Serie TV > Supernatural
Segui la storia  |       
Autore: Spensieratezza    28/04/2022    3 recensioni
Dean è innamorato di Benny, ma poi arriva la tempesta Sam a sconvolgere tutte le carte.
Questa è una storia in cui niente è come sembra, in cui tutti i personaggi cambieranno e faranno delle metamorfosi che non ti aspetteresti mai.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Famiglia Harvelle, Famiglia Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima stagione, Più stagioni
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Eterno'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“Pronto, parlo con..ehm.. Dean e Sam?”

“Sì..chi parla?” chiese Sam, un po’ stranito.

“Qui con me..c’è un bambino che dice di essere il vostro fratellino. Si chiama..”

“ADAM!”fu la voce in coro di Dean e Sam.

La ragazza allontanò il cellulare dall’orecchio.

“Ehm, mi scusi. L’abbiamo perso di vista al supermercato..l’abbiamo cercato tanto. Dove si trova?”

“A casa mia..vi do l’indirizzo, comunque state tranquilli, sta bene.”

“La ringraziamo tanto per essersene presa cura!” disse Dean, rubando il cellulare al fratello.

“Oh, è stato un piacere. È un bambino buonissimo.”
Dean fece una smorfia.
“Cambierà idea se dovesse tenerlo anche solo una settimana.”
“Dean!”

“Ehm..veniamo a prenderlo subito.” Disse Dean.
 
 
 
Quando arrivarono all’appartamento della ragazza, Dean, che aveva detto per tutto il tempo che gli avrebbe dato una sonora strigliata, appena lo vide, quasi pianse, mentre allargava le mani, chinandosi in ginocchio.
“Vieni qui, piccolo monello teppista ribelle.”

Adam smise di guardare il giocattolo sul divano e corse verso Dean.

Sam si commosse a guardarli.
“Ci hai fatto preoccupare tanto, lo sai?”
“Scusa. Ma LUI aveva bisogno di me!” disse indicando il pancione della ragazza.

Dean guardò la ragazza stralunato.
“Lui?”
“Ehm..credo parli del mio bambino. È da quando mi ha seguito, che sembra convinto di sapere cosa è meglio per il mio bambino. Sono tornata a casa affranta e con il mal di stomaco, mi ha consigliato latte e miele e dei sali di lavanda nella vasca. Mi sono rilassata subito.”

“Wow, sei un campione” disse Dean facendogli il solletico, mentre Adam si divincolava ridendo.

“Sì, ecco..voglio che voi sappiate che non avevo alcuna intenzione di rapirlo. Il bambino mi ha seguito..e io l’ho portato a casa mia, ma se non mi avesse dato lui stesso i vostri numeri, avrei chiamato la polizia. Non sono una rapitrice.” disse lei a disagio.

“Non l’abbiamo pensato, anzi, grazie per avercelo riportato.” disse subito Dean.
“Il problema qui è un altro, perché Adam si è allontanato pensando che il bambino avesse bisogno di lui?” chiese Sam.

“Oh dio, non crederete davvero che lui può sentirlo?” disse la donna.
Dean e Sam si guardarono senza sapere cosa dire. Sarebbe stato difficile far capire non solo a lei, ma chiunque, che Adam non era un ragazzino come tutti gli altri.

“Anche se a dire la verità..non sarebbe la prima stranezza della mia vita.” Disse Kelly amara.
“Che cosa vuole dire?” chiese Sam.
“Io..lasciate stare, è una sciocchezza.” disse lei voltandosi.
“Adam..ci dici perché sei scappato?” continuò Dean.

“Ve l’ho detto! Lui mi ha chiamato!!” disse Adam in tono petulante.
“Cerca di essere più specifico, Adam, cosa vuoi dire? Cosa hai sentito di preciso?” disse Sam.
Adam ci pensò un po’ su.

“Aiutami..aiutami. Aiuto. Era il bambino, lo so. E non era la prima volta. Ve l’ho detto altre DUE VOLTE che qualcuno mi chiamava, solo che voi non mi credevate. Era una voce e ora so che era LUI. Mi chiede aiuto perché ha paura e soffre!” disse Adam indicando la ragazza. “LEI vuole fargli del male.” La accusò.

La ragazza scoppiò in singhiozzi.
“Adam! Chiedi scusa, avanti!” disse Sam.

“No, no, non è necessario..credo che lui abbia ragione, in fondo..non adesso..ma c’è stato..c’è stato un momento in cui..non ero sicura di voler avere questo bambino perché..ecco, vedete, io ho incontrato un uomo..” disse Kelly, gli occhi che luccicavano.

