Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: sg199885    17/04/2022    7 recensioni
STORIA INTERATTIVA (ISCRIZIONI MOMENTANEAMENTE CHIUSE) Una nuova minaccia grava sul mondo: due perfidi cattivi, da far impallidire Papillon, stanno cercando il miraculous che spezza i sortilegi per liberarsi dalla loro prigionia.
La custode dei miraculous che vive in Italia sta cercando nuovi portatori per la battaglia imminente.
Chi saranno i nuovi eroi di Roma? Sarete voi a deciderlo!
"...io sono l’ultima superstite della mia generazione, e per far sì che i poteri degli altri due custodi assopiti si risveglino devo creare una situazione di pericolo: l’assenza di almeno uno dei tre custodi; per essere più chiara, per permettere a voi eroi, di trovare il libro magico che vi permetterà di scoprire tutti i vostri poteri e le profezie antiche che vi guideranno nella vostra battaglia, io devo andare incontro alla morte.-
- allora non è stata uccisa, si è sacrificata… - dedusse la più piccola mentre già le lacrime le rigavano il volto.
- non piangete per me, ho avuto una vita lunga e piena, e non escludo di poterci incontrare ancora una volta… non dimenticate una cosa, giovani guerrieri della giustizia: finché resterete insieme, finché combatterete come una cosa sola, nessun nemico potrà sconfiggervi! – li incoraggiò, - rendetemi fiera di voi!"
Genere: Avventura, Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
IN THE PREVIOUS CHAPTER:
Papillon ha fatto schiava White Dove, creando la temibile Raven la quale, con i suoi poteri, scatena il caos trasformando in persone malvage ed assetate di sangue chiunque venga colpito dalle sue schegge di specchio. Dopo un momento di sconforto, il duo parigino si rivolge a Silver Claw, Cernuus, Chloè e Vaen per formare una nuova squadra pronta all’attacco.
A Roma, Luna si risveglia dal coma e grazie al ricordo di sua madre trova la grinta per scappare dall’ospedale e dirigersi alla ricerca dei suoi amici, mentre Diego, Astreo e Aurora si preparano alla battaglia.
Tra incomprensioni, segreti e voglia di rivalsa, la battaglia di Roma ha inizio.


 
CAPITOLO 18:

RAVEN PARTE 2

 
“Quando cresciamo, ci rendiamo conto che la vita non sempre ci regala tutto ciò che speravamo, […]
Ma non devi avere paura, non devi essere triste: subire una perdita fa parte della vita,
ma non è questo a definirla,
perché l’importane non è vincere o perdere, ma accettare i cambiamenti in noi stessi
e accettare che anche se la vita non sempre ci regala tutto ciò che speravamo, il vero regalo è la vita stessa”

- Wang Fu –
 
L’ultima coda d’inverno sferzava Roma con il suo vento gelido mentre Luna, stretta nel suo cappotto infilato sul pigiama, correva disperatamente per le vie della città, con il fiato corto e il cuore che batteva all’impazzata; non sapeva che ore erano, cosa stesse accadendo e non aveva la minima idea di che fare, ma almeno aveva una direzione.
Giunta al Camilla’s Store, cadde sulla ginocchia mentre annaspava a causa del forte bruciore che sentiva nella gola e nel petto, ma nonostante tutto esultò nel scoprire che la chiave di riserva era ancora nascosta tra la terra dei vasi davanti la vetrina. Aprì con mani tremanti e si intrufolò all’interno, accese solo una piccola luce sul retro e barcollò verso la sedia più vicina.
- correre dopo aver subito un furto di energia vitale non è il massimo… - si rese conto, poi però decise che non c’era un minuto da perdere neppure per riprendere le forze, e iniziò a cercare in giro qualsiasi cosa potesse aiutarla.
Aveva tempestato di telefonate sia Diego che Astreo e nessuno dei due cellulari risultava raggiungibile, segno che entrambi erano già trasformati, quindi la battaglia era già iniziata. Mise a soqquadro tutta la stanza ma non trovò niente di utile, né il Miraculous dell’Orso né tantomeno un appunto, un qualcosa che le facesse venire l’idea perfetta; poi però, quando stava per perdere la speranza, dalla cima di un armadio le cadde in testa un rotolo di cartone che ricordò essere la mappa della città che aveva usato per provare a rintracciare i nemici la notte della loro prima sconfitta, ma non ci era riuscita anche con tutto il suo impegno… come avrebbe potuto farlo ora che non aveva nemmeno più il Miraculous della Civetta, o Palmm a dirle cosa fare? Sconfortata, scoppiò in un pianto disperato mentre la mano destr volò a stringere la collana che le aveva dato speranza fino a quel momento.
- Aspetta un attimo… - si disse volgendo lo sguardo al gioiello. – e se avessi usato l’oggetto sbagliato? –
Era un piano folle, ma valeva la pena tentare; spiegò la cartina sul tavolo e prese a farci dondolare sopra la catenina che si era sfilata dal collo, usando il pendente come pendolo e pensando intensamente al ragazzo che l’aveva sorpresa quella notte in camera sua, Simba Wa coso o come cavolo si chiamasse, nella speranza che funzionasse. Si concentrò più che poté, fino a sudare e per alcuni minuti il pendolo oscillò senza nessun segnale.
- Maledizione! – imprecò e, mosso da una forza invisibile, il gioiello le sfuggì dalle mani andando a posarsi con decisione su un punto ben preciso della mappa: il Cimitero del Verano.
- ah, ecco, ci volevano le maniere forti! – ironizzò la ragazza, già avvilita da tutta la strada che ancora doveva farsi, a piedi ed in piena notte*, ma pronta a farcela ad ogni costo.


