Anime & Manga > Lupin III
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Autore: Mr Crossover    31/03/2022    1 recensioni
Il più grande ladro del mondo e il detective più famigerato del Giappone. Due uomini che non si sono mai incontrati di persona, ma che conoscono le imprese l'uno dell'altro. Sebbene facciano mestieri diversi i due uomini e i loro amici saranno i soli a poter contrastare le ambizioni di un terribile gruppo, residuo di una storia segreta, che brama da tempo il dominio sul Giappone e sul resto del mondo.
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Lupin III, Sorpresa
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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La sede principale dellaTechnoimp si ergeva maestosa nel quartiere dove risiedeva. Era un alto edificio palazzo ben dotato delle ultime tecnologie di sicurezza, con scanner occulari e per le impronte agli ingressi, ma Lupin era pronto a infilitrarsi senza problemi.

Dopo aver superato vari controlli ed essersi fatto identificare come un addetto alla manutenzione, il ladro iniziò la sua operazione "Bene bene. Per prima cosa facciamo una visitina al direttore Yushida."

E si avviò verso le scale quando da lontano notò una splendida donna che camminava accompagnata da un impiegato.

Sebbene avesse i capelli di un altro colore, Lupin la riconobbe dagli occhi: era Saeko." Ma guarda. La mia sbirra preferita vuole giocare all'infilitrata, eh? Probabilmente sarà qui anche lei per cercare risposte. Quasi quasi le faccio un salutino" pensò Lupin che si avvio verso di lei e finse di urtarla accidentalmente facendo cadere la cassetta degli attrezzi che si era portato per rendere la sua copertura convincente.

<< Ehi! Faccia più attenzione! >> lo rimproverò Saeko senza averlo riconosciuto, mentre l'impiegato si scusava per l'accaduto.

<< Mi scusi, signorina. Mi era venuta una storta alla gamba. Era da parecchio che non lavoravo e il mio corpo si è un po' rammolito. >> si scusò Lupin prendendole la mano per aiutarla a rialzarsi.

<< Veda di fare attenzione. Qui non vogliamo rammoliti. >> lo rimproverò subito dopo l'impiegato.

<< Non succederà più, signorina. Le do la mia parola. Buona giornata >> disse infine Lupin salutando Saeko e andandosene dopo aver recuperato la sua cassetta degli attrezzi.

"Che tipo strano." pensò Saeko guardandolo andar via.

<< Prego, signorina. Il direttore la aspetta. >> le disse cortese l'impiegato.

<< Ma certo, andiamo. >>

Da un altra parte invece, a pulire i pavimenti,. stava un ispettore Zenigata travestito da inserviente. "Mi auguro davvero che fili tutto liscio."

A un certo punto notò anche lui un tecnico passargli vicino per andare a incontrare un altro addetto. Sentendoli parlare venne a sapere che il tipo che gli era passato voleva controllare l'efficenza delle telecamere degli altri settori.

Zenigata non fu convinto della cosa. "Che sia lui?" ma invece di avvicinarsi decise di lasciarlo stare per non attirare l'attenzione. Lo avrebbe ripreso più tardi.



Saeko nel frattempo fu presentata al direttore Juro Yushida, un uomo di corportara robusta, con capelli marroni, intelligente ed esperto di affari.

<< Erano anni che non mi capitava a disposizione una dipendente tanto affascinante >> disse cortese a Saeko dopo che erano stati lasciati soli.

<< Oh, signor Yushida. La ringrazio. Sono pronta a mostrarle le mie referenze. >> disse lusingata.

<< Ma certo, si accomodi. >>

E i due si misero a parlare. Saeko sfruttò subito il suo fascino per ammaliare il direttore e convincerlo così ad assumerla come segretaria. Quando parlava di mostrare le sue referenze non intendeva in "quel modo". Non le piacevano gli uomini che volevano subito provarci e lei non era affatto una prostituta.

<< Bene. Se vuole cominciare subito, la sua postazione l'ha già vista, è proprio qui fuori dal mio ufficio. Dica a Nakamura che lo ringrazio per averla proposta come nostra impiegata. Con lei l'agenzia sarà migliore che mai. >> disse infine Yushida. Il suo sguardo era interessato ma non solo per via del fascino della ragazza, c'era anche qualcos'altro. Tuttavia questo, Saeko non lo notò. Lei pensava sempre che lui volesse solo provarci come tutti gli uomini che ha incontrato nella sua vita.

