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Autore: Spensieratezza    11/05/2022    3 recensioni
Dean è innamorato di Benny, ma poi arriva la tempesta Sam a sconvolgere tutte le carte.
Questa è una storia in cui niente è come sembra, in cui tutti i personaggi cambieranno e faranno delle metamorfosi che non ti aspetteresti mai.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Famiglia Harvelle, Famiglia Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima stagione, Più stagioni
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- Questa storia fa parte della serie 'Eterno'
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"Lasciatemi, non ho mai fatto niente di male a questo stupido pianeta...e avrei potuto...ma non l'ho fatto! Desidero solo vedere mio fratello, maledizione, lasciatemi!"

Era la voce di Lucifer.

Michael stava camminando in paradiso e fu sorpreso di sentire la sua voce, assieme a qualcosa che non capì che riconobbe come dolore.

Si ritrovò davanti Lucifer buttato per terra da due angeli, ai suoi piedi.

Lucifer lo fissò. Suo fratello si ergeva davanti a lui, impeccabile con una giacca color arancione sfavillante e i pantaloni bianchi.

"Fratellino! È bello vederti! Naturalmente avrei potuto metterli al tappeto con un dito, MA è cosi noioso cercarti per tutto il paradiso, così mi sono fatto catturare in modo che mi portassero loro da te!" Disse Lucifer alzandosi in piedi e sistemandosi la giacca e la cravatta del suo corpo mortale.

"Lasciateci!" Disse ai due angeli che dopo essersi guardati confusi tra di loro, li lasciarono da soli.

"Allora? Che cosa vuoi da me, Lucifer?"

"Preferirei parlare in un luogo più appartato se non ti dispiace."

Michael annuì e lo guidò verso una delle tante porte del paradiso che era uguale a tutte le altre.

"Preferirei la tua stanza personale. Queste si assomigliano tutte guardando la stanza bianca, vuota." Disse Lucifer.

"Non farmi perdere tempo, Lucifer. Dimmi perché sei qui."
"Non può semplicemente mancarmi il paradiso?"

"Sei stato bandito. Hai perso il diritto a stare qui da quando...beh, da quando ne ho memoria." disse Michael con un sorriso strafottente.

"Di che colore sono i tuoi capelli, Michael?" Gli chiese Lucifer.
"Cosa??" Domandò lui, confuso e arrabbiato. Forse Lucifer lo stava prendendo in giro

"Sono biondi o grigi? Non l'ho mai capito." Disse Lucifer tentando di accarezzargli le ciocche ma Michael gli fermò la mano con un brusco movimento del polso.

"È un colore così...particolare! Unico nel suo genere!"

"Come te!!" Disse Michael sprezzante. "Anche la tua arroganza e superbia rimane unica nel suo genere!"

"Non trattarmi così, sono tuo fratello!" disse Lucifer, con voce disperata.

"Solo quando ti fa comodo, ti RICORDI di avere un fratello!" Disse lui lasciandogli il polso in maniera sdegnosa, voltandogli le spalle.

"Io non ti ho mai scordato, Michael! Mi manchi!" Disse Lucifer accorato.

"Non sembra. Sei stato molto..impegnato ultimamente. Hai generato un FIGLIO." disse lui, voltandosi.

Lucifer guardò in basso.

"Con un'umana! UN ESSERE CHE DICI DI DISPREZZARE!!" disse Michael furibondo.

"Le cose possono cambiare. Io...sono cambiato!"
"Bene, allora auguri e buona vita mortale!" disse Michael in un modo che pareva significare un congedo definitivo.
"Michael, aspetta, io...con Kelly è finita."
"Cosa?" Michael era attonito.

"Non la amo...e lei non ama me. Ma insieme abbiamo creato una vita meravigliosa. Oh, se lo vedessi, Michael, lui è meraviglioso."

Michael fece una smorfia.
"Lascia che conosca suo zio! È tuo nipote!"

"Io NON VOGLIO CONOSCERE TUO FIGLIO!"

Lucifer lo guardò stranito e addolorato.
"Ma...Michael.."

"Fallo conoscere a tutti gli angeli che sono passati dentro la tua gabbia. Loro sono di sicuro molto più intimi di me. Dovrebbero avere la precedenza." disse con un gesto della mano, e gli occhi lucidi.

"Michael..stai...piangendo?"

"Solo ribrezzo per la creatura depravata che sei diventata!"

"Mi dispiace di averti fatto soffrire..."

"IO NON SOFFRO PER TE! Provo solo vergogna." Disse Michael con voce bassa.