 
***
 
LadyBug osservò dinanzi a se la curiosa ed inquietante struttura di vetro che troneggiava sulla Tour Eiffel, poi si voltò alla sua destra e vide Chat Noir e Queen Bee, alla sua sinistra invece Silver Claw, Cernuus e la nuova portatrice del Drago.
- Qual è il tuo nome da eroina, giovane guerriera venuta da lontano? – le chiese
- Kombat Naja- rispose Vaen.
- molto bene, - richiamò l’attenzione di tutti su di se la coccinella, - i nostri nemici hanno in mano la Miracle Box e possono controllare le menti dei parigini, ci scommetto il mio Yo-yo che hanno manipolato gli altri portatori di Miraculous per farli combattere dalla loro, quindi avremo a che fare con il potere del Serpente, della Scimmia, del Cavallo e della Volpe. – spiegò.
- con quei gioielli possono creare portali dimensionali, confondere i nostri poteri e creare illusioni. – le fece eco Chat Noir.
- ma il più pericoloso è quello del serpente che può riportare indietro il tempo senza farcene rendere conto. – puntualizzò LadyBug.
- quindi, in altre parole, finché non neutralizziamo il Serpente qualsiasi piano escogitiamo per vincere non funzionerà, perché torneranno in dietro per essere un passo avanti a noi! – intuì, preoccupata, Andrea.
- lasciatelo a noi, - ordinò la rosso-nera indicando se stessa e il gatto, - conosciamo il suo potere e abbiamo più possibilità, voi due invece che conoscete la vostra amica dovrete addentrarvi in quel labirinto di specchi e provare a farla ragionare, e se non dovesse funzionare, trovare l’oggetto in cui si trova l’akuma e distruggerlo! –
- quindi a noi rimangono gli altri tre sfigati. – dedusse, divertita, Queen Bee strizzando l’occhio alla tailandese, che sbuffò un assenso.
- allora si parte! – proclamò Chat Noir e tutti gli eroi, con un balzo, saltarono giù dal tetto e si arrampicarono a gradi falcate sulla struttura metallica della torre, fino ad atterrare sulla balaustra lucida e trasparente su cui si apriva l’ingresso della casa di cristallo. – un’architetta un po’ macabra la nostra a-micia! – ironizzò Chat Noir.
- fossi in te non riderei troppo gatto randagio! – ringhiò una voce familiare, rivelando Volpe Rossa che si apprestava ad uscire dall’edificio tetro con i compagni. – io sono Volpe Rabbia, e non avrete nessuna possibilità contro di noi! MIRAGGIO! – li minacciò attivando il suo potere speciale.
- PORTALE!
- CONFUSIONE!
- SECONDA OCCASIONE! – le fecero eco i tre aitanti giovani lanciandosi all’attacco.
- Chat Noir! – latrò Marinette mentre, aiutata dall’ape e dal dragone, fronteggiava i tre nemici lasciando in disparte Venom.
- CATACLISMA! – invocò il gatto nero lanciandosi sul nemico preceduto dalla lupa e dal cervo, che gli coprivano le spalle; con il suo arco, Cernuus scagliò una pioggia di frecce fantasma che costrinsero il serpente ad indietreggiare ed abbassare la guardia, finendo poi atterrato da un calcio di Silver Claw.
- Buona Fortuna! – li salutò Andrea precipitandosi all’interno ma, mentre l’eroe felino si precipitava con il suo potere sul bracciale del serpente, Luka riavvolse il tempo.
- Chat Noir! – ripeté inconsapevolmente LadyBug mentre la lotta si ripeteva esattamente uguale davanti agli occhi iniettati di sangue di Venom-
- Buona Fortuna! – li incoraggiò ancora una volta Silver Claw, ma in quel caso il nemico non si fece sorprendere e, rotolando di lato, schivò il colpo fatale del Gatto Nero che, tuttavia, con un’imprevedibile prontezza di riflessi, fermò la sua mano magica prima che toccasse il suolo e con un nuovo balzo fu ancora sul nemico.
- maledizione! – sibilò Luka riavvolgendo il tempo una seconda volta, intenzionato a non farsi sopraffare ulteriormente.
- Chat Noir! – cantilenò Marinette fronteggiando Volpe Rabbia, Bucefalus e Monkey Slave aiutata da Kombat Naja.
- CATACLISMA! – fece eco Chat Noir, ma stavolta l’assalto degli eroi fallì: Venom non si fece distrarre dalle frecce di Cernuus, evitò il calcio di Silver Claw e bloccò entrambi i polsi del Gatto.
- ho vinto! – sibilò malefico, ma prima che potesse dire oltre, una mano furtiva gli sfilò il bracciale dal polso.
- ti sei dimenticato di me, ridicolo sfigato! – lo prese in giro Queen Bee, mentre gli sfilava il bracciale, - prendi! – lanciò poi il Miraculous del Serpente all’eroe parigino.
- ora sì che si ragiona, - sospirò sollevato Chat Noir, - grazie mia Regina, - si complimentò con Chloè dopo aver assestato al povero Luka un colpo con il taglio della mano dietro la nuca che gli fece perdere i sensi. – Plagg, Sass, unitevi! -
 