<< Grazie, signore. >> uscì dalla stanza "Sarà uno scherzetto." e si appostò alla sua scrivania, sfruttando il terminale che le avevano dato per poter penetrare nel database della società con una chiavetta speciale che le aveva dato un suo amico hacker.



Lupin intanto, non appena era entrato nella stanza delle registrazioni sfrutto subito le sue abilità per scoprire ulteriori segreti della Imp. Dal momento che c'era già Saeko a controllare il database per lui, aveva intenzione di approfondire le indagini. Tanto per renderle il lavoro più agevole, il ladro aveva manomesso dalla sala le telecamere del studio di Yushida in modo che non inquadrassero nessuno.



Nel frattempo, Fujiko aveva rivelato ad Anika che tra le cose del ministro Yamamoto mancava un unica cosa: un ciondolo di spada cosparso di scritte, che era per l'appunto la chiave dello scomparto nascosto.

<< Sembra quasi una chiave. Può scoprire da dove viene? >> chiese la ragazzina.

<< A quanto pare si tratta di un pezzo di artigianato molto accurato, pochi artigiani sanno lavorare il metallo così oggigiorno. Ma forse... >> fece Fujiko zoomando lo schermo verso le scritte.

<< Queste scritte sono coperte da altre scritte. >>

Anika osservò incuriosita.

<< Solo un momento... Si tratta di una firma. Kenzo... Inoue. >>

"Kenzo Inoue? Mi sembra di conoscere questo nome. Aspetta, che sia... " pensò Anika avendo un presentimento nel sentire quel nome. Fujiko se ne accorse.

<< Sa chi è? >>

<< L'ho incontrato quando avevo nove anni. Era un tipo dall'aspetto strano, ma gentile. Lui e papà si conoscevano bene, ma non sapevo che fosse un artigiano. Il posto dove abitava me lo ricordo. Papà mi ci portava poche volte, ma era un posto facile da trovare. Se vuole venire anche lei, miss Okada, per far stare tranquilli i miei parenti può farlo. Agitati come sono non penso che mi lasceranno uscire senza un contatto diretto. >>

<< Certo, Anika, non si preoccupi. Allora dovremo avvertire il signor Saeba e la sua amica. >>

<< Si. Mi dia solo un momento per preparami >> e dicendo così, Anika si diresse nella sua camera dove si mise un giubbotto e, da un piccolo scomparto del pavimento tiro fuori qualcosa che si mise nel giubbotto.



Ryo e Kaori erano entrati negli archivi dove il custode rivelò che della rete sotterranea nascosta a parte l'imperatore e il custode stesso solo un altro uomo ne era a conoscenza: Motoki Tanaka.

<< ... a quanto ho saputo però, circa 6 anni fa, il corpo di Motoki venne ritrovato nel porto con un foro in fronte, perciò non so che dirvi. Mi spiace >> terminò l'archivista.

Ryo era frustrato: un uomo morto a conoscenza dei passaggi segreti non conduceva da nessuna parte.

<< Tanaka non aveva parenti che lei sappia? >> chiese Kaori.

<< Non ha mai lasciato notizie sulle sue attività private o sulla sua famiglia. Era l'impiegato più fedele dell'imperatore e del ministro Yamamoto, perciò non voleva coinvolgere nessuno nei suoi affari. Immagino capiate. >> rispose desolato l'anziano.

<< Già. >> fece Ryo riflettendo per poi rivolgersi a Kaori dopo essersi congedati dal custode << ci toccherà chiedere ad Anika di questo Tanaka. C'è la possibilità che prima di morire abbia rivelato a qualcuno della rete sotterranea. >>

<< Stai dicendo che Tanaka aveva deciso di tradire l'imperatore nonostante tutti i benefici che aveva ottenuto da lui? Mh. Non mi convince. Questo rivela che Lupin non c'entra davvero con l'omicidio del ministro, ma se il colpevole sapeva dei cunicoli da sei anni perché ha aspettato tanto per colpire? Gli serviva l'occasione migliore? >>

<< Può essere. E in effetti gli è capitata proprio di mano: usare Lupin come capro espiatorio per coprire le sue mosse. Ciò significa che sapeva già che Lupin si sarebbe presentato. E questo vuol dire... che sapeva anche del suo tentativo di rubare il kakemono dal museo. Non può essere una coincidenza. Dovremo indagare più a fondo anche sul consigliere Mishima. >> disse Ryo molto serio.

