiamano Charlie. Ho 18 anni e sono il più piccolo dei Potter.” Dicendo ciò tese una mano in avanti con addosso un’espressione di gioia e allegria, contagiosa di certo, e un sorrisetto malandrino. Harry la strinse con gioia, ma prima che lui potesse reagire, Charlie lo avvicinò e gli diede una pacca sulla schiena. Harry rimase un po interdetto, ma subito si riprese e gli sorrise in risposta, un sorriso vero, decidendo che suo fratello gli stava simpatico. “Io sono Rose Potter, ho 22 anni e soni la gemella di questo qua” disse indicando un ragazzo sui 20 anni appunto, con i capelli marchio Potter tutti scombinato, ma di colore rosso come la gemella e la madre, gli occhi nocciola del padre e i lineamenti più dolci come la madre. Tutto sommato assomigliava molto a Rose che aveva lineamenti e colori molto simili tranne che lei gli occhi gli aveva notevolmente più chiari rispetto a quelli nocciola del gemello. Anche Rose aveva quell’espressione di gioia sconfinata sul viso, e Harry non potè fare a meno di ricambiare il sorriso mentre, quasi a sorpresa veniva trascinato in un abbraccio fraterno. Al posto di sentirsi a disagio però come aveva pensato sarebbe accaduto, non era sicuro di trovarsi male nelle braccia della sorella. “Si, si, ora però è arrivato il momento del fratello migliore: io. Sono Tobias e ho 23 anni.” Gli diede una pacca sulla spalla che Harry anche se un po stordito gli restituì. “Wow, fratelli e sorelle ancora non ci posso credere…” “Anche noi tesoro, siamo estasiati dal riaverti di nuovo qui” Gli rispose con tono dolce e materno Lily. ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Nota dell'autrice: Mi scuso per la mia breve assenza, qui di seguito però ci sta il seguente capitolo. Volevo avvisarvi che cercher6di fare 1-2 capitoli a settimana xhe usciranno esclusivamente il weekend, anche se con qualche rara eccezione potrebbero uscire la settimana o non esserci proprio. Detto questo vi lascio alla lettura ☆Marty☆