                                    ***

 
Merlin si rialzò, dolorante, scrollandosi di dosso la polvere di roccia frantumata dal suo schianto.
- curioso come tu non ti sia rotta neanche un osso, complimenti. – la prese in giro Callisto affacciandosi dalla breccia che la nemica aveva aperto nel muraglione del castello.
- faresti bene a non sottovalutarmi… - ringhiò, agguerrita, Maya
- non sarei così stupida da farlo, ma di te, si può dire altrettanto? – la provocò la bionda, sicura di se.
- ora hai passato il segno! – sbraitò l’avversaria e, scattando entrambe l’una contro l’altra, fecero scontrare i loro pugni liberando una potente onda d’urto.
Intanto, all’esterno, Diego percepì lo spostamento d’aria provocato dallo scontro delle due ragazze, pronto anch’esso a dare battaglia ai due nemici, ma si ripromise, memore dell’ultima sconfitta, di essere prudente e non fare passi falsi.
- che fine hanno fatto i tuoi amichetti, li hai persi per strada? – lo punzecchiò Faunus il quale, non ottenendo il risultato sperato, decise di sparare la sua cartuccia migliore: - hai forse litigato con la tua “colombella”? Sarà già volata in un altro nido a quest’ora, non credi anche tu? –
“resta concentrato, resta concentrato!” si ripeté mentalmente il gladiatore riuscendo, con la sua lancia, a parare un fendente che Idra stava portando alle sue spalle con il suo pugnale.
- Non mi aspettavo niente di diverso da te, verme! – lo insultò atterrandolo poi con un vigoroso calcio dritto al petto, quindi prese la carica e si avventò verso il caprone.
- VELLO D’ORO! – invocò Matteo per difendersi ma l’argentino, piuttosto che provare a sfondare il luccicante scudo dorato, ci saltò sopra e lo usò come trampolino per lanciarsi verso il globo di energia luminosa che rischiarava la notte. Quando però, fu ad un soffio dal toccarlo, quello gli fu soffiato da Dragonfly che, agitando le sue ali trasparenti, si allontanò con il bottino inseguito da Dolphy Titan.
- maledizione! – ringhiò deluso Gladiator. – Ci ero così vicino! -
- pfff, pensavi fosse così semplice? O forse pensavi di essere furbo? – continuò a provocarlo Faunuus.
- non ti conviene farmi arrabbiare… - lo avvisò l’eroe schiumante di rabbia.
- altrimenti che fai, mi attacchi con il tuo superpotere? Ma che paura! – Lo derise ulteriormente.
- adesso basta! ONDA D’UR…- provò ad attaccare Diego, ma fu interrotto da un lancinante dolore al fianco e, con orrore, vide i denti di un grosso serpente affondargli nella carne attraverso la battle suit.
 

                                 ***
 
- come pensi che stia andando la battaglia, là fuori? – chiese preoccupata Silver Claw mentre, spalla a spalla con Cernuus, si aggirava cautamente tra gli specchi che riflettevano decine e decine di loro immagini in un intricato labirinto dal quale, apparentemente, era impossibile uscire.
- dobbiamo avere fiducia in loro, e compiere la nostra parte di missione. – le ricordò, ottimista, Davide. – e poi… - continuò imbarazzato, - sono felice di essere in questa situazione del cavolo insieme a te… cioè, non che io sia felice di questo disastro solo… se potessi essere con qualcun altro, non vorrei ecco… - si impappinò mentre le guance si imporporavano. – sono felice che ci sia tu al mio fianco, tutto qua. –
Andrea lo guardò divertita ed intenerita insieme, e, colpita dalla sua dolcezza, rispose: - anche io vorrei solo te, al mio fianco, qui ed ora. – gli disse e, senza pensare alle conseguenze, lo baciò. – e ora andiamo, prima di invecchiare qui! –
- S… si… andiamo. – rispose, intontito, Davide, con le gambe che tremavano e il cuore che minacciava di scoppiare nel petto.
 
 
 
 
 
 
 
 

                                   ***
 
Dragonfly atterrò sulla guglia più alta del castello, e decise di ingannare l’attesa del suo nemico usando quella buffa palla per fare due palleggi in tranquillità, dopotutto aveva bisogno di rilassarsi, lui.
- smettila subito! – intimò il biondo arrivando, con un balzo, sullo stesso cornicione dell’avversario. – Non è una palla quella, potresti far del male a qualcuno! –
- e scommetto che sarai proprio tu ad impedirmelo… - lo denigrò, scocciato, rifilandogli uno sguardo di sufficienza di traverso.
Astreo rimase colpito da quelle parole… non lo considerava pericoloso, non lo considerava una minaccia. Non lo considerava alla sua altezza. Il biondo si osservò le mani, indeciso, poi le strinse con vigore sulla sua canna di fiume, e decise:
- Si, io! – rispose sicuro, lanciandosi contro il nemico che, tuttavia, sembrava schivare agilmente ed elegantemente ogni suo attacco senza il minimo sforzo, senza neanche lasciare mai la presa dalla sfera di energia vitale.
- in effetti non dovrei neanche preoccuparmi più di tanto di schivare i tuoi colpi, cosa credi di potermi fare anche se mi colpissi con quel bastoncino? – Lo derise.
- non sottovalutare i miei poteri! – lo avvertì Dolphy Titan ma, con un movimento più veloce degli altri, il moro gli fu addosso, lo bloccò facendo cadere la sua arma lontano e immobilizzando il viso dell’avversario a pochi centimetri dal proprio.
- oh, ma io non sottovaluto i tuoi poteri… - chiarì mentre sulle sue labbra si disegnava un ghigno malefico, - io sottovaluto te! SCIAME DI COLORI! – invocò il proprio potere ed una moltitudine di libellule colorate si posarono sui loro corpi colpendo l’eroe con tante piccole, dolorose punture; agitandosi, Astreo riuscì a liberarsi dalla presa del nemico e cadde a terra, dove rimase alcuni secondi offuscato dagli insetti. Quando riaprì gli occhi, essi si sgranarono alla vista di come la suit del suo avversario stesse lentamente mutando, diventando identica alla propria.
- e adesso vediamo chi dei due è il migliore. – propose, sibillino, Kenny, pronto a giocare con la sua preda.
 

