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Autore: Harry Fine    07/05/2022    2 recensioni
Iselen Surana, Runaan Mahariel, Aida Tabris, Persephone Cousland, Micah Brosca e Aura Aeducan vivono ognuno la propria vita, tutti bloccati dai loro problemi e deliziati dai loro affetti. Nessuno di loro sa chi siano gli altri, ma molto presto dovranno unirsi e affrontare il Flagello, la calamità peggiore che loro e il loro mondo abbiano mai visto e che minaccia di inghiottire ogni cosa, insieme ad un'improbabile compagnia di alleati, facendo tutto ciò che è necessario per salvare il paese che conoscono. Anche se il prezzo potrebbe essere troppo alto.
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Alistair Therin, Custode, Morrigan, Nuovo personaggio, Zevran Arainai
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
Capitoli:
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Persephone, Alistair, Wynne e Aura stavano combattendo come delle furie ormai da ore, usando spade e magia per eliminare tutti gli uomini che quel Bastardo di Howe aveva riversato su Caer Oswin. 


Per arrivare lì avevano galoppato per quasi due giornate intere, cercando di arrivare il più in fretta possibile alle terre di Bann Loren ed evitare che il massacro causato da Howe si espandesse ancora di più.
I loro cavalli avevano macinato chilometri per farli arrivare in tempo. Sulla strada poi Avevano incontrato  persone sfuggite alla lotta tra l’Esercito di Caer Oswin e le truppe di quel verme, e quello che avevano detto era bastato a spingerli ad andare ancora più veloce.
Le truppe di Howe avevano attaccato di sorpresa durante la notte, sembrava l'unica maniera in cui quell'uomo sarebbe mai riuscito a sopraffare un avversario, uccidendo tutti quelli che incontravano. Non importava se si trattava di semplici contadini, donne o persino bambini e anziani, avevano tagliato la gola a tutti loro, distrutto le loro case e fatto terra bruciata pur di arrivare al palazzo del Bann, e questo aveva solo scatenato più collera nella corvina.
Quell’uomo Non era altro che un infame vigliacco! Uno che se la prendeva con la gente che non poteva difendersi solo per nutrire il suo ego!


Quando avevano attraversato uno dei villaggi distrutti, avevano trovato solo un enorme cumulo di macerie ancora fumanti. Decine di corpi giacevano a terra in pozze di sangue, le loro schiene trafitte da frecce e spade durante il loro vano tentativo di fuggire. E quella scena si era ripetuta ancora e ancora, facendo solo aumentare la collera e il disgusto che nutriva per quel maledetto verme!
Si ricordava ancora come I suoi uomini avevano attaccato la sua casa nel cuore della notte, uccidendo anche lì decine innocenti senza pietà. I ricordi di Oren, Oriana e di Nan ricoperti di sangue e della sua casa in fiamme le erano balenate in testa appena aveva visto quello scempio, quando aveva visto una donna anziana morta con la sua nipotina tra le braccia, Ma si era imposta di restare calma e aiutare Aura a stabilire un piano d'attacco.

La nana aveva proposto di attaccare aggirando l'armata e colpendola sul fianco, così da prenderli di sorpresa e far crollare la loro formazione senza rischiare di essere sopraffatti dal grosso dei soldati, usando i poteri di Wynne per alterare il terreno al loro vantaggio e permettere alle truppe alleate di respingere le prime file e poi venire ad aiutare loro ad eliminare le retrovie. E lei era d’accordo.

Quando erano arrivati all'enorme vallata in cui si stava svolgendo la battaglia e aveva visto alcune armature recavano l’effigie di Altura Perenne che lottavano in nome di Howe si era costretta a rimanere lucida. Erano solo pezzi di metallo, nient'altro. Attaccare alla cieca non sarebbe servito a nulla se non a farli ammazzare tutti, sua madre glielo ripeteva sempre. Erano un'ottima squadra, ma erano pur sempre quattro contro un esercito intero. Dovevano giocare d’astuzia.


E stava funzionando. Erano arrivati al galoppo con le armi in pugno ed erano riusciti a confondere le due parti dell'esercito quel tanto che bastava perché la maga riuscisse a creare una muraglia di pietra enorme con la sua magia.
L'aveva vista emergere con un boato, spaccando la terra, dividendo in due la piana e bloccando il passaggio da entrambi i lati. Molti nemici erano caduti a terra, mentre altri erano precipitati in un soddisfacente rumore di ossa rotte.

I loro commilitoni avevano subito cercato di scalare e abbattere il muro con le loro armi pesanti, ma erano caduti a terra quando l'anziana donna aveva scatenato delle tremende scosse telluriche.
Le crepe si erano diffuse sul terreno veloci, partendo dalle pareti e alterando il terreno con tremendi scossoni, allontanando i soldati nemici e impedendogli di rialzarsi subito, mentre colate di fango e schianti di roccia li investivano.

I soldati bloccati nella parte interna della muraglia invece erano riusciti a contrattaccare, ma non erano stati comunque in grado di reagire in maniera uniforme quando li avevano aggrediti. Avevano usato lo scudo del custode e le barriere della maga per proteggersi dalle frecce e il vantaggio di essere a cavallo per travolgere la fanteria e schiacciare molti membri sotto gli zoccoli degli animali, mentre Wynne spingeva al massimo i suoi poteri per tenere in piedi il muro e l'attività sismica che aveva generato.

E la battaglia andava avanti così da ore: Svariate decine di soldati giacevano morti sul terreno mentre loro non si erano fatti neanche un graffio.



Persephone si sentiva bene, forte come mai prima. Non avrebbe potuto essere più grata ai suoi compagni per averla accompagnata. Nessuno di loro aveva nulla a che fare con tutta quella storia, non erano obbligati a seguirla, eppure le avevano dato la loro fiducia e si erano opposti ad uno degli uomini più potenti del paese e al suo esercito. Non avevano pensato neanche un attimo di tornare indietro quando avevano visto in che modo Howe aveva ridotto quei villaggi e lei non poteva che esserne felice. Di certo da sola non sarebbe mai riuscita a infliggere tanti danni ad un esercito simile.


