Anime & Manga > L'Attacco dei Giganti
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Autore: Cesca_Haibara20    19/04/2022    1 recensioni
[Allerta spoiler sulla quarta stagione de "L'Attacco dei Giganti"!]
Eri la migliore amica di Sasha insieme a Connie e Jean; eri lì quando Gabi le sparò e la uccise ed ancora oggi non riesci a capacitartene nonostante siano passati quasi un anno e un paio di mesi.
Hai cercato di passare del tempo col resto dei cadetti in modo da svagarti un po' ma ogni cosa che facevi ti ricordava l'amica, ogni minima mansione era diventata un supplizio.
Hanji ha voluto passare molto tempo con te, portandoti con sé ad esaminare giganti e cercando di coinvolgerti il più possibile con la speranza che le cose migliorino. Hai stretto un buon legame con lei, ti sembra la sorella che non hai mai avuto ed hai iniziato ad aprirti sempre di più mostrando anche un lato che riservavi a poche persone e sembra che anche Hanji si trovi molto a suo agio nel stare con te.
Genere: Hurt/Comfort, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shoujo-ai | Personaggi: Hanji Zoe, Nuovo personaggio
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Spoiler!
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Oggi dovevi vederti con Hanji nel suo ufficio per discutere su dei nuovi dati e sui nuovi esperimenti da fare prossimamente, ma sei stata arruolata all'ultimo da Levi per una missione senza darti il tempo di comunicarlo a nessuno. Non vedendoti arrivare ha iniziato a preoccuparsi su dove fossi; ti ha cercato nella mensa, nella sala comune, al campo di addestramento, in biblioteca, nelle stanze private ma non ti ha trovata e nessuno sapeva dove fossi. Era così preoccupata che fossi addirittura morta che è andata a controllare la lista di soldati morti in quello stesso giorno, per essere sicura che non avessi raggiunto la tua amica Sasha, come avevi minacciato di fare un mesi fa. Alla fine ha scoperto che eri in missione con Levi così si è rinchiusa nel suo ufficio nella speranza di vederti sbucare dalla porta tutta intera.
La missione è finita verso le prime luci della sera e stavi per raggiungere Hanji ma Connie ti ferma per strada per parlare ed alla fine rimani bloccata con lui per minimo un’ora e mezza. Appena metti piede nelle camerate Mikasa ti comunica che Hanji ti aspettava nel suo ufficio un’ora fa così corri nel suo ufficio per darle spiegazioni ma non sembra essere nell'umore adatto per parlare pacificamente.

«Dove sei stata T/N?!»

Esclama alzandosi in piedi appena ti vede entrare nell'ufficio.

«Lo sai che ti ho cercato ovunque? Sono andata nel campo d’addestramento, nei dormitori, in infermeria… ho persino controllato la lista di soldati morti!»
Rimani in silenzio stringendoti nelle spalle sentendoti in colpa, purtroppo non hai scusanti che possano essere efficaci.
«Comunque, ora che sei qui, voglio parlarti di qualcosa: come osi ribellarti agli ordini di un tuo superiore?»
A quella frase rimani a bocca aperta, provi a replicare ma Hanji ti precede andando avanti.
«Ti avevo detto di restare qui e non unirti a nessuna squadra che usciva dalle mura perché dovevamo lavorare.»
«Ma-...»
«Eppure hai fatto di testa tua ignorando ciò che ti avevo detto. Ora dimmi: chi ti credi di essere? Io sono un tuo superiore, non puoi semplicemente ignorare i miei ordini!»
«Non potevo astenermi, mi hanno chiamata all'ultimo e… dicevano che avevano bisogno di soldati...»
«Tesoro, questo mondo non è facile quanto credi, uccidere giganti non è un gioco e so che tu hai assistito a come le persone vengono mangiate da loro.»
«Tu dici sempre che sono gli esseri più belli del creato.» bofonchi.
«Certo, ammetto che sono creature affascinanti ma questo non significa che non ti divorerebbero come uno stuzzichino.»
«Ma io non volevo disubbidirti, davvero, avevano bisogno ed li ho voluti aiutare, tutto qui.»
«Volevi aiutare? Quanto puoi essere ingenua? Oh, quindi ora vuoi essere un’eroe? Vuoi essere quella persona ammirata da tutti? Vuoi morire in battaglia con onore e gloria? Vuoi essere la salvatrice dell’umanità? I giganti non staranno fermi ad aspettare che gli tagli la nuca, sono enormi creature assassine!»
Le sue parole ti feriscono dentro quasi quanto le lame che usi tutti i giorni ma cerchi di controllarti il più possibile e mantenere la tua compostezza.
