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Autore: Shadow Doom    29/04/2022    1 recensioni
Il mondo virtuale è da sempre considerato un luogo dove l'impossibile diventa possibile, un posto magnifico e privo di pensieri. Tuttavia proprio a causa delle infinite possibilità che offre qualcuno può strumentalizzarlo per raggiungere degli obiettivi oscuri, tramutando così un Regno fantastico in una prigione mortale.
Genere: Avventura, Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sopravvivere

 

Le dichiarazioni di Kayaba gettarono nella disperazioni gran parte dei giocatori sebbene non vi fosse alcuna prova diretta a confermare la veridicità di quelle oscure parole se non l'impossibilità di tornare alla realtà.

Purtroppo nel giro di pochi minuti anche coloro che credevano o per meglio dire speravano che fosse una campagna pubblicitaria di pessimo gusto dovettero ricredersi.

 

Tanta era la confusione che pervase quegli interminabili istanti che qualche players dimenticò di utilizzare l'oggetto speciale che il creatore di SAO aveva lasciato nel loro inventario, un piccolo specchio che mostrava il reale aspetto dei partecipanti e non l'avatar da essi creato, dimenticanza che costò loro la vita. Infatti videro i propri punti ferita diminuire inevitabilmente fino ad arrivare a zero, scomparendo così nel nulla.

 

Ormai sicuri di essere intrappolati in un incubo, ogni singola persona fu costretta a scegliere: arrendersi a piani di Kayaba, rimanendo bloccati nella città degli Inizi per il resto della vita, oppure combattere nella speranza di riuscire un giorno a sconfiggere tutti i 100 boss.

Quasi tutti optarono per la seconda opzione la quale li portò, dopo aver fatto scorte di pozioni, ad assaltare i nemici intorno alla piazza in cui erano stati raggruppati, consapevoli che l'unico modo per continuare a vivere era quello di diventare più forti.

 

Sfortunatamente a causa della grande mole di giocatori i punti esperienza ottenuti furono miseri, solo i beta tester ed i più astuti si diressero saggiamente in zone più lontane dove poter cacciare creature con maggiore libertà.

 

Tra di essi c'era un giovanissimo con i capelli corvini scompigliati tanto abile nell'utilizzare la propria fidata spada nera da aumentare rapidamente il suo livello senza la minima difficoltà.

Inoltre, essendo uno di coloro che avevano preso parte alla Beta, conosceva perfettamente la mappa del primo piano e ciò gli diede un vantaggio strategico impressionante: non solo sapeva come la raggiungere la successiva città, ma ricordava anche la posizione di alcuni dungeons, luoghi ideali per potenziarsi in fretta.

Avrebbe potuto tranquillamente prendere tutti i preziosi forzieri a loro interno, invece si limitò ad aprirne solo alcuni lasciandone diversi per coloro che sarebbero venuti dopo di lui mostrando un forte senso di comunità.

 

Per massimizzare le proprie percentuali di sopravvivenza molti giocatori decisero di costituire un party, il cui limite massimo era di sette persone, con il quale avrebbero potuto affrontare le insidie di quel mondo con più tranquillità; peccato che i numeri non offrono una protezione totale.

Infatti molti dei gruppi vennero annientati da interi branchi di animali feroci, da lupi a iene e persino qualche leonessa.

 

Altri giocatori invece scelsero, o perché non conoscevano nessuno o perché preferivano così, di restare da soli e tra di loro c'era una ragazza che teneva coperta il volto da un mantello dotato di un cappuccio piuttosto anonimo che non rispecchiava affatto le sue abilità che erano tutto tranne che anonime.

Infatti, nonostante fosse evidente l'inesperienza resa evidente dai movimenti ancora piuttosto confusi ed a tratti impacciati, quando si trattava di lottare le sue movenze diventavano precise specialmente nei momenti in cui brandiva la propria arma: uno stocco capace di affondi rapidissimi.

 

Oltre a lei ed al giovane beta tester, si distinsero altri giocatori fin dai primi giorni: un tizio dal peculiare coloro azzurro di capelli, un possente uomo di colore, un giovane uomo che andava in giro brandendo un'ascia con la quale distruggeva ogni singolo mostro che osava bloccargli il cammino ed una ragazza che impugnava una pericolosa falce.

 

Ognuno di loro era determinato a concludere il più velocemente possibile SAO, tuttavia le loro speranze si scontrarono presto con la realtà: dopo un intero mese di gioco nessuno era stato capace di superare nemmeno il primo piano e persino la locazione del boss restava ignota.

Finire questo gioco della morte sarebbe stata davvero un'impresa titanica.

 

 

   
 
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