Le sue spade e quella di Alistair stavano sibilando nell'aria, tagliando arti e teste, quasi danzando, mentre gli smottamenti di Wynne travolgevano i soldati che cercavano di attaccarli da vicino e Cerere attaccava qualsiasi cosa fosse alla portata delle sue zanne, buttando a terra uomini e cavalli. Ma ad aver fatto più danni erano state le ampie rotazioni dello spadone della di Aura, che si stava quasi divertendo a combattere a cavallo e stava falciando gruppi interi di nemici con ogni colpo. 

Stava lottando con la stessa potenza della corvina. Poteva sentire l’adrenalina pulsare nelle sue tempie mentre la grande lama falciava con precisione. Non era della qualità dell'arma che aveva lasciato al Castello di Orzammar, però sentirne il peso tra le mani era una sensazione magnifica. Le era mancata la vera battaglia, quell'ebrezza insostituibile, molto diversa dal contrabbando e le uccisioni fatte per il Karta o le altre battaglie che aveva sostenuto dopo aver incontrato gli altri a Redcliffe. Era nuovamente quel senso di energia che le riempiva la mente e le narici. Ma era anche cosciente della situazione.
Se avessero fallito, gli uomini di Howe avrebbero conquistato uno dei Bannorn più importanti e ricchi del Ferelden e avrebbe ingrandito ancora di più l’Esercito suo e di Loghain, oltre che la loro influenza politica, rendendo anche più difficile la loro missione di fermare il Flagello.


Alistair era proprio davanti alle due nobili, affiancato dalla mabari, lo scudo alzato per proteggersi dalle frecce che gli stavano scagliando addosso, mentre respingeva con la spada tutti gli uomini che si erano ripresi abbastanza in fretta o che erano riusciti a scalare la muraglia di pietra per rispondere all'attacco. Aveva la fronte contratta e sudata, mentre cercava di accelerare le sue stoccate.

I soldati nemici stavano continuando a provare ad abbattere la muraglia di pietra e a serrare i ranghi, attaccando sempre con più forza, ma Wynne stava continuando a rigenerarla e a causare scosse di terremoto e frane, lanciando enormi massi con la punta del suo bastone. Aveva la fronte contratta per lo sforzo e poteva sentire il flusso magico farsi strada nel suo corpo come un'onda e il Velo danzare attorno a lei. Da sola stava respingendo orde intere di soldati e impediva loro di attaccare in maniera omogenea; ne aveva persino uccisi Parecchi. Non aveva mai messo tanto alla prova i suoi poteri magici, ma mantenne la concentrazione e il bastone alzato per tenerli lontani.


Persephone intanto danzava con le sue spade per aiutare la maga, le Lame scintillanti di sangue, parando e attaccando rapidissima mentre Cerere le copriva le spalle, buttando a terra chiunque provasse ad attaccarla a sorpresa, però una freccia mancò di poco un suo orecchio e un'altra rimbalzò sulla sua armatura 
Alistair se ne accorse e alzò immediatamente lo scudo per proteggerla dai dardi. 《Pensi che continuando così ce la faremo?》 Urlò, cercando di sovrastare il frastuono della battaglia.
《Non dobbiamo assolutamente separarci!》 Rispose lei alla stessa maniera, trapassando un altro uomo tra le giunture dell'armatura. Sentì il sangue schizzarle la faccia, ma lo ignorò.

Il piano orchestrato da lei e Aura si stava dimostrando efficace, ma rischioso. Tutto si basava sul fatto che Bann Loren sarebbe riuscito a sconfiggere prime file per poi caricare e aiutarli. In fondo, Loro erano solo quattro contro un esercito, e anche se aiutati dalla Magia di Wynne e dalle loro abilità con le armi non avrebbero potuto affidarsi solo a quello.
Si costrinse a non rifletterci. Certi pensieri sul campo di battaglia erano troppo pericolosi, doveva restare concentrata. Aveva promesso a suo padre di avere vendetta per tutti loro, di eliminare Howe una volta per tutte e riavere Altura Perenne, e non aveva intenzione di morire prima di averlo potuto fare.


La maga alzò di nuovo il bastone, la fronte coperta di sudore e le rughe sempre più evidenti, e una potente luce verde li avvolse, rigenerando le loro energie e curando i tagli, ma il suo cavallo emise un nitrito di dolore quando una freccia si piantò nel suo fianco.
L'animale si inarcò pericolosamente e la maga venne disarcionata con un Urlo, battendo la testa sul terreno duro con un suono inquietante, rimanendo ferma e immobile, gli occhi spalancati in un'espressione di vacua sorpresa, fissi verso l'alto, e il bastone ormai spento.

Persephone sgranò gli occhi, galoppando subito verso di lei mentre Alistair e Aura le fornivano supporto, vedendo un giovane uomo armato di arco fuggire nella calca di soldati.
La ragazza Scese da cavallo, correndo verso la maga e inginocchiandosi accanto a lei, lo stomaco stretto dal panico. 《Wynne!? Riesci a sentirmi? Wynne!》

La maga non rispose, un rivolo di sangue che le scendeva dalla bocca e gli occhi sempre rivolti verso il cielo. L'energia che fino a poco prima danzava attorno a lei era svanita e Anche il muro di pietra che aveva alzato si stava sfaldando sotto i colpi degli uomini di Howe, che stavano pian piano aprendo delle brecce per riversarsi a frotte nella valle.


La corvina sentì la paura diventare disperazione, mentre la sua mabari guaiva. Quella protezione era legata alla magia di Wynne. Quindi era davvero…? No. Non poteva essere morta. Non era possibile…
Si portò le mani alla bocca, la sicurezza di poco prima svanita in un lampo e i pensieri e i dubbi che tornavano prepotenti nella sua mente. Non era stata abbastanza attenta. Era successo di nuovo. La maga Aveva voluto aiutarla ed era morta, come I suoi genitori, come Sir Gilmore, come Fergus. E lei era stata impotente di fronte a questo. Ancora una volta.
Le sembrò quasi di essere tornata nelle cucine del suo palazzo, di sentire di nuovo le urla, la puzza di fumo e la voce di suo padre che le diceva di fuggire con Cerere, di vendicarli tutti. Li stava deludendo. Lei avrebbe dovuto proteggere le persone a lei care, si era addestrata per anni pur di riuscirci, eppure ogni volta erano loro a morire per lei!
Come avrebbe potuto salvare Altura Perenne da Howe se non riusciva nemmeno a tenere al sicuro le persone a cui ormai si era affezionata, che la facevano sentire a casa coi loro bisticci e risate.

