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Autore: annapuff    09/04/2022    1 recensioni
Maybe it's a fate... ed ecco il secondo volume!
Avevamo lasciato Yoongi e Isabel separati, per via di un destino crudele!
Ed eccoli pronti a iniziare un 2016!
Se pensate che tutto sia stato tragico in passato... beh non avete ancora visto nulla!
altri quattro anni prima che si rincontrino nel 2020!
Genere: Drammatico, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Maybe it's fate'
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CAPITOLO 41 LIFE GONE ON
14 GENNAIO 2017 01:00 NOTTE
Isabel si trovava sul suo divano con Nabi vicino, a cui faceva le carezze dietro le orecchie, in modo così meccanico senza neanche rendersene conto. Se la nottata scorsa fosse stata orrenda, quella che l’aspettava sarebbe stata peggio. Non aveva creato un bel ricordo con i ragazzi, anzi aveva solo causato che la sua mente già piuttosto fragile lo diventasse sempre di più. Ciò che era avvenuto dopo quell’incontro era stato come ricevere una cascata ghiacciata addosso, il responsabile di ciò era stato Dashimen che gli aveva urlato contro di tutto. L’aveva destabilizzata di più di quanto già fosse.
L’aveva sempre saputo dentro di sé, Yoongi non l’avrebbe mai scelta, non si sarebbe mai battuto, lui avrebbe scelto la carriera. Lei lo amava talmente tanto da aver scelto per lui, per non lasciarli la colpa, e perché egoisticamente non voleva sentire uscire quelle parole dalle sue labbra, dalle sue morbide labbra che aveva spesso sfiorato, baciato, quelle labbra da cui non si sarebbe mai voluta separare. No, non avrebbe mai voluto sentirli dire: scelgo la mia carriera. Preferiva tutto ciò a sentirsi rifiutata, preferiva vivere nel sogno che lui l’amasse sempre e che un giorno si sarebbero possibilmente riuniti.
Dashimen però aveva ragione, lei era troppo debole e troppo legata al passato. Il suo passato, il suo amore erano i suoi punti deboli e mai avrebbe vinto. Aveva solo due possibilità: una era continuare così, a essere in balia di tutti gli avvenimenti e alle sue emozioni; L’altra era spegnere, spegnere l’interruttore delle emozioni. Abbracciò Nabi che incominciò a leccarle la faccia. Forse era giusto così, non provare più nulla e ritornare a essere la regina dei ghiacci in tutto e per tutto.
Una notifica comparì sul telefono facendo bip, scostò leggermente il cane per prendere il telefono.
Davanti a lei una foto su Dispatch, quello era lui, e la ragazza probabilmente era Suran, la cantante a cui aveva prodotto una canzone.
Sospirò, mentre continuava a guardare quella foto, non poteva vivere nel passato, lui non lo faceva. Riappoggiò il telefono sul tavolino e si alzò per andare a versarsi un bicchiere di Whiskey. Niente più emozioni, niente più sentimenti, niente più uscite di testa, doveva provarci.

14 GENNAIO 2017 02:00 NOTTE
Yoongi aveva parcheggiato la macchina vicino al fiume in un posto nascosto, dopo la riunione del gruppo e l’esplosione di Taehyung aveva deciso di portare il ragazzo a fare un giro in macchina così da poter parlare tranquillamente un attimo della situazione e di ciò che affliggeva il giovane.
“Ti senti un pochino meglio” disse Yoongi voltandosi a guardarlo, Tae aveva la fronte appoggiata sul finestrino e lo sguardo vuoto.
“Mi dispiace, non dovevo scoppiare così” disse con sguardo basso non riuscendo a guardare il suo Hyung
“Aigoo, ragazzino, ti scusi con me di uno scoppio? Io che sono il primo a perdere la calma quando si tratta di lei?” rise Yoongi  
“Ma tu non l’hai persa questa volta” sussurrò Taehyung
“Mmh, dopo averla vista in ascensore ho chiamato il reporter di Do-yoon ricordi l’uomo che mi aveva portato la lettera?” chiese
“Si Hae-eun, ricordo che non ha parlato molto, sembrava in lutto per il fotografo, e a disagio” disse ricordando l’uomo in piedi mentre tutti stavano ascoltando la lettera, l’aveva visto mentre stringeva i pugni nervoso.
