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Autore: ladypink88    01/05/2022    3 recensioni
Laura non è e una ragazza famosa, tanto meno un personaggio importante. Ma quello che si ritrova a vivere è l'incubo di una dipendenza da una droga legalizzata : per risolvere un problema, si ritrova poi a doverne affrontare un altro più grande. Ma questa è anche la storia di un cammino che la porterà verso una silenziosa, ma avvincente vittoria. Intrecci, storie, sentimenti. Un amicizia, un amore, un amante. Due vite che si uniscono in una promessa che sa di eterno.
Genere: Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
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Continuava a girare e rigirare il flaconcino in vetro che aveva tra le sue mani, quasi come se da un momento all’altro quella piccola bottiglietta potesse svelargli qualche strano arcano segreto che potesse fornire una valida soluzione a tutti i dubbi che in quel momento si affollavano nella sua mente.

Appoggiò con un gesto stanco il suddetto oggettino in vetro sul tavolo. Si guardò in giro con sguardo assente e disinteressato.

Da lì a poco avrebbe dovuto prendere il suo taxi e iniziare il suo turno di notte, tanto valeva farsi un caffè e mettere da parte tutti i suoi pensieri, che da un paio di giorni a questa parte avevano un nome preciso ed una bella chioma bionda : Serena.

Prima di alzarsi lanciò un ultimo sguardo severo alla bottiglietta in vetro che conteneva le gocce preparate da sua madre con estratti naturali.
“ Come diamine hai fatto ad essere così efficace?” chiese in tono stanco, quasi come a voler dar la colpa all’oggetto.

Si sentiva incredibilmente stupido nell’agire in quel modo, ma tutto ciò derivava dalla confusione che provava  per via della situazione in cui si era cacciato.

Aveva proprio bisogno di un bel caffè potente. Addocchiò la caffettiera di sua madre e non dubitò un attimo a riempirla con il caffè . Una volta messa sul fuoco iniziò ad osservare la fiamma e la sua mente iniziò a divagare.

Era passato un giorno intero dalla buca che aveva dato a Serena e aveva provato a contattarla varie volte : messaggi sms, via whatsapp, telefonate.. ma niente. La biondina sembrava essersi completamente volatilizzata.

E come darle torto? Mi sono comportato come un emerito cafone! “pensò tra sé e sé il ragazzo. Il caffè era pronto e Andrea se ne versò una generosa tazza fumante.
Sapeva che Serena non era proprio tipo da seconde possibilità , ma la riteneva comunque una ragazza intelligente : se solo avesse avuto la possibilità di spiegarle di sicuro avrebbe compreso la situazione. Per lo meno non lo avrebbe odiato.

Ma in che modo poteva ottenere la sua attenzione se neanche si degnava di rispondere ad una sua chiamata?”

Si risedette al tavolo e sospirò un’altra volta con aria affranta . Non riusciva a trovare la chiave di volta. Certo, sua madre gli aveva suggerito di farle una sorpresa, ma era un atteggiamento molto semplicistico : in realtà la sorpresa gliela aveva assolutamente fatta, ma non nel modo previsto da sua madre, bensì non presentandosi all’appuntamento del giorno precedente.

Proprio in quel momento Barbara rientrò in casa portando con sé diverse buste piene di strane erbe.

“ Ciao mamma, bentrovata. Io tra poco vado…” la accolse con tono spento.
“ Che bella accoglienza!” si lamentò Barbara.
“ Scusami è che sono ancora incazzato per quello che è successo ieri. La ragazza a cui ho tirato buca ieri perché facevo il bell’addormentato per via delle gocce non mi darà mai una seconda possibilità. Cara grazia che mi aveva detto sì all’appuntamento di ieri!” sussurrò tra i denti con tono triste.

Barbara trasalì :

“ E la miseria! Ne parli neanche fosse la Regina Elisabetta!” esclamò quasi contrariata.

Lo sguardo di lui rimase serio.

“ Bè in un certo senso, devi sapere che è la figlia del rettore dell’università Cattolica”

La donna si zittì:

“ Ma non mi dire, quella splendida biondina aveva un appuntamento con te ieri? A lei hai dato buca? Uhm in effetti…. “ si accorse che stava più pensando ad alta voce che parlando con suo figlio.

Perciò si interruppe senza finire la frase. Tuttavia Andrea l’aveva ascoltata e aveva compreso bene ciò che stava dicendo.

“ Ma scusami tu la conosci? “ esclamò con la bocca aperta. Il ragazzo era rimasto alquanto sorpreso dalla rivelazione della madre.

Barbara ci mise qualche secondo per ritornare in sé. Si tolse lo spolverino che ancora indossava e si sedette.

“ Versa una tazza di caffè anche per me!” esclamò.