Vide Aura arrivare di corsa verso di lei, falciando tutti gli uomini che si mettevano in mezzo. 《Persephone! Devi rialzarti!》 Urlò concitata. Ecco, la stava proteggendo anche lei. Cosa sarebbe successo se Aura fosse morta per difenderla? O se fosse successo a Leliana, o a Iselen e Runaan? E se… Alistair le si fosse parato davanti e venisse ucciso al posto suo?
Però poi notò il ragazzo che aveva colpito il cavallo di Wynne: si staga nascondendo dietro una roccia per proteggersi.

Digrignò I denti, il cuore che batteva all'impazzata per la rabbia e la paura, alzando le spade con un gemito furibondo mentre Cerere ringhiava, affiancandosi alla nana ma prima che potessero inseguire quell'arciere per vendicare la loro amica, un potentissimo lampo verde avvolse il corpo della donna.


La vide sollevarsi da terra, brillando come una stella ed irradiando calore tutto attorno a sè. Sentì le ferite svanire, mentre le spade e frecce si spezzavano al solo contatto con quella luce. Anche i loro nemici vennero scaraventati indietro, mentre la maga spalancava gli occhi e inspirava con forza.
Persephone la guardò tornare giù a bocca aperta. Non aveva idea di che cosa fosse successo, di che razza di Incantesimo avesse appena visto, ma Wynne era viva! Era viva e proprio davanti a lei! Se non fossero state nel bel mezzo di una battaglia, l'avrebbe abbracciata. Ma non avevano tempo.
La donna sembrava ancora frastornata, esattamente come I soldati di Howe, e persino Alistair e Aura erano rimasti immobili, cercando di capire cosa era appena successo, ma non ci volle molto tempo perché la battaglia ricominciasse.

La corvina, anche se era rimasta senza cavallo, iniziò nuovamente a combattere, rimanendo accanto alla donna insieme ad il custode e la nana, entrambi ricoperti di sangue e sudore e con ammaccature visibili sulle armature. Tutti loro si sentivano strani, come se la luce irradiata dalla maga avesse dato loro nuova speranza, però la situazione stava pian piano peggiorando
I membri dell'esercito nemico erano stati colti di sorpresa dalla luce sprigionata dalla maga e dal fatto che fosse viva e vegeta, ma ormai la muraglia di pietra stava crollando e loro stavano serrando di nuovo i ranghi. Molto presto non sarebbero più stati in grado di respingerli. Solo il Creatore sapeva se i rinforzi stavano arrivando o meno.
《Non perdere la concentrazione.》 Le Sibilò Aura, mentre falciava via un uomo armato di Ascia. 


Persephone annuì, mentre Alistair le sorrideva incoraggiante e rifilava un colpo con lo scudo ad un soldato che aveva provato a coglierlo di sorpresa, le sue stoccate rapide e veloci che tentavano di tenere a bada quanti più avversari possibile, e Wynne creò attorno a loro delle barriere protettive, nonostante sembrasse davvero provata.
Era curva sul bastone e la luce che lo illuminava, normalmente potente e sicura, era fioca e debole in quel momento. Qualsiasi cosa fosse la magia di prima, aveva prosciugato le sue forze.

Anche la corvina aveva il fiatone, la fronte sudata e ormai aveva vari tagli superficiali e sangue nemico ovunque. Stava iniziando a stancarsi, il custode era il solo ancora pieno di energia, ma molto presto anche lui sarebbe stato sopraffatto: per ogni nemico abbattuto ce n'era uno pronto a sostituirlo. 
La ragazza digrignò i denti, affiancando nuovamente il ramato e la nana insieme a Cerere e non smise di bloccare e rispondere agli attacchi, anche quando una di essi superò la barriera e la ferì ad una guancia. 
Sentì la ferita bruciare fastidiosamente e Tagliò la gola della donna che l'aveva colpita senza nemmeno pensarci, prima di concentrarsi sull'uomo accanto a lei, che stava cercando di trafiggere Alistair con la sua enorme ascia, ma una freccia si piantò nel suo collo prima che potesse provare ad attaccarlo.


Sorpresa, lo guardò accasciarsi a terra, ma non fu l'unico. Arrivò un'altra freccia, e un'altra e poi ancora e ancora finché una pioggia di dardi non trafisse i nemici più vicini, imbrattando il terreno di sangue.
I loro compari non fecero in tempo a capire cosa stesse succedendo, che un nutrito gruppo di uomini e donne gli arrivò addosso, impugnando spade, archi, martelli e spadoni. Scesero dal capo della vallata senza lasciare scampo a nessuno, saltando ciò che restava della muraglia di pietra in groppa ai loro destrieri, avventandosi senza pietà su chiunque fosse rimasto dall'altra parte.

Persephone riconobbe immediatamente una delle donne in prima fila, una trentenne dai corti capelli castani e grandi occhi verde acqua armata di accette con cui trapassava le armature nemiche come se fossero state di burro. Era il Bann del Mare del Risveglio, Alftanna Eremond. E non era sola.
Accanto a lei non c'erano solo soldati o guerrieri, c'erano anche contadini in armature improvvisate che brandivano zappe, forconi, rastrelli, mannaie e coltelli, e che combattevano come Leoni contro gli invasori.
《È arrivata la cavalleria!》 Esclamò Alistair con un sorriso sollevato, e Persephone annuì, mentre un senso di sollievo le invadeva il petto. Ci erano riusciti.

Con questa nuova consapevolezza in mano, ripartirono all’attacco con ancora più determinazione di prima, infilzando senza pietà i loro nemici, ora costretti a difendersi su troppi fronti tutti insieme.
Bann Alftanna stava combattendo a poca distanza da loro, uccidendo i guerrieri nemici senza esitare, e le sue truppe si stavano invadendo la valle, cacciandoli indietro, e quelle di Bann Loren attaccavano dai fianchi, impedendo loro di ripiegare in modo efficace. 