“Si, penso lo fosse, era il miglio amico di Do-yoon, così mi ha detto”
“Come mai l’hai chiamato?” chiese guardando il suo Hyung incuriosito
“Per trovarmi un investigatore così che io possa avere informazioni su di lei in segreto, avevo deciso che l’avrei fatta seguire così da capire come stesse” disse Yoongi mentre si passava una mano sul collo a disagio per poi continuare la conversazione “Mmh, è un motivo perché non sono uscito dallo studio a vederla, lei sarebbe andata in panico, probabilmente avrebbe fatto la stronza sentendosi braccata e comunque non avrei avuto risposte. Ma io avrò le mie risposte, se no da lei in un'altra maniera” disse agguerrito
“E dopo che le hai avute cosa hai intenzione di fare? La riprenderai?” chiese Taehyung speranzoso
“No, Tae, non posso farlo, tu la costringeresti a tornare da noi contro il suo volere?” chiese scettico
“Ma noi le manchiamo!” insistette il ragazzo
“Lo so, Tae, penso sia anche molto sola, lo è sempre stata. Capisco come ti senta e che hai bisogno di lei, vi aiutava immagino, non so bene di cosa parlavate, ma sapevo che ogni tanto la chiamavate un po’ tutti e chiedevate dei consigli” disse facendosi serio
“Non possiamo fare nulla, ma proprio nulla?” chiese supplice
“Mmh, no, penso di no, a breve ripartiamo per un altro tour, e non posso fare molto tranne farla sorvegliare da qualcuno e avere delle informazioni, però se vuoi ti tengo aggiornato su tutto, ti va?” chiese sorridente e affabile Yoongi
“Gli altri non saranno d’accordo, mi avevano vietato di parlare con te di lei, pensano che insieme possiamo fare casini” disse imbronciato Tae e Yoongi si lasciò andare a una risata.
“Mmh, facciamo che è il nostro segreto?” sorrise affabile Yoongi e Tae si lasciò andare a una risata felice dopo tanto tempo, prese il telefono dalla tasca. “Selfie?”  chiese facendo il musetto e ingrandendo gli occhi, Yoongi continuò a ridere e annuì non poteva dirgli di no. Taehyung sbloccò il telefono e vide un attimo le notifiche.
“Ehm… c’è una notifica di Dispatch” disse aprendola, per poi spalancare la bocca “Ehm… Hyung forse devi dare un’occhiata a qui” disse arricciando le labbra e porgendoli il telefono
“Isabel?” sussurrò Yoongi prendendo il telefono e dandoci un’occhiata.
“Aigoo… no, sono io questo?” chiese stranito
“Si Hyung e quella penso sia noona Suran, ma è oscurata, non si vede bene” disse il ragazzo avvicinandosi di più, Yoongi sospirò innervosito e si passò la lingua sulle labbra nervoso.
“Mmhh, mi sa che i manager mi faranno una bella ramanzina, e anche Namjoon… e Jin hyung!” brontolò scuotendo la testa e afflosciando le spalle.
“Mi sa che il gruppo senza giudizi era solo per stasera” disse Taehyung annuendo con il capo e riprendendo il telefono.
“Dai non si nota chi è lei” disse cercando di essere incoraggiante.
“Torniamo in dormitorio che è meglio, domani prevedo una brutta giornata per me, a dover annuire, annuire e annuire mentre tutti mi faranno le ramanzine” disse con tono sconfortato rimettendo in moto la macchina.
“Dai Hyung, non essere così pessimista, può essere che non dicono niente. Nel caso spegni le orecchie lo sai fare benissimo” disse ridacchiando
“Ehm, si spengo le orecchie ottimo consiglio ragazzino” provò a fare una risata Yoongi per poi fare retromarcia e partire per tornare al dormitorio.
 
15GENNAIO 2017 01:00 NOTTE
“Waoo, questo club privato è diventato molto meglio, il signor Chin-hae ci sa fare” sorrise Win-hoo allegro mentre sorseggiava il suo drink “Prima si beveva solo champagne! Ora ci sono tanti drink colorati e pieni di frutta”
“Vedi che sono alcolici” disse Isabel osservandolo mentre beveva il secondo tutto di un fiato
“Ah… non lo sembrano!” esclamò allegro
“Se lo dici tu” disse con un’alzata di spalle la ragazza prendendo il suo calice di vino tra le mani e scuotendolo leggermente per scuotere un po’ il vino rosso che si trovava all’interno contemplandolo assorta.