                                   ***
 
- poveri sciocchi, ahahahah… - rise di gusto Raven che osservava, attraverso gli innumerevoli riflessi a catena del suo labirinto, sia lo svolgimento della battaglia fuori che il proseguire dei due ex-compagni nel suo covo.
- è il momento di lasciarvi soli, - avvisò soddisfatto Papillon, mentre, con Mayura al Braccio ed il sentimostro-farfalla al seguito, si apprestava a far visita all’esterno alla sua nemica giurata.
- non preoccuparti, - lo rassicurò la strega rigirandosi tra le dita l’ultima delle schegge di specchio che le erano rimaste, - mi godrò questo spettacolo da sola… ahahaahahah, AHAHAHAHAHAHAH, AHAHAHAHAHAHAHAH! -


                                  ***
 
- nobile Palmm, nessuno meglio di te conosce i poteri del Miraculous della Civetta, ti prego, dicci come riportare i nostri spiriti nei corpi giusti. – pregò, ossequiosa, Ayaka dal corpo di Joseph.
- mi dispiace, ma in passato i miei portatori hanno utilizzato la proiezione astrale per entrare all’interno della psiche e del corpo di altri esseri umani, ma non era mai accaduto niente del genere, credo che solo un guardiano possa avere la risposta. – la deluse il Kwami.
Al che, Josh e Ayaka, dopo essersi scambiati uno sguardo stupito ed eccitato, esclamarono in coro, - Mama Hala! –
- dobbiamo trovarla, e subito anche! – realizzò di slancio la ragazza alzandosi in piedi di scatto.
- fermi dove siete! – li bloccò una voce proveniente dall’ingresso della cripta. La giovane donna rimase al quanto stranita nel vedere una ragazzina, poco più che bambina, in pigiama e visibilmente sbattuta fissarli in cagnesco, che teneva in mano una specie di ciondolo il quale, sfidando le forze della fisica, puntava verso di loro. – brutto ladro bugiardo! – borbottò la poppante venendo verso di lei imbufalita, di punto in bianco le assestò un bel calcio dritto negli stinchi e, non contenta, quando si piegò su se stessa per il dolore, indirizzò un secondo calcio dritto in quelli che, gli uomini, erano soliti definire “gioielli di famiglia”.
- Kusotare!** – imprecò, senza fiato, la ragazza accasciandosi al suolo nel corpo di quel maledetto del suo compagno che, per giunta, dopo essersi scarsamente trattenuto era scoppiato in una sonora risata.
- credo tu sia stata vittima di uno scambio di persona, ahahahahahah! – singhiozzò tra le risa il suo bastardo compagno, prima di rivolgersi alla più piccola dopo aver asciugato una lacrima, - piccola combattente, non sono stupito di vederti qui, hai dimostrato di meritare molto più di chiunque altro il Miraculous della Visione, sono dispiaciuto di aver mancato il nostro appuntamento, ma vedi, c’è stato un piccolo ehm… incidente di percorso. – cercò di spiegarsi ad una stranita Luna.
- la ragazza che ti sta parlando è in realtà il portatore del Leone, il suo corpo invece è abitato dallo spirito della portatrice del corpo, si sono scambiati i corpi utilizzando il mio potere… - le spiegò, placidamente, Palmm volandole vicino.
- amico mio! – si illuminò la più piccola stringendolo a se, - temevo di non vederti più! – singhiozzò lasciandosi andare ad un pianto liberatorio di tutta la paura, frustrazione e senso di inadeguatezza che le aveva stretto il cuore fin da quel momento.
- non avrei voluto ferirti, mi dispiace… - si scusò Jos posandole una mano sulla spalla.
- caspita, che situazione del cavolo… - si rese conto Luna imbarazzata, - potevate fermarmi prima del secondo calcio! – esclamò coprendosi il viso, rosso, con le mani.
- nessun problema mocciosa, ho la pellaccia dura. – sbuffò, fredda, Ayaka. – sei venuta fin qui solo per riavere il tuo Miraculous? La tua scarsa fiducia in noi non è un vanto, anche se devo ammettere che tu sia piena di risorse. – la rimproverò forte della sua nuova voce virile e profonda.
- non sono venuta qui per un capriccio! – si difese la civetta, - i miei amici stanno combattendo da soli! –
- come scusa? – domandarono, i coro, i due eroi.
- la Dama Nera ha attaccato, ha mandato quattro portatori malvagi a rubare l’energia vitale ai cittadini di Roma, e ora i miei compagni stanno combattendo per salvare le vite di tutti, ma sono solo in tre perché White Dove, Silver Claw e Cernuus sono partiti, e se non li aiuto finirà male, molto molto male! – li avvisò, tutto d’un fiato, la ragazzina.
- e così mentre noi credevamo di fare la festa a lei, è stata lei a farla a noi! – imprecò, frustrato, jos.
- allontanarsi da Roma? Questo è un comportamento indegno! – latrò, sconvolta, Ayaka.
- smettila! – la zittì il compagno, - ora come ora, senza i nostri poteri, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno sono le tue lamentele! – le urlò in faccia lasciando tutti, umani e kwami, di sasso. – wow… - si rese conto, - ecco cosa si prova quando sei tu ad urlare in faccia a me! – scherzò.
- smettila di fare il cretino… - sospirò esasperata e delusa l’orientale, resasi conto del suo errore, passandosi la mano sul volto stanco. – le quattro stelle malefiche sono troppo potenti per tre eroi soltanto, e anche se le restituiamo lo smeraldo della Civetta potrà fare ben poco, senza di noi… - rifletté a voce alta.
- e hanno anche il Grimorio degli incantesimi… - li informò Luna, preoccupata.
- perfetto! – sbottò ancora più frustrata Ayaka, - quindi hanno anche accesso a più poteri, quel maledetto libro è scomparso da più di dieci anni! Come hanno fatto a trovarlo? Non esiste un discendente in linea di sangue dell’ultimo custode. –
- il libro… - si ricordò Luna, - l’ho già usato una volta, posso viaggiare nel piano astrale ed osservarlo ancora, troverò un altro incantesimo che ci aiuti! – ideò, galvanizzata da nuova speranza e positività.
- non hai il potere del Lupo che ti potenzi. – la smontò il gufetto planandole sul capo.
- ma ho perfezionato la mia tecnica di telerilevamento, lo userò per trovare il vero libro, e rubarlo! Ora che posso tornare ad essere Owl Maiden avrò abbastanza energia! – revisionò il suo piano la portatrice.
- sei troppo debole per trasformarti! – l’avvisò, preoccupato, Palmm volandole vicino al viso.
- i miei amici sono tutti in pericolo, non posso rimanere con le mani in mano, voglio combattere anch’io. – si oppose, decisa, la più piccola.
- la fanciulla ha ragione. – si intromise Joseph notando, con un pelo di imbarazzo, quanto la voce di Ayaka risultasse più autoritaria della propria. – ma sarebbe imprudente mandarti sul campo di battaglia senza l’artiglieria adeguata. – si rese conto avvicinandosi al proprio corpo sfilando dal collo muscoloso il medaglione del Leone per riporlo a quello più esile di una sorpresa Luna. – per stanotte hai una nuova portatrice, Scarr. – disse al suo Kwami
- sei forse impazzito del tutto?! – sbottò Ayaka afferrandolo per le spalle.
- rendo solo il favore. – si impose, fiducioso, rivolgendole un sorriso divertito.
- non vi deluderò, lo prometto. – si intromise, orgogliosa, Luna. – Palmm, Scarr, unitevi! –
Unendo il potere della Visione con quello del fuoco, il vestito che indossava cambiò dal bianco a tutte le gradazioni del rosso, dell'arancio e dell'oro, ricordando il piumaggio di una fenice, e tutta la sua tenuta assunse un taglio più simile ad un'armatura: protezioni di metallo dorato le proteggevano le gambe e le braccia e anche il busto, ancora abbastanza leggere da permetterle di muoversi comunque ad alta velocità, la protezione delle mani si estendeva per trasformare le sue unghie in lunghi artigli, e quelle che sembrano delle grandi ali rosse, arancioni e dorate fatte di vere piume pendevano attaccate all'armatura delle braccia. I suoi capelli erano raccolti in una crocchia sulla testa e la sua maschera metallica si estese lungo le sue guance, mantenendo la sua forma simile al muso di un uccello.
- Troverò il libro, vincerò questa battaglia e vi riporterò il Miraculous del Leone! – promise, solenne, la nuova eroina che era apparsa davanti a loro, - io sono Phoenix e non vi deluderò. –
Ayaka rimase alcuni istanti ad ammirarla, così giovane, così coraggiosa, piena di energia e forza ma anche di voglia di rischiare, mettersi in gioco ed esporsi ad un pericolo più grande di sé senza paura. Le ricordava una versione migliore di se stessa, che non tutta la sua prudenza e senso del dovere, aveva fallito.
- aspetta! – le intimò senza, per una volta, pensare alle conseguenze delle sue azioni. – hai poco tempo e non hai il potere adatto per far fronte a questa situazione. –
- e quale sarebbe? – domandò, scettica, Luna.
- saper volare. -
 