Il custode colpì in faccia col piatto della lama una donna, facendola cadere lunga distesa per terra, e travolse in pieno petto un suo alleato con lo scudo, ma poi sentì un'improvvisa scossa lungo il Velo e un'esplosione di fuoco si schiantò proprio accanto a lui.
Si voltò insieme a Persephone e Wynne, preparando un'aura antimagia, pronto a combattere il mago nemico, ma si limitò a vedere una ragazza familiare dai capelli biondi legati sulla nuca e un giovane uomo dai capelli rossi e il volto pieno di efelidi alzare i propri bastoni magici e scatenare piogge di fiamme e nubi venefiche sui loro avversari, cogliendoli di sorpresa e facendoli crollare a terra in preda alle urla di dolore.

I due rivolsero loro un cenno di intesa e un occhiolino e il custode capì che era dalla loro parte, e Aura lo affiancò per difenderlo da eventuali frecce, l’enorme spadone che brillava sinistro. 
Molti dei loro nemici erano rimasti terrorizzati da quello spettacolo. Il loro esercito era sembrato soverchiante all'inizio, di certo avevano pensato di poter vincere facilmente, però non si erano aspettati che dalla parte di Bann Loren ci fossero delle persone simili. Combattevano come degli indemoniati! 
E ora che il grosso delle truppe era arrivato, gli sgherri di Howe stavano cadendo come mosche sotto la carica delle spade e delle frecce.

Tantissimi uomini e donne erano pallidi come cenci e parecchi ormai avevano gettato via le armi ed erano già fuggiti via verso i boschi, inciampando sui cadaveri smembrati e il sangue che imbeveva il terreno, e alla fine rimasero solo pochi membri della retroguardia a combattere e quasi tutti furono trafitti con delle frecce o dardi di balestra.
I rimanenti si ritrovarono accerchiati, le accette di Bann Eremon puntate al collo del loro apparente leader, e solo allora si decisero a gettare le armi e chiedere pietà alla donna.


La corvina li guardò mentre se ne andavano in catene. Il terreno ormai era disseminato di cadaveri sia di nemici che di alleati, rosso di sangue, e per un secondo si immaginò come sarebbe stato se ci fosse stato anche Howe lì in mezzo. Ma era impossibile. Non avrebbe mai attaccato in prima persona.
《Ce l'abbiamo fatta!》 La voce entusiasta di Alistair la distrasse. 《Questo è stato… il piano era geniale! Abbiamo sconfitto un esercito intero! Sei stata fantastica davvero!》 Le disse, sorridendo eccitato come un bambino.
La ragazza arrossì, sentendo la sua euforia contagiarla. Sentiva tutto il corpo dolere di fatica, ma un profondo senso di soddisfazione le stava riempiendo il cuore. Avevano sconfitto le truppe di Howe. Era solo una battaglia, ma era un passo avanti! E ora, era certa che quel traditore avrebbe saputo che lei era viva e che gliel'avrebbe fatta pagare.


Guardò il ragazzo davanti a lei, il suo volto ornato da quel sorriso luminoso. Si era arrabbiata molto con lui per averle mentito, ma in quel momento era troppo felice per pensarci. Voleva dirgli che anche lui aveva fatto uno splendido lavoro, che da sola non sarebbe riuscita a vincere e che era davvero grata che avesse deciso di venire con lei, ma quando Aura si mise a ridacchiare, il giovane custode divenne paonazzo. 《Anche tu e Wynne siete state grandi, ovviamente. Saremmo morti sennò.》

Persephone ridacchiò davanti alla scena. Ormai quell'eterogeneo Gruppo di cui si era unita le trasmetteva la bella sensazione di una famiglia.
Ma poi una mano le si poggiò sulla spalla e Bann Alftanna ricambiò il suo sguardo quando si girò. 《Lady Cousland!?》 Esclamò sorpresa appena la riconobbe. 《Non pensavo che foste ancora viva. Ho saputo quello che è accaduto alla vostra casa, pensavo…》
《Io sono riuscita a fuggire, ma i miei genitori, mia cognata e mio nipote sono morti.》 Disse, mentre la mabari le si strusciava contro la gamba. 《Howe ci ha traditi. Ci ha attaccati di notte dopo che mio Fratello era partito per Ostagar con il grosso delle truppe.》

La donna strinse I pugni. 《Quel maledetto bastardo. Sapevo che c'era lui dietro la caduta di Altura Perenne. La pagherà anche per questo. Ma adesso venite. Voi e i vostri compagni ci avete aiutati, sarete ben accetti nel nostro campo. E Bann Loren vorrà di certo parlare con voi.》
La corvina annuì, ma notò il mago dai capelli rossi di prima affiancarsi ad Alftanna insieme alla sua amica dopo aver rivolto a tutti loro un saluto amichevole. Chissà che ci facevano lì.


**


Il campo dei soldati era piuttosto grande, seppur fosse stato creato alla bell'e meglio. Molte tende pendevano storte, svariate armi e provviste erano sparse in disordine e c'erano feriti stesi un po' ovunque su dei lettini assistiti da alcuni loro compagni abbastanza capaci da ricucire i feriti. Gli uomini e le donne ancora in piedi invece si stavano muovendo per tutto il campo eccitate per la vittoria, ma preoccupate per la situazione generale. E nessuno di loro quattro se la sentiva di dargli torto. Loro erano sopravvissuti all'attacco, ma molti altri non erano stati altrettanto fortunati e purtroppo quella vittoria era stata solo un passo nella giusta direzione. Era ancora Howe ad avere il coltello dalla parte del manico.


Persephone era seduta fuori da una delle tende mediche insieme a Aura ed Alistair, pronti ad aiutare se qualche guaritore avesse chiesto aiuto. Molti dei soldati erano stati feriti in modo lieve, ma alcuni avevano riportato lesioni serie e purtroppo svariati contadini erano morti
La corvina si girò però verso Wynne, che si era seduta su una roccia. Sembrava stare bene, aveva persino aiutato a guarire alcuni soldati feriti, però lei ancora non riusciva a spiegarsi come fosse possibile. Aveva visto cosa le era accaduto quando era stata disarcionata, era certa che fosse morta, eppure era lì.
《Ti senti bene Wynne?》 Chiese cauta. Anche gli altri due guerrieri si girarono verso di lei, tesi.
《Si mia cara. Ho solo… ho solo temuto per un attimo che tutto stesse per finire.》  Rispose lei enigmatica.

