Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: Prettybene9816    30/04/2022    1 recensioni
Zaira è una ragazza brillante, a modo e fine, frequenta la facoltà di Giurisprudenza ed è la figlia di un ex Sceicco di un'organizzazione terroristica.
Una mattina il padre riceverà una busta con delle foto della figlia e una lettera di minacce, sospetterà subito sia un componente della vecchia organizzazione e chiama Tariq, uno dei suoi uomini più fidati, a proteggere la figlia.
Sarà la sua nuova ombra, la seguirà ovunque lei vada h24 e si ritroveranno persino a condividere la camera; tutto il necessario per proteggerla.
Proteggerla da chi però?
E se quelle foto fossero state scattate di nascosto da Tariq stesso?
Cosa succederà quando scopriranno che Tariq non è il suo vero nome, che anche lui era figlio di uno Sceicco che fu spodestato dal padre di Zaira, che hanno assassinato suo fratello senza pietà, che lui è lì dopo 15 anni per la sua vendetta.
Avviso copyright: Tutti i diritti riservati.
Vietato il copia e incolla senza il consenso dell'autrice. Il reato è perseguibile penalmente.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Avevamo calcolato tutto tranne i sentimenti. E i sentimenti si sa, fanno sempre saltare il banco." Downton Abbey IDRIS'S POV: "Non voglio vedere nessuno!" esclamo sentendo di nuovo bussare alla porta. "Idris, sono io" dice Bella facendomi sorridere. "Piccola mia, vieni" la faccio passare senza esitazione. "Ehi...sei di cattivo umore?" chiede lei avanzando esitante. E' bellissima come sempre. "Mi sta scoppiando la testa" mormoro alzando il braccio. Lei capisce di raggiungermi e prendendomi la mano, continua a sorridermi. "Papà ha detto che non vuoi parlare con nessuno" "Con nessuno tranne te" dico attirandola a me e lasciandole un bacio sulla guancia. "Come mai?" "Mi hanno tutti mentito, non ho intenzione di parlare con nessuno di loro. Mi sento tradito dalla mia stessa famiglia" "Sarà stato difficile anche per loro" "Cosa? Mentirmi sul fatto che sono loro figlio?" "Lo sei, sarai sempre loro figlio" "Sai cosa? Quando ho saputo la verità, ho pensato subito a noi" "Idris..."mi avverte lei, ma non le do ascolto e prendendole il viso, le stampo un bacio sulle labbra. "Dio...mi sei mancata, perchè ci hai messo tanto?" "Appena ho saputo, sono corsa da te e...ti prego, dobbiamo fare attenzione. Questo era l'ultimo bacio" mormora lei sulle mie labbra. "Perchè? Abbiamo appena scoperto di non essere fratelli" "Non lo eravamo neanche prima di sangue..." "Ho intenzione di cambiare cognome" "Perchè?" "Non sarà difficile così per noi, eri preoccupata di questo no?" "Sarà lo stesso strano...mamma e papà capiranno che stavamo insieme anche prima e..." "Shh ti prego, fidati di me" la zittisco con un altro bacio. Mi aspetto che mi rimproveri per il bacio, ma fa il contrario stranamente...me ne restituisce un altro e un altro ancora. "Scusatemi io..." mormora una voce dietro di noi. Alziamo subito lo sguardo e troviamo Samir sulla soglia che chiude immediatamente la porta e dice "Sapete che i vostri genitori sono nel corridoio?" "Ti prego, non lo dire a nessuno" corre subito da Samir Bella. "Non lo dirà a nessuno, me lo deve." sibilo fulminandolo con gli occhi. Samir non intende abbassare lo sguardo e tenendomi testa dice brusco "Non lo dirò perchè non sono affari miei." Distoglie finalmente lo sguardo a Bella e chiede stranito "Voi due state insieme?" "No" dice Bella simultaneamente a me che sbotto "Certo" La guardo subito male e lei si nasconde da me, odio quando fa così. "E' complicato, ma non deve scoprirlo nessuno. I nostri genitori impazzirebbero e...sarebbe una catastrofe, noi due..." "Ho capito, ho capito. Stai tranquilla, non ne farò parola con nessuno" dice lui mentre sentiamo qualcun altro bussare e vediamo Zaira affacciarsi. "Posso?" chiede timida. "Fiore mio, entra" dice Samir come se fosse la sua camera, che stronzo. Zaira chiude la porta dietro di sè e Samir dice subito piano "Loro due stanno insieme" "Ma che diavolo?" chiede Bella a Samir che fa spallucce e risponde "Mia moglie non è nessuno" "Voi due siete sposati?" chiediamo all'unisono io e Bella. "Voi due state insieme?" chiede invece Zaira indicandoci. "Shhh! Mamma e papà non lo sanno, non lo deve sapere nessuno Zari!" esclama Bella tappandole la bocca. "Monique mi ha chiesto di te, che le dico?" mi comunica Zaira facendo rabbuiare Bella. "Dille che sono morto" dico bevendo un po' d'acqua. "Seriamente?" "Sì" "Dille che sta bene e che...sta con una nuova ragazza" risponde Bella facendomi sorridere, è ancora gelosa di lei. "Ook...questo proprio non me l'aspettavo da voi" dice Zaira sedendosi su Samir che la stringe subito e le molla un bacio sulla tempia. Vorrei poterlo fare anch'io liberamente