Serie TV > Il paradiso delle signore
Ricorda la storia  |      
Autore: komova_va    10/04/2022    1 recensioni
Ambientata nello stesso universo della mia long "Missione Magazzino", diversi mesi dopo. Irene e Rocco si preparano per una gita al lago in compagnia della famiglia Amato. Per qualche ragione, i due finiscono per essere in ritardo.
[Personaggi: Rocco Amato, Irene Cipriani. Pairing: Irocco]
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

-Irè sei pronta? Ma ancora così stai conciata?!

La voce stupefatta di Rocco nell’entrare a casa ragazze, fortunatamente occupata soltanto da Irene quella mattina, rimbomba tra le quattro mura con la stessa potenza della tromba che suona per richiamare i militari al proprio dovere. Che poi, la colpa è tutta della famiglia Amato. Perché se loro non si fossero intromessi come loro solito, Irene a quest’ora si starebbe preparando per andare a trascorrere una piacevolissima domenica con il suo fidanzato in riva al lago di Lecco: sole, riposo, tranquillità, le prime temperature decenti che finalmente sostituiscono la nebbia e il gelo polare artico che le aveva dato il tormento per mesi, cibo (rigorosamente comprato nella loro rosticceria di fiducia, naturalmente) e, la cosa più importante di tutte, Rocco tutto per sé. E invece, chiaramente, no, figuriamoci se era stato possibile! All’ultimo la famiglia di Rocco aveva dovuto autoinvitarsi alla loro splendida giornata già programmata, che Irene aveva incominciato a pregustare mentalmente almeno una settimana prima, perché figuriamoci se quelli potevano privarsene della gita della domenica tutti insieme appassionatamente! C’è solo che da compatirla se adesso la sua voglia di uscire è scesa sotto lo zero (considerando poi che ha anche dovuto svegliarsi presto, per giunta!) e non ha ancora finito di prepararsi, Rocco e gli altri Amato non muoiono mica ad aspettare due minuti!

-Rocco quante volte te lo devo dire, piantala di mettermi ansia!- sbotta Irene. A malapena lo degna di uno sguardo mentre prende la borsa da mare, la posa sul tavolo e inizia a riempirla con alcuni degli oggetti che ha buttato alla rinfusa sul divano la sera prima. -Che già ci pensa tua zia e ha anche un discreto successo devo dire, - aggiunge Irene, mentre osserva la borsa e fa mente locale per capire quali cose le mancano. L’asciugamano c’è, le riviste pure e anche la crema solare…

-Eh ho capito però che facciamo, ci arriviamo a mezzanotte al lago che così il sole se n'è andato e ci tocca stare al buio?- domanda Rocco gesticolando, con il suo solito fare drammatico. Secondo la sua modesta opinione resta un mistero il perché non abbia ancora lasciato il magazzino per darsi al teatro, vista la sua chiara tendenza al dramma e all’esagerazione.

-Un bagno di notte, mica male come idea!- lo sfida Irene, spostando momentaneamente l’attenzione dalla borsa per guardarlo in faccia e provocarlo. 

-Ma piantala avà, sempre a fare la scimunita stai, - la riprende lui, con un gesto del braccio che ha la chiara intenzione di metterla a tacere. 

-Guarda che invece sono seria, anzi serissima!- ribadisce lei, pur sapendo che Rocco non avrebbe mai finito per credere veramente che si volesse cimentare nell’impresa. Però in fondo che male poteva fare cercare di insinuare il dubbio almeno un po’? -Pensaci anche tu, - lo invita, mentre fa il giro del tavolo per avvicinarsi a lui. -Il buio, la pace, la tranquillità… - con una mano Irene tira a sé Rocco per il colletto della camicia estiva che sta indossando così da averlo più vicino, poi continua con voce sommessa:- Il lago deserto…, - le sue mani gli accarezzano il petto e poi le spalle, prima di avvolgergli le braccia attorno al collo e attirarlo a sè ancora di più. -Ce ne stiamo solo noi due, lontani da occhi indiscreti...

-Se, così succede che anneghiamo coi pesci e nessuno ci ripesca più poi perché non sanno dove siamo finiti, - replica Rocco con ironia e una dose di realismo per nulla ben accetta, rovinando completamente l’atmosfera che Irene aveva cercato di creare.