《Tutto? Wynne, che è successo esattamente?》 Chiese Alistair.
La donna sospirò. 《C’è una cosa che non sapete. Alla Torre, prima che Iselen e Runaan venissero per salvarci, una delle mie apprendiste, Petra, stava per essere attaccata da un demone. Io lo uccisi, ma lui mi ferì gravemente. Ero certa che sarei morta: non avevo più forze per guarirmi. Ma poi ho sentito una presenza confortante attorno a me, quasi come un abbraccio. E una luce calda si è accesa nel mio petto. E quando mi sono svegliata, sapevo che uno spirito mi aveva salvata. Lo sento ancora. È qui, dentro di me.》 Si mise una mano sul petto.

《Cioè… tu sei già morta?! E… uno spirito può davvero fare una cosa del genere?》 Chiese lei. Sapeva che la magia e gli spiriti potevano fare moltissime cose incredibili, ma anche se lei non era un'esperta, pensava che nemmeno loro potessero riportare in vita i morti. Era forse possibile…?
Anche Alistair la stava guardando con aria alquanto sorpresa e Aura aveva alzato un sopracciglio, la sua solita calma rotta da una nota di curiosità mista a nervosismo e quasi… desiderio?

Lo sguardo di Wynne si velò. 《Ragazzi miei, se state pensando di poter riavere i vostri cari, temo di dovervi dire che non è possibile. Lo spirito della Fede che mi ha protetta era estremamente potente e si è legato a me fin dal mio primo viaggio nell'Oblio quando ero una bambina. Non so perché mi abbia scelta, ma mi ha protetta dai Demoni e mi ha aiutata nella guarigione per tutta la vita. Questo legame è ciò che gli ha permesso di salvarmi. Però questo non fermerà l'arrivo della mia fine, si limiterà a posticiparla. La morte giunge per tutti, per quanto potenti siano.》

《E… non possiamo fare nulla per te?》 Domandò Alistair, con aria triste. Wynne gli piaceva. Era un po' come una mamma per tutti loro. Forte e saggia, ma al tempo stesso gentile e protettiva. E sapere che si stava pian piano spegnendo faceva male. 
La donna sorrise e li guardò tutti e tre. 《Vi ringrazio molto. Il vostro affetto mi conforta, ma come ho detto, la morte arriva per tutti. È il ciclo naturale di ogni cosa. Inoltre, aver deciso di combattere il Flagello mette tutti noi in pericolo. Potrei morire tra cinque, forse dieci anni grazie allo spirito, ma potrei morire anche domani. È inutile pensare a questo quando ci sono cose ben più importanti di cui preoccuparsi.》
Aura voleva rispondere che era importante, ma venne interrotta da un giovane uomo, di sicuro un messaggero. 《Venite. Il Bann è pronto a ricevervi.》


**


Bann Loren era seduto dentro una grossa tenda nel bel mezzo di un accampamento di fortuna, la testa china su una scrivania coperta di pergamene e mappe del Ferelden. Persephone se lo ricordava come un uomo di mezza età ancora forte e dalla grande fede nel Creatore, ma adesso sembrava essere invecchiato tutto in un colpo.
Aveva l'aria stanca, i capelli erano diventati  candidi e aveva più rughe dell'ultima volta in cui si erano visti. Persino i suoi occhi azzurri sembravano meno accesi, e restavano bassi, evidenziando le vistose occhiaie.
La ragazza sentì una stilettata di senso di colpa. Anche lui aveva perso qualcuno la notte in cui Altura Perenne era stata bruciata. Sua moglie e suo figlio erano stati uccisi anche se non c'entravano nulla

《Bann Loren, sono arrivati.》 Li annunciò Bann Alftanna, proprio accanto a lui.
L'uomo parve illuminarsi almeno un poco, sollevando il capo. 《Oh, per il Creatore, una buona notizia. Grazie, avete tutta la mia gratitudine. Alftanna mi ha detto che ci avete aiutati, che avete contribuito molto alla vittoria. Quante sono state le perdite? Abbiamo perso così tanta brava gente…》 Chiese, alzandosi.

Aura sorrise. 《Siamo riusciti a ricacciarli indietro con delle perdite minime. Ed è anche grazie all'aiuto dato da Bann Eremond se io e i miei compagni non siamo morti nel tentativo di darvi una mano.》
L'uomo spostò lo sguardo su Persephone, e le sue iridi si illuminarono per un attimo, prima di oscurarsi ancora. 《Siete davvero viva allora. Quando Alftanna me lo ha detto non potevo credere alle mie orecchie. Io… io pensavo che foste morta quella notte insieme a mia moglie e mio figlio e alla vostra famiglia.》

Il petto della corvina ebbe uno spasmo. 《I miei genitori mi hanno salvata. Ho… usato un passaggio segreto per fuggire mentre loro prendevano tempo. E vi faccio Le mie condoglianze. Abbiamo cercato di salvarli, vi giuro. Sono stati uccisi come mia cognata e mio nipote: a tradimento. Le truppe di quel traditore sapevano benissimo che non erano guerrieri.》
L'uomo annuì, sedendosi con pesantezza. Così, appariva davvero un fragile vecchio. 《Lo so. Howe… li ha appesi tutti dalle mura del vostro palazzo quando mi sono rifiutato di sottomettermi a lui e Loghain e ho iniziato a dubitare di quanto aveva raccontato su Ostagar. La mia Landra e il mio povero Deirren sono diventati oggetto di scherno tanto quanto la vostra famiglia, un monito per me affinché non mi mettessi contro di loro.》

《Ma alla fine ha sortito l'effetto opposto.》 Commentò Bann Alftanna. 《Ormai ci sono ribellioni in tutto il Ferelden e si sta diffondendo la voce che non siano stati i custodi grigi a tradire il re, ma Loghain. Molti Bann Minori e persino qualche Arle si stanno opponendo a loro e ai loro metodi barbari. Anche se purtroppo alcuni di loro sono morti.》
《Ma qualcuno ha trovato una spiegazione per cui Loghain se n’è andato?》 Domandò Aura.