“Che giornataccia” esclamò Dashimen sedendosi vicino a lei
“Come mai qui?” chiese alzando il sopracciglio “Volevo svagarmi”
“Zio Dashimen!” esclamò Win-hoo già brillo
“Aigoo, che gli è successo? Perché mi chiama zio?” chiese confuso sbattendo le palpebre
“Ti fai chiamare tu zio da lui, anche se è più piccolo, l’hai detto in America sei lo Zio della perdizione” sbuffò Isabel inclinando leggermente la testa all’indietro e poi massaggiandosi il collo con una mano
“Ah… giusto, sei ubriaco?” chiese poi rivolto a Win-hoo
“No no! Sono allegro, vado a prendere un altro di questi drink fruttati” disse allegro alzandosi dalla sua postazione
“è ubriaco?” chiese poi a Isabel
“Si, ma non lo sa, quei drink non ti fanno capire che è alcool, il sapore è nascosto” disse indicando i due bicchieri vuoti
“Mhh, senti come stai?” chiese lui prendendole una mano
“Bene, a parte il fatto che tu hai deciso di rovinare tutto urlandomi in faccia e decidendo di sbattermi la realtà in faccia” disse con tono scontroso
“Ero arrabbiato, io non volevo perdere le staffe in quel modo”
“Lo capisco, ti urlo anche io contro, ti ho trattato malissimo in America e sono stata poco curante dei tuoi sentimenti, me lo meritavo” disse lei togliendo la mano dalla presa del ragazzo rifiutandolo
“Isabel non volevo farti stare male ma solo darti una svegliata” provò a giustificarti
“Sono sveglia, hai ragione non dovrei vivere nel passato, ma sai com’è il passato è l’unica cosa felice che ho per quanto faccia male.  Hai ragione anche su un’altra cosa lui non sceglierebbe mai me” disse risentita prese il telefono, lo sbloccò e lo passò a Dashimen che lo prese tentennante.
“è lui… non si vede bene lei ma penso sia Suran la cantante” disse secca, Dashimen guardò la notizia non capendo bene perché Hae-eun avesse deciso di pubblicare uno scandalo sui Bts in special modo su Suga, avevano parlato neanche un giorno fa degli ultimi avvenimenti e non ne aveva fatto parola. Perché pubblicare una cosa del genere se avesse dovuto proteggerlo proprio dagli scandali così come aveva promesso a Do-yoon
“Lui va avanti con la sua vita, e io non ne faccio più parte, sono solo una fan come tutte le altre, non ho valore per lui o per gli altri del gruppo, non dovrebbero essere affari miei” disse secca mentre si passava una mano sulle labbra per asciugare una goccia di vino che le era scivolata.
“Forse non stano insieme” provò a dire Dashimen
“Aigoo” rise sprezzante lei, “Mi hai detto di tutto e ora cerchi di indorarmi la pillola? Dovresti provare a rimanere coerente con il tuo modo di fare, decidi o fai il buono della situazione o il duro, non puoi fare entrambi” disse secca lei
“Okay sei arrabbiata con me” sbuffò lui lasciando andare il telefono
“No, perché dovrei? Hai fatto quello che volevi fare da mesi, urlarmi in faccia” disse sprezzante puntando gli occhi omicidi verso di lui
“Non guardarmi così, come se fosse un nemico” sbuffò lui, lei rise alla frase di lui, alzò gli occhi al cielo infastidita e tornò a dare la sua attenzione al calice di vino.
“Isabel?” la chiamò
“Fa quello che vuoi Dashimen, io farò quello che so fare meglio” disse lei alzandosi e lasciando il tavolo per dirigersi chissà dove nella stanza, Dashimen sbuffò nervoso si stiracchio sul divanetto poi prese la testa tra le mani, ora lei era incazzata nera, non poteva dirle di certo cosa avrebbe dovuto fare.
 
“Mi manca Do-yoon” sbuffò Isabel avvicinandosi a Chin-hae che era seduto da solo a un tavolino con un tablet in mano controllando gli andamenti del club segreto.
“A chi lo dici, preferivo partecipare ai party, no organizzarli” disse sbuffando per poi lasciare il tablet sul tavolino, Isabel gli sorrise, poi prese la bottiglia di vino e verso due bicchieri per entrambi.
“Usa Win-hoo può aiutarti lui, sa come fare, senza che istruisci qualcuno di nuovo” disse lei alzando il calice per brindare
“Sicura, non serve a te con tutto il lavoro che hai?” chiese lui incuriosito
“Ah no, Win-hoo è bravissimo ho già l’agenda tutta organizzata per la prossima settimana, può darti una mano. Poi indovina un po’ mio padre per farmi tornare mi ha regalato nuove persone per l’ufficio di progettazione che gestisco, quindi non devo fare più io i progetti in prima persona, li controllo soltanto, si è unito un ragazzo un po’ più grande di me, è bravo può fare tutto il lavoro” sorrise lei
“Hai altro oltre i progetti Isabel” le ricordò lui per poi bere un sorso di vino
“Si lo so ma non facendo più quelli posso fare il resto meglio, alla fine anche se vado io a presentarli ad altre persone ci metto un paio di ore per studiarli, è semplice. Per quanto riguarda i contatti con le altre partnership non sono sola ad andare, io servo in più per la presenza e nel caso delle lingue. Ho anche del nuovo personale nella gestione fondi, il lavoro è diminuito”
“Ma sempre molto lo è” annuì serio
“Ah.. quello che mi pesa è il mantenere l’immagine, lo sai anche tu non mi piace essere fotografata” disse lei con noto neutro, per poi prendere un altro sorso di vino anche lei
“Win-hoo ha trovato degli sponsor per te, so che farai un paio di servizi fotografici” disse consapevole di aver dato lui gli agganci a Win-hoo
“Si per qualche rivista, non so bene, ancora devo controllare, ma mi fido del ragazzo, ha già organizzato tutto anche con Dae-jung* così prende una buona percentuale per lo studio fotografico”
“Avevi anche un’intervista in programma per il tuo rientro?” chiese Chin-hae dubbioso ricordava una cosa del genere
“Si, lunedì poi potrò riutilizzare i social media, se ne occupa sempre Win-hoo” annuì seria
“Visto che è occupato” disse lui sorridendo e accarezzandole i capelli con far affettuoso.