con Bella. "Io sì" risponde Samir facendo disperare Bella. "Come sì? Si vede?" "No ma...so riconoscere degli occhi innamorati, quelli di Ibrahim lo erano" "Idris, sono Idris." ringhio io. "Calmati tu" dice Zaira e lo ribadisce anche Bella stringendomi la mano. "Che si fa adesso?" chiede sempre Zaira osservandoci. "In che senso?" "Magari stasera tu e Samir potreste parlare un po' " "No." "Non l'ho chiesto Idris" "Mi stai minacciando Zaira?" chiedo socchiudendo gli occhi. "Esattamente...cugino" rimarca l'ultima parola. "Magari una conversazione che duri più di dieci minuti" pretende ancora. Faccio per mandarla a quel paese, ma Bella dice riflettendo "Sì, è vero. Potreste parlare un po' " "Da che parte stai tu?" chiedo brusco alla mia ragazza. "Darei il mondo per avere mia madre o mio padre in vita...hai avuto la fortuna di scoprire di avere un fratello in vita, dagli una chance. Non te ne pentirai" dice Bella accarezzandomi una guancia, le bacio subito la mano morbida e profumata. (per i nuovi lettori: Bella è figlia di Bekka e Farid, trovate la loro storia nel secondo libro "Un attentato al cuore". Bekka è stata assassinata dallo sceicco Ahmed, padre di Samir e Ibrahim, e Bekka ha sparato ad Ahmed, infatti sono morti entrambi nello stesso momento. Successivamente Farid ha deciso di suicidarsi senza la sua Bekka e affidare Bella, la figlia appena nata, alla custodia del migliore amico Jamal e la sorella di Bekka, Swarna, che avranno una relazione nel terzo libro "Contro ogni mia ragione) "Quindi? Affare fatto?" chiede Zaira insistente. Osservo Bella che mi sorride e annuisce la testa, non voglio deluderla. "Mezz'ora" gli concedo brusco. "Grazie" dice Samir contento per poi indietreggiare con la sua sedia a rotelle "Vi lasciamo un po' soli, cercherò di tenere zio e zia lontani per un po' "dice Zaira sulle ginocchia di Samir. Bella fa per negare, ma io le pizzico il fianco e sibilo "Provaci soltanto a dire di no." " A stasera" dice Samir sorridendomi e chiudendo la porta. "Adesso non hai più scuse per darmi almeno un centinaio di baci" borbotto a Bella cingendole la vita e fiondandomi subito sulle sue labbra. SAMIR'S POV: "Posso?" chiedo affacciandomi nella stanza di Ibra. Lui sembra infastidito, ma annuisce con la testa e mi lascia entrare. "Come stai?" mormoro chiudendo la porta e avvicinandomi a lui. "Facciamola finita con queste formalità. Ho deciso di parlarti solo per sapere se è possibile prendere il tuo cognome" "Come?" chiedo incredulo. "E' per Bella, non credere che m'importi di avere il tuo cognome" "Certo. Io...potrei vedere" "Sì o no?" richiede lui brusco. Socchiudo gli occhi "Non lo so Ibra...Idris." Lui incrocia le braccia contrariato e io chiedo "Perchè questa fretta, vuoi sposarla?" "Se solo potessi" sbotta Ibrahim massaggiandosi la fronte. "Capisco come ti possa sentire. Anch'io quando stavo con Zaira facevo fatica a fingere di fronte a tutti" cerco di dire per consolarlo, mi fa male vederlo così in pena. "La tua situazione con mia cugina è diversa, totalmente diversa." "Sì, lo so ma..." "Vorrei riposare adesso" sbotta lui spegnendo l'abat jour e invitandomi tacitamente a spegnere la luce della stanza e andare via. "Avevi detto che mi avresti ascoltato" gli ricordo non demordendo. "Tu fai in modo che possa cambiare il cognome al più presto e poi vedrò di darti la possibilità di spiegarti" Questo ragazzino non ha idea di con chi ha a che fare. Rimetto l'abat jour e guardandolo male sibilo "Vedrò di risolvere il tuo problema solo dopo che mi avrai ascoltato." Ibrahim mi fulmina con lo sguardo, ma riesco a tenere duro e non distoglierlo. "Parla, hai dieci minuti" mi concede alla fine sbuffando. "Bene" dico tirando un sospiro di sollievo. Io..." mi blocco immediatamente, non ricordo più cos'avevo da dirgli. "Ehm...io...."mi gratto la testa e cerco di ricordarmi, così questo vuoto di memoria? "Comincio io, se non ti dispiace" mi viene in aiuto lui, che strano. Annuisco con la testa ancora a disagio. "Come credi che possa perdonarti dopo aver messo la mia vita, quella di Bella e di Dolores in pericolo? Ho visto i filmati della fabbrica, ho sentito una telefonata che feci con te, sembra che avessi avuto un affetto sincero nei tuoi confronti. Ti chiedevo quando saresti arrivato..." Mi guarda dritto negli occhi e sibila "Dove cazzo eri Samir mentre tuo fratello veniva quasi ammazzato?" Ho ricevuto diverse pugnalate, ma questa la sento così intensamente che ho bisogno di mettere una mano al petto per lenire il dolore al cuore. Vorrei tanto rispondergli, dirgli che stavo arrivando, che quando lo vidi per terra mi sentì morire, che non mi perdonerò mai di averlo lasciato nelle mani di quel mostro, ma non riesco a dire assolutamente nulla. Una lacrima che minaccia di