“Le ha fatto del male?” chiese Sam.
“No, no! Sembrava..l’uomo più buono del mondo, certo, a volte diceva di essere il DIAVOLO..ma io ci ridevo su..” Sam sbarrò gli occhi.

“Anche quando mi disse di essere Lucifer..” Dean aveva spalancato la bocca attonito.
“Ma poi..poi lui mi ha mostrato i suoi occhi..e..” scoppiò di nuovo a piangere.

“Ok, adesso si tranquillizzi, non si deve agitare.” Disse Sam, facendola sedere sul divano.
“Sì, fa male al bambino.” Disse Adam sistemandogli i cuscini.
“ Erano ROSSI. Non ho neanche voluto vedere se era un trucco. Sono scappata via. “

“Lei pensa che fosse..un mostro..o magari davvero Lucifer?” chiese Dean.
“Non so che cosa sia LUI..non ho mai creduto ai mostri..davvero non credete che io sia una pazza?”
“No, Kelly.” Disse Sam.

“E non mi porterete quindi via il mio bambino, vero?”
“No..tranquilla.” disse Dean, dopo un momento.
“Dean, posso parlarti un momento?” chiese Sam.
 
 
Si allontanarono poco distante e Dean subito lo rimproverò.
“Adesso penserà che stiamo complottando contro di lei!”

“Non importa! La cosa è grave! Credi che questa donna è davvero incinta del figlio di Lucifer??”
“Sì, non sarebbe la cosa più strana che ci è capitata! Ti ricordi il figlio di quel demone? Sparito tra l’altro, dal nostro radar??”
Sam si mise la mano sulla bocca.

“Cos’era quell’esitazione prima, quando Kelly ha chiesto se le lasceremo il bambino? Dean., non penserai davvero di..”
“Non ho intenzione di rubare il bambino, Sam! No, io no..ma Lucifer..credo di sì.”
Sam lo guardò stralunato.

“Credi veramente che non sia interessato alla sua discendenza?” disse Dean. “Come sei ingenuo!”
“Ha lasciato andare via Kelly.”

“Sono pronto a scommettere che sta solo aspettando che nasca, per questo non si è ancora palesato. Non è interessato a fare del male al bambino, no, lui lo vuole vivo..anche se non so cosa potrebbe pensare di Kelly. Ha detto che era gentile.” Disse Dean con una smorfia disgustata.
“Nostro fratello, si sente responsabile di lui!”

“Non so se mi fa rabbrividire di più questo, o immaginare Lucifer che fa sesso!”
Sam gli diede un pugno giocoso sul braccio e Dean rise, prima di tornare serio.

“Forse la sua particolare condizione gli ha donato dei poteri particolari..riesce a sentire i bambini non ancora nati..e forse questo bambino, ha percepito che c’è un altro bambino come lui, che può aiutarlo. Ha sentito che la madre voleva fargli del male e adesso ha paura.”

“Dean, stiamo davvero parlando di aiutare il figlio di Lucifer a venire al mondo?”
“La vita è ingiusta e imprevedibile, Sammy..lo sai cosa mi fa andare avanti?”
“Oh..oh no, non farlo adesso, non è il mom..”

Dean lo attirò a sé, sbaciucchiandolo fino a farlo gemere sulle sue labbra. Dean adorava quando Sam nonostante le proteste, non potesse fare a meno di abbandonarsi a lui e ai suoi baci.

Sam gli mise un dito sulle labbra.
“Ti sei scordato che Kelly sa che siamo fratelli?”
“Ops.” Ridacchiò Dean, sulle sue labbra.
 
Kelly era ancora rimasta lì a fissarli, meravigliata.

“Non ti preoccupare, loro fanno sempre così..se non si baciano ogni giorno, sono infelici e io voglio che i miei fratelloni siano sempre felici!” disse battendo le mani. “FINITO!” dichiarò Adam, che seduto sul pavimento, stava giocando a mettere tutti insieme i pezzi di quei puzzle giganti per bambini.

“Ehm..Kelly, noi..” disse Sam.

“Non dite niente, non mi importa di cosa fa qualcuno nella sua sfera privata..e poi io sarei l’ultima persona che può parlare..ma una cosa voglio chiedervela..”

“Se è qualcosa a cui possiamo rispondere.” Disse Dean.

“Voi sapete qualcosa di questo, vero? Di..Lucifer..ve lo leggo negli occhi. Ditemelo!”

Sam e Dean si fissarono terrorizzati. Sarebbe stata una lunga notte. Speravano solo di non spaventarla più del dovuto o l’avrebbero fatta partorire prima del previsto.
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Supernatural / Vai alla pagina dell'autore: Spensieratezza