《Sarebbe più importante sapere chi siete voi.》 Rispose Bann Loren, scrutando lei, Alistair e Wynne.
《Oh si, permettetemi di fare le presentazioni. Loro sono Alistair, dei custodi grigi, l'incantatrice anziana Wynne del Circolo e la legittima erede al trono di Orzammar, Aura Aeducan.》

Al sentirsi chiamare così, la nana si sentì inorgoglire. Aveva già raccontato a Persephone i suoi progetti di riprendersi il trono di suo padre. E grazie all'aiuto della sua amica, era un passo più vicina.
La sera prima di dire addio, Gorim le aveva dato un'informazione preziosa. Alcuni suoi contatti ad Orzammar gli avevano riferito che la città era in subbuglio e che Bhelen non era popolare come sperava di essere. Anzi, non era nemmeno re. Lord Harrowmont in persona si era posto in lizza per il trono, e ad aiutarlo, tra gli altri, c'erano la famiglia Helmi e anche la famiglia Bemot.
Sapeva benissimo che la Matriarca degli Helmi avrebbe fatto di tutto per avere più potere, e Adal era un’amica fidata fin da quando erano bambine, ma era la presenza di Aller Bemot ad averla sorpresa. 
Si ricordava di lui, e del loro scontro, le aveva fatto un'ottima impressione, ma non pensava di averlo colpito tanto da schierarsi contro l’opinione pubblica di Orzammar. Ma grazie a lui aveva una possibilità.
Si era anche premurata di contattare le famiglie mercanti più importanti sulla superficie, che da tempo volevano una voce più potente ad Orzammar, così da poter avere il supporto dei loro inviati, e grazie alla fama di Iselen, Runaan e Alistair in quanto custodi grigi, sarebbe stata pronta a sfidare suo fratello per la corona quando sarebbe giunto il momento


Ma uscì da quei pensieri, perché Persephone stava continuando a parlare ai due Bann, raccontando di come si erano conosciuti e avevano deciso di aiutare Iselen, Runaan e Alistair a fermare la prole oscura, e di aver scoperto quasi per caso quello che stava succedendo nel Bannorn e aver deciso di aiutarli.
《Le mie terre non sono le uniche ad essere state attaccate. Molti Bann Minori sono stati trucidati perché si erano opposti. Altri stanno resistendo, ma tra le truppe di Howe e la prole oscura le loro forze stanno venendo logorate. Il Ferelden è a rischio. Se non facciamo qualcosa, saremo distrutti.》
《E non è l'unica brutta notizia. Bann Ceorlic e Bann Lessa si sono uniti a Loghain.》 Commentò Alftanna, mentre stringeva i pugni. 《Sono sempre stati due opportunisti, ma non posso credere che loro o Teyrn Loghain possano essere scesi così in basso.》
《Se solo sapessimo cosa lo ha spinto a tradire il figlio del suo migliore amico…》 Riflettè Wynne. Quell'uomo era un genio militare che aveva vinto molte battaglie disperate. Non era da lui fuggire, a meno che non fosse una strategia 

《In realtà… io credo di sapere il perché.》 Disse il mago dai capelli rossi, fino ad allora rimasto al fianco di Bann Alftanna insieme alla sua compagna bionda.
Tutti si girarono verso di lui, e Loren assottigliò lo sguardo. 《Ecco un'altra questione. Che ti è passato per la testa, ragazza mia? Prendere eretici con te anche se la tua famiglia è nei Templari da secoli?》

《Non siamo eretici. Mi chiamo Evan e lei è Lavinia. Abbiamo vissuto al Circolo di Kinloch hold per quasi undici anni.》 Disse piccato il ragazzo, gli occhi che scintillavano di magia.
《Eppure siete qui ora.》 Rispose l'uomo, caustico.

《Perché il Circolo è caduto! Abomini e maghi del sangue hanno distrutto tutto! Io sono stata salvata da uno dei custodi, un mago come me. Mi ha premesso di fuggire ed è così che io ed Evan ci siamo incontrati. Abbiamo iniziato a viaggiare insieme per proteggerci. Ho mantenuto la promessa.》 Disse la ragazza, parlando per la prima volta, rivolta a Wynne. La donna non aveva smesso un secondo di guardarla, gli occhi azzurri sottili come lame.

Anche Alistair pareva averla riconosciuta, infatti anche lui non aveva smesso di guardarla un attimo, ma Persephone non potè chiedergli nulla perchè Evan ricominciò a parlare.《Siamo andati da Bann Eremond di nostra sponte. Lei sa chi siamo. Ci ha già interrogato varie volte, e sa che diciamo la verità!》 Aggiunse il rosso, più deciso.
《Perché vi siete recati dal lei?》 Domandò la maga più anziana osservando Lavinia con sospetto.

Il mago si morse il labbro. 《Io sono nato nel suo Bannorn. All'inizio, siamo andati lì solo per prendere nave e fuggire, ma poi abbiamo sentito degli uomini di Howe parlare di un attacco a Bann Rudolf e di come Lady Eremond sarebbe stata la prossima. La sua famiglia ha sempre governato bene e lei è una brava persona. Inoltre, Lavinia aveva un debito con un custode e voleva aiutare a difendere il Ferelden in qualche modo. Così ci siamo recati da lei e le abbiamo detto tutto. Non ci voleva credere all'inizio, ma poi le ho riferito cos'altro avevamo scoperto e ci ha fatto restare per aiutarla. Abbiamo ucciso gli assassini mandati da lei e siamo venuti qui appena saputo dell'attacco.》
La donna gli sorrise e a Persephone parve di vedere un lampo malizioso negli occhi del rosso, ma non indagò oltre. Ignorò anche il fatto che Wynne e Alistair non avevano smesso di guardare la ragazza come falchi. Avevano altri problemi.


