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Autore: ClostridiumDiff2020    25/04/2022    0 recensioni
In un altro universo...
Un ragazzo ha incontrato un altro ragazzo cambiando radicalmente la sua storia...
Giuliano e Billy frequentano la stessa scuola ma non si erano mai incontrati e le loro strade sembrano su binari paralleli finché un giorno si ritrovano per caso seduti uno accanto all'altro...
Giuliano è della squadra di nuoto, è troppo assorbito dallo sport inizia a prendere voti sempre più bassi per questo si ritrova obbligato a frequentare dei corsi serali, dove si ritrova assieme a un ragazzo più grande di lui. Billy è al suo ultimo anno e ha intenzione di lasciare tutto per arruolarsi nell'esercito e lasciarsi alle spalle la casa famiglia dove è cresciuto e confida di trovare la famiglia tanto bramata. Malgrado venga considerato un ragazzo grazioso è sempre stato scansato emarginato in quanto orfano e senza radici. Giuliano stesso si accorge di non averlo mai davvero notato ma quando se lo ritrova davanti scatta qualcosa come se tutto il mondo attorno a quel ragazzo si fosse fatto opaco e insapore portando Giuliano a chiedersi come potesse non averlo notato prima... Purtroppo il suo interesse sembra che non possa essere ricambiato... Oppure no?
ispirato e preso come filo conduttore la serie Netflix Heartstopper
Genere: Angst, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Billy Russo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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02. Crush



 




“Ci vediamo da me per una serata cinema?”
Violet dette un colpo a Marco ridendo della sua domanda “Io sì ma sono abbastanza sicuro che il bell’innamorato non potrà… Non vedi la pila di libri che ha sottobraccio? Quando mai gli hai visto dante pagine?”
Marco sbuffò e Azul rise a sua volta, ma Giuliano non li stava osservando, era immerso nella lettura di un saggio che aveva scovato in uno dei libri che Billy aveva dimenticato sul tavolo al loro ultimo incontro. Era perso in quelle parole, un’analisi così accurata ed attenta di Oscar Wilde che solo una mente brillante poteva averle scritte.
E Billy era decisamente incredibilmente intelligente, perché la professoressa gli aveva chiesto di aiutarlo? Come poteva una persona così aver bisogno di tutor?
Giuliano non riusciva a scollarsi da quelle pagine.
Ci rivedeva così tanto di quel ragazzo ombroso in quelle righe. La malinconia, la tristezza…
Aveva desiderato passare con lui ogni momento e attendeva l’arrivo in biblioteca con crescente attesa.
Billy era come un bozzolo roccioso che racchiudeva una farfalla scintillante che si rifiutava di mostrare al mondo i propri colori.
“Guardalo è perso… completamente andato…” borbottò Violet divertita.
Marco gli dette un calcetto, stanco d non ricevere le dovute attenzioni dall’amico e finalmente Giuliano si riscosse. “Non riesco a credere che William non sia il primo della classe è un genio! Scrive come un letterato, è bravo in matematica, conosce la teoria di ogni strumento musicale e… prima che si infortunasse alla spalla era anche un asso nello sport… che accidenti è successo?” esclamò incredulo.
Marco incrociò le braccia furibondo “Andiamo, non puoi non sapere perché ha perso un anno ed è bocciato più volte!”
“Idiota, lui non c’era quando è successo e la scuola ha fatto di tutto per insabbiare la cosa…”
Giuliano sbattè le palpebre allibito “Cosa?”
“Quando è stato malato… Per via della spalla è stato inquisito per la scomparsa di una sua sorellastra? Una delle bambine che vivono assieme a lui nella casa famiglia! È stato scagionato ma alla fine ha perso comunque quell’anno scolastico e… Insomma, i professori da allora lo trattano come… Beh… Per quello che è un poco di buono!”
“Gli rendono la vita impossibile senza alcuna ragione, è stato assolto e non ci sono prove per pensare che possa essere davvero stato lui a far sparire quella bambina… Per cui… Non parlare senza riflettere” esclamò Violet.
Giuliano riguardò i fogli con nuovi occhi… La caducità della vita… Un fato destinato ad avverarsi, ogni parola assumeva un nuovo aspetto.
“Ma voi esattamente cosa fate in tutte quelle ore in biblioteca?”
La domanda di Marco riportò Giuliano alla realtà.
Ripensò alle ore passate seduto accanto a Billy, a leggere prevalentemente ma anche quando gli si ruppe la penna in bocca e si erano ritrovati a correre in bagno con la lingua color puffo e Billy aveva riso di gusto chiamandolo Gargamella. E Giuliano era stato certo che si sarebbe mangiato tutte le bic del mondo pur di sentirlo ridere in quel modo ancora.
“Ci vediamo dopo agli allenamenti, vedi di non fare ancora tardi… il Coach si è innervosito alquanto… Sai quanto ci tiene che vadano bene le prossime gare… Ci potrebbero valere le qualificazioni per le nazionali sai?”
Giuliano riemerse dai suoi pensieri ed emerse dai suoi pensieri.
“Però sono riuscito a andare bene all’ultima interrogazione… Sembra che sia più lui ad aiutare me che io lui sai?” borbottò Giuliano.
Prese il suo zaino e guardò l’orologio, era l’ora che più aspettava nella giornata e non voleva assolutamente fare tardi.
“Ci vediamo dopo…”
“Non fare tardi!!!” gli urlò dietro Marco.
“Portati dietro anche lui, scommetto che batterai il tuo personale se saprai che Billy Russo ti sta osservando!” urlò Violet dopo Marco.
Azul ridacchiò “Sai ci servirebbe proprio un quarto elemento, da quando tuo fratello ha cambiato scuola Violet non siamo più riusciti a completare per la staffetta mista di nuoto quattro per cento… Da quel che dice Giuliano a Billy non manca certo il fisico, è allentato… Fino a poco non era nella squadra di baseball?”
“Sei pazzo? Non assecondare la sua crush malsana e… poi non voglio quel matto nella nostra squadra, nel nostro gruppo…”
Violet gli diede uno scappello con forza e mentre Marco si lamentava massaggiandosi Azul rincarò la dose. “Non c’è nessun gruppo se Billy non si unisce a noi… E a Giuliano farebbe comodo spiccare anche in questa competizione per essere convocato dalla nazionale di nuoto! E magari tesserato da una società blasonata una volta uscito da qua…”
 