scendere viene subito fermata e spegnendo l'abat jour mormoro "Non mi sento molto bene, scusami" Indietreggio con la sedia a rotelle e quando faccio per uscire, sento lui sibilare "Vai, in fondo ti riesce così bene sparire...fratello." Serro fortissimo la mascella e uscendo da lì, mormoro chiudendo la porta "Buonanotte" Raggiungo la mia stanza e una volta dentro mi lascio andare a un pianto isterico, mi sento così impotente. Piango così tanto che mi addormento sulla sedia a rotelle e la testa poggiata sul materasso. Faccio una smorfia quando sento qualcosa solleticare il mio orecchio, scuoto la testa per togliere la mosca, ma sento che mi segue. Alzo la mano per scacciarla e sento una risata...non sono solo. Apro gli occhi piano e metto a fuoco dei capelli scuri e un bel visino...il mio fiore. "Buongiorno" mi saluta lei sorridendo. Che bella che è. Le prendo la mano con cui sta accarezzando la mia guancia e ne bacio il palmo "Sei qui da tanto?" "Da pochi minuti...volevo svegliarti perchè stanno dimettendo Idris" "Lo stanno dimettendo?" chiedo spalancando gli occhi. "Sì...non te l'ha detto ieri sera?" "Non abbiamo parlato" "Non ha voluto vederti? Ora mi sente." parte spedita Zaira, ma la trattengo per il polso e confesso "Sono andato via io" "Ma come..." mormora lei delusa, lo sono anch'io di me stesso. "Non ce l'ho fatta...mi ha parlato di quella sera, ha visto i filmati della fabbrica" "In che senso ti ha parlato di quella sera?" "Mi ha chiesto dove fossi stato mentre lui stava morendo" Zaira fa subito una smorfia e sedendosi sulle mie ginocchia, mi abbraccia forte...mi rifugio tra le sue braccia, nella mia casa. "Mi dispiace" mormora lei accarezzandomi la schiena. Affondo il naso tra i suoi capelli profumati e raccogliendoli in un pugno, appoggio la fronte tra il collo e la spalla...il mio angolo preferito per rifugiarmi da ogni male. "Sono passati tanti anni, non permettere che il passato rovini tutto quanto di nuovo. Sei ancora in tempo per recuperare il rapporto con tuo fratello, è già un miracolo il fatto che tu abbia questa possibilità. Parlagli col cuore in mano, digli ogni cosa...Ibrahim si merita la verità" "Non so se sono capace di dirgliela..." "Certo che lo sei, guardami" mi prende il mento e fissandomi negli occhi mormora decisa "Il Samir che conosco io è capace di qualsiasi cosa, persino di aspettare 15 anni per una sciocca vendetta. Nessuno avrebbe mai avuto il sangue freddo di aspettare tanto...devi sfruttare questa cosa per dirgli la verità e chiudere definitivamente quest'orribile pagina della vostra vita. Anche tu meriti di vivere in pace dopo tanto dolore" "Davvero credi che me lo meriti? Ho fatto tanto male, ti ho fatto soffrire come una bestia" "E' vero...ma non hai mai mentito per quello che provavi per me e questo l'ho visto, lo sento tutt'ora. Io ti ho già perdonato, perchè non dovrebbe farlo anche Idris?" Annuisco con la testa..."Devo combattere ancora per lui, lo farò." Zaira sorride subito e dandomi un bacio sulle labbra, dice alzandosi "Benissimo, andiamo allora prima che se ne vada" Annuisco ma prima di seguirla, la ritiro sulle mie gambe e le lascio un altro bacio più lungo e rude lasciandola senza fiato. Sorrido compiaciuto quando si rialza e barcolla per un attimo. Non vedo l'ora di tornare a scopare, ieri la signorina mi ha provocato abbastanza da farmi uscire pazzo. Percorriamo il corridoio e quando stiamo per avvicinarci alla stanza, sentiamo come delle voci arrabbiate, qualcuno sta litigando? Io e Zaira ci guardiamo subito confusi e raggiungendo la stanza, ci fermiamo immediatamente quando Jamal spinge fuori dalla stanza Bella e urla a Idris "Azzardati a rimetterle le mani addosso e ti ammazzo Idris" "Non riuscirai a portarmela via!" grida Idris facendoci spalancare gli occhi. Hanno scoperto di loro due, cazzo. Jamal si ferma di scatto e ringhiando a Bella di stare ferma, rientra nella stanza furioso, merda merda. Zaira abbraccia subito Bella in lacrime e io entro dentro la stanza. Jamal lo tiene per il collo e gli sta gridando addosso che lo denuncerà per molestie sessuali quando arrivo io e do uno spintone a Jamal per smollarlo da Ibrahim. "Eccolo l'altro fenomeno" sibila Jamal rosso in volto. "Non le ho mai fatto del male! Niente che anche lei non volesse!" ribadisce Idris facendo incazzare ulteriormente Jamal. "Bella ha solo 18 anni cazzo! 