                                    ***
 
- LadyBug, alle tue spalle! – avvisò notando una seconda avversaria che, di soppiatto, tendeva un agguato; con il suo Yo-yo allora la coccinella le colpì entrambe facendole scomparire.
- dov’è quella vera? – si disse avvicinandosi alla compagna. - Pegasus, Monkey King! – si rivolse a loro con i nomi che avevano scelto da eroi, - dovete ribellarvi, tornate ad essere liberi! – li incoraggiò.
- non tradiremo mai la nostra Regina, PORTALE! – rispose meccanico Max lanciando il suo potere verso il cielo e, aprendosi, il varco dimensionale riversò su di loro tutte le schegge di specchio che erano andate perdute nella notte.
- no! – latrò il gatto-serpente, coprendosi gli occhi con le mani mentre la coccinella, dovendo pensare rapidamente, si ricordò di come si fossero salvati precedentemente e lanciò il proprio fedele Yo-yo afferrando il polso della ragazza-drago, attirando la sua attenzione dalla lotta in cui era concentrata.
- acqua, presto! – chiese la coccinella.
- DRAGONE ACQUATICO! – proclamò solenne liberando il potere della sua spada, e una cupola d’acqua avvolse il palazzo di vetro bloccando le schegge sulla propria superficie, lasciando i nemici schiumanti di rabbia. – adesso basta! – ringhiò spazientita Vaen, piombando prima sul cavallo e poi sullo scimmione, ma quelli si dissolsero per l’ennesima volta in nuvole di fumo.
- sono tutte illusioni, attenta. – la avvisò Queen Bee.
- i miei cinque minuti stanno per scadere! – le informò Snake Noir.
Presi dall’agitazione e circondati da infinite copie dei nemici, i quattro eroi presero a colpirne quanti più possibili, finché la scimmia non uscì allo scoperto e, toccata la spada del Drago con il suo potere, fece sparire la cupola d’acqua e piombare inesorabili le schegge su tutti.
- no! – urlò Adrien e, prima di venire bloccato dalla volpe, riavvolse il tempo.
- sono tutte illusioni, attenta. – avvertì per la seconda volta Queen Bee.
 Snake Noir affiancò nella lotta Kombat Naja per essere sicuro che il suo potere non venisse confuso, ma quella seconda volta fu la coccinella a distrarsi ed il vero Kim afferrò il suo Yo-yo magico toccandolo con la propria scimmia, trasformandolo in un astuccio e lasciandola indifesa.
- LadyBug, no! – si precipitò verso di lei per aiutarla, ma cadde in un portale aperto da Bucefalus e riuscì ad attivare il potere del serpente un attimo prima di schiantarsi dritto dritto sul Sole.
- sono tutte illusioni, attenta… aspettate un attimo, che cos’è questa puzza di bruciato? – domandò Queen Bee.
- i peli del mio culo felino! – rispose, esasperato, Adrien – dobbiamo trovare Volpe Rossa prima di impazzire. – si rese conto, - ci serve un po’ di fortuna! –
- agli ordini micetto squamoso, - recepì il messaggio Marinette, - LUCKY CHARM! – proclamò solenne, salvo poi rimanere stranita quando le piombò in mano…
- un cd dei Journey?! Che musica da sfigati è mai questa. – commentò Chloé con aria di sufficienza.
- devo capire che farci, devo capire che farci! – si ripeté sempre più confusa la protettrice di Parigi, mentre si guardava intorno freneticamente nella speranza che la sua vista magica da coccinella le facesse venire in mente un piano fottutamente contorto e geniale.
- Mylady, allora? – la incalzò preoccupato il gatto-serpente.
- io…. Io… io non lo so! – ammise, disperata, Marinette cadendo in ginocchio presa dallo sconforto, com’era possibile? il suo Lucky Charm non l’aveva mai tradita, era sempre riuscito a cavarla fuori da situazioni assurde, non era stato confuso dal potere della scimmia, allora che cosa poteva essere successo? Che fosse lei il problema, che non riuscisse a connettersi con quello che i suoi poteri volevano dirle? – Aspetta un attimo! – Si disse poi, colta da un lampo di genio, - MA CERTO, IO NON LO SO COME USARE IL LUCKY CHARM!! – esultò, riprendendo a fare fuori illusioni con la sua arma.
- non mi sembra una cosa di cui gioire, Insettina… - le fece notare, allo stremo delle forze, Snake Noir.
- ma no, non hai capito! – spiegò l’eroina, - io non posso sapere come usarlo perché non devo essere io ad usarlo! Dobbiamo entrare nel labirinto, Kombat Naja, con me. – ordinò iniziando a correre verso l’ingresso.
- dovrai passare sul mio corpo! – le sbarrò la strada Volpe Rabbia rivelando la sua vera presenza.
- ORA! – comunicò la coccinella saltando, così che Vaen dietro di lei potesse, di sorpresa, atterrare la nemica con una raffica di vento. – mille grazie! – disse poi festosa sfilandole la collana della volpe, disattivando così la sua trasformazione e facendo sparire tutte le illusioni.
- ora basta giocare, Quenn Bee! – si coordinò il supereroe atterrando con una sapiente combinazione di mosse il povero Max e prendendogli con la forza gli occhiali.
- VELENO! – richiamò Chloé colpendo ed immobilizzando Kim, per poi sottrargli la scimmia di peluches e avviandosi, insieme ai tre compagni, all’interno del labirinto di cristallo.
 
