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Autore: RoriStark    19/05/2022    3 recensioni
La Hellsing e la divisione Iscariota non sono mai andati d'accordo, ma per forze superiori e motivi politici e militari, hanno dovuto fare uno scambio, una sorta di erasmus, dove la vampira Victoria, e' stata mandata a lavorare con la XIII divisione e la giovane Sunny dovra' andare in missione con il famoso e mortale vampiro Alucard.
Genere: Fluff, Horror, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo, Violenza
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Stazione di Londra, ore 10:30 , era una giornata stranamente soleggiata per essere quella che chiamano la città della nebbia, la giovane ragazza cattolica era arrivata da poco alla sua fermata è già il suo stomaco le supplicava di girare i tacchi e tornarsene a casa, a Roma, sotto alla gonnella di padre Anderson. Ma si impose peró di essere testarda, con una scrollata di spalle ed un signum crucis, scese dalla sua cabina con malcelata riluttanza stampata sul volto. Le stazioni sembrano tutte uguali, luoghi infestatindi turisti e pendolari, voci elettroniche dagli altoparlanti che suggerivano di non superare mai la linea gialla e… oh, il "mind the gap" Era nuovo invece, non lo avevano mai detto a Roma.  La ragazza strinse la maniglia del suo bagaglio a mano ed avanzó stando attenta a non calpestare le gomme da masticare che rendevano il pavimento una strana opera di arte moderna. L'entrata della stazione era in cemento e le pareti erano piene di graffiti più o meno volgari o senza senso ai suoi occhi. Forse un murales di una grande rosa rossa era la cosa migliore del potpourri tutto attorno. Con una mano strinse la croce in argento che portava al collo mentre avanzava tra la folla che correva dalla parte opposta per prendere il treno. La giovane rispondeva al nome di Sunny, aveva deciso di darselo da sola il giorno di Agosto dove si era presentata alle porte dell'orfanotrofio di padre Andersen. Aveva i capelli rosa raccolti in due lunghe trecce ed un abitino rosso sangue con decorazioni in metallo e gemme sul petto a disegnare un motivo che ricordava un'armatura elfica. Il metallo le saliva fino al collo per farle come da collana mentre due grossi opali erano incastonati al centro del petto. In testa aveva una coroncina della stessa lega metallica della pettorina, il viso era costellato di lentiggini e le sue iridi color acquamarina, grandi e brillanti. Ma la cosa che attirava l'attenzione dei viaggiatori, erano le sue orecchie, sembravano piccole orecchie bianche simile a quelle di un gatto, posizionate dove solitamente la gente era abituata a portare i comuni e meno vistosi padiglioni auricolari. Attraversó la grande sala di ingresso tagliando tra le file di gente in attesa del loro turno in biglietteria, scese i gradini fino a trovarsi sul pianerottolo principale della stazione, finalmente l'uscita in mezzo alla folla. Posò il suo bagaglio dondolando sui tacchi e guardandosi intorno

 

"Signorina Sunny, benvenuta"

 

La voce proveniva alla sua Sinistra, quando si voltò, vide un uomo sui sessant'anni con un monocolo ed sorriso gentile stampato sul viso. Indossava abiti da maggiordomo ed i capelli nero corvino con delle striature bianche  erano raccolti da una coda di cavallo ordinata. 

 

"Lasciate che mi presenti"

 

Asserì portandosi una mano al petto in segno di riverenza, a seguire un rapido inchino

 

"Il mio nome è Walter C.Dornez,sono il maggiordomo della famiglia Hellsing e sono qui per portarla a casa, my Lady"

 

Si avvicinò alla ragazza offrendosi di portarle il bagaglio verso la limousine parcheggiata sul lato della strada. Sunny sembró accettare l'offerta dell'uomo, lasciandosi accompagnare all'auto dove il maggiordomo le aprì la portiera lasciandola entrare prima di salire a sua volta e mettere in moto l'auto. Il panorama di Londra era molto bello alla fine, soprattutto quando si allontanarono dal centro della città, per raggiungere le zone di campagna,piene di casette in mattoni,che un po' le ricordavano casa. C'erano anche alcuni boschetti che avrebbe visitato volentieri durante i suoi giorni liberi, in fondo, pensò, Londra non era affatto male. Dopo un'ora abbondante di viaggio,raggiunsero una grande residenza privata circondata da un cancello, sorvegliato da diverse pattuglie armate. 

 

"Per.. Per cosa sta Hellsing? "

 

"Her Royal England Legions of Legitimate Supernatural and Immortal Night Guard, my lady, in breve l'ordine dei Cavalieri protestanti al servizio della regina. L'attuale direttrice, nonché discendente diretta di Abraham Van Helsing, siamo al servizio della corona contro le avversità sovrannaturali. Un po' come lo siete voi della divisione Iscariota."