《Che informazione le hai dato?》 Ringhiò il custode.
《Il vero Motivo per cui Loghain avrebbe tradito.》 Rispose Alftanna al posto suo. 《I suoi uomini hanno scoperto che re Cailan inviava delle lettere all’imperatrice di Orlais. Lettere di genere privato.》

Persephone strabuzzò gli occhi. L'odio del Teyrn per Orlais era risaputo. Scoprire che suo genero avesse quel genere di rapporti con l'imperatrice lo avrebbe fatto infuriare. 《Che cosa si stavano scrivendo?》
Lavinia si morse il labbro. 《Non ne siamo del tutto sicuri, non abbiamo sentito il discorso completo, ma sembrava qualcosa di troppo… intimo per essere una semplice corrispondenza tra regnanti.》

Bann Alftanna annuì. 《E se ci pensate bene, ha senso. In cinque anni di matrimonio, il re e la Regina Anora non sono riusciti a dare un erede al trono del Ferelden, e da molto tempo circolano voci sul fatto che la Sovrana non possa averne. Se magari Cailan avesse pensato di poter ovviare questo problema tramite un matrimonio con l'imperatrice… non solo avrebbe avuto dei figli, ma sarebbe diventato un imperatore e avrebbe regnato su una terra enorme.》
《E avrebbe venduto il Ferelden ai suoi antichi invasori.》 Commentò Aura.

Alistair strinse I pugni. 《Sta di fatto che le azioni di Loghain hanno ucciso persone che non c'entravano niente con questa storia! Ha eliminato gli unici in grado di salvarci! Non siamo nemmeno sicuri che le lettere tra Re Cailan e l'Imperatrice fossero davvero volte a portare ad un matrimonio! Potrebbe essere stato un fraintendimento, eppure lui ci ha traditi!》
《Alistair, non è mia intenzione difenderlo, ho perso anche io molti amici quel giorno, ma per Loghain nulla conta più di sua figlia e del suo paese.》 Commentò Wynne a le braccia conserte. 《Puoi immaginare che umiliazione sarebbe stata per la regina Anora se fosse stata ripudiata in favore della donna che domina la terra che ci conquistò tanti anni fa? Anche solo un sospetto sarebbe sufficiente a mettere in dubbio il suo onore di Regnante》

《Loghain non avrebbe mai potuto sopportare una cosa del genere. Anche ad Orzammar abbiamo sentito le storie. Se il re e l'imperatrice si fossero sposati, il Ferelden sarebbe diventato una semplice provincia orlesiana e tutto quello che re Maric e i suoi compagni hanno fatto sarebbe stato vanificato, e proprio da suo figlio.》 Aggiunse la nana. 《Avrebbe aggiunto al danno la beffa. E sono sicura che quella donna avrebbe trovato una maniera per eliminare Cailan, o comunque togliergli ogni potere effettivo. Sarebbe stato solo un pupazzo da manovrare.》

Le orecchie e le guance del custode stavano diventando di una sfumatura violacea da quanto era arrabbiato. Chiaramente non si era aspettato un simile ragionamento da parte loro. 《Si può sapere perché lo state difendendo!? È un folle! Ha condannato il Ferelden lasciando i custodi grigi a morire! È colpa sua se ora dobbiamo risolvere anche la guerra civile! Questo non conta nulla!? Non ha importanza che tutti quegli uomini e quelle donne coraggiosi, che tutte le vittime della Prole Oscura, siano morti inutilmente per una sua vendetta personale!?》 Sbraitò furioso.
《Non lo stiamo difendendo Alistair. Stiamo solo ragionando. Quello che ha fatto Loghain è sbagliato, ma non possiamo negare che re Cailan abbia commesso per primo l'errore. Non solo ha stretto accordi segreti con l'imperatrice a spese di tutto ciò per cui i suoi Antenati hanno combattuto, ma ha anche ridotto le sue possibilità di vincere per arroganza. Tu, Runaan e Iselen ci avete detto che si è rifiutato di aspettare che i rinforzi di Arle Eamon e degli Chevaliers arrivassero, ed è anche questo che lo ha ucciso.》 Rispose Aura, calma proprio come lo era coi suoi soldati ad Orzammar mentre pianificava.
Non voleva girare il coltello nella piaga:  Alistair le piaceva, era un ottimo amico e un buon guerriero, ma doveva capire che le cose non erano sempre bianche o nere. E per quanto il Teyrn avesse messo il paese pericolo permettendo ai custodi grigi di morire, quella battaglia era persa in partenza. Lei non se la sarebbe sentita di schierare i suoi uomini con simili premesse. E qualsiasi condottiero avrebbe fatto lo stesso.
E non poteva giudicare la decisione di proteggere la regina. Lei non sarebbe rimasta a guardare se qualcuno avesse trattato sua figlia in quella maniera.


Il custode, però, emise un ringhio frustrato, uscendo dalla tenda a grandi passi, il volto nero di collera, mentre la Nana si stringeva il ponte del naso e Bann Loren alzava un sopracciglio. 《Quello sarebbe uno degli ultimi custodi grigi?》
《Ha subito una grossa perdita ad Ostagar.》 Disse Wynne, osservando preoccupata l'uscita della tenda.
《Vado a parlargli.》 Disse Persephone, seguendolo


Lo trovò seduto ai confini dell’accampamento, il volto ancora furibondo mentre affilava la sua spada.
Gli si sedette accanto, e lui non disse una parola, ma non sembrava avere intenzione di allontanarla.
《Alistair, calmati》 Disse, sedendosi accanto a lui
《Calmarmi?》 Rispose, mettendo giù la spada. 《Ho l’impressione che ad Aura abbia dato di volta il cervello! Ti rendi conto!? Ha difeso Loghain! Ha detto che aveva ragione ad abbandonarci ad Ostagar! Dopo tutto quello che ci ha fatto come può…!?》

《Non è quello che ha detto, Alistair. Lei analizza tutto quello che è accaduto come un generale, non come un'amica. Nessuno di noi vuole giustificare quel massacro, ma Loghain voleva difendere l'onore di sua figlia e anche i suoi uomini. Anche tu lo avresti fatto.》
《Non così!》 Sbraitò lui. 《Ci sono mille altri modi per tenere al sicuro la reputazione di qualcuno, ma per lui la soluzione era far spazzare via tutti quegli uomini e il figlio del suo migliore amico! Ha permesso alla prole oscura di invaderci. Era il suo piano fin dall'inizio! Ci ha ingannati e i custodi sono morti per niente! Duncan è morto per niente! Se solo non avesse letto quelle lettere… forse sarebbero vivi.》

