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Autore: Spensieratezza    16/05/2022    3 recensioni
Dean è innamorato di Benny, ma poi arriva la tempesta Sam a sconvolgere tutte le carte.
Questa è una storia in cui niente è come sembra, in cui tutti i personaggi cambieranno e faranno delle metamorfosi che non ti aspetteresti mai.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Famiglia Harvelle, Famiglia Winchester, Nuovo personaggio, Sam Winchester
Note: What if? | Avvertimenti: Incest | Contesto: Prima stagione, Più stagioni
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- Questa storia fa parte della serie 'Eterno'
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Adam!! Ma cosa diavolo…”

Sam era basito. Avevano lasciato Adam da solo al motel solo per una mezz’oretta, visto che aveva detto che non stava bene e aveva mal di testa.

A dire la verità, lui era sembrato un po’ strano fin dalla mattina. Da quando lo avevano visto..cresciuto ancora una volta, ma non avevano dato troppo peso alla questione, dal momento che la sua crescita anomala era una cosa a cui ci avevano fatto l’abitudine, ma quel giorno Adam non aveva voluto andare a fare colazione e si era rifiutato di andare a guardare la zona sospetta che Dean e Sam avevano deciso di andare a controllare, nonostante era stato il primo a volere andare con loro a tutti i costi.

Ora erano tornati e lo specchio era andato in frantumi, un mucchio di cose erano uscite dai cassetti e anche il letto era un disastro, come se qualcuno lo avesse preso a pugni. Dean era andato a trovare parcheggio e non osava immaginare quando avrebbe visto ciò, come avrebbe reagito. Sperò che i gestori del motel non facessero troppe domande, anche se di certo li avrebbero risarciti e anche se non era il pensiero più importante adesso.

“Che cosa hai fatto?” gli chiese Sam. Rimpianse di averlo lasciato da solo quella mattina. Adam aveva decisamente qualcosa che non andava.

Il ragazzo, che oramai era un giovane di almeno diciotto anni, era in ginocchio e si prese la testa tra le mani.

“Sono un mostro!!”

Sam sospirò. Di nuovo. Un’altra crisi.

“Questo non è vero e lo sai.” Sam sospirò ancora e disse palesemente spazientito: “Quante volte te lo dobbiamo dire??”

Solo tre giorni fa avevo tredici anni!!”

E va bene, questo magari poteva essere un buon motivo per avere una crisi isterica, soprattutto considerato che…aveva avuto dieci anni per diversi mesi oramai e in qualche modo la sua crescita sembrava essere rallentata.

“Adam, tesoro..”

“Non chiamarmi così!! Non sono più un bambino, non lo vedi?” disse guardandolo malissimo.

Sam si sporse e si mise la mano sulla bocca. I suoi abiti erano tutti stracciati, sembrava un ragazzo maltrattato.

“Colpa nostra. Avremmo dovuto prevedere che..lascia che ti aiuti!”

NO, LASCIAMI!” disse Adam mandandolo via e in quel momento arrivò Dean, spalancando la porta spaventato.

"CHE COSA SUCCEDE QUI? COSA SONO QUESTE URLA?"

Poi guardò meglio Adam e vide che era a terra.

"Adam! Che cos'hai?" disse avvicinandosi subito.

"Io..io.."

"È sconvolto dalla sua crescita!" spiegò Sam.

"Adam, ascoltami..ehi piccolo..guardami. Ci siamo passati un mucchio di volte, ricordi? Castiel ha detto che è perfettamente normale." Disse Dean, tenendogli la testa tra le mani.

"Credevo che fosse finita, credevo.."

Dean gli prese le mani tra le sue.

"Finirà. Lo prometto. Vero, Sam?"

Dean lo stava guardando con sguardo supplichevole.

"Sì, finirà, magari già anche questa è stata l'ultima volta, ma tu devi essere forte. Sei un ragazzo speciale, sai." Disse Sam.

"Io non sono un nephilim..non so cosa mi accadrà..magari invecchierò così fino a morire!"

"QUESTO NON È VERO!" disse Dean.

"NON PUOI SAPERLO!!" disse Adam alzandosi di scatto. " Cresco a una velocità impressionante! Solo tre giorni fa guardavo i cartoni animati e adesso..adesso fatico anche solo a riconoscere la mia mente, come se anche la mia mente volesse essere già adulta..ma come faccio..come faccio se invecchio troppo velocemente? Ci sono cose che sono accadute quando ero neonato, che non ricordo! Questo continuo ricordare e non ricordare, essere bambino e poi non più un bambino da un giorno all'altro..mi distrugge! Oddio! Potrei avere dei danni cerebrali!" disse, guardandosi allo specchio.

"Cerchiamo di non perdere la calma! Noi siamo i tuoi fratelli, ti proteggeremo sempre!" disse Sam.

"Sì e non lasceremo che ti accada niente!" disse Dean

Adam li guardò dolcemente con un sorriso triste.

"Non potete fare più niente per me. Adesso devo cavarmela da solo."

"Che cosa vorresti dire?" disse Sam.

Adam nel frattempo si era vestito con gli abiti di Dean, afferrò la sua sacca e stava per uscire dal motel.



"Adam!! No, dove pensi di andare!" disse il maggiore, rincorrendolo fuori.