 
 
 
 
 
 
 


                                 ***
 
Luna volava nei cieli di Roma, con il cuore che le batteva all’impazzata per l’emozione, nella direzione che la collana che stringeva tra le mani le indicava.
Il suo vestito, più lungo ed elegante, di un colore blu scuro e spaccato sui lati per permettere una maggiore libertà di movimento delle gambe, volteggiava nel vento; l’armatura dorata che le ricopriva le braccia, le gambe, il busto, il collo e le spalle, le sembrava leggera come se fosse fatta di piume. La giovane eroina volse lo sguardo alle sue nuove ali grandi e maestose, fatte da piume di colore blu scuro, lucide che brillano e sono screziate di bianco e d'oro.
Atterrò nel cortile di una grande ed imponente villa che, a prima vista, sembrava anche molto antica, e si concentrò per focalizzare tutti i suoi poteri, - FLASH SUL FUTURO! – invocò il suo primo e più fedele potere, e perse un battito nel vedersi insieme a tutti i suoi amici, riuniti nel loro “quartier generale”, che ridevano e scherzavano, insieme, sereni e… al centro del tavolo, troneggiava un grande ed imponente libro. – SI! – esultò rincuorata dalla sua premonizione speranzosa, e chiuse gli occhi mettendosi in ascolto.
Attese interminabili secondi, una goccia di sudore le percorse la fronte e implorò mentalmente di non fallire, prima che i cinque minuti che precedevano la metamorfosi inversa scadessero.
Vieni da me, piccola guerriera…
Quasi sobbalzò Luna sentendo quella voce femminile portata dal vento.
- Chi sei? Chi mi chiama? – domandò.
Sono la voce di ciò che stai cercando, seguimi.
Si morse il labbro indecisa, cosa avrebbe dovuto fare? Era una trappola? Non aveva i potei empatici di Fiore, non poteva leggere nell’animo di quella voce… sempre ammesso che ce l’avesse, un’anima. Poi però rifletté su quanto le sembrava dolce e materna e, guidata dal cuore, la seguì fino ad una finestra che era stata lasciata provvidenzialmente aperta.
Al centro di una grande e lugubre stanza che sembrava essere uno studio, troneggiava un leggìo con sopra il tanto agognato libro; con il fiato sospeso, la ragazza entrò e mise in fila un passo insicuro avanti all’altro, fino a che non sobbalzò per lo spavento notando un grosso serpente che, da un angolo buio, prontamente strisciò a protezione dell’inestimabile tesoro.
- stupido da parte mia credere che non ci fosse una guardia… - si maledisse.
 La bestia sembrava ostile, la sua perspicacia le mandava forti impulsi che le facevano fischiare le orecchie e la trattenevano dall’avvicinarsi oltre, ma quella missione era troppo importante, e lei non era sola, c’erano con lei tutte le fiducie e le speranze riposte da Joseph e Ayaka.
- SPIRALE DI FIAMME! – sibilò pronta alla battaglia un attimo prima che la creatura si lanciasse contro id lei, spalancando le enormi fauci dai denti aguzzi, che arrivarono ad un soffio dal su viso prima che il fuoco consumasse e distruggesse il mostro.
Ottimo lavoro, quel serpente mi faceva venire la pelle d’oca! Anche se io la pelle non ce l’ho…
Chi l’avrebbe mai detto che un libro si sarebbe mai complimentata con lei?
- quindi tu hai… una coscienza? – chiese, confusa, Luna avvicinandosi e sfiorando, con delicatezza, la copertina logora.
Non proprio… sono uno spirito che è rimasto legato al libro per proteggerlo, ho distratto e confuso chiunque provasse a trovarlo per dieci anni, ma non ho potuto niente per impedire che lui lo usasse.
Spiegò, e non sfuggì alla guerriera la nota di dolore che quella voce tradiva.
- Chi è “lui”? – domandò.
È il mio padrone, il padrone del libro, non posso impedire a lui di usarlo, egli è l’erede! Ma è malvagio, lo usa per il male! Ho provato più volte a convincerlo a retrocedere dal suo folle piano, ma non è servito a niente…
- Evidentemente non sei una brava voce della coscienza… - scherzò l’eroina cercando, per quanto potesse, di sollevare il morale di quello spirito.
La coscienza non è che la voce dei morti che cercano di salvarci dalla nostra dannazione.
Luna rifletté un attimo, e immediatamente collegò la presenza di quel serpente con…
- Idra! È lui il Custode del Grimorio degli incantesimi?! –
Si… portami via, ti prego, non permettere che mi usi ancora per compiere azioni oscure, in cambio io, se lo farai, aprirò a te il libro e ti permetterò di leggerlo.
Confusa dalla promessa dello spirito, con mano tremante, Luna aprì la prima pagina e notò un’iscrizione in un’antica lingua che non aveva mai visto e si sorprese quando, poco a poco, i caratteri mutarono il loro aspetto diventando lettere dell’alfabeto moderno. Sfogliando alcune pagine, si imbatté nella grande e maestosa civetta disegnata su entrambe le pagine, che la fissava con i suoi grandi occhi, al di sotto dei quali, nascoste tra le piume del disegno, erano sparse le lettere che, unite nel giusto ordine, formavano una specie di incantesimo.
- ecco da dove vengono i miei poteri telecinetici… - dedusse, - D’accordo. – acconsentì poi - ti porterò via, ma ad una condizione… -
Parla, mia giovane amica…
- Mostrami come salvare i miei amici! –