“Aigoo, solo per l’agenda e fattore notorietà e media, per il resto non mi segue in quello che faccio per il mio effettivo lavoro ho le varie équipe, fidati gli piacerà aiutarti” disse lei sperando che quel tipo di lavoro avesse fatto in modo che Win-hoo svagasse un po’. In azienda molte volte si respirava aria pesante e il povero assistente aveva fatto anche la conoscenza di suo fratello giorni addietro che si era presentato in ufficio insultandola con quell’aria arrogante che era solito avere.
“Mmmh, non lo vuoi in azienda” chiese già consapevole della risposta che avrebbe avuto.
“Vorrei che ci fosse il meno possibile, mio fratello è passato e l’ha guardato con disprezzo, quell’idiota incapace” ringhiò lei con rabbia, odiava suo fratello e ci aveva già litigato appena arrivata, e prospettava altre future litigate con lui.
“Okay ti fermo subito, lo sai le serate al club non sono per pensare ai problemi ma per svagarsi” disse lui con serietà rimproverandola
“Do-yoon sapeva come fare” sospirò lei, facendo aderire di più la schiena al divanetto su cui era seduta, guardandosi un po’ in torno con aria di sufficienza, Chin-hae ghignò e le passò il tablet con sopra la foto di un modello “Prova con questo” disse “è quello lì” indico con il capo il belloccio accerchiato da alcune donne di mezz’età che ci provavano con lui.
“Questo club sta diventando un club di scambisti?” chiese lei assottigliando gli occhi
“Lo è sempre stato. Anche tuo padre viene qui, tranquilla oggi non c’è. Ti avviserei se ci fosse il rischio di incontrarlo” sorrise lui
“Ah… viene anche lui?” disse con faccia schifata
“è un club per l’elitè di Seul viene chiunque vuole trovare divertimento senza scandalo, tutti tranne la famiglia di Do-yoon o ci sono due dei due fratelli che vorrebbero tanto poterci entrare” incominciò a ridere lui
“Immagino li roda parecchio” ridacchiò lei scompigliandosi leggermente i capelli ilare, per poi tornare a guardare un attimo il belloccio con curiosità, studiandoli il fisico.
“Forza vai a svagare un po’” disse sorridendo affabile
“Aigoo, è strano non trovi? Do-yoon riuscivo a capirlo quando mi indicava gli uomini con cui andare ma tu? Sei come uno zio” disse lei leggermente schifata guardandolo inclinando leggermente le labbra verso il basso
“Ah, uno zio di larghe vedute che comprende. Se non vuoi che ti indico i bellocci, posso darti l’indirizzo di una palestra di un amico, è in periferia nessuno ti noterà da quelle parti, puoi andare a fare boxe lì indisturbata” sorrise lui accarezzandole i capelli con far paterno
“Mmh, non sarebbe male, andare da qualche parte dove non rischio di essere notata, ho bisogno di fare boxe e no con qualcuno che ci va leggero” disse sovrappensiero lei, aveva proprio bisogno di sfogare, di svagarsi per fermare il turbinio di pensieri in cui troppo spesso ricadeva.
“Allora ti lascerò il numero” sorrise lui per poi riprendere il tablet e controllare di nuovo i numeri del bilancio
“Penso che mi ubriacherò e proverò con il belloccio a meno che tuo nipote non abbia da ridire” sbuffò lei mentre guardava il bel ragazzo che sorrideva alle donne mentre sicuramente loro lo stavano riempiendo di complimenti.
“Mio nipote è un po’ nervoso ultimamente, avrebbe bisogno anche lui di un belloccio” ridacchiò Chin-hae
“Forse dovrebbe tornare in America, non dovrebbe badare troppo a me, lo stressa” sbuffò lei, per quanto fosse arrabbiata verso Dashimen, ne era comunque preoccupata, sapeva benissimo che fosse stressato e per niente felice di ritrovarsi in Corea.