"Ho bisogno di riflettere su chi sono davvero..di mettere ordine nella mia mente!"

"Fallo mentre stai con noi! Non separarti da noi!" disse Dean, tenendolo per un braccio.

"Non posso stare con voi con il terrore che potrei farvi del male dopo una mia crisi."

"Adam, tu non ci faresti mai del male, lo sappiamo!" disse Sam.

"Oh, SMETTETELA di avere tutta questa fiducia in me! La odio! Nessun essere umano merita fiducia incondizionata, non quando non sappiamo fino a dove può spingersi, quando non ha più il controllo di sè! Non la merita nessuno e tantomeno io! Tu lo sapevi. Non ti fidavi di me una volta." disse guardando Dean.

"No..non dirmi questo..non adesso..ti prego..se lo fai per me, io.." Dean sembrava davvero disperato, e Adam sorrise, intenerito.

"Io ti chiedo perdono, ma non andartene!"

"Dean, io ti ho già perdonato e ti amo. Vi amo entrambi, davvero tanto! Siete i miei fratelli ma io ho bisogno di stare da solo, adesso, ho bisogno di..urlare fino a farmi scoppiare i polmoni, e correre fino all'alba e anche piangere fino al mattino, senza preoccuparmi di trattenermi solo perchè vi amo troppo e l'idea di farmi vedere così, mi distrugge!" disse accarezzando le loro guance, mentre esse erano rigate di lacrime.

"Tutto quello che vuoi..ti lasceremo fare questo e anche di più!" promise Sam, ma Adam scosse la testa.

"Sapete anche voi che non è possibile." disse Adam.

"Pensa a Jack! Lui si è affezionato a te. Cosa dirà quando non ti vedrà più?" chiese Sam.

"Jack..lui..se il destino vorrà..ci vedremo ancora! Ma non posso pensare o anche solo sperare di avere rapito il cuore di un bambino così piccolo così tanto che lui saprà anche solo riconoscermi!" disse triste.

"E il nostro di cuore invece?? Non ti importa di spezzarlo? Non ti importa di abbandonarci?" disse Dean piangendo.

Adam sembrò prostrarsi a loro dopo queste parole.

"Mai avrei sperato..dopo esser tornato in un limbo senza fine, ancora prima di nascere..di avere una tale benedizione..e invece siete arrivati VOI." disse Adam, baciando loro le mani e stavolta le lacrime scivolarono dalle sue guance.

"Mai avrei sperato in una tale benedizione dopo esser finito laggiù!"

Dean e Sam lo guardavano attoniti. Lui parlò ancora.

"No..non potrei mai lasciarvi. Voglio solo..stare da solo un po'..solo un po'.."

"Ma..come ti troveremo??" chiese Dean asciugandosi gli occhi.

"Sono sicuro che se pregherò, gli angeli mi ascolteranno e mi riporteranno da voi." disse lui.

"Se ti sbagli..costruiremo un gps super speciale per ritrovare i mai nati di questa terra, solo per venire a prenderti a calci in culo." promise Dean.

"Questo fece ridere Adam.

"Aspetta, hai bisogno di un mucchio di cose..la borsa che hai preso, non basta, non puoi.." disse Sam.

"Schhh non ho bisogno di niente, solo di questo." disse, prima di mettere le mani sulla fronte di entrambi.

Dean e Sam vennero colpiti da una luce bianca che quasi li fece svenire entrambi, ma poi Adam disse: "E di questo." disse, dando a ciascuno un bacio sulla guancia.

"Credevamo che ci avresti fatti svenire!" disse Sam.

"Non avrei mai potuto farlo. Chi vi avrebbe riportati dentro se no?" disse Adam scherzando.

"Che cosa hai fatto?" volle sapere Dean.

"Ho preso da voi le informazioni e le conoscenze per sopravvivere a questo mondo da solo. Teoricamente ho la testa ancora di un ragazzo."

"Lo sei ancora." disse Dean guardandolo, commosso.

"Sei molto gentile..ma chi sono, credo sia un compito che spetta a me scoprire davvero, ora."

Dicendo questo, prese la sua borsa che aveva portato fuori dal motel e si allontanò.

"Voltati, voltati, ti prego.." disse Dean, quando Adam si fu allontanato, parlando da solo.

E fu accontentato. Adam lo fece. Si voltò di nuovo verso di loro, anche senza smettere di camminare.

Dean sorrise e abbracciò Sam che tremò contro di lui.

"Non aver paura, Sam. Si è voltato indietro. Lo rivedremo."

"Oh, Dean.." disse Sam, poggiando la testa sul suo petto.

Dean lo strinse a sè più forte.

"Ehi pulce, siamo di nuovo solo io e te." disse dolcemente.

"Non è esatto."

Dean lo guardò interrogativo.

"Siamo sempre stati io e te. Malgrado tutto il contorno. Malgrado tutte le persone che abbiamo vicino e che amiamo." disse Sam.

Dean annuì e gli prese la bocca per baciarlo con passione.

Sam ricambiò con entusiasmo. Non si stancavano mai di baciarsi, nè di esplorare la loro bocca, ringraziando sempre l'universo per averli fatti incontrare, per averli resi l'uno il destino dell'altro.
   
 
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