 

"Già, mi hanno detto che per consolidare la pace tra le due fazioni, protestanti e cattolici hanno mandato me quà ed un vostro membro a Roma… Victoria, giusto? "

 

"Già la nostra draculina di punta"

 

"Ho saputo che avete… due vampiri a servizio, giusto?"

 

"Sì, Alucard è il fiore all'occhiello della casata Helsing, è l'agente principale è quello attualmente operativo, insieme a lei, my lady"

 

Sunny tacque, abbassando lo sguardo con un sospiro, non aveva mai lavorato con quello che era solita cacciare, come poteva essere diverso? Come poteva un vampiro accettare di uccidere i suoi simili e non comandare si di loro? 

 

"Dovró, lavorare con Alucard? "

 

"Esattamente, ma state attenta, credo che i vostri poteri se usati su di lui siano tutto fuorché curativi" 

 

"Perché un vampiro collaborerebbe con noi umani? "

 

Chiese lei d'istinto, una cosa che non le riusciva mai, era tenere i pensieri per sé stessa. Ma ormai la frittata era fatta, anche se la cosa non sembró mettere in difficoltà il maggiordomo, che invece ridacchió comprensivo riguardo ai suoi dubbi

 

"È una lunga storia, diciamo che… Alucard è stato domato…tempo fa, dal grande Van Helsing"

 

"Capisco"

 

L'auto si fermó davanti ai cancelli, dove Walter fece un cenno alle guardie che permisero loro di entrare all'interno del grande giardino della magione. Quando Sunny scese dalla vettura, vide una donna attenderli alle porte di ingresso, Walter le era già di fianco con le sue valigie in mano, sorridendole per incoraggiarla ad avanzare

 

"Venga My Lady"

 

Salirono la rampa di scale che li portò davanti alla donna dall'aria inquisitoria che li attendeva. Era vestita con abiti color cenere,ravvivati da un grande foulard rosso messo a mo 'di cravatta. Aveva lunghi capelli dorati ed occhi di ghiaccio nascosti da un paio di occhiali tondi, una croce d'argento scintilló sul suo collo colpita da un raggio di sole. La donna sorrise, aveva un sigaretto tra i denti, il fumo sbuffó dalle sue labbra lasciando nell'aria un gradevole odore di tabacco da pipa

 

"Benvenuta, giovane Sunny"

 

"La ringrazio, lei, deve essere Integra"

 

"Esattamente, spero che la divisione Iscariota ci abbia lasciato un valido membro in mancanza della nostra Victoria.."

 

"Faró del mio meglio per non deludervi, Lady Integra, spero che questo scambio riesca a placare le tensioni tra le nostre fazioni, non ho mai amato questa guerra interna, con tutti i problemi che già ci sono.. Saró lieta di servire la nostra causa comune"

 

"Mi piace come ragioni, bene, seguimi nel mio ufficio per un breve briefing"

 

"Sì, Lady Integra"

 

Due guardie spalancarono le porte alla padrona di casa, si misero sull'attenti mentre li osservavano passare,Sunny si strinse nelle spalle sentendo un vento gelido venirle addosso dal corridoio che sembrava non avere fine. A terra il marmo splendeva e le pareti erano coperte di quadri ed arazzi, sembravano la collezione privata del  papa. C'era una guardia ad ogni porta e a ogni angolo, ma la cosa che la sorprese di più, fu l'enorme ufficio della direttrice Integra. Era grande come tre delle stanze del convento, I muri non erano visibili poiché coperti da enormi librerie, un'enorme vetrata faceva da finestra mostrando un paesaggio meraviglioso che dava al cortile. Al centro una scrivania in mogano intagliata forse a mano, piena di scartoffie e penne, a terra un enorme tappeto persiano rosso con decorazioni dorate di croci e rose  dava sfoggio della sontuosità di quella famiglia. Sunny si chiese se fosse stato meglio togliersi le scarpe, ma non lo fece. Si sedette su una sedia di fronte alla scrivania, mentre Walter rimase all'uscio della porta come un bravo cane da guardia. Le braccia dietro alla schiena ed un sorriso colmo di segreti. 

 

"Bene, visto che sei un umana, non dovremmo metterti nei sotterranei, potrai scegliere la stanza che più ti aggrada al secondo e terzo piano, Walter ti seguirà per tutto il tempo finché non avrai preso una decisione, il resto dei bagagli ti verrà portato in camera una volta che avrai scelto… Ora, parlami di te, dicono che tu sia una delle migliori dopo Anderson"

Sunny si sfrego' le mani imbarazzata dalla presentazione, non si era mai considerata la migliore, ma sapeva perche' l'avevano scelta, come sapevano perche' avevano mandato Victoria: deli due gruppi, erano di certo le piu' mansuete, le meno inclini a creare guai o dissonanze,insomma,le due pacificatrici erano state inviate come dono di pace dalle due fazioni.