«Fidati, sono molto più informata su di loro di quanto tu lo sia. Probabilmente pensi che tagliargli la nuca sia facile quanto tagliare un cocomero, ma prima che tu possa avvicinarti al loro collo c’è l’enorme possibilità che tu rimanga intrappolata nelle loro mani. E lo sai bene.»
«Lo so capitano Hanji, ma sono addestrata per questo, è il mio dovete in fondo.»
«Sai quanti disagi inutili mi ha portato il tuo comportamento di oggi? E se fossi morta? Non aspettarti che sarebbe stata gloriosa, sai bene cosa succede a quei soldati.»
In quell'istante ti passa davanti agli occhi, come un flashback, la morte di Sasha e come tutti sembrano essere andati avanti senza nemmeno far passare un anno.
«Saresti stata l’ennesimo granello di sabbia che, alla fine, verrebbe dimenticata svanendo nel nulla. Parlando di salvare l’umanità: smettila di sopravvalutarti cercando di fare tutto da sola. Di questo passo tutto ciò che farai sarà dare all'umanità ancora più problemi.»
Okay, questa ha fatto male…” pensi sentendo il tuo cuore sgretolarsi in mille pezzetti.
«Non guardarmi così T/N!»
Non resisti più ed abbassi la testa in modo da non poterla guardare negli occhi e cercare di calmare le lacrime ma ogni parola ti fa stare sempre peggio.
«Stai su con lo sguardo, sto parlando con te!»
Rimani in silenzio.
«Che ti succede oggi? Non riesci ad ascoltarmi? Quello che sto dicendo è così noioso che non mi rivolgi nemmeno lo sguardo?»
Ti prego basta… basta, basta, basta, basta!
Cedi e piccole lacrime salate bagnano il pavimento in legno facendo abbassare il tono ad Hanji.
«T/N… stai bene?»
Stringi i pugni ormai al limite della sopportazione.
«Se sto bene? Se sto bene?!» sbotti improvvisamente. «No! No, non sto affatto bene! È passato un anno dalla morte di Sasha ed è come se fosse successo ieri, provo dei sentimenti per una persona ma quella persona mi fa sentire un essere inferiore e mi fa stare peggio! So che sono stata irresponsabile nel prendere parte in quella spedizione ma Levi aveva urgentemente bisogno di soldati ed io non ho potuto ribattere! Mi sono sentita in colpa nel non essere riuscita ad avvisarla? Certo! Non avrei mai voluto disobbedirle, come potrei? Lo sa che le sono e le sarò sempre fedele non le volterei mai le spalle!» fai dei respiri profondi cercando di calmarti e ti senti al limite della sopportazione. «Perché deve trattarmi così per un minimo errore che ho commesso…? La prego, non mi odi...»
Hanji rimane in silenzio presa alla sprovvista dal tuo cambio di emozioni repentino e non si aspettava nemmeno che tu ti sentissi così male. Fa un sospiro calmando il suo bollente spirito, si avvicina a te e cerca di asciugarti le lacrime con i pollici.
«Ascoltami T/N… Sono dispiaciuta per quello che ti ho detto… Le mie emozioni hanno preso la meglio, non riuscivo a pensare in maniera razionale, per non parlare delle parole che uscivano dalla mia bocca…»
Alzi lo sguardo incontrando i suoi magnetici e caldi occhi color cioccolato che, a contatto con i tuoi, ti fanno battere il cuore sempre più forte. Ha una sorta di super potere su di te, con un solo contatto riesce a calmarti dalla rabbia e frustrazione, cosa che nessun altro riesce a fare.
«Ho scelto delle parole in maniere pessima, in realtà non intendevo niente di tutto ciò. Quello che volevo dire è che non dovresti mettere la vita degli altri prima della tua. So che come membro del Corpo di Ricerca abbiamo giurato di dedicare i nostri cuori all'umanità ma, se noi moriamo tutti, come dovremmo proteggere le persone?»
Non ci avevi mai pensato; sei sempre stata così euforica nell'essere soldato che non avevi pensato a fondo all'altra faccia della medaglia nonostante le forti perdite che hai subito.
«E, chiamami pure egoista, ma come faccio a vivere senza di te? Se muori non significa solo ciò, ma a livello spirituale, muoio anche io.»
Il tuo cuore salta un battito e le tue guance diventano rosse.
«Ma… io… io credevo mi odiassi...» mormori col poco fiato che hai.
«Pensavi che ti odiassi? Io-… va bene…» sorride scuotendo il capo. «Sarei una bugiarda se dicessi che non mi sono innamorata di te nell'istante in cui ho posato gli occhi sul tuo viso ed odio dire che i sentimenti sono diventati sempre più forti e profondi.»
È… è davvero innamorata di me?” pensi incredula. La tua bocca si secca, respiri affannosamente e non riesci a proferire parola.
