Fumetti/Cartoni americani > Batman
Segui la storia  |       
Autore: My Pride    05/04/2022    1 recensioni
~ Raccolta di flash fiction/one-shot incentrate sui membri della Bat-family ♥
» 200. Cospiracy ~ Bernard x Tim
Non è la prima volta che Bernard passa un mucchio di tempo al computer, ma non gli è mai capitato di starsene quasi mezza giornata alla ricerca di chissà cosa tra forum che parlano di supereroi, siti dedicati e informazioni che dovrebbero teoricamente arrivare dal cosiddetto “dark web”.
Genere: Commedia, Generale, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna, Het, Slash | Personaggi: Bruce Wayne, Damian Wayne, Jason Todd, Jonathan Samuel Kent, Richard Grayson
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Enjoy the little things Titolo: Enjoy the little things
Autore: My Pride
Fandom: Red Hood & The Outlaws
Tipologia: Flash Fiction [ 597 parole [info]fiumidiparole ]
Personaggi:
Jason Peter Todd, Roy Harper
Rating: Verde
Genere: 
Generale, Fluff, Slice of Life
Avvertimenti: What if?
Blossom By Blossom: "Se tutto va bene forse riusciremo a vedere qualcosa."


BATMAN © 1939Bob Kane/DC. All Rights Reserved.

    «Hai mai desiderato di avere un figlio?»
    Alla domanda postagli così a bruciapelo da Roy, Jason aveva sollevato lo sguardo dalla pistola che stava pulendo e aveva inarcato un sopracciglio, osservando l'amico che, sdraiato di schiena sul pavimento del suo appartamento, giocherellava col pollice sullo schermo del proprio cellulare.
    I crimini in città erano stranamente diminuiti e loro avevano avuto ben poco da fare - Jason stesso non tornava a Gotham da una settimana, ormai -, anche se il perché Roy si fosse accampato letteralmente sul suo pavimento gli era sfuggito. Sarebbe potuto andare ovunque in qualunque momento, eppure, con la scusa che lui possedesse un mega televisore e soprattutto il via cavo per vedere la partita, si era appropriato del suo frigo e della sua birra e aveva sbraitato tutto il tempo davanti allo schermo finché in tutto il quartiere non era saltata la luce proprio all'ultimo inning. Indignato, Roy aveva mollato la birra sul tavolino e, imprecando, si era offerto di andare a dare un'occhiata per vedere che diavolo fosse successo, borbottando un «Se tutto va bene, forse riusciremo a vedere qualcosa» mentre usciva di soppiatto dalla finestra. E Jason, dal canto suo, l'aveva lasciato fare senza dargli corda più di tanto. Quando era tornato ore dopo, non aveva risolto un bel niente e non era riuscito a godersi la partita, quindi aveva ben pensato che occupargli il divano e addormentarsi sarebbe stata una buona idea. Tre giorni dopo, il divano era stato liberato dalla sua prigionia... ma non il suo pavimento.
    Jason roteò gli occhi, scuotendo il capo a quei pensieri. Non sapeva dire se fosse meglio avere in giro Roy oppure quella pulce pestifera di Damian. Forse nessuno dei due era l'opzione che gli piaceva di più. «Ho già il mio da fare senza dovermi occupare anche di un bambino», asserì, tornando tranquillo a pulire la pistola. «Tu hai una figlia, piuttosto. Va' da lei anziché startene sul mio pavimento, vecchio».
    «Mi stai cacciando di casa, Jaybird?»
    «Ti sto solo dando qualcosa di costruttivo da fare, visto che stai poltrendo come se potessi realmente permettertelo». Con lo guardo fisso sulla canna che stava pulendo con uno scovolino, Jason si concentrò comunque sui passi dietro di sé, finché non sentì le braccia di Roy intorno ai fianchi e il mento sulla sua spalla. «Ti preferivo quando te ne stavi fermo sul pavimento», affermò, facendo ridacchiare Roy.
    «I giovani d'oggi. Non sanno mai quello che vogliono davvero».
    «Questo è proprio un discorso da vecchio».
    A quel dire Roy allungò una mano verso pistola e strumenti e glieli tolse tranquillamente dalle mani, ignorando la giusta protesta che gli venne rivolta contro da Jason solo per rimontare lui stesso l'arma. «Vieni con me, piuttosto», gli disse, dandogli una pesante pacca sulla spalla. «Ti porto a conoscere la mia principessa».
    «Non mi pare di avertelo chiesto», rimbeccò Jason nell'accigliarsi, sentendo Roy sbuffare sarcastico.
    «Ah, sta' zitto e piantala di fingere di fare il duro. Tanto non ti riesce», gli rese noto, facendogli un cenno con una mano prima di incamminarsi da solo, fischiettando, come se fosse certo che lui l'avrebbe sicuramente seguito.
    Jason aggrottò la fronte e incrociò le braccia al petto, fissando la porta senza muoversi. Non gli sarebbe andato dietro, era escluso. Però fu al pensiero che quell'idiota potesse fare chissà cosa e che dovesse controllarlo che gli andò dietro, non di certo perché gli stava dando retta e aveva voglia di conoscere sua figlia Lian.
    Okay, lo ammetteva. Forse pensarla così era decisamente più comodo della verità.





_Note inconcludenti dell'autrice
Altra storia per l'inziativa #blossombyblossom
indetta dal gruppo Non solo Sherlock - gruppo eventi multifandom  
Ah Ah Ah. Una JayRoy! Roy chiama davvero Jason Jaybird, sul serio, mano sul cuore giurin giurello, si può benissimo vedere cliccando semplicemente qui
Comunque... ecco, non lo so, mi andava di scrivere una storia del genere in cui Roy cerca in tutti i modi di convincere Jason ad andare con lui e di coccolarsi sua figlia, ma Jason non ha capito che in realtà il suo destino è segnato: presto diventerà il padrino della piccola Lian! Fuggi, Jason, fuggi! (si può considerare una parte di Smile in a Cornfield, poiché anche lì, presto o tardi, verrà accennato che Jason e Roy hanno un inciucio)
Commenti e critiche, ovviamente, son sempre accetti
A presto! ♥



Messaggio No Profit
Dona l'8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni.
Farai felici milioni di scrittori.
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > Batman / Vai alla pagina dell'autore: My Pride