Appena arriviamo nella camera dei ragazzi, gli occhi di Tarek mi bruciavano ancora sulla mia pelle. Io: Allora raga, questa è la vostra camera. Appena uscite da qui verso destra avrete il ristorante e verso sinistra avrete la piscina e vicino c'è l'auditorium dove ogni sera faremo uno spettacolo diverso, ovviamente tranne il sabato e il martedì. E: E perché il martedì non farete nulla? Io: Aspetta a martedì e poi vedrete, ah e vestitevi eleganti.- ridacchiai C: Il nostro Tarek non sa cosa significhi essere eleganti T: Statte zitto va, coglione.- lo guardò malissimo Io: Poi per andare in spiaggia, si va dove ci siamo incontrati prima e si va dritto vabbeh ve lo ha spiegato Sandro. Io:ora vado dal mio collega C: Grazie Elena, se abbiamo bisogno di aiuto possiamo chiedere a te no?! Io: Certo come no, potete chiedere aiuto a tutti gli animatori e ai ragazzi della reception.- sorrisi e guardai Tarek negli occhi e lui continuava a guardarmi con quello sguardo tenebroso in più mi fece un piccolo sorriso che nessuno guardò. Mentre vado alla reception, mi sento prendere la mano e mi giro e vedo Tarek Io: Ehm, ciao Tarek dimmi.- sorrisi tenendo ancora la mia mano nella sua T: Ti volevo dire se lunedì pomeriggio o anche più tardi mi potessi accompagnare da qualche parte per comprare qualcosa per martedì sera.- si gratta la nuca e arrossendo leggermente Io: Certo che ti posso accompagnare da qualche parte, ti posso far fare anche un giro turistico a piedi o in macchina come vuoi.- sorrisi T: Davvero mi faresti questo favore? Sai, ho bisogno di un parere femminile perché sono abbastanza una schiappa per non dire un'altra parola e in più mi vesto sempre un po' così.- si guarda e indica contemporaneamente Io: Dai male non stai, ti devo aiutare solo ad aggiustare un po'. E poi a me piaci come ti vesti, perché sei tu e basta.- sorrisi e gli strinsi la mano e lui la intrecciò alla mia