<< Cosa? Aspetta non starai pensando che... >> rispose Kaori intuendo ciò che pensava l'amico.

<< Per ora non ne abbiamo conferme, sarà meglio parlarne più tardi con Saeko. Cerchiamo di trovare una svolta sulla pista di Tanaka. >> disse infine Ryo. Kaori annui, anche se non riusciva a crederci: un consigliere della Dieta Nazionale che spinge un ladro internazionale a intrufolarsi a palazzo per incastrarlo dell'omicidio del primo ministro? Non aveva nessun senso. Mishima era uno dei miglior consiglieri giapponesi, certo era stato severo con Saeko, ma stava prendendo sul serio le indagini sull'omicidio del ministro. Era troppo strano.

Non appena uscirono dall'archivio, i due ragazzi si trovarono davanti miss Okada, allias Fujiko. Ryo la fissò subito con occhi arrappati.

<< Che piacere rivederla. >> disse il marpione.

Fujiko lo guardo impassibile, a differenza di Kaori che aveva voglia di picchiarlo, e rispose << Io e la signorina Yamamoto abbiamo scoperto qualcosa dall'oggetto sottratto al ministro prima della sua morte. Si tratta di una specie chiave a forma di spada di cui l'autore sembra essere un certo Kendo Inoue. >>

<< Inoue? >> chiese Ryo

<< Si. Pare che si tratti di un amico del ministro che Anika conobbe anni fa. Ha detto di ricordare ancora dove abita. Dite che possa essere utile? >>

<< A questo punto non possiamo escludere nessuna pista. Dov'è Anika adesso? >> chiese Ryo.

<< Ha detto che ci aspetta all'ingresso principale. Oh, e dovrò venire anch'io. I famgliari di Anika non la lasceranno uscire senza qualcuno che possa aggiornarli. >>

Kaori non fu convinta: se lei era davvero Fujiko Mine, allora stava solo accampando una scusa per stare vicino ad Anika in attesa che salti fuori qualcosa. Ma dato che non poteva ancora incastrarla, e non poteva opporsi alla volontà degli imperiali, doveva per forza acconsentire. Ovviamente Ryo diede il consenso senza nessun problema dopo aver valutato le "autorizzazioni" della donna che aveva davanti. Kaori lo stese subito con un pugno in testa.

<< Andiamo >> disse la rossa trasicando Ryo per un piede. Fujiko rimase basita davanti a quella scena "Quella ragazzina è davvero gelosa. Spero che comprenda presto che non vale la pena stare con uomini così vogliosi... Io ne so qualcosa."

Dopo essersi ritrovati con Anika, Ryo le parlò di quanto avevano scoperto dal custode riguardo Tanaka e dei sospetti di Saeba sul consigliere Mishima dal momento che è cominicato tutto dal furto dal tentativo di furto del suo kakemono per mano di Lupin. La ragazzina non sapeva che Kendo Inoue avesse a che fare con qualcuno che ha rivelato al killer di suo padre come entrare nella sua stanza per ucciderlo. Questo comprometterebbe anche lui. Ma sospettare di un consigliere della Dieta era ancor più folle: Mishima e suo padre erano ottimi amici. Che abbia organizzato un piano per ucciderlo e derubarlo era troppo assurdo.

Kaori notò lo sconforto nato nella ragazza per via di quanto è stato scoperto. << Non ne siamo ancora certi, Anika. Per ora dobbiamo solo incontrare questo Kendo Inoue e scoprire cosa sa. >> disse toccandole la spalla in modo confortante.

"Hanno detto che Motoki è stato ucciso 6 anni fa. Che sia..." pensò l'imperiale insospettita toccandosi la tasca con l'oggetto misterioso senza farsi notare: riguardo Kendo Tanaka stava nascondendo dettagli che non aveva ancora intenzione di condividere. "Papà. Cosa stavi nascondendo?"