“è solo un momento di stallo che avete entrambi, risolverete, vi passerà la rabbia che provate, ora smettila di pensare a qualunque problema e vai a divertirti” disse spingendola leggermente “E poi io ho da lavorare” Isabel ridacchiò, gli fece un occhiolino complice e si alzò con l’intenzione di andarsi a divertire un po’, all’improvviso si bloccò facendo saettare lo sguardo su due donne eleganti che si stavano accomodando a un tavolino.
“Chin-Hae” disse tra i denti “Ma facciamo entrare proprio tutti qui” soffio tra i denti con rabbia. 
“In che senso?” chiese lui non capendo, alzando lo sguardo sulla ragazza, per poi seguirne lo sguardo verso il tavolino, lei si risedette e poi soffiò irritata indicando la donna. “Quella Park Jisoo come può stare qui?” chiese super irritata stringendo i pugni con rabbia.
“Mmh non ho idea non la conosco, sarà il più uno della signorina Kang Min-su” disse controllando di nuovo la lista invitati
“Non mi è nuovo questo nome chi è?” chiese lei cercando di ricordare ma non riuscendoci poi molto
“è la sorella di Kang Min-ki, il marito di Park Jisoo”
“Aspetta, quindi lei sarebbe la figlia maggiore della famiglia Kang che ha rischiato di andare in rovina, quella che ha preso in mano la situazione aziendale allontanando il fratello? Che diavolo ci sta a fare con la cognata? Sbaglio o non andavano d’accordo?” chiese lei con una smorfia schifata
“Non ne ho idea, tu non ti avvicinare” disse Chin-hae guardandola con sospetto
“Ah chi? Alla Kang?” chiese lei con capendo
“Alla Park, penso tu abbia fatto già abbasta….” Lasciò la frase a metà Chin-hae
“Aigoo, ti ha detto cosa ho combinato?” sbuffo lei mentre non riusciva a distaccare lo sguardo dal quel quadretto familiare. Bloccò un cameriere vicino a lei con fermezza.
“Tu” lo fermò, il ragazzo si voltò a guardarla impacciato “Si, pd-nim”
“Fammi un favore, senza farti beccare, stai vicino a quel tavolo e cerca di capire cosa succede, se ci riesci, qualunque tipo d’informazione è essenziale” disse sorridendo affabile “Si, certo Pd-nim” disse inchinando la testa per poi guardare Chin-hae che annuì con la testa dando il consenso
“Non t’immischiare troppo, rimani nelle tue” disse Chin-hae scuotendo la testa
“Voglio solo sapere cosa ci fanno insieme, quella donna non mi piace è una serpe” disse a denti stretti
“Aigoo… Isabel, lascia fare alla Big-hit sicuramente sapranno i precedenti di tutti i dipendenti, se ne occuperanno loro, il leader dei bts è al sicuro” disse serio
“Lo spero per Bang Sihyuk, vado via mi sto solo innervosendo, non ho voglia di tornare a casa c’è una stanza libera?” chiese lei in modo scontroso, e finalmente distolse lo sguardo che era incollato alla segretaria.
“Tutto occupato, spiacente. Solo la fiori di loto è libera dalle tre in poi, al momento dovrebbe esserci, Chang Dae-Hyun, il figlio dell’azienda di elettrodomestici a basso consumo”
“Oh capisco, dovremmo avere un progetto a breve da fare insieme, non ho ancora avuto il piacere di conoscere questo ragazzo” disse seria
“Mmh vuoi informazioni?” chiese lui
“Un’altra volta, ho bisogno di andare via da qui o quella me la mangio!” disse indicando con il cenno del capo Jisoo che chiacchierava al tavolo con la cognata
“Ti faccio chiamare una macchina?” chiese gentilmente
“No, tranquillo vado a dormire da tuo nipote, non mi va di chiamare una macchina a quest’ora” sospirò lei alzandosi “Chin-hae?” chiamò prima di andare via
“Si bellezza?” chiese lui
“Grazie” sorrise lei per poi andare via da quella sala privata, Chin-hae la guardò leggermente confuso andar via per poi alzarsi a sua volta ed andare da Dashimen che era rimasto seduto al tavolino con Win-hoo che chiacchierava allegro e spensierato.
