ii.
Barbanera è uno spettro, il guscio tremendo di qualcosa di perso. Entra in Izzy solo per fargli male, finché non lo riduce sul pavimento a perdere sangue. Gli rompe il bastone sulla schiena, lo afferra per i capelli e li taglia in chiazze sconnesse con forbici arrugginite mentre ancora è malfermo sulle gambe, vecchi fantasmi doloranti nelle sue ossa.
Barbanera gli dà fuoco e sputa su di lui olio per lampade. Ed, invece, la notte piange contro il suo petto. È silenzioso e freddo come pietra, e se Izzy potesse mai odiarlo è in quei momenti che lo farebbe.
note:
Cosa sto facendo della mia vita? Mistero. Giuro che la parte sul "dare fuoco" è metaforica, quell'uomo mi serve intero se devo torturarlo per altri capitoli. Questo capitolo lo sto pubblicando dal telefono scrivendomi l'html da solo, che poi è copia e incolla, ma ne sono comunque fiera.
E.