 
Il cuore di Giuliano accelerò quando vide Billy seduto al solito posto, le gambe allungate sotto al tavolo, una ciocca di capelli che gli ricadeva sul viso.
“Il Ritratto di Dorian Gray? Non lo sai ancora a memoria?”
Billy chiuse il libro e gli rivolse un sorriso sornione “Devo compensare la tua ignoranza in materia…”
“Guarda che l’ho letto…” iniziò a giustificarsi Giuliano ma quando Billy inarcò un sopracciglio rise imbarazzato “Ok… Ne ho letto qualche pagina perché mi hanno obbligato…”
“Davvero? Tutto da solo? Non sembrava sapessi leggere…” bofonchiò ridacchiando Billy.
Giuliano appallottolò il foglio che aveva davanti e glielo lanciò dritto in faccia.
“Ops… scusa… mi è scappato…”
L’altro si adombrò ma poi scoppiò a ridere e la responsabile di sala li riprese.
“Usciamo… devo chiederti una cosa…” sussurrò Giuliano prendendo l’altro per la manica.
Billy annuì mise via il libro nel suo zaino malmesso di tela e seguì Giuliano verso l’uscita di emergenza.
“Mi chiedevo…” iniziò Giuliano una volta chiusa la porta. Billy lo guardava in attesa e Giuliano avrebbe voluto chiedergli di guardare altrove, o almeno di non fare quegli occhi da cucciolo.
Mi chiedevo se volessi passare altro tempo assieme a me… Ne ho bisogno! Non riesco a fare nient’altro se non desiderare parlare e ridere con te… Ti prego vieni con me alle gare o non sarà più in grado di nuotare… Affondo, perché se non sono con te riesco solo a desiderare di farlo… Io credo di essermi perdutamente innamorato di te!
“Vorresti unirti alla squadra di nuoto?”
Billy sbattè le palpebre perplesso, aprì e chiuse la bocca poi la sua spalla scattò in alto “No grazie, la mia spalla fa schifo…” borbottò massaggiandosela.
“Non sei mica obbligato a vincere!”
“Non credi che ne sia capace?”
Per un attimo Giuliano temette si fosse offeso ma poi lo vide ridere.
“Sei tu che pensi di non farcela! Senti… Io, Azul e Marco formavamo con il fratello di Violet il team per staffetta mista di nuoto quattro per cento… Io sono lo specialista di stile libero, Azul è per la rana, Marco si occupa del dorso e mancherebbe qualcuno per la farfalla e… insomma pensavo che tu… potresti…”
“No!” tagliò corto Billy.
“Dai ti prego, almeno oggi vieni all’allenamento, prova…”
Billy ridacchiò “Vuoi solo che qualcuno si assicuri che tu arrivi puntuale… ok… pesciolino… ti accompagno, ma non farò altro!”
Giuliano arrossì udendo quella parola, solo sua madre lo chiamava in quel modo ma aveva un suono del tutto diverso quella parola pronunciata da quelle labbra.
“Ai tuoi amici andrà bene se vengo? Non molti sopportano la mia presenza in questa scuola…”
“Scherzi?” esclamò Giuliano maledicendo l’eccessiva enfasi che sentiva di aver messo nella voce. “Pensa che sono stati loro a propormelo!”
Evitò di dire che Marco non perdeva occasione per attaccarlo, avrebbe affrontato il problema al momento.
Billy non aggiunse altro, fece spallucce e indicò la porta della biblioteca. “Torniamo dentro bighellone… Ci cono esercizi di matematica che devi rivedere…”
“Ok prof…” borbottò Giuliano soddisfatto di se stesso per aver ottenuto un assenso.
Era impaziente di vedere Billy nel suo posto preferito. Se avesse accettato di allenarsi con lui avrebbero passato altro tempo assieme e il solo pensiero gli strappava un sorriso felice.

   
 
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