18! E' ancora una bambina!" "State dando spettacolo" intervengo io indicando le infermiere di lato che osservano la scena interdette. "Ho promesso a Farid che mi sarei preso cura di Bella e che l'avrei protetta da ogni male ed è quello che farò." ringhia Jamal a Idris puntandogli il dito contro. "Papà, noi ci amiamo" sentiamo dire alla porta...Bella è tornata alla riscossa. Zaira cerca di tirarla fuori dalla stanza, ma lei s'impunta e dice decisa "Amo con tutta me stessa Idris, l'ho sempre amato e lo amerò per l'eternità papà" "Che cazzo ne volete sapere voi due di amore? Siete solo due ragazzi con gli ormoni a palla che hanno dato sfogo ai loro bisogni" "Papà noi..." "Non esiste nessun noi, siete fratelli dannazione! Tu non lo vedrai più!" si gira verso Idris e ringhia "E tu non la cercherai" "Sai che non succederà papà." sibila Idris digrignando. "Bene, farò in modo che tu non la possa trovare" dice Jamal per poi prendere il braccio di Bella e trascinarla via. "Idris!" urla Bella mentre lui cerca di scendere dal letto, ma è ancora troppo debole per mettersi in piedi e cade per terra. "Bella, no! Sole mio!" grida ancora Idris disperato mettendosi seduto contro il comodino. "Ibrahim" mormoro col cuore a pezzi per lui mentre gli metto una mano sulla spalla. Lui è così distrutto dal dolore che l'afferra e scoppia a piangere con l'altra mano sul petto. "Si risolverà tutto, te lo prometto" gli mormoro mettendomi a terra con lui. Idris scuote la testa come a comunicarmi il suo stato d'animo e io lo abbraccio forte...sento presto lui aggrapparsi a me e continuare a piangere. Piango anch'io perchè mai mi sarei aspettato di poterlo rifare in vita mia, afferro in un pugno i suoi ricci e sorrido mentre sento altre due braccia circondare le nostre spalle. Alzo la testa leggermente e allungando il braccio, comprendo anche l'amore della mia vita nell'abbraccio. "Andrà tutto bene, ci sono io adesso. Sarò sempre dalla tua parte." sussurro a Idris accarezzandogli la schiena e con l'altra mano accarezzando la guancia di mia moglie che mi sorride commossa e orgogliosa. "Ho rovinato tutto, lei mi aveva avvertito che qualcuno sarebbe entrato ma io...cazzo! Ho rovinato tutto!" grida addolorato Idris mentre piano piano lo rialzo e posandolo sulla mia sedia a rotelle mormoro uscendo dalla stanza "Andiamo, risolveremo tutto. Non avere paura." "Devo trovare Bella, devo dirle che..." "Non adesso. Devi riposare prima, poi troveremo Bella e potrai dirle quello che vorrai" "Me lo prometti che la troveremo?" "Hai la mia parola" "Dove stiamo andando?" "A casa nostra, non ti abbandonerò mai più." "Prometti anche questo?" chiede lui alzando gli occhi arrossati. "Sì fratellino, mai più" ribadisco stringendogli la spalla ed entrando in ascensore insieme a Zaira di fianco. UN MESE DOPO: "Avanti" grida Bilel ignaro del fatto che ci sia io dietro la porta. Prendo un bel respiro e aprendo la porta, entro nella tana del leone. Ho tardato il più possibile questo momento, ma lo devo a Zaira...non voglio che rimanga senza una famiglia, voglio solo il meglio per lei e lo avrà, anche se questo comporta che Bilel mi ammazzerà di botte. Bilel è al telefono di spalle e non mi ha ancora visto, sarei ancora in tempo per scappare via. Decido di affrontare di petto la situazione e chiudendo la porta, aspetto che si accorga di me. "Sì, ci aggiorniamo. Mandami per email il rendiconto" sbotta brusco, come suo solito, per poi girarsi e rimanere fermo. Non si aspettava che mi presentassi al suo cospetto. "Samir." quasi sibila tra i denti il mio nome andando a sedersi dietro la scrivania. "Posso?" chiedo indicando la poltroncina davanti. "Prima versami del whisky" mi ordina nervoso, eseguo subito. "Posso prenderne un po' anch'io?" chiedo notando che sono fin troppo agitato, è insolito da parte mia, solo Zaira ha il potere di rendermi tanto vulnerabile. "Hai preso mia figlia senza il mio permesso, cosa t'impedisce di fare lo stesso col mio whisky?" La stessa linguaccia della figlia, sono allenato a ciò per fortuna. "Aveva a che fare con Tariq prima" dico posando il suo bicchiere di whisky sulla scrivania e prendendo posto. "E adesso ho a che fare con chi?" chiede lui sorseggiando il liquore ambrato. "Con una persona nuova, una persona che ama sua figlia tanto da venire dal padre a farsi calpestare l'orgoglio" "Te l'ha chiesto Zaira?" Scuoto la testa "No, ma non volevo sistemare le cose prima d'iniziare una nuova vita con lei" "Sembri un uomo veramente innamorato" "Lo sono" "Sei un bastardo" Accuso il colpo e annuisco con la testa, tanto torno non ha. "Ricordi quella volta che brindammo alla morte di Samir? Mi guardasti dritto negli occhi e sorridesti...ancora oggi mi chiedo come diavolo hai fatto ad essere tanto lucido e non darmi un pugno in faccia" "Non lo so neanch'io signore, so solo di essere stato accecato dalla rabbia, dalla vendetta per quello che pensavo che avevate fatto a mio fratello. Ero solo, Mustafa mi aveva messo in testa tante di quelle menzogne che..." "Non me ne frega un cazzo di quello che pensavi Samir, mi hai preso per il culo per 15 lunghissimi anni. Hai tramato alle mie spalle, hai messo in pericolo la