n.a. Ciao a tutti! Questa storia non era assolutamente in programma, ma eccoci qui.
Come messo nell'introduzione, ci sono spoiler al capitolo speciale del manga che è stato rilasciato qualche giorno fa sul match che organizza Kuro, questa fic è ambientata subito dopo quindi vi consiglio di non leggerla se non l'avete letto e non volete spoiler.
La storia è davvero breve e demenziale, ma spero possa strapparvi un sorriso. Ho letto questo capitolo speciale del manga troppe volte in questi due giorni, questo si è unito a spotify che fa partire canzoni random ed è nata questa storia.
Alla prossima,
Deh <3
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Una volta finito il match, tutti i giocatori che ne avevano preso parte erano andati a pranzare insieme. Poi, distrutti dal troppo caldo, qualcuno aveva proposto di andare al karaoke: luogo chiuso e con l’aria condizionata che li avrebbe intrattenuti e divertiti per diverse ore.
Nessuno disse di no. O almeno, qualcuno ci provò, ma furono tutti trascinati anche contro la loro volontà.
Kuro sapeva che erano un gruppo di casinisti, ma sapeva anche che erano adulti e potevano… beh, comportarsi normalmente. Tuttavia, si rese conto ben presto che la sua era stata una speranza vana.
Perché quello che stava accadendo era difficile da raccontare, ma almeno Suna Rintaro stava facendo un video per conservare per sempre quella… battaglia.
Era iniziato tutto in modo relativamente normale:
Bokuto era stato il primo cantando “We are the champion” dei Queen.
Hinata l’aveva seguito mettendo le note del tormentone estivo, rilasciato diversi anni prima, di Alvaro Soler “Sofia” poiché tutti gli avevano chiesto di cantare in spagnolo (anche se lui sapeva il portoghese...).
Yamamoto Takerota e Shion Inunaki avevano fatto un duetto con “I want it that way” dei Backstreet Boys.
Successivamente i due avevano costretto Ushijima a cantare “My heart will go on” di Celine Dion, il quale uccise completamente la canzone, ma lo fece senza scomporsi neanche di una virgola.
Con Suna le cose avevano iniziato a precipitare, perché il ragazzo aveva iniziato a dare spettacolo cantando e ballando “Oops! I did it again” di Britney Spears, ma nulla che non poté sistemarsi quando, dopo di lui, toccò prima a Washio Tatsuki che cantò una normale “Wonderwall” degli Oasis e poi ad Alexander Yoffe che fece cantare tutti sulle note di “Take on me” degli A-ah.
Come Ushijima, anche Kageyama fu costretto a cantare una canzone scelta dagli altri e a lui toccò il gruppo idol BTS. Fu convinto facilmente dal “le tue fan ti apprezzerebbero di più se sapessero che conosci queste canzoni”.
Yaku cantò “Imagine” di John Lennon e, dopo di lui, il disastro.
Oikawa prese il microfono, salì su un tavolino e annuciò –Sì, sì, bravi tutti, ma nessuno di voi ha dedicato alcuna canzone! Si va al karaoke per questo! Ora vi mostro come si fa.
Spostò il suo sguardo su Iwaizumi e fece un sorrisetto che non prometteva nulla di buono, poi scelse la sua canzone… “Girlfriend” di Avril Lavigne.
 

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