«Non volevo affezionarmi troppo a qualcuno, dopotutto siamo soldati, le relazioni non sono nemmeno qualcosa da considerare. Per quanto ho cercato di nascondere i miei sentimenti, non credo di poterlo fare ancora a lungo. Credevo di potercela fare ma quando ti sono venuta a cercare e non ti trovato ho veramente capito che sarebbe stato un enorme rimpianto non dirti ciò che provo davvero.»
Si confida con te con un lieve sorriso sul volto. Sei abituata a vederla sorridere, soprattutto mentre esperimenta sui giganti, ma questo piccolo sorriso, ai tuoi occhi, sembra più speciale di tutti gli altri.
«Sai che mentre stavo girando come un’anima in pena ho davvero pensato che fossi morta? Le mie mani tremavano come foglie mentre sfogliavo quella maledetta lista. Hai la minima idea della paura che avevo di trovare il tuo nome?»
«Mi dispiace Hanji… non volevo farla preoccupare per me in questo modo… davvero.»
È tutto ciò che riesci a dire abbassando lo sguardo ma lei continua ad accarezzarti le guance coi pollici asciugando le lacrime versate prima. A quanto pare il contatto dei suoi polpastrelli contro la tua pelle ti annulla ogni capacità di parlare.
«Ora che ne ho la possibilità, voglio dirti cosa provo veramente o, forse, il messaggio verrebbe compreso meglio con le azioni. Posso baciarti?»
«C-come…? Di-dice sul serio?»
«Ti sembro una che potrebbe scherzare su un argomento del genere?»
Neghi col capo.
«Quindi, posso baciarti?»
Annuisci, Hanji sposta le mani dalle guance al tuo mento ed in meno di un secondo le sue labbra sono sopra le tue in un dolcissimo e caldo bacio a stampo che, anche se è durato poco, è bastato per scombussolarti dalla testa ai piedi.
«Aww! Hai le guance tutte rosse!»
Esclama felice seguito da una risatina. Sei rimasta così estasiata dal quel gesto che sei arrossita.
«S-scusami...»
«Davvero non l’avevi capito prima? Pensavo fosse troppo ovvio.»
«Be’… anche io provo sentimenti molto forti che non riesco a negare ma non potevo immaginare che ero ricambiata.»
«Devo ammettere che volevo che tu fossi la mia assistente in modo da passare più tempo con te ed aiutarti a superare la morte di Sasha. Ti ho chiesto di non partecipare a nessuna spedizione perché non volevo che ti accadesse qualcosa.»
Quelle parole ti colpiscono facendoti quasi sentire in colpa per tutte le volte che sei rimasta ferita in battaglia rischiando quasi di morire.
«Oh, Hanji… sono così speciale?»
«Certo che lo sei.» replica decisa dandoti un altro bacio a stampo. «Sai, se potessi metterti in una campana di vetro lo farei, così posso vedere sempre il tuo adorabile viso.» ammette con un sorriso furbo facendoti avvampare. «Tuttavia, considerando quanto volevi far parte della squadra è molto difficile che lasci tutto e vivi tranquilla lontano da tutto questo, vero?»
Annuisci col sorriso sulle labbra.
«Se sono ancora qui, un motivo ci sarà.»
«Immaginavo… le mie capacità di persuasione non sono buone come quelle di Erwin. Immagino che tutto quello che posso fare sia proteggerti da sola, quindi da ora in poi, ogni volta che andrai in missione non ti sarà permesso allontanarti da me.»
CHE?! Non che la cosa mi dispiaccia ma si può fare?
«Aspetti cosa?! Ma no-...»
«Niente “ma”, questo è un ordine, okay? Non dimenticare che sono ancora un tuo superiore.»
Sospiri alzando gli occhi al cielo ed Hanji ti prende entrambe la mani baciandoti i palmi.
«Prima di pensare a qualsiasi altro punto su cui discutere con me, vai a dormire un po’.»
«Tanto sa già che non posso ribattere nemmeno se volessi.» replichi con un sorriso.
«Dovrai essere ben riposata per quello che ti aspetta domani, sarà una lunga giornata visto che dovrai fare tutto il lavoro arretrato di oggi ed altre piccole mansioni in più che ti darò io.»
«Tutto quanto in un solo giorno…?»
«Non sarebbe giusto se non ti punisca per avermi disubbidito e per avermi fatto spaventare a morte.»
Hai già paura di quello che succederà domani.
«Nonostante noi proviamo dei sentimenti profondi l’una per l’altra, non significa che dobbiamo trascurare i nostri doveri.»
Ti fa l’occhiolino.
«Buonanotte tesoro.»
«Buonanotte Hanji.»
Vi date un ultimo bacio più dolce e più intenso del precedente e successivamente uscite entrambe dal suo ufficio dirigendovi entrambe nelle vostre camere.
   
 
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