vita di mia figlia, hai rubato il mio cognome per introdurti nell'organizzazione, il tutto mentre io ti davo vitto, alloggio e fiducia senza misura" mi ringhia tutto addosso Bilel. Bevo un lunghissimo sorso di whisky prima di parlare "Non finirò mai di scusarmi per il mio comportamento con lei, con Zaira...sarà un peso che mi porterò all'inferno per sempre. Non le sto chiedendo di perdonarmi, so di averla fatta grossa e che mai sarò compreso per quello che ho fatto, ma le chiedo di pensare alla felicità di Zaira e di agire di conseguenza" "Le sto già permettendo di andare a convivere con te, per chi credi che l'abbia fatto?" "Posso capire la sua rabbia nei miei confronti, se fossi stato al suo posto, avrei già ficcato un proiettile in testa alla carogna, ma le posso dare la mia parola che mi prenderò cura di Zaira come il fiore prezioso e delicato che è. Non le farò mancare mai nulla, l'amerò e la onorerò per il resto dei miei giorni, che possa credermi o meno" "Queste parole non devi dirle solo a me" dice lui indicando dietro. Mi giro e trovo Benedetta alla porta con le braccia incrociate. "Signora Cortada" mi alzo subito. "Stai stai" mi ferma lei andando verso il marito che si alza per darle il suo posto. Mi liscio la camicia e mi sistemo il colletto, Benedetta ha sempre uno strano effetto su tutti quanti. "Samir" dice facendomi cagare sotto. "Signora io...volevo...." "Hai il mio perdono" dice subito facendomi spalancare gli occhi. "Ma...come?" chiedo infatti ancora incredulo. "Hai mancato di rispetto a tutti quanti, ci hai mentito, ingannati e raggirati nel modo più becero ma..." alza lo sguardo al marito prendendogli la mano e continua a dire "Rivedo me e Bilel in voi. Tu l'ami e lei ama te, siete disposti a qualsiasi cosa per l'uno e per l'altra e niente e nessuno potrà mai mettersi tra voi due...neanche il passato" Stento a crederci quando aggiunge "Conobbi Bilel in una circostanza strana, lui voleva fare un attentato nella mia scuola e il nostro incontro è stato un puro caso. Ho avuto a che fare con i suoi fantasmi, con l'organizzazione...so bene la merda che vi mettono in testa, è stata dura combattere contro loro, ma come vedi...l'amore quello puro e reale può resistere a qualsiasi cosa" Si alza dal posto del marito per venirmi incontro e posandomi una mano sulla spalla dice "Ahmed è un mostro che è riuscito a infettare anche i suoi figli, eravate vulnerabili e lui si è approfittato di questo. La morte di tuo fratello ha alimentato i tuoi fantasmi e hai perso il controllo dei tuoi pensieri fino a quando hai incontrato Zaira...lei è riuscita a vederti per quello che sei, ti ha compreso, si è presa cura di te e dato il mondo. E' così che ci si sente a innamorarsi...ti senti denudato e tu non sopportavi che quella sensazione te la desse proprio sangue del sangue del presunto assassino di tuo fratello. Hai agito scioccamente, ma come vedi...il cuore è prevalso" "Io...non so che dire. Non volevo causare tanto dolore a Zaira, è come se mi fossi svegliato da un orrendo incubo e...lei c'è sempre stata per me, l'amo con tutto il cuore, sarei pronto a dare la mia vita per lei" mormoro con gli occhi lucidi. "Lo so, lo leggo nei tuoi occhi...è per questo che abbiamo lasciato te e Zaira liberi di vivere la vostra vita. Anche tu meriti un po' di pace dopo tutto l'inferno che hai passato" D'istinto abbraccio forte Benedetta e mi asciugo una lacrima che scorre lungo la mia guancia sinistra...è stata così buona e comprensiva con me, non me lo meritavo, sono stato un mostro. "Va tutto bene" dice lei accarezzandomi la schiena. "Grazie per queste parole, è bello sentirsi compresi...ho fatto cose orribili, niente può giustificare il mio comportamento, ma è stato troppo doloroso per me vedere morire sotto gli occhi Idris e...mi sono sentito morire anch'io dentro, giuro che se non fosse stato per Zaira sarei morto " "Perdonatemi per tutto quanto, farò qualsiasi cosa per dimostrarvi che voglio solo il bene di Zaira e vivere in pace con lei" aggiungo mentre Bilel mi tende la mano e prendendola, mi attira in un abbraccio paterno. Mi trattengo dal piangere, Bilel si è comportato come un padre con me, non mi ha mai fatto mancare nulla e sempre trattato con rispetto...devo solo essere riconoscente di tutto ciò. "Mi perdoni signore, potrà fidarsi di me da ora in poi. Siamo dalla stessa parte" mormoro sulla sua spalle mentre sentiamo una voce in lontananza chiedere "Che diavolo sta succedendo?" Bilel indica Zaira alla porta e la moglie "Ringrazia loro se non ti ritrovi sottoterra adesso" Scuoto la testa ricevendo uno schiaffone al collo e mormoro "Grazie signore, non la deluderò più" "Ti conviene ragazzo" dice lui severo raggiungendo la moglie e abbracciandola da dietro. "Forza che mi devi dare