Il figlio lo fece in men che non si dica. Con quell’ultima scoperta la donna era riuscita ad avere l’attenzione totale del figlio.
Sorseggiò un sorso di caffè . Il sapore era particolarmente deciso ed ancora sufficientemente caldo.
Le piaceva il modo in cui Andrea preparava il caffè. A lei non veniva mai così.
Ma questo non era il momento di tergiversare. Raccolse tutte le idee che aveva in testa e guardò il figlio con aria decisa :

“ Direi di sì. La conosco abbastanza bene. Viene almeno una volta al mese a fare incetta dei miei prodotti di cosmesi naturale e qualche volta prende qualche preparato naturale per i malanni di stagione. Mi sembra una ragazza estremamente precisa: osserva sempre le etichette ed è sempre estremamente interessata ai miei metodi di composizione di creme e quanto altro.”

Andrea annuì.

“ Chiaccherando un giorno mi disse che trovava molto più soddisfacenti le creme e i prodotti del mio negozio che quelle di alta cosmesi tanto decantate dalle sue amiche in università. Fu allora che le chiesi che università frequentasse e lei mi disse di essere la figlia del rettore della Cattolica. Sai ricordo che non era molto entusiasta dell’idea…”

Il ragazzo sospirò.
Ripensare a lei lo faceva sentire ancora più frustrato . Poiché era consapevole dell’essersela giocata. Serena non era decisamente il tipo di ragazza che  lo avrebbe perdonato con una semplice sorpresa ad effetto wow.

Con tono sconsolato semplicemente sussurrò :

“ Bè , se hai un’idea della sua personalità capirai anche che non è così semplice farsi perdonare. Si tratta di un tipino abbastanza orgoglioso. Dubito fortemente passerebbe sopra una cosa così grave come averle dato buca al primo appuntamento senza una degna spiegazione.”
“ Ma la degna spiegazione c’è non credi tesoro ? “ chiese Barbara con una punta di saccenza.
“ Cosa intendi dire?”
“ Semplicemente che a volte le cose sono più semplici di quanto crediamo : se è una ragazza così intelligente, e sono d’accordo con te, dille semplicemente la verità. Magari all’inizio si arrabbierà, ma poi capirà! Almeno provaci! Cos’hai da perderci in fondo?”

Andrea iniziava a capire il senso del discorso di sua madre. E aveva ragione.

“ Pensandoci bene da perderci non ho molto… “ disse con fare pensieroso.

“ Il problema è che non so proprio come fare a rivederla… al telefono proprio non mi considera”
“ Mandale un messaggio dove le dici che c’è una spiegazione per quello che è successo. E che se è una persona ragionevole come pensi non potrà non darti una possibilità per chiarire la tua posizione…”
“ Uhm… ci può proprio stare!”

Senza aggiungere altre parole il ragazzo si alzo e si mise la giacca. Era ora di andare.
Poco prima però si avvicinò a Barbara e le sussurro un sentito :

“ Grazie davvero mamma, ti voglio bene!”

E se ne andò.

Barbara sorrise . Si sentiva orgogliosa di sé . Stava facendo un buon lavoro con suo figlio.

***

Laura era in macchina con sua madre. Stavano andando fuori a pranzo per vedersi con Anna.
La brunetta era sovrappensiero.

Stava ancora ripensando a tutte le informazioni che aveva appreso da quei documenti poche ore prima.

La mia è una dipendenza bella e buona. In fondo lo sapevo, ma non pensavo che per uscirne ci sarebbe voluto così tanto tempo. E poi non dormire è veramente scomodo. Il giorno dopo mi sento talmente sottotono che diventa complicato fare qualsiasi cosa…”

Prendere coscienza di questa situazione l’aveva demoralizzata. Ma sapeva anche che buttarsi giù serviva  a ben poco.

“ Ti va la pizza? “ chiese sua madre per rompere un po’ il silenzio che si era creato.
“ Sì! Assolutamente!” esclamò convinta la ragazza.
“ Sai mami, ho letto un documento su internet che parla delle maledette. A quanto pare non è semplice smettere di prenderle : ci vuole un periodo di tempo piuttosto lungo.”

Roberta non rispose subito. Attese qualche secondo.

“ Non necessariamente sai. Proprio a questo proposito la chiaccherata con Anna potrebbe esserti molto utile…”
“ In che senso? “
“ Abbi solo un po’ di pazienza. Stai per scoprirlo.”

Laura non rispose.

Si chiese che cosa aveva di così prezioso Anna da raccontarle.
Cercò di tirarsi su di morale e di vedere il lato positivo della situazione : c’erano tante persone disposte ad aiutarla e sostenerla.

Grazie al loro supporto ce l’avrebbe fatta.
 
   
 
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