Un attimo prima che il gruppo parti in macchina, Ryo decise di mandare un messaggio a Falcon chiedendogli di copririgli le spalle di nascosto. Aveva una gran brutta sensazione e avere un supporto in più avrebbe potuto fargli comodo.

<< Sembra che Jigen avesse ragione. >> constatò il gigante.

<< Pensi che lui rispetterà la sua parte? Ci aiuterà davvero se sarà necessario? >> chiese Miki.

<< Per quanto mi bruci il mio debito, lui è uno che mantiene sempre la parola, credimi. >> e si preparò a partire. Avrebbe seguito il segnale del telefono di Ryo fino alla loro destinazione dopodiché si sarebbe appostato.

<< Fai attenzione, Falcon. >> gli disse la ragazza impensierendosi.

<< Non preoccuparti. Non morirò finché non sconfiggerò Ryo e Jigen >> la tranquillizzò Falcon ghigniando. Dopo aver preso le armi necessarie si mise in viaggio per raggiungere Ryo e le ragazze.



Alla Technoimp Lupin aveva lasciato la sala per aggirarai nei sotterranei della sede trovando di interessante solamente una specie di muro metallico incastonato lungo una parete a forma tonda. Praticamente era una porta a direzione unica, si apre e si chiude solo dall'altra parte.

"Che cosa stanno nascondendo? Questo metallo sembra insuperabile. Se solo ci fosse Goemon..." Si disse il grande ladro.

<< Che cosa stai sospettando, Lupin? >> gli disse una voce alle sue spalle. Lupin si voltò all'istante e riconobbe Zenigata nonostante la divisa da bidello.

<< Non so di che parla. Sto solo svolgendo un controllo della struttura. >>

<< Non fingere con me. Lo so che sei tu, ti riconosco sempre. Non ho intenzione di arrestati, perché so bene che non sei stato tu a uccidere Yamamoto. Non avresti mai agito in quel modo. Voglio scoprire anch'io la verità. >>

<< Oh, paparino, grazie, ti voglio bene anch'io >> disse Lupin facendo il lusingato.

<< Smettila, idiota! È solo che non permetterò a nessuno di rinchiuderti per una cosa che non hai commesso! L'unico che dovrà avere il privilegio di sbatterti al fresco per i tuoi furti dovrò essere solo io e nessun'altro. >>

<< Oh, Zazà, mi fai commuovere. >> continuò Lupin.

<< Finsicila! >> e decise di smettere con quel teatrino << Sospettavo che ti saresti intrufolato qui in cerca di indizi. Hai scoperto qualcosa? >>

<< Avevo intenzione di penetrare nei database per scoprire come erano stati manomessi i sensori di movimento che erano stati messi al palazzo Imperiale la notte in cui è morto il ministro, ma ho trovato qualcuno che lo può fare al mio posto >>

<< Chi? >>

<< La tua stupenda collega, Saeko. L'ho notata all'ingresso e, dopo un veloce incontro, le ho piazzato una cimice addosso. Ora sembra che stia aspettando l'occasione giusta per infilitrarsi nello studio di Yushida. >>

<< Chissà perché non mi sorprende che tu l'abbia incrociata. E questa parete? >>

<< È una porta apribile dall'altra parte. C'è qualcosa di molto strano dietro la Technoimp. >>

<< Non mi dire che la Imp ha che fare con l'omicidio del ministro. È assurdo! >>

<< Avete pensato che il colpevole abbia hacerato i sensori, ma ho appena scoperto che i dispositivi prodotti da questa società sono molto sofisticati. Per poter inserire nel sistema un nuovo utente serve un autorizzazione diretta di uno dei piani alti. Dev'esserci di mezzo o uno dei consiglieri o l'amministratore stesso. >>

<< Se uno di loro è complice dell'omicida, allora non possiamo fidarci di nessuno qui dentro. Devo avvisare Saeko. >> disse Zenigata provando subito a chiamare la sua amica. Ma qualcosa non andava: il comunicatore era disturbato.

<< Ma che... Lupin, sei stato tu? >>

Lupin rimase sorpreso quanto lui << Io non ho fatto niente. >>

I due capirono subito che stava per accadere qualcosa. << Dobbiamo raggiungere Saeko. Però non dobbiamo farci notare. >> propose Lupin.