“Yah, nipote” disse dandoli un colpo sulla testa
“Ahia quanta violenza” sbuffò Dashimen irritato mentre si massaggiava la testa
“Chin-hae! Questi drink sono una meraviglia!! Adoro questo posto” esclamò felice Win-hoo
“Aigoo… che è successo al ragazzino lì” disse indicandolo con la testa
“Ubriaco e vaneggia… ignoralo. Cosa vuoi?” chiese sbuffando
“Isabel, è andata a dormire da te, qui c’è Jisoo”
“Chi è Jisoo?”chiese confuso lui strizzando gli occhi
“La donna per cui lei ha fatto casino qualche giorno fa incontrando tu sai chi” disse Chin-hae alzando gli occhi al cielo “è andata via prima di far danni” sbuffo incrociando le braccia al petto
“Comprendo…. Devo seguirla immagino” scosse la testa Dashimen, alzandosi “Ci pensi tu a lui?” chiese indicando Win-hoo che sorrideva beato a un mini ombrellino con cui giocava tra le mani
“Si ci penso io” annuì serio Chin-hae per poi sbuffare “aigoo, ragazzini”
“Vado!” disse Dashimen con una risatina per via delle sorti dello zio e scappando via, ma fermandosi un attimo a inquadrare la donna. La guardò stava accarezzando il petto di un cameriere passandosi la lingua sulle labbra, scosse la testa, pensando a quanto Namjoon fosse sfigato a essersi probabilmente preso una cotta per quella donna.
 
Dashimen entrò nel proprio seminterrato trovando Isabel seduta sul divano mentre fumava e contemplava il bicchiere di Whisky che si era versata, quasi con lo sguardo assente.
“Perché sei qui e non vai a casa tua” disse con risentimento Dashimen, Isabel alzò gli occhi al cielo, e poi prese il bicchiere tra le mani e incominciò a contemplarlo come se ci fosse una possibile risposta all’interno dell’alcool.
“Yah, principessa, sei a casa mia dovresti almeno degnarmi di una risposta” disse con rabbia il ragazzo, lei fece l’ultimo tiro alla sigaretta e la spense nel posacenere sul tavolo.
“Pensavo…” disse mentre buttava giù l’ultimo sorso dell’alcool, per poi posare il bicchiere sul tavolo e voltandosi a guardarlo.
“Cosa?” chiese lui incrociando le braccia al petto
“Sono stanca di essere arrabbiata con te, e mi sento estremamente stressata da quando sono qui” disse seria mentre si alzava dal divano e sospirava guardandolo
“Perfetto smettila di essere arrabbiata con me e si sistema” disse lui piccato
“Dashimen, hai ragione devo chiudere con il passato e diventare un’altra persona, devo diventare quella che stavo diventando all’inizio con Do-yoon.” Sospirò lei mentre si passava la mano sul collo e si inumidiva le labbra
“Cosa vuol dire?” chiese confuso, tremando leggermente, incominciando a pensare il peggio, che lei avrebbe ricominciato con la storia di distaccarsi da lui di nuovo.
“Devo spegnere le emozioni, tornare a essere la regina dei ghiacci, devo farlo.” Disse lei schietta facendo qualche passo verso di lui.
“Non chiuderai con me vero?” disse lui incominciando a sentirsi leggermente a disagio, lei non poteva farlo, non poteva mettere fine al loro rapporto.
“No, non lo farò, sei la parte di me che mi fa essere più vera possibile. Non posso lasciarti andare o perderei tutta me stessa” disse lei accarezzandoli il petto dalla camicia.
“Allora cosa stai cercando di dirmi?” chiese lui confuso
“Che ho bisogno che mi aiuti a diventare realmente la stronza che sono destinata a essere” disse lei facendo aderire il corpo a quello del ragazzo.
“Sono stressata Dash, allieva tutta questa tensione” sussurrò lei avvicinandosi alle labbra di lui e soffiandoli contro
“Avevamo concordato in America, che una volta tornati a Seul non l’avremmo più fatto per non rischiare problematiche maggiori”  disse lui scuotendo leggermente il capo e cercando di allontanarla, poggiando le mani sulle sue spalle
“Dash non funziona, non funziona questa distanza fisica. Lo sai anche tu, in America siamo tornati ad andare più d’accordo quando l’abbiamo rifatto” il suo tono era quasi supplice mentre lo fissava con occhi languidi, cercando una sua risposta affermativa, aveva bisogno di ciò, aveva bisogno che risolvessero la situazione, e il sesso tra di loro era una possibile soluzione a tutto.
Dashimen la guardò negli occhi per poi scendere con lo sguardo sulle labbra di lei, pensando che lei avesse ragione, ogni volta che lo facevano era come tornare a respirare, e a vivere. Sentiva sempre tutta la tensione andar via, e anche la rabbia contro di lei e il loro rapporto così litigioso scomparire.