"Io cercavo AMORE, Michael! Ne avevo bisogno!!"

"LUSSURIA, LUCIFER, CHIAMA LE COSE CON IL SUO NOME!"

"Cercavo la cosa che tanto amava nostro padre...quello che cercò di insegnare anche a una creatura persa come me."

"Fallendo miseramente, vattene, Lucifer."
"Insegnamelo tu, Michael."

"Sei pazzo. Io non devo insegnare niente a te."
Indietreggiò mentre Lucifer lo seguiva.
Gli prese la faccia tra le mani.

"Ma che..."

"Sei certo che quando mi guardavi provavi solo disgusto?"

"Lasciami andare." Disse coprendo le mani con le sue.
"Aiutami a dare un nome alla cosa che provavo quando tu mi guardavi."
"Vattene!"

"Perché non sei mai entrato da me, Mich?"
"Luc, ti prego..."
"Perché, Mich?"

"Io...io non potevo..."
"Perché?"
"Perché..."

Le mani di Michael si artigliarono alla sua giacca prima che le labbra di Lucifer, vellutate e morbide, si posassero sulle sue.

La bocca di Michael cedette subito alla sua. Come due teneri e primaverili fiori che si aprivano alla primavera, sbocciano insieme e abbracciandosi, con i loro petali.

Così erano loro. Michael e Lucifer. Colorati come la primavera che sboccia, due fiori vicini che si cercavano godendo anche solo di uno sfiorarsi.

"Io volevo te!"
"Bugiardo! Tu volevi tutti!"
"Ma amavo te..."

"E allora...avresti dovuto mandarli via TUTTI! TUTTI LORO! E cercare ME!" disse Michael furioso.

"Perdonami, Michael, non ho mai imparato ad amare nel modo giusto. Amavo papà e l'ho ferito, amavo la terra e l'ho condannata per tutta l'esistenza...amavo le mie ali e le ho condannate a un destino peggiore della morte, amavo te ma ti ho fatto soffrire."

Michael tirò su con il naso.

"Il mio amore ha portato solo devastazione, pensavo che gli umani fossero rotti e sono diventato come loro, anzi peggio, sono diventato un angelo caduto, incapace di amare. Un angelo rotto." Ora anche Lucifer piangeva.

"Le tue ali sono risorte...tu eri rotto, ma stai guarendo...e puoi amare di nuovo!"

Michael lo baciò a quel punto e un nuovo fiotto di fiori primaverili di ciliegio arrivò nella sua bocca. Lucifer lo sentì nella sua bocca.

"Credo di aver già iniziato a farlo. Anzi non sono sicuro di quando ho iniziato." Ammise Lucifer.

Si baciarono un'altra volta e il paradiso si colorò e profumò di bellissimi fiori profumati.

Dappertutto gli angeli assistevano a quello spettacolo di fiori che sovrastava tutto e copriva anche le pareti delle stanze del Paradiso. Erano stralunati e guardavano i fiori ipnotizzati e increduli.

"Ma che cosa succede?"

"Sono Michael e Lucifer!"



Dio, sotto l'aspetto di un uomo qualunque, poteva vedere dalla Terra, quell'aspetto anomalo, quella flora che germogliava sempre di più.

"Era così tanto tempo che non li vedevo più lassù....sono così BELLI." mormorò commosso.

Sembrava di nuovo l'Eden






















Note dell'autrice: Sono molto contenta di questo capitolo. Come vedete, alla fine, anche se passa tantissimo tempo, tutte le questioni vengono chiuse xd Lucifer e Kelly non si sono lasciati con rancore. Resteranno comunque sempre in contatto perchè hanno un figlio meraviglioso, ma non è mai nato l'amore. Non era previsto da me che stesse con Michael ma mi piacevano troppo loro due insieme e in questa ff Michael provava troppo amore per Lucifer che , ho trovato da subito un po' strano relegarlo al semplice amore fraterno.

voglio dire una cosa sui fiori, perchè non è magari molto chiara la cosa. I fiori germogliano veramente! Ovviamente non è che germogliano anche nelle bocche degli angeli LOL o almeno, quella è più una sensazione. Con i loro poteri, loro fanno germogliare i fiori, e Lucifer sente davvero il profumo dei fiori nella sua bocca e la sua consistenza, ma sono più che altro sensazioni effimere di pochi secondi, mentre nella stanza germogliano veramente :)

all'inizio pensavo che fosse tutto troppo sdolcinato, ma è come mi sono immaginata questa scena e quindi non me la sarei immaginata in un altro modo questa scena del chiarimento *__*
   
 
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