-A parte che i pesci non annegano, - risponde lei, mentre soffoca una piccola risata nel tentativo di preservare la propria serietà, -ma tu proprio zero immaginazione, sei proprio terra terra! - lo rimprovera, mentre nel frattempo si allontana nuovamente da lui e torna a dedicare la propria attenzione alla borsa con le cose da portare, ancora mezza vuota.

-Certo che ce l'ho l'immaginazione Irè, - la coglie di sorpresa lui, avvicinandosi a lei da dietro. -Per esempio mi immagino i colori del tuo bikini, - inizia, mentre le sue braccia circondano la vita di Irene e la tira a sé. Quest’ultima si irrigidisce all’istante, soprattutto perché colta di sorpresa da quel gesto tanto intimo quanto inaspettato. Però, se deve essere sincera, quando Rocco prende l’iniziativa e le da queste piccole attenzioni, quando le dimostra di desiderare il contatto fisico con lei e se lo prende, anche senza chiedere, beh… diciamo che Irene apprezza (per usare un eufemismo). Per quanto vorrebbe mantenere una parvenza di controllo e serietà, la sua mente non può fare a meno di domandarsi quali intenzioni abbia il suo fidanzato… -Mi immagino che vai a fare il bagno e poi t'asciughi con l'asciugamano a fiori, - prosegue lui, mentre la sua mano destra si abbassa pericolosamente per andare ad accarezzare l’interno della sua coscia. Oh. Questa è un’altra cosa che Irene decisamente apprezza (anche se fa il possibile per non darglielo a vedere, ovviamente). Nel frattempo, con l’altra mano Rocco le scosta i capelli dalla spalla destra per posarle un bacio sul collo, e Irene deve davvero fare appello a tutta la sua forza per reprimere un gemito. -Mi immagino che poi ci allontaniamo un poco per andare a prendere una cosa… - continua lui, inclinando la testa per sussurrarle quell’ultima frase all’orecchio. Intanto le dita di Rocco iniziano a risalire su per la sua coscia lentamente, e con ogni secondo che passa Irene si sente sempre più a corto di fiato, mentre il suo corpo freme e la pelle va a fuoco sotto il tocco di lui.

-E poi? - domanda lei in sussurro, curiosa più che mai di scoprire la fine del racconto.

-Allora siete pronti?- giunge da dietro la porta una voce femminile che si distingue per il marcato accento siciliano, accompagnata da due colpi dati alla porta con un certo vigore. -Noi già tutti giù stiamo, aspettiamo solo voi.

Se una giustizia divina esiste davvero, pensa tra sè e è Irene in quel momento, quella donna la pagherà, eccome se la pagherà, tutte le pagherà!

-E poi arriva tua zia e rovina tutto, - conclude infine la Venere con grandissima amarezza, mentre per preservare la sua sanità mentale si allontana dal suo fidanzato e fa per dirigersi verso la sua camera per prendere le ultime cose da portare. -Dille che finisco di prepararmi la borsa e ci sono, - spiega in tono rassegnato. Tuttavia, le parole che Rocco pronuncia subito dopo la fanno arrestare di colpo nel tragitto.

-Zì un attimo e scendiamo, che Irene non trova più l'asciugamano e devo aiutarla a cercarlo, è sparito proprio ti giuro! - racconta lui, anche con una certa foga. In che senso non trova più l’asciugamano? Ma se è proprio lì, in bella vista dentro la borsa e per giunta di colore arancione vivo, perfino un cieco lo noterebbe! Perché Rocco ha mentito?

-Va bene, spicciatevi! - replica la signora Amato. Subito dopo si sentono i suoi passi che gradualmente si allontanano dalla porta. Irene a sua volta si riavvicina nuovamente a Rocco senza dire nulla, lascia che sia la sua espressione a metà tra il perplesso e l’intrigato a parlare per lei, chiedendo con lo sguardo delle spiegazioni per quella bugia.

-E poi facciamo che mia zia s'arrangia e noi facciamo un poco di ritardo, che non ha mai fatto male a nessuno, - replica Rocco con decisione: avvicinandosi a Irene le sue braccia la sollevano da terra e la stringono a sè, giusto il tempo di arrivare fino al divano per poi farla cadere là sopra tra i cuscini. E mentre Rocco presto la raggiunge, le mani le cingono i fianchi mentre le labbra reclamano i baci della Venere bionda senza ammettere repliche, l’unico pensiero che attraversa la mente di Irene è che il suo fidanzato ha proprio ragione: un poco di ritardo non ha mai fatto male a nessuno.

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il paradiso delle signore / Vai alla pagina dell'autore: komova_va