<< Sono d'accordo. Ma come facciamo ad arrivarci? Saremo troppo lenti se non dobbiamo attirare l'attenzione >>

<< Non preoccuparti, paparino, ho con me un bel trucchetto nella manica. Seguimi >>



Qualche minuto prima che Zenigata cercasse di avvertire Saeko che tutta la Technoimp poteva essere compromessa, l'ispettrice era riuscita a scaricare con la chiavetta data dal suo amico hacker la password per accedere al terminale del direttore. Il direttore stesso in quel momento era uscito per andare in riunione con gli azionisti e Saeko colse l'occasione al volo. Una volta entrata nello studio si mise a curiosare nel computer in cerca del nome intestato ai sensori impiegati la notte dell'omicidio.

"Ci sono quasi. Ecco qua. Ovviamente c'è il nome mio e di Zenigata, ma questo terzo nome... Motoi Tanaka? Se non ricordo male era un consigliere della Dieta devoto all'imperatore. Che cosa significa? È un diversivo? Un attimo... cos'è questo? " si chiese la bluetta, ricevendo poi una chiamata da Zenigata attraverso gli auricolari che si erano portati per tenersi in contatto.

<< Che succede? Zenigata? Mi senti? >>

<< Ferma dove sei. >> disse all'improvviso una voce fredda e metallica. Saeko sentì subito dopo una pistola puntata alla sua nuca rimanendo di sasso.

<< Alza le mani. >>

Saeko obbedì, anche se stava pensando a come uscirne, ma l'individuo la inchiodò subito contro la scrivania bloccandole poi i polsi con l'altra mano.

<< Agh! Chi diavolo sei tu? >> disse Saeko nonostante la situazione.

<< Dovevo immaginare che non avresti demorso, ispettore Nogami. Ma non ha importanza. Non c'è niente che tu o City Hunter possiate fare per fermarmi. >> rispose l'aggressore riponendo la pistola un momento per prendere la chiavetta di Saeko e romperla. Anche il terminale venne distrutto con un colpo. << Questa non ti servirà più. >>

Approffitando di quel momento in cui era disarmato Saeko lo sorprese con una testa al collo ed estrasse subito uno dei suoi coltelli puntandoglielo alla gola dopo essersi buttata su di lui per bloccarlo a terra vedendolo così in faccia. Era lo stesso individuo corazzato che aveva incontrato Lupin.

<< In nome della legge, sei in arresto per l'omicidio di Yamamoto. E ora togliti quella visiera. >>

L'uomo non rimase affatto intimorito, anzi la caparbietà di Saeko lo affascinava, ma, nonostante ciò, non si sarebbe fatto di certo prendere. Quindi, senza convenevoli, si liberò in un momento da quella posizione scaraventando Saeko sulla scrivania sfondandola. La ragazza senti un dolore tremendo alla schiena e non riusciva a muoversi. Il tizio in armatura le mise un piede sul petto e le afferrò la faccia.

<< Peccato che tu ti sia schierata dalla parte sbagliata. Mi sarebbe piaciuto averti al mio fianco. Che peccato. >> ed estrasse nuovamente la pistola. Saeko si sentì gelare il sangue, ma prima che il grilletto fu premuto la finestra dell'ufficio si fracassò.

L'omicida si voltò nel sentire il rumore e vide Zenigata sempre vestito da bidello con Lupin che era in aria grazie a un jet pack incorporato nel suo travestimento. Aveva intenzione di usarlo come mezzo di fuga alternativo, ma, dato il pericolo che poteva correre Saeko, non c'era altro modo per arrivare in tempo. Per fortuna era abbastanza potente da reggere anche il peso di Zazà o sarebbero stati fregati.

Il ladro entro anche lui nell'ufficio con la sua p38 estratta. << Bene, cavaliere della notte. Ci rincontriamo. Non avresti dovuto incastrarmi. È stato il tuo errore peggiore. Nessuno può macchiare il mio nome. >>

<< Eheheh. La tua reputazione ormai è compromessa, Lupin. Nemmeno tu puoi fermare l'inevitabile. >> disse semplicemente l'uomo.

<< Lascia andare Saeko! >> gli ordinò Zenigata.

<< Mi spiace, ma i ficcanaso non mi sono mai piaciuti. >>

Lupin gli sparò un colpo diretto alla testa, ma la visiera attuti l'impatto faccendolo solo cadere all'indietro. Zenigata ne approffito subito per soccorrere Saeko.