una mano con le valigie!" protesta Zaira tirandomi fuori dallo studio. Da domani ci trasferiremo alla casa al mare che abbiamo costruito con le nostre mani, quando la mostrai a Idris e gli raccontai la storia, scoppiammo a piangere tutti quanti. Purtroppo Idris non potrà vivere in quella casa perchè i tornei di tennis e gli allenamenti lo tengono inchiodato in America, ma ha promesso che ci farà visita molto spesso. (Per i vecchi lettori: Ho modificato un po' il profilo di Idris. Ve lo ricordate come veterinario e a questo ho aggiunto la sua passione per il tennis. Ben presto abbandonerà il suo lavoro per seguire la sua passione e nei prossimi 5 anni riesce a vincere diversi tornei nazionali e la sua carriera da professionista tennista è solo in salita!) Nel frattempo Zaira sta facendo pratica presso uno studio di un avvocato molto importante e studia per magistratura, ha scelto d'intraprendere questa strada e io non potrei essere più orgoglioso di lei. "Com'è andata?" chiede subito lei trascinandomi nella sua stanza. "Era molto incazzato all'inizio, ma tua madre è intervenuta e..." sorrido ripensando alle sue parole "Che c'è?" mormora Zaira stranita sedendosi sulle mie ginocchia. "Ha detto delle bellissime parole, è stata comprensiva e...capisco perchè tuo padre se n'è perdutamente innamorato. E' ragionevole, sensibile, dolce..." "Ehi ehi...non hai mai fatto un elenco così bello dei miei pregi" mi riprende Zaira. "Ad averceli" dico ricevendo una gomitata all'addome. "Ti amo, lo sai peste" Lei mi guarda male e chiede seria allacciando un braccio attorno alle mie spalle "Quando hai capito di amarmi?" "Vediamo, ah sì...quando mi feci quel fantastico pomp..."Zaira mi tappa subito la bocca e mi fulmina con lo sguardo "Le prendi." mi minaccia piano. Scoppio a ridere e lei si finge subito offesa...le porto i capelli sulla schiena e sistemandole una ciocca di capelli dietro l'orecchio mormoro "Ricordi quando feci quegli incubi e tu mi abbracciasti subito al mio risveglio?" Lei annuisce piano la testa e io aggiungo "Là capii di essermi cacciato nei guai. Mi sentì in un'altra dimensione tra le tue braccia, non avrei mai voluto staccarmi da quel calore che mi teneva lontano dagli incubi e da ogni male. Capii di amarti in quell'istante, nessuno si era mai preso la premura di vedere come stessi, di confortarmi in quel mondo. Non pensavo di meritarmi tanta dolcezza e cura, è stato un momento che mi ha scaldato il cuore. Per una volta non mi sono sentito solo" "Non ti sentirai mai più solo. Sarò sempre dalla tua parte, te lo prometto" mormora lei accarezzandomi una guancia. Sorrido intenerito, mi sento così fortunato ad averla al mio fianco "Mi rendi una persona migliore, prometto di renderti sempre fiera di me fiore mio" "Lo sono già, sono così fiera di te amore mio" mormora lei facendomi commuovere. "Ehi no! Non ho finito con le valigie!" grida ridendo Zaira mentre l'alzo in aria e la butto sul lettone. "Le valigie possono aspettare" dico facendomi spazio tra le sue gambe. DOPO DUE ANNI: "Grande! Sei il numero uno, vai così!" grido agitano il pollicione blu con la scritta del nome di mio fratello. "Amore hai finito il thè? Sto crepando di caldo" borbotta Zaira al mio fianco agitando il ventaglio. "Sì, cer...cazzo si! Distruggilo!" urlo saltando finchè Idris lancia un'occhiata al mio posto e sorride scuotendo la testa. "Mio fratello è un campione, quello è mio fratello" ribadisco ai spettatori nei dintorni. Mi risiedo notando le occhiatacce degli stronzi mentre Zaira borbotta ancora "Vuoi darmi quel thè o no?" "Sì, eccolo. Stai bene?" chiedo passando un braccio attorno alle sue spalle. "Non so, oggi fa particolarmente caldo a Miami. Potrei svenire dal caldo" dice bevendo velocemente la bevanda fresca. "Quanto manca ancora alla fine?" chiede Monique limandosi le unghia. "Siamo all'ultimo set" le rispondo mentre Idris fa una pausa per bere dell'acqua e posa per terra la racchetta. "Quel thè è pieno di zuccheri gioia" informa Zaira per poi alzarsi e dire seccata "Faccio un salto in bagno" Zaira si scolla subito dalla bottiglia e fa una smorfia "Quella stronza...non la sopporto, perchè Idris ci è tornato insieme?" "Gli vuoi dare torto?" chiedo facendo riferimento al corpo da modella. L'arbitro fischia l'inizio del set e Idris batte, il tiro è così preciso che l'avversario non riesce a ribattere e il primo punto va a Idris. "Forza!" grido agitando nuovamente il pollicione. "Credi che sia ingrassata? Monique mi fa venire i complessi" mi chiede Zaira guardandosi le braccia. "Te lo dirò quando saremo in hotel e ti avrò finalmente nuda" "Shh!" esclama Zaira arrossendo di scatto. "Cosa devono capirne dell'italiano questi americani" "Magari c'è qualcuno che sa parlarlo" "Meglio, così sa già che