《O forse sarebbe morto anche il Teyrn. Forse anche tu, Iselen e Runaan. Forse avreste fermato la prole oscura, ma il Ferelden sarebbe stato ridotto a brandelli dalla guerra civile. Alistair, con i se e con i ma non si va da nessuna parte. Io lo so bene.》
《Tu non puoi capire.》 Rispose lui, abbassando il capo. 《La tua famiglia ti amava. Ha combattuto per salvarti e tu hai fatto lo stesso. Mio padre non mi voleva. Con lo sfizio che si è tolto mi ha scaricato addosso il suo dannato sangue reale, e mia madre… non so nemmeno il suo nome. Eamon mi voleva bene, ma sono sempre stato un problema per la sua famiglia. Duncan e i custodi sono stati l’unica vera casa che abbia mai avuto, e Loghain li ha eliminati.》

Persephone gli accarezzò la spalla. 《Però non sei solo. Hai Iselen, Wynne, Aura, Leliana… e hai me.》
Lui sbuffò una risata priva di allegria. 《Io non sono intelligente o saggio come Iselen e Wynne, o forte come Aura. Non sono capace di trattare coi nobili come te e non so ubriacare di chiacchiere la gente come fa Zevran. Inoltre, Runaan, Sten e Morrigan mi detestano. Se Duncan fosse qui, avremmo seguito un vero Custode, avremmo saputo di avere alla guida una persona con tutta l'esperienza necessaria. Lui ci avrebbe guidati e protetti.》

La corvina sospirò. 《Alistair, io non l'ho conosciuto, però sono sicura che non avrebbe mai voluto vederti ridotto così. Inoltre, hai tutte le qualità che ti servono. Non hai bisogno di essere come Iselen o Runaan per essere un grande custode. Sei forte, fidato e onesto, ma permetti al tuo pessimismo di mettersi in mezzo. Non devi lasciare che la rabbia ti accechi. Attaccare chi ha opinioni diverse dalla tua non ti aiuterà.》
Il ragazzo abbassò gli occhi e lei si morse il labbro. Da un po' aveva notato che Alistair stava iniziando ad attirare il suo sguardo più del dovuto. Specialmente dopo quello che era successo a Denerim.

La bugia su suo padre l'aveva fatta infuriare, non lo aveva certo dimenticato, ma dopo aver scoperto la verità… qualcosa tra loro era cambiato. Si era resa conto di avergli detto cose che non aveva mai raccontato a nessuno. Si erano avvicinati molto in poco tempo e questo la confondeva, dato che anche lui si apriva molto di più con lei che con altri.
Certo, vedeva Aura, Wynne e Leliana come delle ottime amiche e apprezzava molto le conversazioni con Iselen e anche Micah sapeva essere divertente, però stare con il ragazzo era diverso. Lui capiva davvero in qualche modo, la faceva star bene, a suo agio.
Se solo avesse smesso di sminuirsi e si fosse deciso a dare retta ai consigli, era sicura che sarebbe diventato una persona magnifica.

Prese un altro respiro. 《C'è un motivo per cui Duncan ha deciso di proteggerti, ne sono sicura. Sapeva che avresti sconfitto il Flagello e che avresti trionfato dove lui aveva fallito.》
Il ramato sgranò gli occhi. Nessuno gli aveva mai detto una cosa simile. 《Lo pensi davvero?》 

La ragazza annuì e lui sorrise. 《Grazie Persephone. Io… non perdonerò mai Loghain. E farò giustizia quando sarà il momento… però cercherò di riflettere di più. Forse smettere di caricare a testa bassa mi farebbe fare meno figuracce.》 Disse ridacchiando. 《Però vorrei che non avesse trovato quelle lettere.》
La corvina annuì, ma poi un’idea le balenò nel cervello e le fece alzare la testa di scatto. 《Le lettere! Ma certo! Aliastair, tu sei un genio!》

《Lo… lo sono?》 Chiese il ramato, confuso.
Lei annuì con forza. 《Hai sentito Bann Loren vero? Loghain e Howe stanno sottomettendo i Bannorn, ma molti si sono alleati di loro sponte perché si fidano ancora dell’eroe del Fiume Dane. Ma se scoprissero il contenuto di quelle lettere e che il Teyrn ha davvero lasciato che la prole oscura uccidesse re Cailan…》

Il custode si illuminò. 《Perderebbe il supporto di tantissima gente! Ma… saranno rimaste ad Ostagar. Credi davvero che riusciremo a ritrovarle intere?》 
Persephone sorrise nervosa. 《Beh, tentar non nuoce, giusto?》 Domandò.

L'altro annuì. 《Hai ragione. È un'occasione d'oro! Alla fine sei tu il vero genio!》
La ragazza arrossì, accorgendosi poi di essersi avvicinata. Di essersi avvicinata parecchio. Quelle labbra sorridenti erano a poca distanza dalle sue, sarebbe bastato poco per unirle, per sentirne la morbidezza e il calore sulle proprie.
Anche il ramato se n'era reso conto ed era diventato paonazzo a sua volta. Poteva vedere quei grandi occhi verdi fissarlo magnetici e il suo cuore martellava per il panico e l'aspettativa. Quella ragazza magnifica era lì davanti a lui, quasi non ci credeva.
Ma prima che uno dei due potesse fare qualsiasi cosa, un rapido frullo d'ali li colse di sorpresa, facendoli allontanare immediatamente. 

Davanti a loro c'era un grosso Corvo dalle piume lucide, un messaggero a giudicare dal rotolo di pergamena che portava alla zampa.
La corvina lo prese in mano, aprendolo e cercando di strozzare il proprio imbarazzo. Era rossa in faccia per la vergogna e per la delusione, sentendo il bisogno impellente di spiumare quel pennuto, ma appena Lesse il contenuto tornò seria.
《È di Runaan.》 Disse, girandosi verso il Ramato. 《Hanno trovato le Ceneri.》
   
 
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