Lei fece aderire di più il bacino contro di lui, e con una mano incominciò a scendere accarezzandoli il basso ventre da sopra la camicia, lui chiuse per un attimo gli occhi a quel tocco. Lei sorrise e si avvicinò alle sue labbra “Lo sai ne abbiamo bisogno entrambi” sussurrò.
Lui annuì leggermente con il capo e con una mano andò dietro la schiena di lei per poi con uno strattone spingerla di più contro di lui e fiondarsi contro le labbra di lei con  ferocia e rabbia. Dashimen lo sapeva bene aveva bisogno di ciò, ne avevano bisogno entrambi, avevano bisogno di sfogare la rabbia, e un po’ di sesso avrebbe solo aiutato la loro causa.
 
17 GENNAIO 2017 POMERIGGIO
La porta del Genius  lab si aprì e tre paia di occhi si girarono verso l’entrata, scorgendo il leader del gruppo con i capelli in disordine, la camicia che aveva due bottoni aperti, e che fuoriusciva  dai pantaloni in modo spiegazzato.
La risata di Yoongi tuonò per tutto lo studio insieme alla porta che veniva chiusa velocemente. Hoseok al suo fianco sghignazzava per via della trasandatezza del suo amico. Jin che era seduto spaparanzato sul divano, mentre mangiava dalle patatine dal pacchetto aperto che aveva sulle gambe, fece un verso strozzato, poiché si stesse quasi per strozzare con la manciata di patatine che aveva appena gettato malamente nella sua bocca. 
“Ho risolto” disse Namjoon con il fiatone guardando i suoi tre amici
“Lo vedo bene!” Rise sguaiatamente Yoongi indicandolo con un dito per poi darsi il pugno con Hoseok che rideva al suo fianco ilare da tutta quella scena in corso.
“Avevi detto che l'avresti lasciata” disse invece Jin con tono affranto e con la fronte aggrottata 
“Non l'hai lasciata vero?” Chiese Hoseok sorridendo ampliamente, già consapevole della risposta che avrebbe ricevuto.  
“Ehm no…” disse il leader per poi strapazzarsi anche lui sul divano. Yoongi e Hoseok si scambiarono uno sguardo d’intesa e si diedero il cinque poi entrambi aprirono la mano verso il più grande ghignando.
“Dov'è il cash?” disse Yoongi 
“Aigoo, mannaggia a te” disse Jin sbuffando e dando una spinta a Namjoon che aprì gli occhi e guardava uno alla volta confuso per poi assottigliare lo sguardo.
“Avete scommesso aigoo!” Si lamentò il leader afflosciandosi sul divano e scuotendo la testa e tutti risero insieme per via della faccia sofferente del leader.
“Dai scommettiamo sempre in casi del genere lo sai” ridacchiò Hoseok
“Anche i più piccoli?” chiese il leader guardandoli con rimprovero
“No, ma penso che dovremmo farli unire a tutto, ci guadagneremo di più.” Annuì Yoongi
“Ah così non perdo solo io?” chiese Jin mettendosi una mano sotto il mento e pensando che ciò potesse essere un vantaggio.
“Sei pessimo Hyung” disse Namjoon scuotendo la testa affranto dal comportamento del più grande.
“Io? tu avevi giurato di chiudere questa questione, che non ti fidavi di lei, e che era meglio per te allontanarti anche per via del tour in arrivo”
“Quando ha detto queste cose?” chiese Yoongi stranito, poiché non ne sapeva niente.
“Mmh, l’altro giorno mentre tu eri con i manager a risolvere la situazione di Dispatch”
“Ah.. un’altra riunione del gruppo senza di me?” chiese risentito
“Tu eri occupato Hyung” disse Hoseok mettendoli un braccio sulla spalla
“Occupato, si fa per dire, abbiamo solo deciso di non dire nulla, tanto a breve esce la notizia del singolo di Suran a cui ho partecipato, quindi non è grave a quanto dicono” disse Yoongi sbuffando, si sarebbe evitato quella riunione di nulla a cui aveva partecipato per due intere ore del suo tempo.
“Comunque, strano che non abbiamo fatto niente” disse Namjoon pensieroso
“Non è importante, quindi con la segretaria?” chiese Yoongi tornando al discorso originario
“ehm..io…ehm”
“Aigoo, dai parla” disse Jin spingendo il leader
“Che ci hai scopato è così evidente” disse Hoseok indicando i capelli del leader con una risata
“Sto messo tanto male?” chiese cercando di appiattirsi i capelli ma combinando solo un disastro e dandoli una forma strana che fece ridacchiare Yoongi sottovoce.