sei mia" dico pizzicandole il fianco. Lei sussulta fulminandomi con lo sguardo mentre Monique torna e si rimette a limare le unghia. "Domattina a che ora dovrebbe atterrare papà?" "Verso le dodici" dico ansioso di vederlo per la riunione di lavoro. Con Bilel abbiamo un rapporto più che buono, mi ha dato una seconda possibilità e adesso lavoriamo insieme. Sono agli inizi, ma imparo molto in fretta e non mi sarei mai aspettato che questo tipo di lavoro mi sarebbe potuto piacere, odiavo tutto ciò che aveva a che fare con l'amministrazione e i conti. "Allora mi daresti un passaggio al centro commerciale prima di andare alla banca?" "Sai cosa fare per meritarti il passaggio" dico risalendo con la mano la gonna fino all'interno coscia. Zaira ferma subito la mano e scostandola borbotta piano "Ci guardano tutti..." "Sai già cosa ne penso fiore mio" "Set point" sentiamo dire e subito ci concentriamo sulla partita. Rimango senza fiato e in ansia per tutta la durata del set e salto in aria felice quando Idris fa l'ultimo punto portandosi a casa la vittoria. "L'ho detto o no che è un campione?" grido prendendo in braccio Zaira e facendola girare in aria. "Ha vinto?" chiede Monique mentre non mollo Zaira e urlo alla platea "Fottetevi bastardi! Mio fratello è un campione" Zaira scoppia a ridere per le mie grida e stringendomi forte, mi consiglia di andare a congratularci con Idris. Scendiamo subito e mostrando i nostri pass, lo raggiungiamo in campo mentre lui è assalito da giornalisti. "Mi sono molto divertito e il mio avversario è stato grande, sono molto felice di questa vittoria" "Cosa vuole dirci a proposito delle voci a proposito del matrimonio tra lei e Monique?" sentiamo chiedere un giornalista a Idris. "Sono solo voci" borbotta lui e fa per andarsene quando si paralizza alla prossima domanda "E cosa può dirci a proposito del fidanzamento tra sua sorella Bella e il suo collega Marcus?" Merda. Tiro subito Idris per un braccio e dico sfacciato "Scusatemi, ve lo rubo un attimo" lo allontano da quegli avvoltoi mentre lui mi ringrazia e mi abbraccia forte. "Sei un grande, sono così fiero di te" gli dico battendo dei colpi sulla schiena. Idris mi sorride, ma sembra assente dallo sguardo...starà pensando a Bella. "Hai promesso che te la saresti dimenticata" gli ricordo guardandolo serio. Lui deglutisce e annuendo con la testa mormora "Lo so, ma che è complicato e...davvero sta con quel figlio di puttana di Marcus?" "Idris" lo rimprovero mentre anche Zaira si congratula con lui e Monique ce lo porta via per fare delle foto insieme dai paparazzi. "Che vi siete detti?" chiede curiosa Zaira. "Ha saputo del nuovo ragazzo di Bella" "Un gran figo" Alzo un sopracciglio e lei dice sorridendo furba "Che c'è? Tu puoi fare apprezzamenti su Monique e io no?" "No, i tuoi occhi devono e possono posarsi solo su tuo marito" le dico pizzicandole il fianco, infatti lei scappa via da me, ma è troppo facile con lei perchè l'acciuffo tempo niente e alzandola in aria, le lascio una sculacciata "Domani riferirò della tua indisciplina a tuo padre" le dico mentre lei scoppia a ridere e mi prega di rimetterla per terra. Eseguo e le agguanto subito il viso "Cosa devo fare con te?" chiedo tirando coi denti il suo labbro inferiore. Lei ridacchia ancora e posando le mani sul mio petto mormora sensuale "Abbiamo accesso allo spogliatoio di Idris per un attimo?" "Io...credo di sì, che vuoi fare?" chiedo alzando il sopracciglio sorpresa dalle sue iniziative. "Muoio di caldo, potremmo rinfrescarci un po'...tanto Idris avrà a che fare con Monique e le giornaliste ancora per molto" "Idris?" urlo prendendo subito per mano Zaira. Lui si gira e io gli grido in italiano in modo che i giornalisti non capiscano "Bussa prima di entrare nello spogliatoio" "Avanti amico, sul serio?" chiede Idris incredulo mentre io trascino Zaira dentro. "Tarda più che puoi!" gli grido anche correndo insieme a Zaira che se la ride. Sono tutti fuori quindi non troviamo nessuno nel corridoio e riusciamo a raggiungere in fretta lo spogliatoio. "Attento" ride lei mentre le levo la camicetta e non notando un borsone, ricado sulla panca di legno dietro. L'attiro subito su di me mettendola a cavalcioni e lascio che traffichi con la cintura dei miei pantaloni mentre le slaccio il reggiseno e le bacio subito la carne dei seni. "Mi fai uscire pazzo" ringhio alzandole la gonna per palparle i glutei. "Lo sei già amore" si diverte a deridermi lei, ma dura poco perchè entro dentro di lei scostando le mutandine e lei è costretta ad aggrapparsi alle mie spalle per restare in equilibrio. "Cos'è? Non fai più la simpatica?" la derido uscendo e rientrando più forte facendole spalancare la bocca. "Samir" dice in filo di voce raccogliendo in un pugno i miei capelli e