                                ***
 
Dolphy Titan cadde al tappeto con un colpo sordo, atterrato per l’ennesima volta dalla superiorità della tecnica di combattimento di Dragonfly.
- devo ammettere che ci sto prendendo gusto a combattere in queste vesti, il tuo costume è molto più comodo del mio! – lo derise, - allora, chi è il migliore tra noi due, perdente? Non ho neanche bisogno di quella tua insulsa arma per distruggerti!  –
- io… io non… - farfugliò Astreo, il fiato mozzato da un calcio che aveva ricevuto nelle costole.
- tu cosa? Non ti sento bene. – lo prese in giro Kenny.
- io non mi arrenderò! – ringhiò il biondo rialzandosi, e, pian piano, un’aura azzurra avvolse il suo corpo restituendogli forza e vigore.
 
Dal profondo degli abissi sorgi
Invisibile nei cieli forza porgi
Puro come acqua cristallina sei

Implacabile come fiume in piena sarai

Rialzatosi, stupito egli stesso delle forze che misteriosamente tornavano a lui, volse lo sguardo alle proprie mani, che formicolavano insistentemente e, avvicinandole, trai sui palmi nacque una piccolissima goccia d’acqua che si ingrandiva sempre di più.
- Che diavolo succede?! – chiese, impaurito, Dragonfly.
- succede che per te è la fine, - lo avvisò il biondo, - RISPLENDI, VORTICE ACQUATICO! – proclamò, e la goccia volteggiò in aria, moltiplicandosi, fluttuando vorticosamente, fino a che non diventò un enorme getto d’acqua che si avventò sull’avversario.
Prontamente, Kenny fece tornare normale la sua suit e dispiegò le ali per evitare il colpo ma, incredibilmente, il vortice deviò la sua traiettoria ed iniziò un inseguimento agguerrito.
- divertiti! – lo salutò , sarcastico, Dolphy Titan per poi dirigersi a passo svelto verso la sfera luminosa: - è ora che torniate dai vostri legittimi proprietari, FLUSSO INVERTITO! – disse usando il suo potere sulla sfera e quella si scompose in decine di centinaia di piccole scintille che volteggiarono e presero la via di casa tornando dalle vittime da cui erano state sottratte.

 

***
 
Idra e Faunus osservavano, soddisfatti, le spire del serpente nero avvolgere sempre più strettamente le membra di Gladiator.
- cervello batte muscoli 10 a 0… - gongolò il moretto.
- io… - biascicò l’eroe.
- tu cosa? Hai sentito, ha ancora forza di parlare! – lo derise Idra.
- io non ho ancora perso! – ringhiò Diego, gonfiando allo stremo tutti i muscoli e sforzandosi allo stremo, e alla fine riuscì a strappare le membra della bestia facendola esplodere in una nuvola di fumo riuscendo, alla fine, a liberarsi.
- c.. come ha fatto? – si stupì, tremante, il capretto, osservando la figura ansimante del guerriero, in piedi con gli occhi iniettati di rosso e il fianco che grondava sangue.
 
Signore della guerra e della devastazione
che governi tutte le fiere
Manda i tuoi figli
a presidiare le nostre schiere


- PHOBOS… -  sibilò Diego mentre una sfera dorata appariva nella mano destra. – DEIMOS – ripeté mentre una identica appariva nella sinistra, - ALL’ATTACCO! – ordinò lanciandole contro i nemici.
Phobos colpì Idra in peno petto, mentre il “fratello” si schiantò contro il muro d’oro dell’Ariete.
Quando le scintille dell’impatto si spensero, Matteo vide il compagno di squadra immobile, in stato catatonico, scosso da impercettibili tremiti.
- che cosa gli hai fatto?! – sbottò, impaurito, l’antieroe.
- io niente, sono le sue stesse paure a paralizzarlo. – spiegò il gladiatore.
- non riuscirai a battermi… - indietreggiò, - il mio scudo è impenetrabile! –
- oh, ma io non ho bisogno di batterti, - lo contraddisse, guardando il cielo illuminarsi di una miriade di stelle danzanti che volavano alla ricerca delle anime da cui erano state sottratte, - abbiamo già vinto.