<< Stai bene? >>

<< La mia schiena ha preso una botta tremenda. Non riesco ad alzarmi. >> Zenigata la prese subito in braccio. Poi guardò l'uomo per terra per accertarsi se fosse ancora vivo e purtroppo lo era: si rialzò subito in posizione seduta cercando di sparare a Zenigata, ma per fortuna l'ispettore se ne accorse in tempo evitando il colpo.

Lupin cercò di sparargli di nuovo, ma l'uomo si si parò con le placche della sua armatura, mentre Zenigata portava Saeko al riparo dietro un pezzo della scrivania.

<< I vostri tentativi sono inutili. La rinascita del mondo... È imminente >> e dicendo questo il corazzato fece cadere a terra una granata abbagliante che investì Lupi e gli ispettori. Una volta che il bagliore svanì, del tizio misterioso non c'era più traccia. Prima che uno dei tre potesse pensare qualcosa, l'allarme scattò subito. Saeko si domandò subito come abbia fatto quel tipo a farsi vedere e ad aver agito senza aversi fatto notare, ma Lupin e Zenigata sentirono i loro sospetti incrementarsi: quel tipo poteva avere davvero che fare con la Imp.

La sorveglianza cominciò a salire verso lo studio, dopo aver bloccato gli ascensori. Comprendendo che la Imp poteva essere davvero corrotta, Zenigata prese una decisione.

<< Saeko. Dobbiamo andarcene con Lupin >> disse Zengiata all'amica.

<< Stai scherzando?! >> chiese lei.

<< Non possiamo fidarci di nessuno qui. Ti spiego tutto più tardi. Lupin, andiamocene. >>

<< Ehi, ma che.. >> provò a protestare Saeko

<< Ok. Allora andiamo. >> Lupin prese Zenigata e Saeko e si buttò dalla finestra.

<< Ma sei pazzo?! >> sbraitò Saeko mentre precipitava.

<< Eheheh. >> rise il ladro aprendo all'istante un paracadute incorporato.

Saeko rimase incredula dalle risorse di Lupin << Ma tu hai sempre tutto pronto? >>

<< È una tradizione di famiglia, tesoro. >> disse modestamente Lupin.

Zenigata invece pensò "Il solito spaccone"



Non appena arrivò, Yushida non rimase impressionato dal soqquadro del suo studio. "Tanto ci rivedremo presto."

Giù nel sotterraneo, da dietro la porta nascosta, degli ingegneri stavano costruendo un meccanismo dall'aspetto insolito, a presiedere c'era la figura di un uomo che teneva in mano l'elmo del tipo corazzato contro cui avevano combattuto Lupin e gli ispettori. A un certo punto senti una chiamata dall'orecchio.

<< Quindi i nostri ospiti se ne sono andati? >>

<< Si. Un imbucato ha rovinato la festa. Ci sono novità? >> << City Hunter e la figlia di Yamamoto hanno lasciato il palazzo. Forse hanno scoperto qualcosa >>

L'uomo si mise lentamente l'elmo in testa e prese una spada samurai appoggiata a un supporto << Bene. Me ne occuperò io. >>



In quel momento nel santuario del suo paese natale, Goemon aveva appena finito di raccontare del suo incontro col uomo corazzato, del loro scontro, del furto della sua spada, e del simbolo che aveva incastonato.

Non appena ebbe finito di descrivere l'incisione, il monaco rimase in silenzio col suo precendente presentimento diventato più forte. Senza dire parola condusse Goemon negli archivi del monastero e prese un antico manoscritto mostrandone la copertina al samurai << Era questo il simbolo di quel guerriero? >>

<< Si. Sapete chi è? >>

Il sacerdote non riusciva a credere che tutto ciò fosse vero, ma dato che lo era allora era consapevole della catastrofe che si sarebbe abbattuta nel caso il nemico non fosse stato fermato e pertanto era necessario informare Goemon di tutto.

Il monaco rispose con un tono deciso << Questo simbolo era lo stemma di un antico gruppo di guerrieri che ambiva da secoli a un unico scopo: sottomettere il giappone e tutto il resto del mondo al loro volere in modo da portare la pace. Si facevano chiamare... Saisei. >>

  
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