alzando gli occhi al soffitto. Le prendo subito il mento e ringhio "Occhi a me fiore mio" velocizzando le stoccate e facendola gemere di piacere. "Farai ancora apprezzamenti a quel coglione del ragazzo di Bella?" Lei ride per un attimo, ma la zittisco nuovamente strofinando con due dita il suo centro pulsante "Non ho sentito la risposta" ribadisco severo. "Sei geloso?" geme lei muovendo il bacino a ritmo. "Dovrei esserlo?" "No, perchè amo solo te" Ecco la risposta che volevo. La premio facendole raggiungere l'orgasmo al più presto e venendo anch'io poco dopo, respiriamo con affanno appoggiati uno contro l'altra. "Mi sono meritata il passaggio domani?" chiede lei facendomi ridere. "Questo era solo un assaggino" mormoro lasciandole dei baci sulla spalla nuda. "Volevo rinfrescarmi, non sudare ulteriormente" borbotta lei mentre io le disegno un cuore a lato del seno e mormoro "Ci andiamo a prendere un gelato?" Lei s'illumina come una bambina ed esulta "Sì! Un gelato sarebbe perfetto!" Fa per alzarsi da me, ma la trattengo dalla vita e dico "Aspetta un secondo..." Incrocio le nostre dita e baciandole, la osservo ancora un attimo "Che succede?" chiede lei corrugando la fronte. "E' che...ti amo così tanto che delle volte ho bisogno di un attimo per calmare il mio cuore, senti" le poso una mano sul petto e lei alza un sopracciglio sorpresa dalla velocità dei battiti. "E' così ogni volta che dici di amarmi; mi surriscaldo, il cuore inizia a battere più veloce di una locomotiva e guarda...tremo come un idiota" le mostra la mano sinistra tremante. "Non sei un idiota, sei tenero..."dice lei regalandomi un bacino dolce. "Menomale...il mio orgoglio è ancora in salvo" ci scherzo su mentre le sistemo una ciocca di capelli dietro l'orecchio e mormoro "Diventi sempre più bella, com'è possibile?" "Immagino sia il sesso a rendermi tanto radiosa" mi fa scoppiare a ridere lei. "Domani dovrò assolutamente rendere conto a tuo padre del tuo linguaggio sfacciato" "Attento a disubbidirmi, stai ancora sotto i miei comandi. Non ricordo di aver mai avuto le tue dimissioni da mio bodyguard" Sorrido rimettendole il reggiseno e la camicetta "Mi scusi signorina Cortada, l'aspetto fuori in macchina allora" "Signora Cortada, mi sono sposata" dice lei alzandosi da me. "Oh ma davvero? Chi è il fortunato?" chiedo sistemandomi i pantaloni e la cintura. "Il mio bodyguard, riesce a crederci?" mormora lei slacciandosi qualche bottone della camicetta ricevendo una mia occhiataccia, ma lei lo ignora e mi fa un occhiolino. "Si è dato da fare questo bodyguard" cedo raggiungendola alla porta. "Decisamente un bodyguard di troppo" dice facendomi ridere mentre incrocio le nostre dita e le lascio un bacio dolce sulla tempia, il mio fiore prezioso. FINE ♡ SPAZIO AUTRICE: Non avevo assolutamente idea di scrivere di loro, non mi era passato neanche nell'anticamera del cervello questa coppia. È successo in maniera così improvvisa e spontanea che in un solo giorno iniziai a fantasticare su di loro e le idee scorrevano talmente veloci che fui obbligata ad annotarmele tutte...e io non mi annoto mai nulla. Vivo insieme a voi la storia dei personaggi, se mi passa per la testa un'idea folle la scrivo nell'immediato, è raro che ci sia un ragionamento sensato dietro la mia scrittura, ma è proprio per questo che penso che sia tanto sincero e totalizzante. Samir mi ha divertita un sacco, scrivere di lui è stato rigenerante e insieme a Zaira mi hanno fatto vivere una splendida storia d'amore parecchio tormentata, come piace a me ormai. A ogni libro mi dico sempre "questo è l'ultimo" perché dietro c'è un lavoro immenso e molte volte vorrei darmi per vinta, ma posso fermarmi adesso che Idris e Bella hanno stuzzicato il mio interesse?? Esatto, è da matti. Per non parlare del fatto che ho scelto il mio amato Matteo Berrettini come modello per Idris, aspettavo da un secolo questo momento. Se scorrete avanti, ho caricato il primo capitolo del sequel "Un azzardo in due". Per i prossimi capitoli trovate il libro tra le mie storie, quindi adesso allacciatevi la cintura che si riparte col botto! PS. Non mi sono scordata di Giorgio e Ines, sarebbero dovuti essere proprio loro la prossima coppia che avrei trattato, ma non è ancora il loro momento! Magari più avanti, ma vi prometto che ci saranno 💘 Vi aspetto in California, è proprio lì che si ambienterà la storia! Sarà la prima volta per me, uscirò dalla mia comfort zone di Palermo per un po' e sono molto curiosa di cimentarmi in questa nuova avventura. Spero di non deludervi mai e di esserne all'altezza! Ok, ho parlato troppo, come mio solito uff! Do la parola a Idris e Bella, ci sentiamo presto bamboline 💕 Love you all, xoxo Benilka ♡
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: Prettybene9816