 

"Io, sono un'orfana cresciuta da padre Anderson, mi trovò  in fasce davanti alla sua chiesa e sono sempre vissuta tra le mura della sezione Iscariota da allora. Sono stata addestrata e selezionata per le mie capacità rigenerative, posso curare, posso far del male ai ghoul con le medesime skill… "

 

"La tua arma? "

 

"Una..sorta di  lira, Lady Integra..sono.. "

 

Le parole le si aggrapparono alla gola raggschiando forte quando un vento gelido le sibiló sul collo, mentre i brividi le salirono sulla schiena come rampicanti spietati. C'era qualcun'altro in quella stanza, sentiva i suoi occhi addosso, il pensiero le mozzó il respiro,le fece irrigidire il corpo come se si fosse congelato. Nella stanza calò come un'ombra, tutto sembrò coprirsi di una densa e fredda nebbia, Integra sorrise come se qualcuno le avesse mostrato il più grosso dei diamanti con un fiocco sopra, Walter si mosse appena, il suo sorriso si increspó sornione. La creatura era entrata nella stanza senza passare dalla porta, silenzioso come sussurri, letale, spietato

 

"È dunque questo l'agnello sacrificale del Vaticano?"

 

La voce precedette la creatura, era una voce calda che sembrava venire da sotto terra,densa come fumo, ma la cosa che fece sobbalzare la giovane, fu il pensiero di aver già sentito quella voce. Quando si voltò, vide finalmente la figura del nuovo visitatore.Era un uomo che dimostrava di avere poco più di trent'anni, i capelli neri come verobuio e gli occhi del colore del sangue arterioso. Il suo sguardo celava molti piu' anni di quanti ne dimostrasse  Era alto quasi due metri, dal portamento elegante e spavaldo. Indossava un lungo impermeabile rosso e sotto di esso un abito nero con panciotto con una camicia bianca, mentre ad adornare il tutto, attorno al collo, vi era una cravatta annodata come un fiocco. Si avvicinó a loro guardandola come un lupo guarda il pasto, almeno finché Sunny non trovó il coraggio di voltarsi. La cosa che fece in seguito sparire il sorriso dal voltò di Walter e Lady Hellsing, fu il vedere Alucard fermarsi di colpo, il suo sorriso si affievolí come una candela al vento ed i suoi occhi tradirono un moto di sorpresa. Gli occhi azzurri di Sunny erano fissi in quelli rossi del vampiro, anche la giovane Iscariota sembrò altrettanto confusa, come poteva provare quella sensazione per uno sconosciuto? Come poteva sentire una familiarità con quella creatura?Ci fu un istante lungo quanto un eternità,poi lo sguardo del vampiro tornó severo e spavaldo come prima, occhi di lava incandescente su un viso pallido come i morti, incorniciato dai capelli corvini,tagliati irregolarmente, sembravano un po'di allungarsi ed accorciarsi come fumo a loro piacimento. Le labbra mostravano l'ombra di un sorriso spietato , che celava zanne affilate come mannaie e bramose di carneficina. Quando Sunny si rese conto di averlo fissato anche troppo, scattó di nuovo sull'attenti di fronte ad un Integra sbigottita e taciturna, le labbra dischiuse in un'espressione che celava mille domande, ma nessuno disse una parola. 

 

"Sunny, lui è Alucard, l'arma più potente della casata Hellsing, sarà il tuo compagno e supervisore nelle tue future missioni. Ad ogni missione, dovrai scrivere un rapporto da consegnare in duplice copia a me e alla divisione Iscariota, ora, se avete finito di fare gli inquietanti, Walter ti mostrerà la tua camera"

 

"Sì Lady Integra"

 

Sunny si alzó in piedi combattendo contro la sensazione di avere le gambe ridotte a due tubi di gelatina, si voltó passando di fianco al vampiro che sembrava come una montagna, sempre più imponente man mano che ci si avvicinava. La ragazza si sforzó di guardare a terra, per evitare lo sguardo che le pesava addosso come un macigno. Sentiva un sapore in gola come pile guaste mentre seguiva in silenzio Walter, pensando che presto, non avrebbe più avuto la possibilità di evitare quell'essere, doveva lavorare con lui, doveva andare a patti con quella nuova realtà è lavorare fianco a fianco col vampiro Alucard. 

 

"Alucard"

 

Il vampiro non disse nulla, era rimasto immobile a fissare la sua padrona con il suo solito ghigno d'argenteria, alzó appena il capo e gonfió il petto in attesa di ordini della sua padrona, da bravo cane da guardia

 

"Cos'era quella faccia? Conoscevi già la signorina Iscariota?"

 

"Chi lo sa.. "

 

Si limitò a rispondere enigmatico come al solito, mentre Integra emetteva un suono contrariato, come al solito quel dannato vampiro era un dannato enigma anche per lei, nonostante fosse sotto il suo controllo, in cuor suo sembrava starsene al guinzaglio solo per scelta, solo per divertimento. 

 

"Vedi solo di andare d'accordo con lei"

 

Il vampiro snudó le zanne emettendo una risata sommessa che gli scosse il petto 

 

"Sì, mia signora"

 
  
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