“Come mai non hai fatto quello che dovevi?” chiese Jin ignorando le risatine di Yoongi
“Ehm, lei ha pianto, mi ha spiegato che mi aveva mentito perché pensasse che Isabel fosse una mia ex e che voleva riprendermi. Sembrava veramente impaurita da lei e aveva paura che potesse fare qualcosa, era in panico” provò a spiegare Namjoon
“Odio quando le ragazze piangono, mi sembra normale che tu non sia riuscito a lasciarla” disse Jin dandoli qualche pacca sulla spalla
“Ehm, io penso di provare qualcosa per lei” disse con un filo di voce
“Quindi cosa farai ora?” chiese Hoseok guardandolo con sospetto
“Non ho idea, penso che continuerò così e vedrò strada facendo?” disse con tono poco convinto
“Funzionerà?” chiese Jin pensieroso
“Non ho idea, ma non me la sento di chiudere, non ci riesco”
“Allora non farlo. Se si verificherà qualche problema ci penseremo in futuro, per ora goditela” disse Yoongi schietto
“Dici?” chiese Namjoon cercando l’appoggio dal suo Hyung
“Si, tu che puoi fallo!” sorrise leggermente triste Yoongi un telefono tra loro incominciò a squillare
“Mio non è!” disse Hoseok
“è mio, ahhh! É Yuri! Addio devo scappare avevo un appuntamento con lei per un caffè veloce!” disse Jin alzandosi in piedi e pulendosi il pantalone dalle briciole di patatine facendole cadere a terra sotto lo sguardo inclinato di Yoongi, per poi ghignare e scappare via prima che il rapper potesse urlarli contro.
“Assibal!” urlò Yoongi irritato guardando la porta chiudersi e poi le briciole per terra
“A volte lo Hyung è veramente un bambino” disse Namjoon con una risatina guardando le briciole e poi la faccia di Yoongi irritata che guardava le briciole a terra nel suo adorato studio come se volesse dargli fuoco.
“Lo ammazzo, giuro che lo ammazzo, viene mangia e sporca il mio adorato studio io lo ammazzo!” brontolò Yoongi nervoso, mentre Hoseok vicino a lui andava a un mobiletto per prendere il piccolo aspirabriciole portatile e poi passarlo per pulire
“Faccio io” disse mentre eliminava le briciole
“Grazie… se ne andato anche senza darci i nostri soldi” disse sbuffando e Namjoon continuò a ridere.
“Che ci vuoi fare è fatto così” disse Namjoon scuotendo il capo ilare
“Comunque anche secondo me dovresti continuare, in ogni caso noi ci siamo” disse Hoseok tornando al punto
“Lo so che voi ci siete sempre per me, e non ti preoccupare Hob-Ah noi ci saremo quando sarai tu a combinare qualche casino in amore” sorrise Namjoon
“Giusto prima o poi deve pur succedere anche a te di combinare un casino, siamo i tre della rap line! Se non facciamo noi questi casini chi li fa?” ironizzò Yoongi
“Eh si” disse Hosoek scuotendo leggermente il capo, lui aveva già fatto un casino in amore, peccato che non lo sapesse nessuno. Era il destino dei rapper del gruppo avere la vita incasinata in amore, lui l’aveva capito, e i suoi amici non sapevano ancora quanto fosse vera tutto ciò.
 
Angolo dell’autrice:
Sorry sorry sorry! Ho saltato una pubblicazione ma tra I grammy e il vaccino non sono riuscita a farlo.
E pensare che il capitolo era anche pronto mancava solo la parte finale.
Capitolo un po’ transitorio ma che serve a potare la storia in regola, forse vi aspettavate il confronto tra Namjoon e Jisoo, ma non è questa la storia… i protagonisti rimangono Isabel e Yoongi. Quindi è stata un po’ una scelta stilistica non mettere quel confronto ma l’accennò.
Sperando che Isabel ora esca fuori dal tunnel.. spero di riuscire a regolarizzare il suo umore.
LA foto con Suran Hae-eun aveva chiesto a Pd-nim a inizio gennaio se poteva pubblicarla all’occorrenza e così ha fatto.  
Breve spiegazione:
Dae-jung* è il secondo fotografo di Do-yoon che gestisce gli studi fotografici di cui Isabel ha comunque una quota ed è socia.
Il club privato è quello all’interno dell’Hotel dove Do-yoon portava Isabel, di regola dovrebbe gestirlo lei, ma ci pensa tutto Chin-hae che gestisce anche quasi tutto l’hotel che era rimasto a loro due e a Dashimen, anche lui gestisce l’hotel e aiuta lo zio.
Chin-hae ha anche un’agenzia investigativa non so se lo sapevate.
Eeeh.. ah si Park Jisoo è sposata con Kang Min-ki che è in cattivi rapporti con la sorella Kang Min-su Ceo di un’azienda eeeh niente non dico più niente.
 

 
   
 
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