 
***
 
Silver Claw e Cernuus giunsero, guardinghi, ad una grande sala al centro di quel labirinto di cristallo, osservando quell’insana tranquillità intorno a loro.
- Attenti! – esclamò la voce di un vecchietto all’interno di uno scudo verde smeraldo.
- benvenuti, amici miei – li accolse Raven rivelando il proprio trono nascosto da uno specchio mobile.
- Fiore! – la chiamò, emozionata, Andrea. – ti prego, ribellati, noi siamo con te. –
- a quel nome non risponde più nessuno, ormai…. – la freddò la regina.
- ti sbagli… e noi faremo qualsiasi cosa per dimostrartelo! – insistette la lupa.
- ahahahaahahah! – la derise Raven – prima di dire “noi”, dovresti controllare alle tue spalle. – l’avvertì e quella, voltandosi, vide l’arco puntato contro di se e lo sguardo vitro negli occhi di Davide.
- no… non è possibile… - tremò, indietreggiando, la ragazza, finché non si trovò spalle al muro e Cernuus depose l’arma per alzare la mano destra contro di lei. – ti prego… io… io ti a… - non riuscì a terminare la sua preghiera, che sentì la terra mancarle sotto i piedi e le dita stringersi inesorabili sul suo collo.


***
 
Josh e Ayaka uscirono dal loro nascondiglio all’interno della cripta, e si stupirono nel vedere, all’orizzonte, il sole sorgere e dipanare le tenebre della notte e dipingere la volta celeste dei colori dell’alba, cancellando la notte trascorsa lasciando solo l’ultima stella del mattino e la luna come testimoni, orgogliose, della loro improbabile vittoria.
- È finita. Questa lunga notte è finita… - si rese conto, sollevata, Ayaka.
- un proverbio Maori dice “rivolgi il viso verso il Sole e le ombre cadranno alle tue spalle” – recitò orgoglioso Jos.
- lasciamoci allora questa notte alle spalle, e andiamo dalla Custode delle profezie. – propose speranzosa la ragazza, afferrando la mano del suo corpo originale.
- Mama Hala, stiamo arrivando! –

 
***
 
* Ho controllato su google map, la distanza tra il Fate bene Fratelli ed il cimitero monumentale del Verano è di circa 6 km, un’ora a piedi più o meno; ipotizzando che il luogo fittizio in cui si trova il Camilla’s Store sia di strada, è comunque una bella corsa, povera Luna XD
** ammetto di non aver mai studiato le lingue straniere con particolare interesse, non so un cavolo di giapponese e ho banalmente cercato su google “imprecazioni in giapponese” AHAHAHAHA quella parola dovrebbe tipo significare “merda” o qualcosa del genere.
 
 
NOTE D’AUTORE
Bentornati amici del Fantabosco!
Che dire, ho appena recuperato su un sito molto pirata tutta la quarta stagione, io shockato non tanto dal finale ma da tutti i dettagli che sono stati svelati nel corso di questa stagione, Chat Noir che forse si innamora di Marinette, Ladybug che forse si innamora di Chat Noir, tutti quei sorrisetti malefici di Lila, l’ossessione di Felix per il Miraculous del Pavone e Adrien che, cavolo fritto, è un Sentimostro?! Impazzisco… insomma, eravamo tutti d’accordo che fino ad ora era Nathalie il Sentimostro, giusto? Il suo nome è letteralmente “nata senza cuore”, dopo la sua dichiarazione alla fine della terza stagione io ero straconvinto! Insomma, quanti cavolo di sentimostri ha fatto Emilie? E voi, che mi dite? Vi è piaciuta questa stagione? A me tanto, è l’unica con, secondo me, un progredire degli eventi che non si limiti a solo alcuni episodi, con il resto delle puntate assolutamente inutili, c’è più approfondimento dei personaggi ma soprattutto ti lascia un sacco di domande alla fine! Quali sono le vostre teorie? Non avendo altri social dove confrontarmi con voi, scrivetemele qui sotto! Anyway passiamo al nostro solito scemino:

1) MOMENTO ESTER EGG: che delusione, nessuno ha apprezzato il mio Trivia!Sanremo T.T vabbè, per sta volta vi perdono, vi scrivo solo le citazioni e le canzoni, promettendo di rimanere in futuro nel “seminato” con frasi da scovare più nelle vostre corde.
“Quando la notte arriva” - 200mila ore, Ana Mena
“per favore abbracciami” – Ogni volta è così, Emma
“sembra che è caduto il cielo” - Sesso occasionale, Tananai
“la nostra storia che va a farsi benedire” - Dove si balla, Dargen D’amico
“non mi basta avere un cuore pe provare dell’amore” - Chimica, Ditonellapiaga-rettore
In questo capitolo l’Ester Egg è una citazione di una serie tv che non abbiamo mai incontrato prima.
2) MOMENTO INTERATTIVITA’: allora, la domanda che vi faccio è molto semplice: descrivetemi un momento, per ogni oc, legato alla propria famiglia.
3) MOMENTO SONDAGGI: più che un sondaggio è una scommessa... non abbiamo visto il finale dello scontro Merlin/Callisto, secondo voi chi ha vinto?
4) MOMENTO FANART E MUSICA: un insieme di tutte fanart realizzate dalle fantastiche SAPPHIR DREAM e TALES OF A FAIRY


 
5) VARIE&EVENTUALI: volevo ringraziare, perché non è mai abbastanza, i miei mitici sei: HARRY FINE, SIMSTAR, SAPPHIR DREAM, TALES OF A FAIRY, DRAGUN95 e SUMMERLOVER (mia fantastica BetaReader) per il costante e immancabile appoggio, i recensori ALADIGRAGOOCCHIODILUCE e MR ZENIT e chiunque legga e segua questa storia con la stessa passione che ci metto io nello scriverla, buona e serena Pasqua a tutti!
 
   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: sg199885